Buongiorno, Ho 34 anni anni, una relazione stabile da poco più di un anno e conviviamo da 4 mesi, i

19 risposte
Buongiorno,
Ho 34 anni anni, una relazione stabile da poco più di un anno e conviviamo da 4 mesi, il mio compagno ha 40 anni.
Penso molto molto spesso, cose tipo: si stancherà, mi tradirà, se ne andrà.
Ho bisogno di tante rassicurazioni, se una settimana esce una volta in più penso subito: preferisce gli amici, si sta stancando. Se lo vedo distratto uguale.
Ho sempre pensato di avere una specie di “sindrome di abbandono”, ma facendo un analisi su me stessa, ho pensato che si, potrebbe essere vero, ma è anche il riflesso di quello che ho sempre fatto io.
Ho tradito, ho avuto relazioni parallele fino a quando non ero sicura sul da farsi, mi sono stancata, mi sono annoiata, e sono andata via.
È anche vero che probabilmente, le mie 2 relazioni importanti precedenti, non erano davvero colme d’amore da parte mia, ma questo lo dico ora con il sennò di poi..
Chiaramente io credo di essere davvero innamorata sta volta, per una serie di motivazioni.. ma se così non fosse? Se fosse tutto nella mia testa? Può essere che tutte queste ansie derivino dalla paura che l’altro possa comportarsi come ho fatto io?
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Da quello che leggo probabilmente la paura dell’abbandono e i vecchi suoi tradimenti potrebbero influire sulle sue paure.
Inoltre Lei é innamorata. Di solito abbiamo paura che L altro ci lasci tanto più gli riserviamo un ruolo fondamentale nella nostra vita, oppure lo idealizziamo o lo riteniamo L unico a poterci stare accanto, amare, rassicurare.
Forse potrebbe affrontare con uno psicologo i motivi per cui in passato ha tradito e come mai ora vive così male questa relazione che pare funzionare.
Io sono disponibile per incontrarla on Line se lo desiderasse.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Zaccarelli Danila

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Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Da quello che leggo comprendo la fatica e la sofferenza da lei riportata. Sembra esserci una forte paura in lei di essere abbandonata probabilmente le precedenti esperienze, le sue modalità relazionali, i vecchi tradimenti potrebbero influire sulle sue paure e sulla costruzione di alcune. Potrebbe affrontare con uno psicologo un percorso di sostegno psicologico volto alla comprensione dei motivi per cui in passato ha tradito e come mai ora vive con così tanta preoccupazione e sofferenza questa relazione che pare funzionare. Io sono disponibile per incontrarla on Line o in studio se lo desiderasse. Cordiali Saluti Dott.ssa Federica Cascasi
Gentilissima buongiorno, condivido quanto detto dalle colleghe e vorrei aggiungere una riflessione. I suoi abbandoni e la paura di essere abbandonata potrebbero essere due facce della stessa medaglia: più una cosa è importante per noi più temiamo di perderla; più è importante per noi più sarebbe grande il dolore dovessimo perderla. Può succedere che per difenderci da questo dolore eventuale attuiamo meccanismi di difesa che invece di proteggerci dal rischio temuto lo rendono più probabile. Disamorarsi per esempio ( se non lo amo , anche se mi lascia, non soffro). Immagino che trovare l'amore per lei sia molto importante, per questo sarebbe importante analizzare gli schemi che attua quando il timore di perderlo diventa eccessivo. Un percorso di analisi potrebbe essere un grande aiuto. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Ia storia personale di ciascuno di mio, condiziona il nostro presente.
Sicuramente le sue relazioni precedenti, in questo momento, hanno un peso importante che si riflette sulla sua attuale relazioni.
I suoi tradimenti del passato, vanno ad influire sulla sua attuale relazione, sulla sua paura di essere abbandonata e che ciò che, lei in passato ha fatto, adesso possa " subirlo".
Inoltre, cosa da non da sottovalutare, è il fatto, da quello che ho capito, che lei è molto coinvolta emotivamente in questa relazione: questo aspetto ha un' importanza molto forte che influisce sul suo modo di vivere la relazione.
Per questo motivo, Le consiglio di parlare con uno psicologo per capire il perché ha vissuto, precedentemente, relazioni che l' hanno portata a tradire per poi scappare.
Infine, potrebbe scoprire, che si possono vivere in maniera diversa le relazioni affettive, e facendo un lavoro su sé stessa potrebbe rimanere stupita e sorprendentemente meravigliata e capire che le relazioni tra persone sono complesse ma anche belle.
Sono disponibile a incontrarla sia Online o in studio.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tosi Veronica

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
La ringrazio per la sua condivisione.
Mi sembra che lei abbia buone capacità introspettive e che riesca con onestà a fare dei collegamenti tra ciò che vive nella sua attuale relazione e ciò che ha agito in quelle passate. Proprio per questo motivo, credo che potrebbe fare buon uso di un percorso di psicoterapia, che la aiuterà a rispondere alle domande che si pone, ad esplorare meglio i collegamenti che mette in luce e a vivere più serenamente le relazioni affettive.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Elena Ramagli
Gentile utente,
penso che se da una parte sia comprensibile, quando si ama e si sta bene con qualcuno, avere delle preoccupazioni, temere di perdere l'altro, avere anche dei dubbi su quello che si prova, d'altro canto se questi vissuti diventano invadenti e disturbanti, è il caso di porvi attenzione. Non conosciamo la sua storia e le sue relazioni precedenti, ma è possibile, a volte, che una persona che ha fatto poca esperienza di sentirsi tenuta, compresa e rassicurata, tenda facilmente a vedere l'abbandono dietro l'angolo, e a volte per la paura di essere abbandonati, si cominciano a fare fantasie come quella di abbandonare noi l'altra persona, o di tradirla. Queste ultime ci proteggono emotivamente dal rischio che sia l'altro a farci del male. Io le suggerisco di parlare apertamente di come si sente con il suo compagno, concedendosi la possibilità di dire che per lei è facile pensare che lui possa andarsene e che questo la angoscia. In ultimo, ma non ultimo per importanza, ritagliarsi uno spazio per se stessa per parlare di come si sente con lui e comprendere quali sono le dinamiche emotive che sostengono le sue preoccupazioni, può essere l'occasione di conoscersi più profondamente e di darsi delle risposte importanti rispetto ai suoi vissuti. Se vuole parlarne, sono disponibile, anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Buonasera, capisco che stai affrontando delle preoccupazioni intense riguardo alla tua relazione. Potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti con uno psicologo o uno psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Comportamentale per comprendere meglio le tue paure e lavorare sui pensieri che ti preoccupano, cercando di trovare strategie funzionali. Aprirti con il tuo compagno riguardo alle tue preoccupazioni può anche favorire una comunicazione aperta e costruttiva nella vostra relazione.
Resto a disposizione per ulterniore chiarimento o consulto
Un caro saluto
Dott. Moro
Cara utente, innanzitutto grazie per la condivisione. Credo che possa essere utile per lei pensare a un percorso di psicoterapia finalizzato ad affrontare tematiche per lei così sofferenti. Nel mentre, provi a non giudicarsi negativamente, ma a incuriosirsi sul perché a volte lei tende a comportarsi con queste modalità.
Rimango a disposizione per qualsiasi necessità,
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Elena Sonsino
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso la sua storia, mi sento di suggerire di iniziare un percorso psicologico per capire quali sono le cause che si celano dietro le sue paure.
Le auguro il meglio!
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, la situazione che sta vivendo risulta comprensibilmente fonte di dubbi e incertezze. Come ha ipotizzato lei è possibile che la paura che ora avverte sia in qualche modo collegata alle sue esperienze passate ma credo che queste a loro volta possano ricollegarsi a delle dinamiche interne ed esterne a lei ancora più profonde che meriterebbero di essere approfondite. Questo le permetterebbe di prendere maggior consapevolezza e affrontare con maggior tranquillità la relazione attuale che pare essere molto importante per lei. Se lo ritenesse necessario potrebbe farsi aiutare all'interno di un percorso psicologico con un professionista pronto a guidarla e accompagnarla. Resto a disposizione e le auguro di trovare presto la serenità. Un saluto!
Buongiorno, sono dei pensieri complessi e difficili da snocciolare in poche righe... Un percorso con un collega potrebbe aiutarla a fare chiarezza su ciò che sta provando ed a capire se e come ciò si colleghi con il suo passato.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Come dice lei stessa, le modalità relazionali che ha adottato precedentemente stanno influendo sui suoi pensieri e stati d'animo e sul rapporto di coppia attuale.
E' normale provare paura o angoscia quando si sente che si potrebbe perdere qualcosa a cui si tiene.
Le suggerisco di iniziare un percorso psicologico mirato, per indagare alcuni aspetti della sua persona di cui forse non è consapevole e per affrontare gli schemi che giocano a suo sfavore in questo momento nel farle vivere una relazione di coppia serena.
Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Pelini
Cara utente, la nostra storia e le nostre esperienze passate ci portano spesso a leggere il presente e la realtà secondo quelle che sono state le cose che ci sono accadute. Tuttavia questo può portare ad una lettera del presente alterata. Lei ci racconta che siccome lei stessa ha tradito ed è stata in relazioni di cui non era certa. Tuttavia ciò che ha fatto lei non è detto che sia espressione di ciò che fa o potrebbe fare l'altro. Potrebbe essere interessante per lei riflette su di sè e su ciò che le sta accadendo e le è accaduto nel passato. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Carissima, questi pensieri possono portare tanta tristezza, ansia e preoccupazione. Come traspare dalle sue parole. Ci sono tanti temi esposti: la sindrome dell'abbandono, così come anche il meccanismo si fa per primæ ciò che si teme l'altro faccia, o l'autosabotamento. Il fatto che le sue precedenti relazioni abbiano avuto esito non positivo, il fatto che lei abbia tradito non implica necessariamente che ciò accada anche in questa relazione. Questa è una nuova relazione, con una nuova persona, e forse anche lei, se si guarda bene dentro, è una nuova persone, diversa dalla donna delle precedenti relazioni. Si dia una chance, l'opportunità di provare a vivere una relazione serenamente senza questi pensieri disturbanti che le impediscono solo di vivere il presente e di bloccare la relazione. Non è semplice farlo, soprattutto se sono meccanismi che si attivano automaticamente. Per questo sarebbe bene esplorare i suoi vissuti attuali e sperimentare un nuovo modo di pensare e agire all'interno di un setting terapeutico. Io sono disponibile online. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Le tue preoccupazioni riguardo alla stabilità della tua relazione potrebbero essere influenzate dalle tue esperienze passate e dalla paura che l'altro possa comportarsi come hai fatto tu in precedenza. È importante prendere consapevolezza di queste dinamiche e lavorare su di esse. Comunicare apertamente con il tuo compagno riguardo ai tuoi timori e cercare di costruire una fiducia reciproca può aiutare a dissipare le ansie. Inoltre, potrebbe essere utile considerare una consulenza di coppia per esplorare meglio queste dinamiche e imparare strategie per gestire le tue paure. A disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buonasera, basandomi solo su quello che scrive, lei sembra proiettare sul suo compagno qualcosa che riguarda sé stessa. Quindi attribuisce a lui, parti di sé. Per rispondere alle sue domande è fondamentale iniziare un percorso psicologico poiché queste devono essere contestualizzate all'interno della sua storia. Un saluto
Le tue preoccupazioni riguardo alla relazione e alla paura di essere abbandonata sembrano essere influenzate dalle tue esperienze passate e dalla consapevolezza delle tue azioni precedenti. È normale che le esperienze passate influenzino le nostre paure e le nostre preoccupazioni nelle relazioni attuali.

Il fatto che tu sia consapevole delle tue azioni passate è un passo importante verso la comprensione di te stessa e dei tuoi comportamenti. Tuttavia, è importante ricordare che il passato non determina necessariamente il futuro. Le persone cambiano, crescono e possono imparare dai propri errori.

Se credi davvero di essere innamorata e impegnata in questa relazione, è importante lavorare su te stessa per superare le paure e le preoccupazioni legate al passato. La fiducia è un elemento chiave nelle relazioni, e se hai la sensazione di aver trovato una persona che ami davvero, è importante cercare di costruire una base di fiducia reciproca.

Ecco alcune cose che potresti considerare:

1. Comunicazione: Parla apertamente con il tuo partner delle tue preoccupazioni e dei tuoi timori. La comunicazione aperta è fondamentale per costruire una relazione solida e per superare le insicurezze.

2. Lavoro su te stessa: Potresti voler esplorare queste preoccupazioni e paure con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a comprendere meglio te stessa, le tue esperienze passate e a sviluppare strategie per affrontare questi timori.

3. Fiducia reciproca: Cerca di costruire una base di fiducia reciproca con il tuo partner. La fiducia si sviluppa nel tempo attraverso le azioni e la coerenza. Riconosci i segni di amore e impegno che ricevi dal tuo partner.

4. Lascia andare il passato: Ricorda che il passato è il passato, e non puoi cambiarlo. Concentrati invece sul presente e sul futuro della tua relazione.

5. Auto-compassione: Sii gentile con te stessa e concediti il perdono per le tue azioni passate. Ognuno commette errori, ma è ciò che facciamo nel presente che conta di più.

Infine, è importante ricordare che le preoccupazioni possono essere normali in una relazione, ma è come le affrontiamo che fa la differenza. Lavorare insieme con il tuo partner per costruire una base di fiducia e apertura può contribuire a rafforzare la vostra relazione.
Mi sembra che lei stia cercando di "controllare", "misurare", "individuare indizi" per capire se il suo compagno la ama o no e quanto. E per giungere a una conclusione, si sta basando sulla sua esperienza personale, su quello che lei ha fatto quando non si sentiva più coinvolta o quando si sentiva insicura della relazione. Di fatto, lei e il suo compagno siete persone diverse, con meccanismi, modalità ed esigenze diverse. Ascoltare se stessa, la sua paura dell'abbandono (magari capire da dove viene) e ascoltare il suo bisogno di rassicurazione forse possono aiutarla ad entrare più in contatto con se stessa, per un dialogo più autentico con il suo compagno, in cui lei può essere veramente se stessa e può vedere il suo compagno per quello che è, non per quello che teme che potrebbe essere. Tutte le coppie hanno bisogno di lavorare insieme perché la coppia funzioni, finché lei si fa domande nella sua testa e si risponde da sola si tratta di un monologo, non di un dialogo. Le auguro di trovare un percorso di supporto psicologico che possa davvero aiutarla a ritrovare la serenità.

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