Buongiorno, ho 32 anni e poco più di un anno fa ho subito un intervento di circoncisione per fimosi

4 risposte
Buongiorno, ho 32 anni e poco più di un anno fa ho subito un intervento di circoncisione per fimosi serrata con conseguenti balanopostiti. Da allora, pur se con periodi di pausa, ho continuato ad avere disturbi di vario genere che visite urologiche e esami delle urine non sono mai riusciti a chiarire con esattezza. Da alcuni giorni, ad esempio, soffro nuovamente di una sorta di bruciore nella zona interna del meato, che alla vista non presenta arrossamenti né altre anomalie. Talvolta il fastidio si estende leggermente nell’uretra, mentre secrezioni e fuoriuscite di pus sono completamente assenti. Come detto, non è la prima volta: in tutti i casi, visite obiettive e esami delle urine hanno sempre dato esito negativo, escludendo qualsiasi infezione batterica. L’ultimo urologo sentito mi ha prescritto Cistalgan compresse da assumere al bisogno ma, date le dimensioni piuttosto grandi dei confetti, fatico a ingerirli e non riscontro particolari giovamenti nemmeno quando li assumo correttamente. Dato che persiste da diversi mesi e in alcuni momenti il disturbo è piuttosto importante, la situazione mi sta creando una buona dose di stress, a maggior ragione pensando che non sono ancora riuscito ad avere una diagnosi precisa. Cosa potrei fare per indagare meglio la problematica e, nel frattempo, cercare di contenere i sintomi? Grazie per l’attenzione.
L'aver trascinato una fimosi serrata fin oltre i 30 anni con le relative balanopostiti associate ha certamente sostenuto per lungo tempo una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che era difficile si risolvesse solo con la circoncisione che, ovviamente, era indispensabile. Non riferisce di utili valutazioni nel merito (non serve l'esame urine e non basta una valutazione clinica locale o anche con esplorazione digitale prostatica). Non mi sembra abbia molto senso, in carenza di adeguata valutazione di causa, l'assunzione del cistalgan che ha solo uno scopo di attenuazione del sintomo. Meglio che cerchi un buon andrologo che prenda in mano l'intera situazione valutando con i dovuti esami lo stato genitale almeno con una ecografia doppler pelvico-prostatica e scroto-testicolare e con l'analisi spermatica completa e poi decida nel merito delle ulteriori valutazioni anche sul fronte generale. Solo così potrà essere definito un adeguato e utile percorso terapeutico.

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BUONGIORNO, SAREBBE UTILE ESEGUIRE UN TAMPONE URETRALE OLTRE A UNA RIVALUTAZIONE COMPLETA.
LASCEREI PERDERE ECOGRAFIE DOPPLER E ALTRI ESAMI INUTILI...
Penso anche io che sia opportuno un tampone uretrale per la ricerca di Chlamydia e altri patogeni che possono non dare scolo di essudato dal meato. Anche la semplice introduzione attraverso il meato di crema anestetica e/o antibiotica può risolvere il disturbo.
Nel caso di negatività di tutti gli esami colturali ed ecografici eventuali che volesse fargli fare il suo urologo di fiducia, le consiglio di fare una uretroscopia.
Cordiali saluti

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