Buongiorno, ho 33 anni e soffro da sempre di ansia e di una bassa autostima, che a quanto pare ho tr

63 risposte
Buongiorno, ho 33 anni e soffro da sempre di ansia e di una bassa autostima, che a quanto pare ho trasmesso a mio figlio. Lui ora ha 5 anni . La mia domanda e': a chi devo rivolgermi per curare la sua autostima e anche la mia?
Buonasera. Posso consigliarle di iniziare a lavorare su di sè attraverso un percorso di psicoterapia. Nella maggior parte dei casi, quando i genitori iniziano a risolvere le proprie difficoltà, quelle del figlio diminuiscono o spariscono. Sarebbe interessante però capire da cosa deduce che suo figlio di 5 anni ha problemi di autostima... Ribadisco l'ipotesi di un percorso con uno psicoterapeuta per andare a lavorare sui problemi di ansia e autostima di cui parla

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Buonasera, sono d'accordo con la collega che consiglia una psicoterapia per lei. Questo risolverebbe anche i problemi di suo figlio. Inoltre, per un bambino così piccolo, si prende più facilmente in considerazione una terapia indiretta, che prevede un lavoro con i genitori, piuttosto che un lavoro direttamente sul bambino. Senza considerare che, anche se probabilmente la muove il desiderio di non far ricadere su suo figlio la sua ansia, trarrebbe giovamento anche per se stesso da una terapia.
Cordiali saluti
Gentile Signora come le hanno già consigliato le mie colleghe e’ utile lei possa lavorare su di se’ in primis. Lei, per fortuna, ha la consapevolezza che la sua bassa autostima si possa riflettere nella relazione con suo figlio e possa di conseguenza impedire al piccolo di sviluppare la percezione di una ‘base sicura’ su cui fare affidamento.
Sono a sua disposizione, un cordiale saluto
Salve, sì fa benissimo come le hanno consigliato le mie colleghe ad eseguire una psicoterapia per risolvere i suoi problemi di ansia e di autostima. Lei è un padre molto attento e responsabile nei confronti di suo figlio, inoltre il bambino, anche se lei nella sua domanda non ne parla, avrà una mamma presente ed attenta nel fare in modo che non venga influenzato dalla sua bassa autostima. Il bambino essendo molto piccolo non credo che verrà influenzato da lei, ma il lavoro che eseguirà su di sè aiuterà non solo sè stesso ma tutta la famiglia ne avrà beneficio, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Concordo con l'ipotesi che se stanno bene i genitori stanno bene anche i figli. Ciò detto se intraprendesse una terapia per sé potrebbe cmq affrontare anche i temi della genitorialita'!
Concordo con le colleghe, le consiglio di fissare un appuntamento con uno psicologo. Cordiali saluti
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Salve,
penso che potrebbe essere utile per lei chiedersi insieme ad uno psicoterapeuta da quando è iniziato il "da sempre" che sembrerebbe definire la sua "ansia e bassa autostima" come se fossero caratteristiche congenite. Per evitare il rischio di un autoetichettamento nei suoi confronti e di un eteroetichettamento nei confronti di suo figlio penso sia importante riconnettere a livello trigenerazionale passato presente e futuro: quale è stata la sua esperienza della relazione con i suoi genitori e della relazione tra di loro, che tipo di relazione genitoriale (e di coppia) si sta vivendo al momento e come pensa la possa vivere suo figlio. Queste ed altre riflessioni penso che potrebbero far parte di un lavoro psicoterapeutico da svolgere su di sè. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti o se mi volesse contattare.
Cordiali saluti,
Alessandro Zanoni
Quando un genitore riesce a fare il collegamento tra i propri comportamenti, atteggiamenti, stati d'animo e il vissuto del proprio figlio, ha già fatto molto. Mostra sensibilità, attenzione, empatia verso l'altro riconoscendo come la relazione possa influenzare il più piccolo.
Questo primo passo fondamentale, può però non essere sufficiente a cambiare abitudini, modi fare, sequenze di comportamenti ripetuti spesso anche contro il proprio desiderio. E' per questo che la psicoterapia diventa la chance per un reale cambiamento che migliori la qualità della vita familiare.
Buonasera,
quello che lei scrive è molto importante: i vissuti che un adulto prova, possono indirettamente ricadere sui propri figli, orientandone e condizionandone la formazione dell'identità.
Proprio perchè è così consapevole della sua fragile autostima, direi che un passo importante potrebbe essere quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta con il quale intraprendere un percorso di sostegno, spesso curare le proprie ferite, lenisce anche quelle dei propri figli.

Un caro saluto.

Dott.ssa Elisabetta Giuli
Salve. le suggerisco di prendere un appuntamento per sè con uno
specialista(psicoterapeuta) e chiarire con lui le questioni che la riguardano.
se fa qualcosa per la sua salute psicologica ne trae sicuramente beneficio anche suo figlio.
Cordiali Saluti.
Dottor Emanuele Grilli
Salve, le consiglio di iniziare a lavorare su sè stessa, contatti uno psicologo, il cambiamento che avverrà su di lei, nel suo comportamento si rifletterà sul comportamento che lei avrà con suo figlio, rendendo più positivo e sereno il rapporto.
Utile verificare di cosa si stia parlando quando si parla di bassa autostima sia per lei che per suo figlio. Degli incontri di consulenza le permetteranno di chiarire diversi aspetti di sè. Quanto al piccolo uno psicoterapeuta specialista dell'età evolutiva o un neuropsichiatra infantile sono gli specialisti d'elezione
Salve. La cosa migliore per curare l'autostima di suo figlio è curare la sua: intraprendendo un percorso psicoterapeutico in prima persona si spera possa invertire quel processo che ha fatto sì che la sua scarsa autostima sia stata trasmessa a suo figlio. Se in terapia acquisirà una buona autostima e mitigherà le sue ansie vedrà che anche suo figlio, identificandosi con lei, ne trarrà giovamento. Arrivederci
Salve, si rivolga ad una psicoterapeuta specializzata nella cura dei bambini o un neuropsichiatra infantile, sapranno indicarle il da farsi in base alle esigenze del caso. Un saluto, Giuditta Sestu
Buongiorno, provi a rivolgersi senza esitazioni ad uno psicoterapeuta, una volta iniziato un buon percorso potrà capire anche quale è la giusta strada da intraprendere per suo figlio.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buonasera. Il consiglio è di rivolgersi in prima persona a un terapeuta per comprendere i motivi delle Sue difficoltà e risolvere la sofferenza legata alla disistima di sè. Insieme al/la collega potrà inoltre mettere a tema il rapporto con Suo figlio e trovare dei modi per supportarlo nel percorso di formazione della stima di sè. Sarebbe da approfondire cosa intende quando dice che ha poca autostima... una volta compreso ciò, Tramite interazioni positive e piacevoli, con un genitore che sta a propria volta lavorando su di sè, noterà dei miglioramenti. Per ora, dalle informazioni disponibili, limiterei pertanto il coinvolgimento di Suo figlio in termini di messa in atto di modalità positive da parte Sua, discusse con lo psicologo. Qualora il collega ravvisasse necessità di un intervento diverso Le suggerirà un percorso parallelo. Cordialità, DMP
Salve, per aiutare sui figlio, che é ancora piccolo, la cosa migliore che puó fare é partire da sé stessa. Contattando uno psicologo potrà lavorare sulla sua ansia e scarsa autostima, che si porta dietro "da sempre". Cambiando in meglio il rapporto che lei ha con sé stessa, anche suo figlio ne trarrà beneficio.
Se i genitori stanno bene, nonostante le difficoltà che la vita ci pone davanti, anche i bambini sono felici.
Un caro saluto
Dr.ssa Valentina Magrini
Buonasera, le consiglio come hanno scritto i colleghi di iniziare un percorso psicologico per lavorare sulla sua autostima e gestire al meglio il rapporto con suo figlio.
Un caro saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Salve, le consiglio di iniziare a lavorare su di sé attraverso un percorso di psicoterapia, avrà meno confusione così.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve signora, affidarsi ad uno psicoterapeuta per lavorare sulle sue capacità e la stima di sé, è una scelta indicata. Potrebbe, in questo modo aiutare anche suo figlio rendendo più efficace l'interazione con lui.
Un saluto
Salve, rivolgendosi ad un terapista potrà sicuramente migliorare questi aspetti di se. In oltre il giusto supporto potrà indirizzarla sul percorso giusto da seguire con suo figlio. Le auguro buone cose.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve,
Concordo con i colleghi, un lavoro personale di tipo psicologico l’aiuterà ad esplorare, approfondire , comprendere le sue fragilità e l’origine della sua ansia così da poterla elaborare e vivere la sua genitorialità con più serenità trasmettendo così a suo figlio maggiore rassicurazione e sicurezza circa la vostra relazione e il senso di Sè.
Un saluto
Dott.ssa Francesca Filardi
Buongiorno, rivolgersi ad uno psicologico e/o psicoterapeuta può aiutarla ad avviare un percorso sia con lei, sia con suo figlio. I figli osservano tanto i propri genitori (i quali fungono da modello per il bambino). Soprattutto a 5 anni, i figli fanno molto affidamento al modello genitoriale, e ne apprendono i modi di essere. Buona giornata
Buongiorno. Sicuramente intraprendere un percorso con un professionista la potrebbe aiutare per la situazione che riferisce. Sarebbe molto interessante capire cosa l ha spinta a cercare aiuto solo adesso, nonostante riferisca di soffrire di ansia e bassa autostima da sempre. Ha forse notato qualche comportamento che l' ha preoccupata in suo figlio? partirei proprio da qui e cercherei di approfondire le problematiche che sembrano preoccuparla molto in un ambiente sicuro, professionale, empatico ed accogliente. Buona giornata
Gentile Signora,
Il mio consiglio è di rivolgersi a uno psicologo della sua città e chiedere di far seguire il figlio da un terapeuta differente da quello che sceglierà lei.

Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Salve,
come già detto dai colleghi è bene cominciare a fare un lavoro su di sè, comprendere le ragioni di quest'ansia e imparare a gestirla (non ad eliminarla, non si può eliminare l'ansia ed è anche sconsigliabile come qualsiasi altra reazione emotiva, tutte funzionali al nostro benessere psichico), in seguito sarà più facile gestire il rapporto col figlio che ha ancora l'età giusta per migliorare. Ma è una cosa che va fatta subito, non tra 2 o 3 mesi, più tempo passa più c'è il rischio che anche il bimbo prenda tratti di personalità ansiosi (non è una regola ma un rischio fondato).
A disposizione per ulteriori domande.
Buonasera, è da ammirare la sua scelta di cercare supporto e il suo pensiero di cura nei confronti di suo figlio. La buona notizia è che la fiducia in se stessi, l'autostima, l’amor proprio possono essere "allenati" perché frutto del nostro bagaglio.
Dunque, lavorando su esperienze che ci rafforzino, su sfide superabili e su percorsi di crescita che ci portino ad affrontare situazioni complesse, possiamo indubbiamente rafforzare la nostra autostima.
Qualora volesse un colloquio per orientarsi tra le varie possibilità, rimango a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Bachiorri Sara
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Gentilissima utente, le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico; questo le gioverà a livello personale ma sarà benefico anche per la relazione madre -figlio.
Lei è già consapevole di avere una difficoltà e questo non può che generare positività nella ricerca dell'equilibrio e nel rafforzamento della sua autostima.
Per questo le consiglio delle sedute di Psicoterapia Ipnotica che andrebbero a lavorare proprio sul potenziamento delle sue risorse.
Resto a completa disposizione per incontro, chiarimenti o semplicemente dubbi o domande che vorrà sottopormi.
Un abbraccio forte .
Dr. Luca Russo
Gentilissima, mi spiace per il vissuto che riporta, tuttavia la sua consapevolezza e lo sguardo premuroso nei confronti di suo figlio sembrano essere delle buone premesse per rivolgersi ad un professionista con una buona dose motivazionale. Concordo con colleghi che mi hanno preceduta nel dire che potrebbe iniziare a fare Lei il primo passo, condividendo poi con il/la terapeuta ogni scelta futura. Auguro il meglio.
Buongiorno, è importante lavorare sulla propria autostima e ansia, per riuscire a svolgere il ruolo genitoriale al meglio. Le consiglierei di iniziare un percorso psicologico o meglio psicoterapico. E' importante cercare di non proiettare sui propri figli le nostre paure e ansie, dobbiamo quindi cercare di essere una buona base sicura per loro, aiutarli a crescere, ad imparare le regole sociali, trasmettendo il fatto di essere a loro disposizione sempre quindi trasmettergli la sicurezza della nostra presenza.
Buongiorno,
l'ascolto della nostra interiorità aiuta a costruire il nostro Io, cioè la nostra identità. Per poter rafforzare l'identità occorre definire le doti, le qualità, i gusti personali, infatti se siamo consapevoli di ciò che siamo temiamo meno le critiche.
Imparare a conoscere meglio sé stessi, attraverso un percorso psicoterapico, è il primo passo per iniziare a modificare i criteri di valutazione che utilizziamo per autodefinirci e per aumentare la nostra autostima.
Giulia
Buongiorno, le consiglierei di intraprendere un percorso terapeutico, che le consenta di esplorare quali sono le ragioni più profonde che provengono dalla sua storia e che l’hanno portata a vivere queste difficoltà. E’ molto utile in questi casi andare a lavorare sulle esperienze di vita di ogni persona e raggiungere quelle che possono essere le radici di un problema. Questo le consentirà di lavorare anche sulle sue relazioni attuali e future, ed acquisire una maggior fiducia nelle stesse. È sicuramente una risorsa la sua capacità di riconoscere alcuni segnali di suo figlio, l’importante è che questi non vengano vissuti con sensi di colpa o con l’idea che si è dei genitori incapaci. Lavorare su questi aspetti la aiuterà sicuramente a ritrovare un suo benessere e di conseguenza la guiderà anche nelle sue relazioni, fornendole gli strumenti giusti per essere di supporto anche a suo figlio. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento; un saluto.
Dott.ssa Martina Locchi
Buongiorno, spesso, quando ci si sente insicuri, si manifesta questa insicurezza anche nelle relazioni esterne. Ti consiglio di intraprendere un percorso individuale per lavorare su te stessa. Numerosi studi hanno dimostrato che risolvendo le difficoltà personali, i genitori influenzano positivamente i propri figli, riducendo o eliminando le loro difficoltà.

Solitamente, durante tali percorsi, si parte dalla consapevolezza delle proprie fragilità e delle influenze che possono avere. Hai già riconosciuto che la tua bassa autostima potrebbe riflettersi nella relazione con tuo figlio, rappresentando un ostacolo per la formazione di una 'base sicura' su cui il piccolo possa contare. Sei a buon punto!

Dedicando del tempo a questa crescita personale, potrai ridurre l'ansia, aumentare la tua autostima e efficacia personale, apportando un impatto positivo anche sulla serenità di tuo figlio.

Per qualsiasi altro dubbio sono a tua disposizione!

Dott.ssa Sperandio
Buongiorno, sarebbe utile, a tale proposito incominciare un percorso di sostegno psicologico e potenziare nel contempo quelle che sono le sue capacità genitoriali
Buongiorno, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo per valutare la situazione e intraprendere un percorso mettendo a fuoco i suoi vissuti e trovare delle strategie per fronteggiare le situazioni che per lei sono fonte di ansia. Può eventualmente valutare poi un percorso anche per suo figlio qualora lo ritenga necessario.
Rimango a disposizione qualora lo ritenga necessario.
Saluti, Dott.ssa Michela Francescato
Gentile utente, per cambiare il proprio rapporto con se stessi è necessario modificare l'opinione su di sè, dunque, è importante imparare a conoscersi prendendo consapevolezza dei propri limiti, dei propri bisogni ed esigenze e anche delle proprie capacità. Le distorsioni di pensiero incidono negativamente sul modo in cui percepiamo noi stessi e sull'autoattribuzione di valore. Pensieri, emozioni e comportamento si infulenzano reciprocamente.E' dunque importante modificare il modo in cui si interpreta e si attribuisce un significato agli eventi della propria vita, scoprire le autoaffermazioni negative e sostituirle con affermazioni positive che nutrono l'autostima,invece di minarla. Sarebbe utile, a tale proposito, intraprendere un percorso di sostegno psicologico per iniziare a lavorare su di sè.
Un caro saluto.
Dott.ssa A.Mustatea
In ambito psicologico sistemico relazionale, potresti considerare la possibilità di rivolgerti a un terapeuta familiare o a un terapeuta sistemico. Questi professionisti sono esperti nel lavorare sulle dinamiche relazionali all'interno della famiglia e possono aiutarti ad affrontare e risolvere i problemi legati all'autostima tua e di tuo figlio.
Attraverso percorsi terapeutici mirati, potrete lavorare insieme per comprendere le cause dell'autostima bassa e dell'ansia presenti nella vostra famiglia, e imparare strategie per favorire la crescita e lo sviluppo positivo di entrambi. È importante considerare che le dinamiche familiari possono influenzare in modo significativo il benessere psicologico di tutti i membri della famiglia, quindi è fondamentale affrontare i problemi in modo integrato e collaborativo.
Rivolgersi a un terapeuta familiare o sistemico può essere un passo importante per lavorare sulla propria autostima e quella di tuo figlio, migliorare la comunicazione all'interno della famiglia e promuovere un ambiente emotivamente sano per tutti. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Buongiorno, la ringrazio per la condivisione. Un terapeuta di indirizzo sistemico-relazionale potrebbe proporle delle sedute familiari per comprendere meglio il disturbo alla luce della storia personale dei singoli membri e della storia familiare, aiutandovi a ritrovare il benessere e la serenità.
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini
Buongiorno, potrebbe esserle utile rivolgersi ad un professionista per intraprendere un percorso personale che l'accompagni a individuare l'origine della sua scarsa autostima e a focalizzare le sue abilità/capacità.
Come genitore, invece, essendo consapevole dei vissuti legati alla scarsa autostima, potrà accompagnare suo figlio nella crescita, sostenendolo e incoraggiandolo nei momenti di difficoltà, evidenziando i suoi punti di forza e aiutandolo ad affrontare i fallimenti come occasioni di esperienza e crescita . Se dovesse avere dei dubbi nella sua funzione genitoriale, potrà cercare occasioni di confronto con altri genitori ( gruppi, seminari..) o , eventualmente, rivolgersi ad un collega che si occupa di sostegno genitoriale . Un saluto. Marzia Dall'Olio
Buongiorno,
Capisco la sua preoccupazione e il desiderio di aiutare sia se stessa che suo figlio. È importante ricordare che, per poter supportare al meglio suo figlio, è fondamentale che anche lei intraprenda un percorso di cura e miglioramento personale. Questo non solo le permetterà di sentirsi meglio, ma le darà anche gli strumenti per essere un modello positivo per suo figlio.
Per cominciare, potrebbe rivolgersi a uno psicologo o a un terapeuta specializzato in ansia e autostima. Lavorare sulla sua ansia e sulla sua autostima con un professionista può portare grandi benefici e, di conseguenza, influire positivamente anche su suo figlio.
Per quanto riguarda suo figlio, è utile sapere che i bambini spesso rispondono molto bene a interventi precoci. Potrebbe essere utile consultare un terapeuta dell'età evolutiva o uno psicologo infantile, che può lavorare con lui in modo giocoso e adatto alla sua età per rafforzare la sua autostima.
Ricordi, però, che il cambiamento inizia da lei. Intraprendere questo percorso insieme, anche se con professionisti diversi, può creare una dinamica positiva e di sostegno reciproco. Lei sta già facendo un passo importante riconoscendo questa necessità e cercando aiuto. Con il giusto supporto, sia lei che suo figlio potete sviluppare una maggiore autostima e affrontare l'ansia in modo più efficace.
Distinti Saluti
Buongiorno credo che possa esserle di aiuto rivolgersi ad un professionista con il quale poter approfondire la situazione e definire insieme un percorso di supporto personale. Avere uno spazio nel quale poter esporre perplessità e preoccupazioni potrà farla sentire accolta e contenuta e questo l'aiuterà a focalizzarsi su esigenze e priorità da affrontare. Intraprendere un percorso personale potrà sicuramente aiutarla anche a gestire in maniera efficace e sintonica la relazione con il bambino. Insieme al professionista potrete valutare l'idea di rivolgervi ad un professionista dell'età evolutiva per suo figlio.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti
Dott.ssa Stella Tessicini


Gentile utente, il suggerimento che le posso dare è di iniziare un percorso per lei associato così a un parte training in modo da poter lavorare sulla sua ansia e bassa autostima. Di riflesso, vedrà dei miglioramenti anche nel bambino.
Saluti, Dott. Antonello Deriu
Salve, direi che potrebbe iniziare lei con uno psicoterapeuta che la possa anche mettere in condizioni nel crescere il suo bambino in modo che cresca dotato di autostima. Mettere un punto fermo da cui ripartire sarà importante per la qualità di vita di entrambi.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile Utente, certamente può rivolgersi ad uno psicologo/a per lavorare sulla sua ansia e la sua autostima di modo da favorire il suo personale benessere e di conseguenza possibilmente anche quello di suo figlio. Tramite l’aiuto di uno specialista può concedersi la possibilità di esplorare, capire e gestire quello che definisce uno stato ansioso che la influenza da sempre.
Qualora avesse piacere di iniziare un percorso, resto a disposizione attraverso consulenze online. Cordiali saluti. Dott.ssa Ambra Marzoli
Buonasera, certamente un primo passo sarebbe quello di rivolgersi ad un professionista della salute mentale per iniziare un percorso che vada ad implementare la sua autostima e a ridurre i sintomi ansiosi. Lavorando principalmente su sè stessa, vedrà delle ricadute positive sul suo bambino, poichè rappresenta per lui l'adulto di riferimento e/o modello a cui ispirarsi nella strutturazione del sè e della sua autostima.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, sono a sua disposizione. Dott.ssa Desirèe Pesce
Buongiorno signora, concordo con i colleghi sul fatto che sarebbe ottimale per lei iniziare un lavoro personale, senza portare e coinvolgere suo figlio nel setting terapeutico. I bambini assorbono molto dalle modalità co-regolatrici dei genitori, quindi sarebbe opportuno che l'adulto esplori e capisca, collocandoli, quali sono i meccanismi personali che fanno vivere determinate reazioni emotive, somatiche, fisiologiche, cognitive, in modo da comprendere come "regolarsi" nel modo più efficace e funzionale. Se con il lavoro personale troverà un equilibrio migliore vedrà che suo figlio la seguirà come ha fatto finora con le reazioni ansiose.
Un cordiale saluto, Dott. Paolo Tirinnanzi
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione e ammiro la sua volontà di prendersi cura sia di sé stessa che di suo figlio. L’ansia e la bassa autostima possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita, e affrontarle insieme a un professionista è un passo importante.

Per lavorare sulla sua autostima e sull’ansia, potrebbe rivolgersi a uno psicologo specializzato in disturbi d’ansia e autostima. Attraverso un percorso di terapia, potrà imparare a riconoscere e gestire meglio i suoi pensieri e comportamenti, e sviluppare una maggiore fiducia in sé stessa.

Per quanto riguarda suo figlio, considerata la sua giovane età, sarebbe utile consultare uno psicologo infantile. Gli specialisti che lavorano con i bambini sono in grado di aiutarli a sviluppare una buona autostima attraverso giochi, attività creative e tecniche di rinforzo positivo. Inoltre, lavorare insieme a un professionista potrebbe offrirle suggerimenti su come supportare al meglio suo figlio nel suo percorso di crescita e autostima.

Un approccio combinato, che include sia lei che suo figlio, potrebbe essere particolarmente efficace, poiché aiutando sé stessa potrà anche diventare un modello positivo per suo figlio. Le consiglio di prenotare un appuntamento con un professionista per discutere le sue necessità e valutare il percorso più adatto per entrambi.
Buongiorno,
allo scopo di imparare a regolare l'ansia, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per lei. Gli effetti positivi si estenderanno anche a suo figlio in quanto avrà come modello una madre sicura, capace di prendersi cura di sé e degli altri. Resto a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa E. Piras
Buongiorno,
la genitorialità è una sfida complessa che chiede al genitore di mettersi in discussione non solo in quanto tale, ma in quanto persona. Per questo un supporto psicologico ed, eventualmente, un percorso di psicoterapia intrapreso dal genitore non può che giovare a tutto il nucleo familiare, figli inclusi. Valuterei un primo contatto con un* psicolog* con cui valutare come impostare un percorso che includa un lavoro sia su se stesso sia sulla genitorialità per rispondere alle esigenze di suo figlio.
Cordialmente.
Gentilissima,
se attualmente sente di avere una domanda di aiuto (curare la sua ansia e la sua autostima) io inizierei da lì. Poi il professionista valuterà la possibilità di vedere il suo piccolo, ma inizi da lei e da un suo spazio di ascolto e cura. Un caro saluto
Salve, potreste andare da uno psicologo che vi aiuterà sicuramente, sopratutto al bambino che è piccolo per farlo crescere in serenità!
Buongiorno, sicuramente il nostro mondo emotivo lo condividiamo con i figli soprattutto quando sono piccoli, lavorare su se stessi diventa dunque ancora più importante perchè ci permette di essere anche un buon esempio per loro. Migliorarsi è un allenamento mentale e bisogna partire con una seduta di psicologia, è il primo passo, poi per aumentare la propria autostima ci vuole forza e determinazione, è necessario guardarsi dentro con forza, affrontare i propri fantasmi ed essere noi stessi il nostro primo fan!
Buongiorno,
La situazione che descrive è importante e merita attenzione, soprattutto perché l'autostima e la gestione dell'ansia, sia nei bambini che negli adulti, sono fondamentali per il benessere emotivo e relazionale. È normale sentirsi responsabili come genitori, ma è importante sapere che i bambini possono beneficiare enormemente di un ambiente di supporto e di interventi mirati.
Per lavorare sulla sua autostima e su quella di suo figlio, può essere molto utile rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, specializzato sia in interventi con gli adulti sia con i bambini. Attraverso un percorso di terapia, si possono identificare e affrontare i meccanismi che contribuiscono all'ansia e alla bassa autostima, promuovendo strategie più funzionali sia per sé stesso che per suo figlio.
L'invito a considerare l'opportunità di intraprendere un percorso personale e, se necessario, un supporto psicologico per il bambino, che potrebbe aiutare entrambi a crescere e migliorare il vostro benessere. Sarebbe utile e consigliato per approfondire la situazione rivolgersi a uno specialista.

Dott.ssa Silvia Parisi - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua situazione. Capisco quanto possa essere doloroso sentirsi come se la propria ansia e bassa autostima si riflettessero anche su tuo figlio. È molto positivo che tu stia cercando di affrontare la situazione, perché questo è già un grande passo verso il cambiamento.

Per lavorare sull'autostima sia tua che di tuo figlio, ti consiglio di rivolgerti a un psicologo che abbia esperienza nel trattamento di adulti e bambini. Per te, un percorso terapeutico potrebbe essere utile per esplorare le radici della tua ansia e bassa autostima, e per acquisire strumenti per gestirli. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è molto efficace in questi casi.

Per tuo figlio, potrebbe essere utile coinvolgere uno psicologo infantile che possa lavorare con lui in modo adatto alla sua età, magari attraverso il gioco e altre tecniche specifiche per aiutare i bambini a sviluppare una sana autostima. L'approccio di supporto familiare potrebbe anche essere un’opzione, così da lavorare insieme su entrambi i fronti.

Lavorare su di te ti permetterà anche di offrire a tuo figlio il miglior esempio possibile per crescere sereno e sicuro di sé. Hai già fatto un passo importante riconoscendo questo bisogno di cambiamento, e questo ti aiuterà a creare un ambiente positivo per te e per lui.
Se hai bisogno di un suggerimento di un terapeuta per tuo figlio posso dartelo. Un caro saluto
Salve,
È importante riconoscere la volontà di affrontare questa situazione per se stessa e per suo figlio: questo è un primo passo significativo e dimostra già una grande responsabilità e amore. L’ansia e la bassa autostima possono influenzare la vita familiare e trasmettersi, spesso inconsciamente, ai figli. Tuttavia, è possibile intervenire per migliorare entrambi i percorsi di crescita, sia suo che di suo figlio.
Per lei, le consiglierei di considerare una psicoterapia individuale con uno psicologo o psicoterapeuta specializzato nell’ansia e nelle problematiche di autostima. Approfondire le cause e i modelli di pensiero che sostengono queste difficoltà può aiutarla a gestirle in modo più sano e funzionale. Un percorso terapeutico le può offrire strumenti per lavorare su se stessa, ridurre l’ansia e migliorare la sua sicurezza.
Per suo figlio che ha 5 anni ed è in una fase di sviluppo in cui l’autostima è particolarmente influenzata dalle relazioni e dall’ambiente circostante. Sarebbe utile consultare uno psicologo infantile o uno specialista dello sviluppo per valutare e supportare le sue esigenze. Spesso i percorsi per i bambini includono anche il coinvolgimento dei genitori, attraverso incontri di parent training o supporto familiare, per lavorare insieme su strategie educative e comunicative.
Gentile utente, può richiedere un consulto psicologico per esporre al meglio la sua situazione e valutare insieme al/alla professionista il percorso più adatto alle sue esigenze e ai bisogni del suo bambino.
Resto a disposizione online e in presenza.
Saluti

Dott.ssa Concetta Maccarrone
Buongiorno! È positivo che tu stia cercando supporto sia per te che per tuo figlio. Per affrontare l'ansia e la bassa autostima, ci sono diverse opzioni da considerare:

Psicologo o psicoterapeuta: Rivolgerti a un professionista della salute mentale può essere molto utile. Cerca uno psicologo specializzato in terapia cognitivo-comportamentale o in altre forme di terapia che si concentrano sull'autostima e sull'ansia. Un professionista può aiutarti a lavorare sulle tue difficoltà e fornirti strategie per migliorare la tua autostima.

Consulente per la genitorialità: Ci sono esperti che si concentrano sul supporto ai genitori. Possono offrirti strategie per migliorare la tua autostima e gestire l'ansia, oltre a suggerimenti su come supportare tuo figlio.

Psicologo infantile: Se noti che tuo figlio ha problemi di autostima, potrebbe essere utile consultare un psicologo infantile. Loro possono lavorare direttamente con lui per aiutarlo a sviluppare una sana autostima e affrontare eventuali ansie.

Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto per genitori può essere utile. Ti permette di condividere esperienze con altri genitori e di ricevere consigli pratici.

Ricorda che cercare aiuto è un passo importante e positivo. È fondamentale affrontare questi temi per il tuo benessere e quello di tuo figlio.
Buongiorno,
le consiglio di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta.
Attraverso percorsi di terapia individuale, potrà comprendere meglio le origini delle sue difficoltà, imparare strategie per gestire l'ansia e costruire un'immagine di sé più positiva.
Questo potrebbe avere già un impatto positivo anche per suo figlio.
Dott.ssa Cristina Baldi
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un professionista del settore ed iniziare un percorso.
Resto a disposizione, anche online. Cordialmente
Dott.ssa Arianna Forcelli
Buongiorno, le consiglio di intraprendere un percorso individuale con un collega della sua zona. In questo modo troverebbe beneficio lei e anche suo figlio. Personalmente a 5 anni eviterei di prendere in carico un bambino, mi concentrerei piuttosto sui genitori per agire in maniera indiretta sul bambino.
Saluti
Dott. Francesco Cancellara
Buongiorno e grazie per la sua domanda. È molto positivo che stia considerando il benessere sia suo che di suo figlio. Un percorso psicoterapeutico le consentirà di esplorare le sue fragilità e comprendere le radici della sua ansia, permettendole di affrontare questi aspetti in modo sano. Lavorando su se stessa, potrà vivere la sua genitorialità con maggiore consapevolezza e trasmettere a suo figlio un senso di sicurezza e rassicurazione. Questo processo contribuirà a rafforzare il legame con lui e a favorire lo sviluppo di una sana autostima, che è fondamentale per il suo senso di sé. Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara

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