Buongiorno ho 31 anni e soffro da febbraio marzo di attacchi d ansia...attacchi di panico insomma...
21
risposte
Buongiorno ho 31 anni e soffro da febbraio marzo di attacchi d ansia...attacchi di panico insomma...per il periodo lockdown sono dovuto andare da un neurologo psichiatria che mi ha prescritto 1 farmaco per la tachicardia ed altri per l ansia..ho preferito però prenderne solo 1 per l ansia...mi sono ripreso fino a 2 settimane fa quando ho ricominciato ad avere un ansia abbastanza fastidiosa con respiro corto e i soliti sintomi...ieri notte mi sono svegliato all improvviso...con respiro affannoso e intorpidimento del braccio e tachicardia...ho pensato all infarto perche di notte non mi e mai capitato...non saprei come intervenire ora e mi preoccupo di ricadere di nuovo in un tunnel senza fine
Gentile utente, capisco la preoccupazione e non deve essere facile questo momento per lei. Ha pensato di contattare uno psicologo per un trattamento sull'ansia /attacco di panico? è possibile associarlo alla terapia farmacologica assunta. Sta ancora prendendo questo farmaco? eventualmente ne parli ancora con il suo neurologo. Il consiglio che posso darle è quello di associare alla cura farmacologica quella psicoterapica.
Il disturbo di panico è caratterizzato proprio dall'ansia anticipatoria di riprovare una serie di sintomi spiacevoli. Fortunatamente con una buona psicoterapia è possibile trattarlo bene. Mi faccia sapere. Saluti. Dott.ssa Chiara Pavia
Il disturbo di panico è caratterizzato proprio dall'ansia anticipatoria di riprovare una serie di sintomi spiacevoli. Fortunatamente con una buona psicoterapia è possibile trattarlo bene. Mi faccia sapere. Saluti. Dott.ssa Chiara Pavia
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno. Per quanto riguarda l'intervento, accosterei alla cura farmacologica un trattamento psicoterapico. Le assicuro che l'ansia e gli attacchi di panico, se trattati adeguatamente passano. I sintomi che riporta fanno pensare ad un disturbo d'ansia, ma se è preoccupato può fare un controllo cardiologico per monitorare anche il cuore.
Cordialmente, Alessia Montefusco
Cordialmente, Alessia Montefusco
Salve, rivolga questa domanda allo psichiatra che la segue.
Inoltre, per quanto riguarda gli attacchi di panico ha mai pensato a intraprendere un percorso di psicoterapia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Inoltre, per quanto riguarda gli attacchi di panico ha mai pensato a intraprendere un percorso di psicoterapia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile Utente,
Ritengo che il farmaco aiuti ma in alcune situazioni da solo non basta. Le consiglio prima di tutto di riparlare con il suo psichiatra in modo da calibrare meglio il farmaco, anche perché gliene aveva prescritti 2 e lei ne assume solo 1 e di questo va informato lo specialista. Inoltre potrebbe giovarsi di un percorso psicoterapico da affiancare in sinergia al farmaco in modo da comprendere il significato del sintomo e inserirlo nella sua storia. Un sintomo di ansia come il suo può essere colto come un segnale importante che sta mandando a sé stesso per occuparsi di qualcosa che la turba. Un caro saluto, Dott.ssa Piantelli
Ritengo che il farmaco aiuti ma in alcune situazioni da solo non basta. Le consiglio prima di tutto di riparlare con il suo psichiatra in modo da calibrare meglio il farmaco, anche perché gliene aveva prescritti 2 e lei ne assume solo 1 e di questo va informato lo specialista. Inoltre potrebbe giovarsi di un percorso psicoterapico da affiancare in sinergia al farmaco in modo da comprendere il significato del sintomo e inserirlo nella sua storia. Un sintomo di ansia come il suo può essere colto come un segnale importante che sta mandando a sé stesso per occuparsi di qualcosa che la turba. Un caro saluto, Dott.ssa Piantelli
Gentile utente, lei ha già contattato lo psichiatra ne parli e si può prendere in considerazione la possibilità di associare terapia farmacologica ad un percorso di psicoterapia. Cordiali saluti dott.ssa Troisi
Gentile utente, i sintomi degli attacchi di panico hanno un forte impatto su chi li sperimenta ed è comune la paura che si ripresentino. Dal momento che si è già rivolto ad un medico per una terapia farmacologica, ritengo sia importante discutere con lui sia rispetto alla sua adesione alla prescrizione, sia rispetto a come sta a qualche mese dall’inizio della terapia. Gli attacchi di panico sono inoltre trattabili in associazione a quanto già sta facendo, attraverso un percorso terapeutico, sia per trovare nell’immediato strategie per gestirli, sia in quanto campanello d’allarme di un malessere psicologico, di cui si può indagare l’origine e impostare un lavoro per trovare nuove strade per fronteggiarlo. Un caro saluto, dott.ssa Azzolina
Gentile utente, è fondamentale portare avanti il processo diagnostico, così da escludere o identificare eventuali cause organiche, specialmente se consideriamo che il neurologo ha ritenuto opportuno prescriverle un farmaco per trattare la tachicardia. Ad ogni modo, è bene sottoporsi anche a una valutazione psicodiagnostica: i sintomi da lei riportati ricordano infatti alcune manifestazioni da attacco di panico o da sindrome ansiosa.
Salve i disturbi d'ansia e gli attacchi di panico hanno la loro matrice in paure diventate irrazionali. Lei per fortuna si sta già facendo seguire da uno specialista quindi si rivolga nuovamente a lui per affrontare questo momento critico, ma soprattutto inizi una psicoterapia per imparare le strategie giuste per gestire un attacco di panico e comprenderne le motivazioni. Possiamo dire che in media un anno di psicoterapia riesce a risolvere un disturbo d'ansia acuto. Cari saluti
Buonasera, come mai la decisione di assumere solo una parte del trattamento prescritto? La invito a contattare uno psicologo data la comprensibile e forte preoccupazione, troverà così risposte al perché sente molto forti sia l'ansia che l'attacco di panico. Un saluto
Gentile Signore lei e libero di scegliere la soluzione che preferisce, nonostante ciò è opportuno che valuti un aspetto della situazione che ci riferisce. Lei scegli di cercare una soluzione alle sue difficoltà consultando un medico di sua fiducia ma non segue le sue indicazioni. Non è sicuramente una buona prassi prendere solo i famaci che vogliamo e non quelli che ci consiglia uno specialista. Forse questo specialista non le ha dato l'idea di una buona professionalità? Eppure ha seguito in parte una sua indicazione. Manca un elemento che ci permetta di comprendere il suo punto di vista. In ogni caso il problema legato alla tachicardia va chiarito con una diagnosi effettuata da un medico esperto in questo settore. A prescindere da questa situazione può essere sicuramente una ipotesi da valutare un consulto con uno psicoterapeuta in quanto le sue difficoltà di tipo ansioso potrebbero migliorare con una psicoterapia data anche la situazione emotiva che riferisce. Un cordiale saluto
L’ansia è sempre un segnale di pericolo, tecnicamente una forma di atetosi emotiva in cui parametri emotivi opposti si alternano vorticosamente.
L’ansia è un segnale di pericolo, un riflesso di evitamento, un modulo di comunicazione cerebrale che ci allerta e ci indirizza.
Si faccia aiutare, se lo desidera, per decodificare il suo messaggio interno, per trasformare l’ansia acuta in una chance di ampliamento di sé.
Le auguro un buon lavoro su di sé.
L’ansia è un segnale di pericolo, un riflesso di evitamento, un modulo di comunicazione cerebrale che ci allerta e ci indirizza.
Si faccia aiutare, se lo desidera, per decodificare il suo messaggio interno, per trasformare l’ansia acuta in una chance di ampliamento di sé.
Le auguro un buon lavoro su di sé.
Buongiorno. Potrebbe giovarle un sostegno psicologico onde prevenire questa ricaduta
Salve. mi spiace per la situazione sicuramente non piacevole che sta affrontando. Ci sarebbero alcuni importanti aspetti da poter chiarire con il suo medico, ad esempio comprendere il perchè lei non abbia accettato di intraprendere la cura prescritta in toto.
Inoltre, ritengo che l'assunzione del farmaco, se non accompagnata da un supporto psicologico, non possa aiutarla a conoscere le cause di questo stato di agitazione e, pertanto, arrivare ad una piena remissione del sintomo.
Cordialmente, dott. FDL
Inoltre, ritengo che l'assunzione del farmaco, se non accompagnata da un supporto psicologico, non possa aiutarla a conoscere le cause di questo stato di agitazione e, pertanto, arrivare ad una piena remissione del sintomo.
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera, è comprensibile la sua preoccupazione e lo spavento generato Da questi sintomi ma l’ansia è spesso un tentativo della nostra psiche per avvisarvi che qualcosa nel mondo interno non sta andando nel modo “giusto”, un po’ come la paura che ci difende invece da pericolo esterni. Potersi confrontare con uno psicoterapeuta potrebbe giovarle nel comprendere un messaggio implicito in questi sintomi che non riesce ad essere pensato e Decodificato. Un cordiale saluto Dott Elisa Galantini
Buonasera, consulti uno specialista per iniziare un percorso di conoscenza di sé che le permetterà di essere consapevole delle dinamiche interiori che governano i suoi pensieri e i suoi comportamenti.Auguri
Carissimo, sento nelle sue parole tutta l'agitazione e la preoccupazione per questa situazione. L'ansia e gli attacchi di panico si presentano sempre in situazioni incomprensibili alla coscienza. Occorre andare a scavare per scoprire cosa celano e cosa ha così urgenza di uscire in maniera così prorompente. I farmaci sono indubbiamente un aiuto, un'utile stampella nel percorso di acquisizione di consapevolezza di sè, il quale può essere affrontato unicamente in compagnia di uno psicoterapeuta.
Un caro saluto!
Un caro saluto!
Gentile utente, immagino non debba essere stato facile per lei fronteggiare gli attacchi di panico, a maggior ragione quando emergono durante il sonno.
Come prima cosa Le consiglierei di contattare un cardiologo per escludere che vi siano delle cause organiche alla base dei suoi malesseri. Gli attacchi di panico possono essere spesso confusi per infarti in quanto condividono una sintomatologia spesso simile: contattando un cardiologo avrà la possibilità di escludere (o meno) questa possibilità.
Qualora non vi siano complicanze dal punto di vista medico, la psicoterapia cognitivo-comportamentale è estremamente efficace nel trattamento del Disturbo di Panico e per gli stati ansiosi in generale; Le consiglierei di contattare un terapeuta, che la aiuterà ad affrontare e gestire i disagi che gli attacchi di panico le creano, compreso il suo timore di ricadere in un tunnel senza fine.
Cordiali saluti
Come prima cosa Le consiglierei di contattare un cardiologo per escludere che vi siano delle cause organiche alla base dei suoi malesseri. Gli attacchi di panico possono essere spesso confusi per infarti in quanto condividono una sintomatologia spesso simile: contattando un cardiologo avrà la possibilità di escludere (o meno) questa possibilità.
Qualora non vi siano complicanze dal punto di vista medico, la psicoterapia cognitivo-comportamentale è estremamente efficace nel trattamento del Disturbo di Panico e per gli stati ansiosi in generale; Le consiglierei di contattare un terapeuta, che la aiuterà ad affrontare e gestire i disagi che gli attacchi di panico le creano, compreso il suo timore di ricadere in un tunnel senza fine.
Cordiali saluti
Salve,
potrebbe essere opportuno integrare insieme alla cura farmacologica anche un consulto psicologico.
Un saluto,
MMM
potrebbe essere opportuno integrare insieme alla cura farmacologica anche un consulto psicologico.
Un saluto,
MMM
Buonasera, oltre la cura farmacologica, ha mai pensato ad un percorso con uno Psicologo? Potrebbe essere di supporto per meglio comprendere alcune dinamiche emotive .
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Gentile utente di mio Dottore,
le suggerisco di seguire la terapia farmacologica prescritta. Non è mai un bene fare dei “pasticci” e modificare da se’ la somministrazione. Si confronti con il suo medico curante in merito.
Potrebbe essere utile inoltre, integrare alla terapia farmacologica un supporto psicoterapico in modo da esplorare e approfondire i suoi vissuti interni, non solo quelli legati alla manifestazione sintomatologica ma andando a lavorare sull’origine del suo malessere.
Questo è l’approccio più efficace e utile, oltre che a fornire risultati più duraturi.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
le suggerisco di seguire la terapia farmacologica prescritta. Non è mai un bene fare dei “pasticci” e modificare da se’ la somministrazione. Si confronti con il suo medico curante in merito.
Potrebbe essere utile inoltre, integrare alla terapia farmacologica un supporto psicoterapico in modo da esplorare e approfondire i suoi vissuti interni, non solo quelli legati alla manifestazione sintomatologica ma andando a lavorare sull’origine del suo malessere.
Questo è l’approccio più efficace e utile, oltre che a fornire risultati più duraturi.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.