Buongiorno, ho 29 anni da quando siamo passati in zona rossa ho avuto problemi a dormire bene, preme

22 risposte
Buongiorno, ho 29 anni da quando siamo passati in zona rossa ho avuto problemi a dormire bene, premetto che non ho mai avuto problemi di sonno in tutta la mia vita, quindi è per questo che mi genera ansia. Non tutte le notti, alcune dormo tranquillo soprattutto quando esco con la mia ragazza quindi mi svago e torno a casa dormendo subito, ed altre che magari sono più stressato e passo da casa al lavoro-lavoro casa mi addormento tardi. Quando mi capita mi genera ansia e il giorno seguente ho sempre il pensiero fisso che la notte successiva ricapita la stessa cosa. Sembra un circolo vizioso. Mi sto curando con il samyr in punture ed un integratore chiamato serelax entrambi prescritti dal medico. É normale avere tutta questa preoccupazione per il sonno quando non l’ho mai avuta in tempi normali?
Salve, per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci rivolga la domanda al suo medico di fiducia. Inoltre, se nota che il sintomo persiste, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per riuscire a comprendere meglio il problema.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Caro utente,
sicuramente il periodo che stiamo attraversando è complesso e può generare disturbi del sonno uniti ad altre preoccupazioni. Probabilmente non avere un momento di decompressione tra lavoro e casa le sta generando alcune difficoltà.
Le consiglierei di unire agli psicofarmaci un consulto psicologico per trovare strategie nuove in questa complessa situazione.
Resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Tardio
Certamente che é normale! Questa nuova situazione di chiusura altera tutto il nostro sentimento del tempo ed il nostro rapporto con la realtà quotidiana e quindi diventa più difficile rilassarsi e non farsi prendere dall’ansia. Credo che lei se ne renda conto da solo se nota che quando si dente libero ed esce con la ragazza poi é più rilassato e dorme. Certamente questa situazione perturbante la nostra vita può anche allarmare, spaventare, far perdere i nostri abituali riferimenti. Se sente di aver bisogno di aiuto lo faccia tranquillo, penso che ci voglia poco per lei per superare questo momento
Non è normale il modo di vivere imposto dalle restrizioni e non è normale confrontarci con continue sollecitazioni legate alla malattia e alla morte. Il nostro sistema cerca di trovare delle nuove riorganizzazioni di vita. Talvolta sono compromessi non sempre tollerabili. Un supporto psicologico potrebbe rinforzare la terapia che sta assumendo.
Gentile utente,
il sonno è sempre profondamente influenzato dai nostri stati emotivi e fisiologici, in sostanza da ciò che viviamo nello stato di veglia! E' normale che in un periodo di stress l'addormentamento oppure la qualità del sonno ne risentano. In questo periodo storico poi, dove ci vediamo precluse tante attività di socializzazione, di svago o di scarica, lo stress emerge con più forza e rischia di essere maggiormente invasivo. Non abbia timore nel chiedere un sostegno psicologico, potrà esserle utile per trovare nuove strategie adatte a fronteggiare questo periodo e ad esplorare maggiormente gli stati emotivi connessi alle difficoltà che sta sperimentando con il sonno. A maggior ragione, poi, le consiglio l'aiuto di un professionista poiché mi sembra di capire che questa situazione le crea ansia e rimuginio mentale durante il giorno! E questo a lungo andare può essere deleterio...
Spero di esserle stata utile, resto a disposizione! Buona serata!
Dott.ssa Genduso
Salve. È normale. In questo momento storico, non solo non si hanno più spazi per compensare e alleggerire il peso dei doveri e delle responsabilità ma tutta questa situazione appesantisce il tutto togliendo serenità. Se non si riesce neanche a dormire si innesca il meccanismo che lei descrive. Per i farmaci chieda al medico, per l'ansia può intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a chiarirne le origini e che può dare spazio all'aspetto emotivo in modo da recuperare un maggiore equilibrio in questa situazione. Distinti saluti
Carissimo, la preoccupazione per il sonno sembra convogliare le ansie connesse al periodo difficile che lei come noi tutti stiamo attraversando.
Il disturbo del sonno è uno dei problemi che sono sopravvenuti in buona parte della popolazione di tutte le età. Ma il fatto che quando esce con la sua ragazza si senta sollevato sembrare indica che c'è una direzione che può  prendere e che oltre a prendere gli integratori a sostegno, può  fare delle cose.
Stia attento a non perdere i ritmi e le routines.
Dedichi del tempo al movimento ogni giorno.
Mangi bene e sano.
Si dia dei rituali piacevoli prima dell'addormentamento.
Non utilizzi gli schermi (cellulari o televisione) prima o per addormentarsi.
Legga o ascolti musica.
Lavori sulla consapevolezza del respiro.
Questa attenzione al benessere del corpo (a volte non facile da realizzare) dovrebbe far abbassare un po' la tensione.
Se proprio tutto ciò  non le  è  d'aiuto, chieda una consulenza psicologica per comprendere se ci sono preoccupazioni alla base del suo problema.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Maria Piscitello






Caro utente, questo è il caso in cui mi sento di consigliare di intraprendere un percorso psicologico, come elemento primario, perché forse l' assunzione di soli farmaci non basta. C'è bisogno di lavorare sugli aspetti psicologici che ci caratterizzano e vengono fuori nei momenti di fragilità come quello che stiamo attraversando. È assolutamente quel circolo vizioso di pensieri di cui parla che deve essere affrontato e contestualizzato. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta sono certa che sarà la strada migliore.
Un caro saluto
Dott.ssa Scaglione
Gentile Signore la sua domanda apparentemente molto semplice " É normale avere tutta questa preoccupazione per il sonno quando non l’ho mai avuta in tempi normali", di fatto apre la strada a molte riflessioni. La situazione attuale che ha rapidamente modificato le nostre abitudini e ci ha messo nella condizione di vivere delle situazioni nuove e diverse da quelle passate, ha ovviamente delle conseguenze su tutti noi. Diversamente non tutti rispondono nello stesso modo. Pertanto la sua risposta individuale che l'ha portata a chiedere un aiuto farmacologico merita una maggiore attenzione. Sicuramente un approfondimento della sua situazione tramite un consulto con uno psicoterapeuta è una buona possibilità. In sostanza le persone rispondono in modo anche molto diverso ad uno stesso stimolo e se lei prova un disagio tale che la spinge a chiedere un aiuto medico e un parere psicologico potrebbe essere un segno di una situazione da approfondire e le sottolineo potrebbe. Pertanto le rinnovo l'invito a chiedere un consulto per valutare la situazione e stabilire le eventuali attività. Una risposta che polarizza la sua attenzione sulla mancanza di sonno in un periodo di limitata mobilità e di pandemia non proprio molto funzionale e non bisogna sottovalutarla. Valuti l'opportunità di consultare uno degli specialisti che le ha risposto per definire la sua situazione in modo tale da avere degli elementi qualificati che la aiutino nel prendere una decisione. Un cordiale saluto
Buongiorno! Sì potrebbe essere normale perché il periodo di lockdown può averle generato delle ansie e delle preoccupazioni di cui non è consapevole. Dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta per fare chiarezza sui suoi vissuti, quelli di cui non è a conoscenza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Caro utente, purtroppo questa pandemia ha creato tante preoccupazioni e tante difficoltà a molti di noi. Il suo corpo le sta comunicando, attraverso le difficoltà del sonno, che c'è qualcosa che non va. Lo ascolti e provi a risolvere subito il problema prima che diventi più complesso, un percorso di psicoterapia l'aiuterà a fare chiarezza.
Se ha bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente,
Le sue difficoltà legate al sonno possono essere dovute dal fatto che non riesce a lasciare andare o gestire quello che le succede durante la giornata. Per riuscire a risolvere il problema secondo me dovrebbe comprendere le motivazioni per cui non riesce ad abbandonare i pensieri durante la notte. Inoltre, da quello che scrive, capisco anche che in questo momento si è venuto a creare un circolo vizioso, per cui la preoccupazione di non riuscire ad addormentarsi comporta poi l'insonnia conseguente. Quindi le consiglio di valutare l'ipotesi di intraprendere un percorso di psicoterapia così da comprendere come mai qualcosa dentro di sé la porta a rimanere sveglio.
Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
E’ un periodo complesso. Scenari incerti, vulnerabilità, stress protratto tutti motivi che generano preoccupazione, ansia e la notte sembra fare da catalizzatore.
Consideri la possibilità di rivolgersi ad uno specialista psicoterapeuta che possa guidarla verso una migliore elaborazione delle dinamiche ora attive.
Molti di noi, in considerazione della pandemia, sono anche disponibili on line.
Un cordiale saluto
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Buona sera, le circostanze di vita di questo ultimo anno inevitabilmente ci pongono di fronte a nuove sfide e alla necessità di mettere in gioco aspetti di noi insoliti rispetto a quelli che siamo abituati ad esprimere per gestire il nostro quotidiano. Anche i nostri ‘strumenti” si adeguano alle difficoltà; in questo periodo così critico per chiunque, non è scontato che questo succeda con facilità. Un nuovo equilibrio intrapersonale richiede, a volte, un vero e proprio lavoro su se stessi. Il farmaco, senza dubbio, ha la sua utilità ma se i sintomi che descrive persistono nel tempo le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che la sostenga e la aiuti a scovare e utilizzare nuove risorse.
Cordiali Saluti
Gentile utente di mio dottore,
le limitazioni legate alla pandemia potrebbero aver reso manifesto un disagio e preoccupazioni già esistenti. Le sarebbe utile approfondire il discorso mediante dei colloqui di supporto psicologico, al fine di collocare questo suo malessere per poi poterlo superare

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve, il momento che stiamo vivendo ha un impatto evidente su molti. Aver dovuto cambiare le proprie abitudini, il ritmo di vita quotidiana, il proprio stile di vita all'improvviso è destabilizzante. Il sostegno farmacologico che le è stato prescritto è certamente utile, ma può non essere sufficiente se non si occupa anche dell'impatto emotivo che tutta la situazione ha su di lei. Credo che le gioverebbe un sostegno psicologico. Tenga conto che lo può richiedere anche on line...
Le auguro di poter superare presto questo periodo. Dr. sda Clotilde Marinacci
Sicuramente si sono attivati livelli di ansia notevoli associati a qualcosa che non la fa stare tranquillo. E successivamente si è anche innescato i pensiero (paura di...) che possa riaccadere. Io proporrei di fare un lavoro mirato su ciò che inizialmente è successo a livello psico-emotivo. Ipotizzo che fatto questo, dovrebbe riprendere la giusta tranquillità.
Gentile utente, il sonno è naturalmente influenzato da ciò che viviamo durante la giornata, dalle emozioni, dagli stati fisiologici. Questo periodo di pandemia sta determinando profondi cambiamenti nelle routine quotidiane, sta impedendo la possibilità di dedicare del tempo a decomprimere le tensioni che ci portiamo a casa magari dal lavoro, e il sonno puo risentirne. Le consiglio di affiancare ai farmaci una consultazione psicologica per capire cosa alimenta la sua preoccupazione del sonno che si genera in seguito alle notti in bianco e poter così contenere l’ansia. Rimango disponibile, un cordiale saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Buongiorno.
Purtroppo la situazione in cui viviamo ormai da un anno può contribuire a generare o acuire situazioni di disagio. Sono ormai molte le rilevazioni cliniche e psico-sociali che indicano un'incidenza di stati ansioso-depressivi nel periodo del lockdown e delle limitazioni. I disturbi del ritmo sonno-veglia sono sintomi che possono comparire, spesso transitoriamente. Ma qualora il disagio persistesse o divenisse più acuto, può chiedere una consultazione. SG
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buongiorno, indubbiamente il prolungarsi della pandemia e delle limitazioni e preoccupazioni ad essa legate, può generare uno stato di ansia e difficoltà del sonno anche in chi non ha mai manifestato in precedenza questa sintomatologia. Per ciò che riguarda la farmacologia ne parli con il suo medico e non abbia remore nello spiegare bene come si sente con e senza il farmaco. Sarebbe tuttavia utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per lavorare in modo più profondo e duraturo sul disagio che sta provando.
Cordiali saluti Dottoressa Michela Campioli
Buongiorno, si capisco molti pazienti stanno accusando gli stessi sintomi che lei descrive. Stiamo attraversando un momento particolare della nostra vita che si sta prolungando e crea momenti di ansia e d'insonnia. Se lei sta avendo dei benefici con gli integratori che sta prendendo continui. Altrimenti dovrebbe iniziare un percorso di psicoterapia per elaborare ciò che le sta succedendo ed analizzare questa sua ansia ed insonnia se sta coprendo qualche altro problema, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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