Buongiorno, ho 34 anni, ho un compagno da quasi due anni e viviamo insieme da 8 mesi. Nonostante no
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Buongiorno, ho 34 anni, ho un compagno da quasi due anni e viviamo insieme da 8 mesi.
Nonostante non ci siano problemi, io faccio molta fatica a fidarmi completamente di lui. Ammetto che pur sbagliando, spesso guardo il suo cellulare. Non ho mai trovato niente, se non qualche “battuta da spogliatoio” o qualche visita a siti p***o ( già questo ultimo mi destabilizza). Dunque sei io non sapessi queste cose, non avrei nulla da recriminare a quest’uomo, sia per come mi tratta, sia per il sentimento che è evidente a tutti. Eppure, io non riesco a essere tranquilla, so benissimo che è un mio problema dovuto anche a situazioni passate, ma proprio non riesco. Faccio spesso sogni ambigui, con significati particolari.. quindi spesso mi chiedo: sono io ad avere “problemi” o il mio subconscio mi sta mettendo in allerta?!
Vacillo costantemente tra un “stai attenta, non abbassare la guardia” e un “smettila di vedere il marcio ovunque anche dove non c’è”… come faccio a sapere da che parte stare?
Io sono molto innamorata, ma allo stesso tempo vivo sempre in ansia. A volte mi capita di pensarci così intensamente da avere attacchi di panico.
Nonostante non ci siano problemi, io faccio molta fatica a fidarmi completamente di lui. Ammetto che pur sbagliando, spesso guardo il suo cellulare. Non ho mai trovato niente, se non qualche “battuta da spogliatoio” o qualche visita a siti p***o ( già questo ultimo mi destabilizza). Dunque sei io non sapessi queste cose, non avrei nulla da recriminare a quest’uomo, sia per come mi tratta, sia per il sentimento che è evidente a tutti. Eppure, io non riesco a essere tranquilla, so benissimo che è un mio problema dovuto anche a situazioni passate, ma proprio non riesco. Faccio spesso sogni ambigui, con significati particolari.. quindi spesso mi chiedo: sono io ad avere “problemi” o il mio subconscio mi sta mettendo in allerta?!
Vacillo costantemente tra un “stai attenta, non abbassare la guardia” e un “smettila di vedere il marcio ovunque anche dove non c’è”… come faccio a sapere da che parte stare?
Io sono molto innamorata, ma allo stesso tempo vivo sempre in ansia. A volte mi capita di pensarci così intensamente da avere attacchi di panico.
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter trasformare questo sfinente dialogo interiore - che sembra tenere in considerazione solo due opzioni opposte - e contenere l'ansia che le genera e che traspare chiaramente dalle sue parole. Le consiglierei, in particolare, uno/a psicoterapeuta con un approccio psicodinamico con cui possa analizzare le esperienze passate e i sogni di cui lei scrive, all'interno di una relazione non giudicante e basata sulla fiducia. Il suo inconscio e il suo corpo la stanno invitando a farsi carico di qualcosa che, come lei stessa scrive, forse le appartiene e in questo momento della sua vita le sta creando molto disagio inquinando anche le sue relazioni importanti. Rimango a disposizione per dubbi o altro, un grande in bocca al lupo per il suo percorso, d.ssa Paola Pellegrino
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Gentile utente, è difficile rispondere alle sue domande non conoscendo lei e la sua storia; è probabile che sia rimasta toccata da qualche storia del passato e quindi fa difficoltà a fidarsi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per affrontare queste tematiche.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno, ho letto la sua richiesta, complimenti per aver ricentrato la difficoltà percepita, da fuori (coppia/lui) a dentro di sé, è un passo molto importante per il proprio benessere. Lavorando con le donne, ho incontrato diverse volte dinamiche simili alla sua, per questo la invito come primo input ad osservare quale evento del passato che ha inficiato la sua fiducia, continua a proiettare nel suo presente. Dalla sua descrizione emergono tanti aspetti importanti che andrebbero indagati, se desidera migliorare la qualità delle sue relazioni, scoprire di più su sé stessa, possiamo approfondire iniziando da una prima consulenza. Grazie per la ricchezza della sua condivisione. Dott.ssa Valentina Zoccali
Buongiorno, quella da lei descritta sembra manifestarsi come una situazione davvero disagiante, tanto da divenire fonte di sofferenza quotidiana. Ci sono alcuni temi che mi hanno colpito come "è evidente a tutti", oppure rispetto ai significati particolari dei suoi sogni. In entrambi i casi noto un'ipervigilanza importante rispetto alla sua relazione, che tende ad essere affrontata con una costante riflessività. Sento, invece, poco la parte emotiva, corporea, se non nel culmine dell'attacco di panico. Parla poi di situazioni pregresse, che sicuramente potrebbe essere utile conoscere per capire che retaggio abbiano creato in lei e come, quindi, contribuiscano alla sua modalità di aprirsi al mondo e, più nello specifico, alla sua attuale relazione. Le consiglio comunque, tanto più alla luce della sofferenza che descrive, di avviare un percorso con uno psicologo, così da poter approfondire le tematiche per il momento solo introdotte e soprattutto trovare delle nuove modalità attuative nella sua relazione.
Se lo desiderasse può prenotare una prima consulenza online direttamente da qua. Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
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Gentile utente, come lei stessa riconoscere nella sua storia c'è stato qualcosa che oggi la condiziona rispetto alla fiducia. Non riesce a lasciarsi andare completamente. Sempre in guardia come se il pericolo fosse sempre in aguato. Questo però le prova grande tensione, problemi nel sonno e ansia/panico. Un po come se il suo corpo fosse sempre in allarme. Riflettere su cosa le accade? Cosa vorrebbe dire per lei lasciarsi andare e non controllare? Se controllare a cosa le serve?
La fiducia è sempre difficile da dare ma facile da perdere, per tanto posso comprendere la sua preoccupazione. Tuttavia le chiedo che prezzo ha oggi per lei vivere in questo stato di poca fiducia e allerta costante? Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a superare ciò che sta vivendo. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
La fiducia è sempre difficile da dare ma facile da perdere, per tanto posso comprendere la sua preoccupazione. Tuttavia le chiedo che prezzo ha oggi per lei vivere in questo stato di poca fiducia e allerta costante? Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a superare ciò che sta vivendo. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno a lei. Grazie per aver condiviso il suo vissuto e per aver già riconosciuto che è un punto essenziale lavorarci. Vivere nella paura e nell'angoscia per un probabile evento futuro le sta togliendo l'opportunità di godere appieno del presente. Le do per certo che non possiamo avere il controllo sulle azioni e sui pensieri altrui, è una mera illusione. Se desidera iniziare un percorso psicologico mi rendo disponibile. Buona giornata
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Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Capisco la difficile situazione che vive: ha davanti a sè l'evidenza che può fidarsi del suo compagno, ma dentro di sè non riesce a lasciarsi andare. Credo che abbia già messo in luce un elemento importante: le sue esperienze passate, che la influenzano e condizionano nel modo in cui vive la relazione presente. è possibile che non abbia elaborato o curato a sufficienza le ferite che ha subito in passato, e che queste siano in qualche modo ancora attive, a scapito della persona con cui sta in questo momento. Per questo il mio consiglio è di cominciare un percorso, per approfondire questa diffidenza, scoprire da dove origina e risolvere il problema alla base, per liberarsi delle influenze del passato e godersi meritatamente il presente. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a sua disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Gentile utente,
come ha detto lei stessa i significati della sua gelosia sono da ricercare nelle sue esperienze di vita passate e per farlo il mio consiglio è di rivolgersi a un professionista psicologo che possa aiutarla ad approfondire le sue difficoltà e a dare un senso alle sue insicurezze.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Valeria Filippi
come ha detto lei stessa i significati della sua gelosia sono da ricercare nelle sue esperienze di vita passate e per farlo il mio consiglio è di rivolgersi a un professionista psicologo che possa aiutarla ad approfondire le sue difficoltà e a dare un senso alle sue insicurezze.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Valeria Filippi
Buongiorno, è evidente che un'esperienza passata abbia influenzato la sua fiducia attuale. Questo la porta a rimanere costantemente in uno stato di allerta, generando tensione, disturbi del sonno e ansia. Si potrebbe dire che il suo corpo sia sempre in uno stato di ipervigilanza. È importante riflettere su come si sentirebbe se riuscisse a rilassarsi completamente, senza dover sempre controllare tutto. La fiducia è un aspetto delicato, ma comprendo le sue preoccupazioni. Tuttavia, le chiedo di concentrarsi sulla situazione di sofferenza che sta vivendo in questo momento e di chiedersi se ne vale veramente la pena . Intraprendere un percorso psicologico potrebbe sicuramente aiutarla a mettere in luce alcuni aspetti ancora in ombra e a condurla verso la serenità . Resto a sua disposizione per qualsiasi informazione. Un caro saluto, Dott.ssa Bardi Danila.
Buongiorno gentile utente.
La sua ansia e la necessità di controllare continuamente il comportamento del suo partner sono sicuramente motivati dalla sue esperienze pregresse.
Probabilmente, la paura di soffrire ancora per gli stessi motivi la sta spingendo a comportamenti di sicurezza e di continua allerta. Così, in realtà, l'ansia non diminuisce, ma si auto-alimenta perché si innescano non solo nuovi dubbi, ma compare anche il senso di colpa sui comportamenti messi in atto verso il suo partner. Infatti, lei senz'altro sa che invadere la sua privacy, guardando il suo telefono, non è rispettoso e corretto nei suoi confronti.
La fiducia si costruisce in altri modi. Innanzitutto, mostrando apertamente i propri sentimenti e i propri bisogni, senza timore di essere giudicata. Confessare di essere gelosa o di avere paura di un tradimento, comunicando nel modo giusto e con moderazione, può essere il primo passo. L'espressione delle emozioni genera empatia e ci spinge anche a considerare i sentimenti dell'altra persona con più attenzione e riconoscimento. In questo modo, cresce la fiducia nell'altra persona, ma anche in sé stessi, in quanto più consapevoli delle proprie risorse e delle proprie fragilità.
Altro aspetto importante è lavorare su sé stessi e sulla propria autostima. per questo le consiglio di considerare l'opportunità di un percorso psicologico di crescita personale. Un percorso che le consenta di imparare a conoscere e gestire la propria emotività e scoprire le sue potenzialità di carattere, le sue attitudini, la sua unicità.
Dal benessere interiore e dall'armonia delle emozioni, emergeranno sicuramente miglioramenti nelle relazioni sociali e in quella sentimentale in primis.
Il supporto dello psicologo, inoltre, le consentirà di conoscere e sperimentare strategia opportune di comunicazione consapevole e positiva.
Sarei lieto di spiegarle nel dettaglio come potrebbe svolgersi un percorso psicologico di questo tipo. Mi contatti quando vuole, anche per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
La sua ansia e la necessità di controllare continuamente il comportamento del suo partner sono sicuramente motivati dalla sue esperienze pregresse.
Probabilmente, la paura di soffrire ancora per gli stessi motivi la sta spingendo a comportamenti di sicurezza e di continua allerta. Così, in realtà, l'ansia non diminuisce, ma si auto-alimenta perché si innescano non solo nuovi dubbi, ma compare anche il senso di colpa sui comportamenti messi in atto verso il suo partner. Infatti, lei senz'altro sa che invadere la sua privacy, guardando il suo telefono, non è rispettoso e corretto nei suoi confronti.
La fiducia si costruisce in altri modi. Innanzitutto, mostrando apertamente i propri sentimenti e i propri bisogni, senza timore di essere giudicata. Confessare di essere gelosa o di avere paura di un tradimento, comunicando nel modo giusto e con moderazione, può essere il primo passo. L'espressione delle emozioni genera empatia e ci spinge anche a considerare i sentimenti dell'altra persona con più attenzione e riconoscimento. In questo modo, cresce la fiducia nell'altra persona, ma anche in sé stessi, in quanto più consapevoli delle proprie risorse e delle proprie fragilità.
Altro aspetto importante è lavorare su sé stessi e sulla propria autostima. per questo le consiglio di considerare l'opportunità di un percorso psicologico di crescita personale. Un percorso che le consenta di imparare a conoscere e gestire la propria emotività e scoprire le sue potenzialità di carattere, le sue attitudini, la sua unicità.
Dal benessere interiore e dall'armonia delle emozioni, emergeranno sicuramente miglioramenti nelle relazioni sociali e in quella sentimentale in primis.
Il supporto dello psicologo, inoltre, le consentirà di conoscere e sperimentare strategia opportune di comunicazione consapevole e positiva.
Sarei lieto di spiegarle nel dettaglio come potrebbe svolgersi un percorso psicologico di questo tipo. Mi contatti quando vuole, anche per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, le relazioni affettive e sentimentali rappresentano una componente importante nella vita di una persona. Se la loro evoluzione, a prescindere dall'esito, compromette la nostra serenità quotidiana è opportuno valutare la possibilità di seguire un percorso di supporto psicologico. L'utilità di tale percorso sta nella possibilità di ampliare e rivalutare i significati relativi alla relazione ed esplorare le emozioni ad essa collegate. Cordialmente, Dott. Daniele Riggi.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
innanzitutto, la ringrazio per avermi scritto e per aver condiviso con me la sua situazione. Dalle sue parole emerge una profonda sofferenza, legata alla difficoltà di fidarsi del suo compagno, nonostante la vostra relazione appaia solida e appagante sotto molti aspetti.
È importante riconoscere che la sfiducia rappresenta un problema significativo, che mina la sua serenità e la sua tranquillità. Le sue preoccupazioni sono legittime, ed è fondamentale prenderle sul serio.
Le sue intuizioni e i suoi sogni potrebbero essere un modo in cui il suo subconscio cerca di comunicarle qualcosa di importante. Allo stesso tempo, è importante non farsi sopraffare dalla paranoia e dall'ansia, che potrebbero distorcere la sua percezione della realtà.
Per comprendere meglio la natura della sua sfiducia, sarebbe utile analizzare insieme le sue esperienze passate. Eventi traumatici o relazioni precedenti caratterizzate da tradimenti possono aver lasciato ferite profonde, che influenzano il modo in cui si approccia alle nuove relazioni.
Lavorare su di sé, con l'aiuto di un professionista, potrebbe essere molto utile per esplorare le sue emozioni, imparare a gestire l'ansia e sviluppare una maggiore fiducia in se stessa.
Inoltre, sarebbe opportuno dialogare apertamente con il suo compagno, condividendo le sue paure e le sue insicurezze. Un confronto sincero e costruttivo potrebbe aiutare entrambi a comprendere meglio le reciproche esigenze e a rafforzare la vostra relazione.
Ricordi che non è sola e che esistono diverse risorse per aiutarla a superare questo momento difficile. Con il giusto supporto, potrà finalmente vivere la sua relazione con serenità e fiducia. Resto a disposizione per chiarimenti.
Dott. Marco Marchini
innanzitutto, la ringrazio per avermi scritto e per aver condiviso con me la sua situazione. Dalle sue parole emerge una profonda sofferenza, legata alla difficoltà di fidarsi del suo compagno, nonostante la vostra relazione appaia solida e appagante sotto molti aspetti.
È importante riconoscere che la sfiducia rappresenta un problema significativo, che mina la sua serenità e la sua tranquillità. Le sue preoccupazioni sono legittime, ed è fondamentale prenderle sul serio.
Le sue intuizioni e i suoi sogni potrebbero essere un modo in cui il suo subconscio cerca di comunicarle qualcosa di importante. Allo stesso tempo, è importante non farsi sopraffare dalla paranoia e dall'ansia, che potrebbero distorcere la sua percezione della realtà.
Per comprendere meglio la natura della sua sfiducia, sarebbe utile analizzare insieme le sue esperienze passate. Eventi traumatici o relazioni precedenti caratterizzate da tradimenti possono aver lasciato ferite profonde, che influenzano il modo in cui si approccia alle nuove relazioni.
Lavorare su di sé, con l'aiuto di un professionista, potrebbe essere molto utile per esplorare le sue emozioni, imparare a gestire l'ansia e sviluppare una maggiore fiducia in se stessa.
Inoltre, sarebbe opportuno dialogare apertamente con il suo compagno, condividendo le sue paure e le sue insicurezze. Un confronto sincero e costruttivo potrebbe aiutare entrambi a comprendere meglio le reciproche esigenze e a rafforzare la vostra relazione.
Ricordi che non è sola e che esistono diverse risorse per aiutarla a superare questo momento difficile. Con il giusto supporto, potrà finalmente vivere la sua relazione con serenità e fiducia. Resto a disposizione per chiarimenti.
Dott. Marco Marchini
Buongiorno,
Il nostro subconscio tendenzialmente ci "parla" di noi e non degli altri. Le consiglio, visto il disagio che la situazione le crea, di valutare l'opportunità di rivolgersi ad un professionista.
Dott. Marco Cenci
Il nostro subconscio tendenzialmente ci "parla" di noi e non degli altri. Le consiglio, visto il disagio che la situazione le crea, di valutare l'opportunità di rivolgersi ad un professionista.
Dott. Marco Cenci
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. E' difficile rispondere alla sua domanda, ma immagino che questa situazione non sia semplice per lei. Cercherei di capire meglio le emozioni, i pensieri, le immagini che le vengono in mente quando ad esempio guarda il cellulare del suo compagno, e cercherei di definire maggiormente, anche ricostruendo il suo passato come lei ha detto, le situazioni che le fanno esperire questi vissuti e capire il significato che assumono per lei. Questo è possibile attraverso un percorso terapeutico, attraverso cui definire un senso di sé più coerente e stabile. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Buongiorno Cara,
ascoltando le sue parole mi sono sintonizzata con la sua sofferenza, che per altro risulta essere parecchio invalidante, raggiungendo addirittura l'attacco di panico... Come lei scrive sembrerebbe che questo suo stato di allerta costante sia inscritto nella sua storia personale più che nella specifica relazione con il suo compagno. Penso potrebbe aiutarla moltissimo a stare meglio e a vivere più serenamente la sua relazione di coppia poter affrontare questi temi in un percorso psicologico, potendo sciogliere i questi nodi e riscoprendo la qualità della sua relazione sentimentale.
Sono disponibile qualora volesse provarci!
Dott.ssa Giulia Campana
ascoltando le sue parole mi sono sintonizzata con la sua sofferenza, che per altro risulta essere parecchio invalidante, raggiungendo addirittura l'attacco di panico... Come lei scrive sembrerebbe che questo suo stato di allerta costante sia inscritto nella sua storia personale più che nella specifica relazione con il suo compagno. Penso potrebbe aiutarla moltissimo a stare meglio e a vivere più serenamente la sua relazione di coppia poter affrontare questi temi in un percorso psicologico, potendo sciogliere i questi nodi e riscoprendo la qualità della sua relazione sentimentale.
Sono disponibile qualora volesse provarci!
Dott.ssa Giulia Campana
Buongiorno, mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo. Immagino quanto possa essere complicato vivere con il timore dell'abbandono, che porta a mettere in atto coping di controllo per non perdere il partner. In verità molto spesso questi coping di controllo, sebbene nel breve termine abbassino la sensazione di ansia, ci fanno vivere continuamente in uno stato di allerta. Potrebbe essere importante esplorare in terapia da dove nasce questa immagine di sé come abbandonabile, per ripristinare un senso di sicurezza interno. Che non dipende dalla presenza dell'altro. Un caro abbraccio.
Gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione. Mi spiace molto per il disagio che sta attraversando, ma mi complimento per l'aver riportato su di sè la responsabilità del problema: benchè possa essere doloroso o faticoso è un primo importante passo per intraprendere un percorso di cambiamento, perchè se è vero che la responsabilità del nostro dolore è nostra, è nostro anche il potere di fare qualcosa in merito. Da qui, posso solo consigliarle di prendere in considerazione un consulto professionale, per approfondire il suo caso specifico. Le auguro di alleviare presto le sue sofferenze.
Resto naturalemente a disposizione.
Resto naturalemente a disposizione.
Gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso la sofferenza che sta affrontando. Con queste parole ha trasmesso tutta la stanchezza che una simile situazione le ha suscitato.
Dice di non aver trovato niente nel telefono, ma allo stesso tempo quel poco che riesce a trovare la destabilizza: ha mai trovato il modo di confrontarsi con il suo compagno in merito a questo?
Complimenti per aver centrato il focus su di sè, è un ottimo punto di partenza per iniziare un percorso per alleviare la sua sofferenza. Potrebbe essere utile comprendere quando siano iniziati questi pensieri ricorrenti e questo vivere costantemente in ansia.
Inoltre, ha citato situazioni passate che forse potrebbero richiedere una rilettura se ancora oggi influenzano il suo presente.
Rimango a disposizione e le porgo cordiali saluti, Dott.ssa Chiara Puddu
Dice di non aver trovato niente nel telefono, ma allo stesso tempo quel poco che riesce a trovare la destabilizza: ha mai trovato il modo di confrontarsi con il suo compagno in merito a questo?
Complimenti per aver centrato il focus su di sè, è un ottimo punto di partenza per iniziare un percorso per alleviare la sua sofferenza. Potrebbe essere utile comprendere quando siano iniziati questi pensieri ricorrenti e questo vivere costantemente in ansia.
Inoltre, ha citato situazioni passate che forse potrebbero richiedere una rilettura se ancora oggi influenzano il suo presente.
Rimango a disposizione e le porgo cordiali saluti, Dott.ssa Chiara Puddu
Gentile utente, grazie della sua condivisione. Da quanto scrive, mi arriva molta sofferenza. Mi chiedo quale sia la paura profonda che la porta a stare così tanto allerta, alla continua ricerca sia di "problemi" che di rassicurazioni. Come se non si permettesse di godersi pienamente la relazione con il suo compagno, come se tutto fosse "troppo bello per essere vero". Penso che queste "situazioni passate" di cui parla lei le sente, in qualche modo, ancora aperte e da elaborare. Nel caso in cui ritenesse di avere bisogno di un supporto psicologico per poter indagare i suoi sentimenti, sono a sua disposizione. Un caro saluto! Dott.ssa Federica Bertucci
Grazie per aver condiviso questa esperienza così delicata. È evidente che sta vivendo un conflitto interiore tra il desiderio di fidarsi del suo compagno e l’ansia che la porta a mettere in dubbio ciò che ha. La sua difficoltà nel fidarsi sembra legata a esperienze passate, e questo è un aspetto importante su cui riflettere. Controllare il cellulare del partner, anche se non trova nulla di compromettente, potrebbe alimentare la sua insicurezza piuttosto che rassicurarla, portandola in un circolo vizioso di dubbi e ansia.
I sogni ambigui che descrive potrebbero riflettere il suo stato di inquietudine e non necessariamente indicare un pericolo reale. È utile chiedersi se il suo bisogno di controllo deriva da segnali concreti o da timori radicati nel passato. L’ansia, se non affrontata, può intensificarsi fino a manifestarsi come attacchi di panico, come sta accadendo. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a lavorare sulle sue insicurezze e a distinguere tra paure reali e proiezioni personali. La fiducia, essenziale in una relazione, richiede non solo uno sforzo verso il partner, ma anche verso se stessi. Se desidera, posso approfondire il discorso. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
I sogni ambigui che descrive potrebbero riflettere il suo stato di inquietudine e non necessariamente indicare un pericolo reale. È utile chiedersi se il suo bisogno di controllo deriva da segnali concreti o da timori radicati nel passato. L’ansia, se non affrontata, può intensificarsi fino a manifestarsi come attacchi di panico, come sta accadendo. Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a lavorare sulle sue insicurezze e a distinguere tra paure reali e proiezioni personali. La fiducia, essenziale in una relazione, richiede non solo uno sforzo verso il partner, ma anche verso se stessi. Se desidera, posso approfondire il discorso. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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