Buongiorno ho 28 anni con una bimba di 11 mesi io e il papà non siamo spostati ci siamo separati qua

29 risposte
Buongiorno ho 28 anni con una bimba di 11 mesi io e il papà non siamo spostati ci siamo separati quando la bimba aveva 5 mesi e tornati insieme quando la bimba aveva 10. Ad oggi siamo di nuovo separati. Il nostro problema è che non andiamo d accordo io per mancanza di fiducia lui perché vivendo in due città ora diverse per lavoro all epoca prima della prima separazione convivevamo... io comunque ora con questa situazione per mancanza di fiducia per errori suoi del passato, non riesco a stare tranquilla quando sta fuori è un continuo vedere se si collega he fa etc, lui dice che non riesce a stare a casa perché lì è solo e quindi esce tutte le sere tornando alle 4 del mattino... ora ci siamo lasciati perché sempre lui ha detto basta, ma io non riesco a rassegnarmi cerco di non chiamare o mandare messaggi ma sto male... alla prima separazione dopo 20 gg già si frequentava e si è baciato con un altra e questo mi ha destabilizzato perché non so a he punto può tenerci a me.. cosa devo fare.. come mi devo comportare?!! Aiutatemi
Buongiorno, immagino che sia davvero difficile per lei vivere in questa situazione e che si senta a pezzi per la sofferenza provata e per come sono andate finire le cose. È possibile che in questa situazione ci sia fallimento per non essere stata in grado di sostenere la relazione, sofferenza Per l’abbandono, e dunque che lei si possa trovare con un senso di vuoto e di angoscia. In questa situazione le consiglio di farsi aiutare attraverso un sostegno psicologico che possa esserle di aiuto nel difficile e tormentato momento che sta vivendo per rendere più tollerabile la gamma di emozioni che sta provando, aiutarla a riflettere su quale stato quale può essere il suo ruolo di partner nel reagire ad una persona che l’ha fatta sentire in questo modo, e, magari cercare anche di indagare quale schema relazionale lei mette in atto, in modo tale da evitare che in futuro lei debba subire questo tipo di situazioni. Le consiglio quindi di contattare un bravo psicologo psicoterapeuta nella sua città, sono certa che ne trarrà grande giovamento. Personalmente sono a disposizione per aiutarla. Cordialmente. Dottoressa Maria Luisa Gargiulo

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Salve. Io credo che sia giunto il momento di cogliere il senso di quello che accade attorno a lei e di cui lei stessa in parte è fautrice. Credo che possa pensare di meritare qualcosa di più stabile a livello di relazione di coppia; ma di fatto deve prima capire il motivo che la porta a restare in una relazione infruttuosa e insoddisfacente.
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Salve, penso che lei non ha più fiducia nei confronti del suo ex compagno, che dopo 20 giorni che vi eravate lasciati lui già frequentava già un'altra donna, inoltre vi siete già lasciati altre volte. Tutto questo le crea sicuramente tanto dolore avendo anche una bimba di 11 mesi d'accudire. Sarebbe meglio che lei, in questo momento, dovrebbe pensare solo a sè stessa ella bimba. Le consiglio di eseguire una terapia psicologica e riuscire ad elaborare perchè continua un rapporto così complicato e negativo per lei. Se vuole mi può contattate anche online, la saluto dott.Eugenia Cardilli
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Gentile Signora, le sue parole descrivono bene lo smarrimento che sta vivendo, ha fatto di una relazione difficile, un punto di riferimento...sarebbe necessario capire come si è formata questa coppia e tanti altri aspetti individuali e relazionali. il consiglio che mi sento di scriverle è di fare il secondo passo...il primo è stato quello di scrivere in forma anonima questa email, il secondo dovrebbe essere quello di contattare uno psicologo della sua città e richiedere una consulenza. resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente
Gentile Signora,
il suo scritto descrive le sue difficoltà nel gestire una relazione che sembra all’insegna di un ambivalenza tra allontanamento, separazione, controllo e non accettazione della fine. Credo le sarebbe utile un aiuto psicoterapeutico per chiarire e comprendere tali aspetti nel suo interesse e per la serenità della sua bambina.
Rimango a disposizione qualora lo volesse.
Un cordiale saluto
Elisabetta Ciaccia
Buongiorno, da quello che ha scritto mi sembra di capire che sia lei che il suo compagno non sappiate bene cosa fare del vostro rapporto, cosa che risulta ancora più complicato avendo un figlio in comune. Uno psicoterapeuta di coppia potrebbe aiutarvi prima a capire se come coppia vale la pena di continuare o se pensare a come proseguire insieme come solo genitori. Se il suo compagno non fosse disponibile al suo posto io valuterei di essere seguita ugualmente singolarmente, per affrontare insieme a qualcuno tutte le difficoltà che ha descritto nella sua email. Sperando di esserle stata d'aiuto le mando un caro saluto.
Salve, ci sono due livelli: quello di coppia e quello genitoriale. Con necessità molto differenti. Se nella coppia avrebbe bisogno, a mio parere, di un aiuto a comprendere le sfaccettature della sua relazione con la persona per cui evidentemente sente ancora trasporto, dal punto di vista genitoriale avrebbe la necessità di un aiuto a definire dei confini che possano determinare la migliore relazione genitoriale possibile per sua figlia. A volte i piani si confondono ed è possibile una sensazione di confusione. Un cordiale saluto Laura Pieroni
Buongiorno,
la situazione che lei racconta è riconducibile a come gestisce la distanza all'interno di questa relazione e alle difficoltà nel tollerare le emozioni ad essa associate. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla inizialmente a contenere vissuti eccessivamente intensi e a capire le ragioni sottostanti a queste difficoltà, nel tempo a porvi rimedio autonomamente.

Cordialmente,
Dott. Davide A. Biscardi
Buongiorno, purtroppo non credo sia possibile dirle con precisione cosa fare. Dipende da quello che vuole lei, cercare di riconquistare il padre o trovare la forza per staccarsi definitivamente. Credo che prendere un momento per riflettere possa essere la scelta migliore, contatti il consultorio di zona o un terapeuta, così da prendere una decisione cercando di avere più informazioni e punti di vista.
Arrivederci
Salve. Mi associo con quello che afferma il mio collega. Sembra proprio difficile consigliarle qualcosa. Le direi di farsi aiutare da uno psicoterapeuta a fare chiarezza .
Tra lei ed il suo compagno sembra esserci un legame che non si scioglie, un legame malsano. Forse (e sottolineo forse) uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a sentirsi meno fragile ed affrontare la situazione nel migliore dei modi, anche per il bene di sua figlia. Cordiali Saluti.
Gentile Signora, mi spiace per il disagio che si trova ad attraversare in questa fase di vita. Servirebbero più informazioni relative alla sua storia personale e al vostro percorso come coppia per darle delle indicazioni. Un percorso psicoterapeutico sicuramente potrebbe aiutarla a fare chiarezza rispetto a ciò di cui ha bisogno e a come muoversi nel prossimo futuro, non solo per lei come individuo ma anche per essere quella base sicura e stabile di cui la sua bambina di quasi un anno ha estremo bisogno.
Un caro saluto, dott.ssa Baldi
Gentile signora,
evidentemente la sua storia sentimentale con quest'uomo non è chiusa se lei continua a macerarsi con dubbi di vario genere e d'altra parte avete provato a riannodare i fili senza riuscirci. E' molto probabile che la comunicazione tra voi possa essere migliorata, anche in vista dei doveri genitoriali di entrambi, ma non solo. Ciò può essere ottenuto agevolmente e rapidamente con tecniche specifiche di psicoterapia. Ciò la porterebbe a rapportarsi in maniera più serena ed efficace. Può eventualmente chiedere una consulenza anche on line.
cordiali saluti
Buongiorno, è fondamentale che pensi alla sua sofferenza e a elaborare questo "lutto" perché solo così può dare anche a sua figlia le giuste attenzioni. Se non si mette benzina nell'auto questa non può andare avanti, lo stesso succede a lei. La sua benzina è riprendere in mano la sua vita elaborando la sua sofferenza. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia. Sono a sua disposizione.
Buonasera,
Condivido con quanto detto dai colleghi Grilli e Lucchetti, è importante per lei capire cosa voglia veramente: dimenticare, riconquistare, perdonare, lasciare.
Solo dopo un'attenta riflessione è opportuno fare una scelta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Fedriga
Cara giovane mamma, forse è giunto il momento di prendersi cura di se stessa e della sua bambina. Sembra che la relazione con il suo compagno non possa funzionare e sarebbe interessante e costruttivo per lei comprendere i motivi che la tengono ancora legata a questa persona, che appare poco rispettosa della vostra relazione di coppia. Se come compagno il suo partner non è adeguato, rimane però il papà della sua bambina: quindi entrambi vi dovreste impegnare a costruire una buona coppia genitoriale, magari supportati da un terapeuta che vi possa dare indicazioni utili al vostro benessere personale e di coppia genitoriale. Buona fortuna.
Buongiorno,
mi sembra di capire che il rapporto con il compagno è nuovamente andato in rotta di collisione, ma mi sembra anche di capire che, per quanto riferisce il non andare d'accordo, sia in realtà una figura di cui non riesce a fare a meno di pensare.
Mi sembra anche che ci siano due parti, una che vede la necessità di mantenere il rapporto, di sentirlo e assicurarsi su cosa stia facendo e una dove in realtà manca di fiducia per errori del passato.
Tutto questo la porta ad un senso di smarrimento, ed mi sembra di capire che è importante per lei e per sua figlia che si ritrovi un nuovo equilibrio e nuova serenità, soprattutto anche a fronte di come si è sviluppata la situazione con il padre e un'altra donna.
Mi sento di consigliarle un incontro con uno psicoterapeuta che la aiuti a capire come gestire le sue emozioni in questa situazione difficile e come essere supportata nel comunicare con il padre per il benessere della bambina.
Le auguro di trovare le risposte che cerca,
buona fortuna!

AC
Gentilissima, leggendo il suo messaggio mi è arrivato lo sconforto, il dolore e lo smarrimento per questa situazione affettiva che si ritrova a vivere. Penso che lei debba occuparsi di questo problema per il bene di sua figlia che così piccola può "respirare" le sue stesse emozioni e sentire il suo stesso dispiacere. Forse il suo compagno da quanto dice non è motivato ad una terapia di coppia, se invece mi sbaglio si rivolga ad un terapeuta per affrontare la situazione insieme. Diversamente se si trova da sola in questa situazione, un terapeuta potrà aiutarla a fare luce sulle relazioni precedenti in cui ha "imparato" a stare in relazione in modo così poco soddisfacente per lei ed andare a riparare le prime volte in cui si è sentita così male per poi gradualmente imparare a scegliere un nuovo compagno che le potrà dare tutto l'affetto e le attenzioni che merita. Le consiglio un terapeuta che si avvalga del trattamento EMDR per la riparazione dei traumi di attaccamento. Rimango a disposizione per eventuali domande e chiarimenti Un cordiale saluto. D.ssa capaccioli
Buongiorno, in accordo con i colleghi, penso sia molto difficile consigliarle cosa fare. Ritengo che tra lei e il suo compagno ci sia fondamentalmente alla base una relazione malsana. Quello che mi sento di suggerirle e di farsi aiutare da uno psicoterapeuta per fare chiarezza su questo legame per poter poi usare la sua energia per pensare al bene di vostra figlia. Rimango a disposizione. Cordiali Saluti. Dott. Andrea Maldifassi
Si coglie la sofferenza dalle tue parole. Ma ora che hai avuto la forza di chiedere aiuto, è ora di lavorare per trovare veramente una soluzione a questa situazione. Dare risposta al perchè una persona che comprende le situazioni (come tu dimostri raccontandole) sia ancora dentro ad una relazione che la rende estremamente infelice. So che molti potrebbero dire "è amore e quindi non ci si distacca facilmente" e sono d'accordo ma questo non vuol dire che non sia possibile farlo. E forse è arrivato il momento di farlo per garantire serenità a lei e soprattutto alla sua bimba che, pur essendo così piccola, in qualche modo coglie lo stato d'animo della mamma.
Rimango disponibile ad un confronto se lo ritenessi necessario e le auguro di trovare quella forza per mettere al primo posto la sua felicità e quella della sua bimba.
Marco
Salve, mi dispiace per la situazione che sta attraversando.
Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta, per elaborare meglio alcune cose e per chiarire alcune idee.
Le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, la situazione è sicuramente spiacevole ed è normale che comporti dei disagi, la invito a confidarsi con uno specialista che l'aiuterà sicuramente a capire come affrontarla al meglio.
MMM
Carissima, in tante Le hanno già risposto e concordo sul passo successivo. Si faccia aiutare da un collega che abita nella Sua zona. Impari a voler più bene soprattutto a se stessa, poi le Sue relazioni risentiranno del Suo miglioramento.
Con un uomo la vita deve essere più bella, va però ricostruita la Sua storia e capito quale bisogni soddisfaceva la relazione di cui parla. Consiglio un terapeuta familiare che le permetta di analizzare i miti familiari e la relazione di coppia tra i Suoi genitori.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, la sua situazione sembra essere davvero pesante e difficile da gestire a livello emotivo, la capisco perfettamente e mi dispiace molto, ma allo stesso tempo questo tipo di situazioni ci mettono a contatto con i nostri limiti e con le nostre risorse nascoste, risorse che spesso neanche credevamo di avere che ad un certo punto ,dopo tanta sofferenza, si attivano e ci aiutano a cambiare una situazione che prima ritenevamo immutabile. Ognuno di noi ha le sue risorse nascoste, è solo necessario individuarle ed attivarle. A volte ci pensa il trascorrere del tempo a farlo, ma sicuramente rivolgersi ad un professionista può velocizzare la cosa e permetterle di iniziare il cammino verso un nuovo equilibrio che le permetta di vivere più serenamente e con più gioia. I miei più sinceri auguri.
Buonasera è molto coraggioso a chiedere aiuto, la sua richiesta può essere vista in due modi: sia come superare il tradimento, la delusione e recuperare fiducia in se stessa. Sia cosa fare, ora, per ricevere dal suo compagno una chiarezza nei fatti e non solo nelle parole. Data la difficoltà del suo compagno nel prendere una direzione, vi suggerirei di intraprendere un lavoro individuale e poi di allargarlo alla coppia. Potrebbe essere difficile per entrambi, ma vi aiuterebbe a fare chiarezza sui vostri bisogni, desideri ed intenzioni e vi offrirebbe strumenti per vivere e gestire questo momento faticoso.
Cordialmente Dott.ssa Bachiorri Sara
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gentile signora
dalle sue parole è chiaro il problema che la affligge e che non le permette di godere appieno la sua vita personale e familiare con la propria figlia.
Dovrebbe affrontare il problema con la collaborazione di uno psicologo psicoterapeuta che la potrà accompagnare passo passo in modo che lei possa comprendere appieno la cause che hanno prodotto la situazione attuale e renderla consapevole di come procedere.
Buonasera signora, le sue parole spiegano molto bene la difficoltà che che sta vivendo in un periodo (la nascita di un figlio) che di per sé è già abbastanza particolare e complicato. ci sono varie strade che potrebbe intraprendere, la prima è quella di rivolgersi ad uno specialista per un percorso di coppia, qualora ci sia intenzione e volontà anche da parte del suo compagno; questo potrebbe esservi utile sia per ricreare un vostro equilibrio ma anche, nel momento in cui doveste capire che non ci sono più i presupposti per stare insieme, accompagnarvi in un processo separativo visto che avete una bambina e che, anche non sarete più una coppia, continuerete comunque ad essere due genitori che si dovranno confrontare, trovare punti d'accordo e condividere momenti di vita. l'altra strada è quella di intraprendere un percorso individuale per se stessa che la aiuti a capire da dove derivano queste sua difficoltà e come gestire al meglio questi momenti. resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott.ssa Locchi Martina
Buongiorno,
Capisco quanto la situazione che stai vivendo sia difficile e piena di emozioni contrastanti. È normale sentirsi sopraffatti dopo una separazione, soprattutto quando ci sono bambini coinvolti e una storia complicata come la vostra.
Ecco alcuni spunti su cui potresti riflettere.
Prenditi del tempo per riconoscere e accettare i tuoi sentimenti. La tristezza, la rabbia, la confusione e la paura sono tutte emozioni valide e normali in questo periodo.
Cerca di essere onesta con te stessa riguardo ai motivi della separazione e agli errori del passato. Chiediti se la relazione offre un ambiente sano e sicuro per te e per la tua bimba.
Considera quale tipo di ambiente sarebbe più sano e stabile per la tua figlia. I bambini traggono conforto dalla stabilità e dalla coerenza, quindi è importante che tu prenda decisioni che siano nel suo miglior interesse.
Se senti la necessità di chiarire alcune cose con lui, potresti valutare di farlo in un momento in cui entrambi vi sentite calmi. Tuttavia, sii consapevole che le risposte che riceverai potrebbero non essere quelle che desideri.
Se scopri di controllare il suo comportamento (come chiamarlo o controllare i social media), potrebbe essere utile stabilire dei limiti a queste azioni per proteggerti emotivamente.
Non sottovalutare l’importanza di avere un supporto esterno. Parlare con amici, familiari o un professionista (come uno psicologo) può aiutarti a elaborare i tuoi sentimenti e a trovare strategie per affrontare questa fase della tua vita.
Prova a dedicare del tempo a te stessa per esplorare i tuoi hobby o interessi. Questo potrebbe aiutarti a ritrovare una parte di te che potresti aver messo da parte durante la relazione.
Inizia a pensare a come vorresti che fosse la tua vita nei prossimi mesi. Quali sono i tuoi obiettivi per te e per la tua bimba? Creare un piano potrebbe darti una maggiore sensazione di controllo.
Infine, ricorda che il guaritore più grande sarà il tempo. È un processo lento, ma con il supporto giusto e l'attenzione a te stessa, potrai trovare un modo per andare avanti.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Salve, con una mail è molto difficile aiutarla. Credo sia necessario un percorso terapeutico, in quanto vivere con questo malessere immagino sia insostenibile ed anche perchè ha una bambina da crescere e quando i pensieri diventano ossessivi è difficile occuparsi di altro che non siano appunto i pensieri intrusivi nei riguardi del suo ex compagno. Un caro saluto.

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