Buongiorno ho 27 anni purtroppo non ho mai avuto una ragazza e sono vergine, questa cosa mi affligge

21 risposte
Buongiorno ho 27 anni purtroppo non ho mai avuto una ragazza e sono vergine, questa cosa mi affligge sempre di più ho paura di fare una brutta fine, questo tremendo senso di ritardo è un veleno che non riesco più a sopportare, prima o poi preferisco farla finita piuttosto che vivere questa vergogna e mancanza, cari dottori cosa ne pensate?
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, innanzi tutto non è una malattia. E' una condizione che lei vive con una sofferenza e un disagio immenso, della quale è al corrente solo lei e che per qualcuno potrebbe anche essere una scelta. Tutto questo per dirle che non è la condizione in sè il problema, ma come lei la vive. Logicamente in una società come l'attuale, gli stereotipi del maschio sono di un certo tipo, i pregiudizi non ne parliamo, per cui comprendo il suo dolore. Le va di lavorarci? Di affrontare alla base le problematiche della sua sessualità evita affettiva? E' tutto rimediabile, tutto possibile. Bisogna solo affrontarlo, anzichè piangersi addosso. Le soluzioni non vengono da fuori, ma da noi stessi. La invito a consultare al più presto uno/una psicoterapeuta e intraprendere un percorso psicologico. io sono disponibile.La saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Dr. Luca Bacchiega
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Gallarate
Buongiorno, comprendo la frustrazione di una situazione come questa, sia per via del confronto con gli altri, sia per il modo in cui questo immagino possa impattare sul valore di lei stesso o sulla percezione di avere o meno un posto nel modo a fianco di tutti gli altri. Credo che la parola "veleno" che ha usato renda molto bene l'idea del modo in cui questa vicenda la stia facendo sempre più soffrire.
Partirei con il dirle che capita più di quanto si pensi, solo che tendenzialmente è un'informazione che si tace, soprattutto tra gli uomini. In secondo luogo le direi che questa verginità è probabilmente parte di una questione più complessa che riguarda il rapporto che ha con se stesso, con gli altri (e l'altro sesso), con l'intimità, con questioni di sicurezza, autostima, ecc.
Per poter arrivare a cogliere il motivo di questa condizione occorre passare dal capire anche tutti questi altri aspetti. Per questo le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per poterlo fare. Potrà essere un percorso di scoperta di sé a tutto tondo, in modo da riprendere in mano la sua vita e poterla indirizzare in modo più consono ai suoi desideri.

Un saluto
Dr. Luca Bacchiega
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buon pomeriggio caro utente, mi viene subito da risponderti che hai “solo” 27 anni e che ogni persona è diversa e ha un proprio percorso. Il fatto che tu stia pensando a un gesto estremo è un segnale molto serio, quindi è fondamentale cercare subito un aiuto. Prendi in considerazione un aiuto professionale iniziando un percorso di psicoterapia dove potrai esplorare le cause profonde del tuo disagio e sviluppare metodi per affrontare le tue paure. Dedica del tempo a te stesso con costanza e pazienza, ne avrai soltanto da guadagnare. Resto a disposizione per ulteriori consigli o per una consulenza psicologica, anche online. Un caro e affettuoso saluto, dott.ssa Cristina Sinno
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno. Considerate le parole e il tenore con cui scrive è opportuno si faccia aiutare prendendo un appuntamento con uno specialista. SG
Dott.ssa Pinella Chionna
Psicologo clinico, Psicologo, Professional counselor
Mesagne
Gentile Utente,
da quanto racconta, percepisco un grande peso emotivo legato alla sua esperienza personale, e comprendo quanto questa situazione possa generare un forte senso di disagio e frustrazione.
Vorrei rassicurarla su un punto fondamentale: il valore di una persona non dipende dalla sua esperienza sessuale o affettiva. Ognuno ha un percorso unico, con tempi e dinamiche proprie, e confrontarsi con gli altri può far sembrare che ci si trovi "indietro", ma la realtà è che non esiste un "ritardo" quando si parla di esperienze personali e relazioni.
Il fatto che questa situazione le provochi tanto dolore merita attenzione, e il suo desiderio di uscire da questo stato è un segnale importante. Il malessere che descrive, così come i pensieri di sconforto e l'idea di "farla finita", non devono essere sottovalutati. Questi sentimenti possono essere espressione di una sofferenza psicologica che è possibile affrontare e superare con l'aiuto adeguato.
Il consiglio che sento di darle è di non rimanere solo in questo momento così difficile. Parlare con un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, potrebbe essere un passo importante per esplorare le sue emozioni e comprendere meglio le radici di questo malessere. In un contesto di supporto, si possono trovare nuovi modi di vedere se stessi e la propria vita, lavorando su quei sentimenti di inadeguatezza e vergogna che tanto la affliggono.
Ricordi che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un gesto di grande coraggio e rispetto verso sé stessi. Non è mai troppo tardi per iniziare un percorso di crescita personale e migliorare il proprio benessere emotivo. Ci sono possibilità di cambiamento, e con il giusto sostegno può ritrovare fiducia in sé stesso e nelle relazioni.
Le invio un sincero incoraggiamento e i miei più cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna
Dott.ssa Emanuela Del Bono
Psicoterapeuta, Psicologo
Casoria
Caro utente,
Mi dispiace tanto per la situazione difficile che sta vivendo. È comprensibile sentirsi sopraffatti quando ci si confronta con aspettative sociali e personali, specialmente riguardo alla propria vita sentimentale e sessuale. Tuttavia, è importante ricordare che non esiste un'età "giusta" per certe esperienze e che ognuno ha il proprio percorso.
Le preoccupazioni che sta vivendo possono essere davvero pesanti e influenzare profondamente il suo benessere emotivo. Se si sente sopraffatto e la situazione le sembra insostenibile, le consiglio di rivolgersi a uno specialista. Un terapeuta può offrirle supporto e aiutarla a esplorare e affrontare questi sentimenti, oltre a lavorare su eventuali paure o ansie legate alle relazioni e alla sua autostima.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore supporto.
Un caro saluto
Dott.ssa Del Bono
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno.
Provo a portarle l'esempio di una donna che a 34 anni si trovava nella medesima situazione che descrive lei. Ora è pronta per andare a convivere ed è molto felice.
Ha fatto un percorso psicologico piuttosto lungo ed emotivamente impegnativo: l'ho vista affrontare le proprie difficoltà anzitutto con se stessa.
Le propongo un colloquio conoscitivo, online. Può darsi che scopra che è una risorsa che può aiutarla.
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Penso che potrebbe esserle molto utile intraprendere un percorso psicologico: comprendo il desiderio di porre fine alle sofferenze, può sembrare una facile scappatoia da un dolore difficile da sopportare. Sarebbe però anche la fine di tutto, non solo del suo dolore. La terapia la aiuterebbe a guardare le cose da un'altra prospettiva, a distanziarsi da questo dolore e a volersi più bene. Vale sempre la pena tentare! Ho già avuto richieste simili alla sua, persone molto sofferenti che ora hanno trovato ciò che le fa stare bene. Nel caso in cui volesse cominciare, rimango a disposizione per un primo colloquio. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, le sue parole sono buie, cerchi un po’ di chiarore all’interno di una psicoterapia.
Ci vuole un po’ di pazienza e voglia di mettersi in discussione, poi vedrà che con il tempo e l’aiuto che si farà dare il problema che lamenta rientrerà da sé.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Elisabetta Cavicchioli
Psicologo clinico, Professional counselor
San Miniato Basso
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione e posso comprendere la sua frustrazione. E la domanda che mi viene è come mai?
Credo che potrebbe essere utile per lei intraprendere un percorso psicologico per approfondire e affrontare non solo quello che sono le forti emozioni legate a questa situazione ma anche le motivazioni che stanno dietro a questa difficoltà a trovare una persona.

Saluti
Elisabetta Cavicchioli
Dott.ssa Agne Rumi
Psicologo, Psicologo clinico
Palazzolo sull'Oglio
Ciao, ti ringrazio per aver avuto il coraggio di condividere qualcosa di così delicato. Posso immaginare quanto possa essere difficile per te convivere con questi pensieri, e ti assicuro che ciò che stai vivendo merita attenzione e comprensione, non giudizio.

Prima di tutto, è importante riconoscere che non c'è un "ritardo" universale quando si parla di esperienze di vita come l'avere una relazione o la sessualità. Ogni persona ha il suo percorso e le sue tempistiche, e il confronto con gli altri può amplificare un senso di inadeguatezza, anche quando non ce ne sarebbe motivo. Tuttavia, comprendo che la pressione sociale e le aspettative personali possano farti sentire molto a disagio e frustrato.

Il senso di vergogna e di solitudine che descrivi è doloroso, e capisco che a volte questi sentimenti possano sembrare insopportabili. Vorrei incoraggiarti a considerare la possibilità di cercare aiuto professionale, perché non devi affrontare tutto questo da solo. Parlare con uno psicologo potrebbe offrirti uno spazio sicuro per esplorare queste emozioni, senza giudizio, e aiutarti a capire da dove nascono questi sentimenti di vergogna e mancanza, ma soprattutto come affrontarli.

Spesso, dietro alla sofferenza per una mancanza percepita, si nascondono bisogni più profondi, come il desiderio di sentirsi accettati, amati o connessi con gli altri. La terapia può essere un luogo in cui esplorare questi aspetti, lavorare sull'autostima e sulle relazioni interpersonali, e capire come liberarsi dal peso di aspettative che forse ti sei imposto troppo severamente.

Non sei in ritardo, non sei "sbagliato" e soprattutto non sei solo. C’è una via d’uscita dal dolore, e quella via passa attraverso il darti la possibilità di essere ascoltato e aiutato. Se ti senti pronto, il primo passo potrebbe essere cercare un supporto professionale o parlare con qualcuno di fiducia nella tua vita che possa sostenerti.

Non esitare a chiedere aiuto, perché la tua vita e il tuo benessere sono importanti.
Ti mando un saluto,
Dottoressa Rumi Agne
Dott.ssa Jessica Sesti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vimodrone
Mi dispiace molto che tu stia provando questo dolore e questa sofferenza, e apprezzo il fatto che tu abbia scelto di condividere i tuoi sentimenti. È davvero importante che tu sappia che non sei solo in queste sensazioni, e che ci sono modi per affrontare questo momento difficile. Prima di tutto, è fondamentale prendere sul serio il pensiero di "farla finita". Se stai pensando al suicidio, ti incoraggio vivamente a chiedere aiuto immediatamente. Parlare con qualcuno di fiducia, un amico, un familiare o un professionista della salute mentale, può essere un primo passo vitale.

1. La tua situazione non è rara
Il fatto che tu non abbia mai avuto una relazione o esperienze sessuali a 27 anni non ti rende inferiore né significa che ci sia qualcosa di sbagliato in te. Molte persone, uomini e donne, si trovano nella stessa situazione e spesso non lo dicono per paura di essere giudicati. La società spesso impone aspettative su come dovrebbe essere la vita romantica e sessuale, ma la verità è che ognuno ha i propri tempi e percorsi. Non c’è un’età "giusta" per avere una relazione o perdere la verginità.

2. Il senso di "ritardo"
Il senso di "ritardo" che stai provando è comprensibile, ma è basato su una convinzione sbagliata che ci sia un percorso prestabilito per tutti. Il fatto che non abbia ancora avuto una relazione non determina il tuo valore come persona. Il sentimento di inadeguatezza che stai vivendo è molto comune, ma può essere profondamente distorto dalle aspettative culturali e sociali.

3. La pressione sociale e l'autostima
Spesso, ci si sente sotto pressione per raggiungere determinati "traguardi" nella vita, e quando questo non accade, può sembrare che manchi qualcosa di fondamentale. È facile cadere in pensieri negativi su se stessi, ma è importante capire che la tua valutazione di te stesso non dovrebbe dipendere da queste aspettative esterne.

4. Cercare relazioni autentiche
Le relazioni significative, romantiche o sessuali, sono esperienze personali che si sviluppano nel tempo. Non c'è bisogno di affrettarsi o sentirsi "in ritardo". L'idea di dover raggiungere queste esperienze entro un certo limite di tempo è una costruzione sociale. La cosa più importante è concentrarsi sullo sviluppo di relazioni genuine con persone che ti rispettano e apprezzano per quello che sei.

5. Affrontare il malessere emotivo
I pensieri di farla finita indicano che stai vivendo una profonda sofferenza emotiva e che potresti trarre beneficio da un aiuto professionale. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a trovare un modo per affrontare questa situazione senza sentirti schiacciato dal peso delle aspettative. Non devi affrontare questo dolore da solo.

6. Il tuo valore non dipende dalle esperienze romantiche o sessuali
È importante ricordare che il tuo valore come persona non dipende dal fatto di avere una ragazza o meno. Le esperienze romantiche o sessuali non definiscono la tua identità o la tua dignità. Ci sono molte altre dimensioni della tua vita che meritano attenzione e che possono portarti soddisfazione e significato.

7. Considerare piccole azioni per il futuro
Se ti senti pronto, potresti iniziare a esplorare il mondo delle relazioni in modo graduale. Può essere utile partecipare a gruppi sociali, cercare attività che ti appassionano, fare nuove conoscenze senza la pressione di un'immediata connessione romantica. Relazioni solide e durature spesso nascono dall'amicizia e dalla condivisione di interessi comuni.

Cosa puoi fare ora:
Parlare con qualcuno: Se non l’hai ancora fatto, considera di parlare con un professionista, un amico o un familiare. Condividere questi sentimenti ti può aiutare a sentirti meno solo e ad avere una prospettiva diversa.
Essere gentile con te stesso: Prova a ridurre la pressione che senti su te stesso. Sei una persona completa, indipendentemente dalle esperienze romantiche o sessuali.
Considerare la terapia: Un terapeuta può aiutarti a esplorare questi sentimenti e trovare modi più sani per affrontare la frustrazione e l'ansia che stai provando.
Non sei solo in questa situazione e, anche se ora può sembrare tutto molto pesante, ci sono soluzioni e vie d'uscita che possono aiutarti a sentirti meglio.






Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, voglio dirti che apprezzo molto il coraggio che hai mostrato scrivendo queste parole. Quando ci si sente afflitti da un peso così grande e intimo, aprirsi non è facile, e la tua sincerità merita rispetto. Capisco quanto questo senso di "ritardo" e di solitudine possa essere doloroso, e quanto possa sembrare che questa situazione definisca chi sei, portandoti a vivere con una sofferenza crescente. Sentirsi diversi dagli altri, specialmente su aspetti legati alle relazioni e all'intimità, può far scaturire pensieri molto duri verso sé stessi. Tuttavia, ciò che provi, per quanto difficile, non è insolito né raro. Sono molte le persone che si trovano in questa situazione e sentono un peso simile. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, il primo passo sarebbe quello di lavorare sui pensieri che stanno alimentando questo dolore, come l’idea che essere vergine o non aver avuto una relazione a una certa età sia motivo di vergogna o un segno di "fallimento". Questi pensieri, che ti sembrano così reali e schiaccianti, sono delle interpretazioni della realtà che possono essere sfidate. La società spesso ci impone aspettative su quando e come dovremmo vivere certe esperienze, ma queste non sono regole universali. Le esperienze intime e relazionali non hanno una scadenza, e il loro valore non dipende dall'età in cui accadono. Un altro aspetto importante è il sentimento di solitudine e isolamento che stai vivendo. Quando ci sentiamo soli, la mente può amplificare le sensazioni di inadeguatezza, facendoci credere che qualcosa di fondamentale non va in noi. Lavorare su questi pensieri, imparando a vederli in modo più distaccato e meno assoluto, può aiutarti a ridurre questo senso di fallimento e a recuperare un senso di autostima e valore personale, indipendentemente dalle esperienze relazionali che hai avuto finora. Ti invito a riflettere su un concetto fondamentale: il valore di una persona non si misura in base al numero o al tipo di relazioni avute, ma piuttosto su chi è e su ciò che può portare agli altri, su come riesce a crescere e affrontare le proprie sfide. Tu sei molto più della tua esperienza romantica o sessuale. Quando la sofferenza diventa così intensa da farti pensare di farla finita, è fondamentale cercare subito supporto. Parlare con uno psicologo o anche una persona fidata può offrirti lo spazio per sfogare questo peso e trovare nuove prospettive. Non devi affrontare tutto da solo. Non c’è nulla di vergognoso nel non aver vissuto certe esperienze, e non è mai troppo tardi per iniziare a esplorare questi aspetti della vita. Il percorso di ogni persona è unico, e con il giusto supporto puoi affrontare questi pensieri negativi e trovare una via per sentirti più sereno e meno oppresso dalla pressione che senti adesso. Ti sono vicino, e spero che tu possa trovare il sostegno di cui hai bisogno. Non esitare a cercare aiuto, anche immediato, se senti che la situazione ti sta sopraffacendo. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Alessia Rabazzi
Psicologo, Professional counselor
Roma
Buongiorno caro ragazzo, credo sia il caso di cercare di comprendere con l'aiuto di un esperto cosa c'è dietro la mancanza di una relazione affettiva e sessuale, in primis magari come ti senti in termini di accettazione e amore verso te stesso...fà il primo passo amorevole verso di te cercando un sostegno, puoi farlo! Un caro saluto
Dott. Alvise Arlotto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, comprendo quanto possa essere pesante lo stigma ed il nostro giudizio o degli altri. La verginità non è una tappa che debba essere persa entro una data ben precisa. Le consiglio un percorso di psicoterapia per comprendere la sua sofferenza e riconoscere le sue difficoltà per poterle gestire.

Dott. Alvise Arlotto
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno,

la solitudine, insieme a quel senso di "ritardo" che descrivi, può generare un profondo malessere, e sentire di non aver vissuto certe esperienze può sembrare come un vuoto insopportabile.

Voglio innanzitutto dirti che non sei solo. Ci sono molte persone che attraversano situazioni simili e che si trovano a confrontarsi con sentimenti di vergogna o inadeguatezza. È facile cadere nella trappola di paragonare la propria vita a quella degli altri, pensando che esista un "ritmo" o una "scadenza" per certe esperienze, come le relazioni o la sessualità. Ma non c'è una strada unica o giusta per tutti. Ognuno ha il proprio percorso, e arrivare a certi traguardi in momenti diversi dagli altri non significa essere in ritardo o sbagliati.

Quello che senti è reale e doloroso, ma esistono modi per affrontare questa sofferenza e trovare una via d'uscita. Parlare con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarti a esplorare questi sentimenti di vergogna e di insoddisfazione, e a comprendere meglio cosa sta alimentando questo senso di inadeguatezza. Spesso, il primo passo verso il miglioramento è riuscire a mettere in discussione le credenze che abbiamo su noi stessi e sul nostro valore. Non sei definito dalle esperienze che hai fatto o non fatto finora, e non meriti di sentirti meno degno di amore o di affetto per questo motivo.

Inoltre, se hai pensieri di "farla finita", ti prego di non affrontare tutto questo da solo. È davvero importante che tu cerchi supporto, perché questi sentimenti non devono essere vissuti in solitudine. Parlare con qualcuno può fare una differenza enorme, che sia un professionista, un amico fidato o una persona cara. Il dolore che provi oggi non definisce il tuo futuro, e ci sono modi per uscirne, anche se ora tutto sembra buio.

Resto a disposizione se desideri ulteriori chiarimenti o un confronto. La tua vita è importante, e meriti di ricevere l'aiuto e il supporto di cui hai bisogno.

Un caro saluto,

D.ssa Violeta Raileanu






Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, sono dispiaciuto nel leggere il suo messaggio e sentire il profondo disagio che sta provando in questo momento. È importante che sappia che non è solo in questo tipo di esperienza e che molte persone possono sentirsi in ritardo o inadeguate rispetto alle aspettative sociali o personali. Il fatto che si stia rivolgendo a dei professionisti per esprimere il suo malessere è già un passo molto significativo, ed è essenziale affrontare insieme queste emozioni difficili.

Prima di tutto vorrei evidenziare come ogni persona ha un proprio percorso di vita, con tempi che possono essere diversi dagli altri, ma che non sono sbagliati. La pressione di essere "al passo" con le aspettative sociali, soprattutto quando si tratta di esperienze relazionali e intime, può farci sentire inadeguati, ma la realtà è che non esiste una tabella di marcia universale che vada bene per tutti.

Spesso, il malessere nasce dal confronto con gli altri e dalle aspettative su come "dovremmo" essere. Questi pensieri, pur essendo comprensibili, possono portarci a essere troppo severi con noi stessi. La vergogna che sente può essere legata al fatto che sta giudicando se stesso in modo molto duro. In realtà, le esperienze intime e relazionali possono arrivare nei modi e nei tempi più diversi, e ciò non definisce il suo valore come persona.

Il senso di vuoto e di mancanza che descrive può avere un impatto molto forte, soprattutto se non trova modo di essere condiviso con qualcuno. È fondamentale cercare un dialogo aperto con persone di fiducia, oppure rivolgersi a uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare più a fondo queste emozioni e comprendere come affrontarle.

La invito a non ignorare il pensiero di "farla finita": questi pensieri vanno presi molto seriamente. Quando ci si trova a considerare l’idea di non riuscire più a farcela, è un segnale che il dolore emotivo ha raggiunto un livello che richiede supporto immediato. Le consiglio vivamente di contattare un professionista, magari un terapeuta, o una linea di aiuto, perché ci sono persone pronte ad ascoltarla e a sostenerla in questo momento difficile. Non deve affrontare questo da solo. Se dovessero esserci episodi più forti anche il servizio di pronto soccorso.

Vorrei mostrarle come la sua storia, i suoi desideri e le sue esperienze sono unici e meritano di essere affrontati con comprensione e compassione. La sua preoccupazione per non aver avuto una relazione finora non definisce chi è lei nel suo complesso. Le relazioni, così come l'intimità, si costruiscono anche con la maturazione emotiva e la consapevolezza di sé, e il fatto che lei stia cercando di capire meglio se stesso è già un segno di grande valore personale.

Le suggerisco fortemente di parlare con un terapeuta che possa accompagnarla in questo percorso, aiutandola a fare chiarezza sulle sue emozioni e a trovare nuove modalità per gestire l'ansia e il senso di vergogna che sente. L’importante è non lasciare che queste emozioni rimangano chiuse in se stesse: ci sono soluzioni e modi per stare meglio, e il primo passo è proprio chiedere aiuto, come ha fatto scrivendo qui.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno,
La sua situazione, purtroppo, è un tema comune e comprensibile data la pressione sociale che si può avvertire riguardo alle relazioni affettive e sessuali. È importante sottolineare che non aver mai avuto una ragazza o non aver ancora avuto esperienze sessuali non è un problema di per sé. Ciò che pesa maggiormente è il giudizio che lei stesso attribuisce a questa situazione, insieme al senso di ritardo che percepisce.
La sua angoscia e la paura di rimanere indietro possono, infatti, alimentare un ciclo di pensieri negativi che non fanno altro che esacerbare il suo disagio. È fondamentale ricordare che ognuno ha il proprio percorso e il proprio tempo, e non esiste un’unica “tabella di marcia” per queste esperienze.
Le consiglio di considerare un percorso di auto-riflessione o, se necessario, di supporto psicologico. Un professionista potrebbe aiutarla a esplorare le proprie emozioni, a lavorare sulle sue insicurezze e a costruire una visione più positiva di sé stesso. Inoltre, partecipare a gruppi di socializzazione o attività che la interessano potrebbe aiutarla a conoscere nuove persone in un contesto più rilassato, diminuendo l’ansia legata all’incontro con potenziali partner.
La vita è molto più ricca di standard imposti e comparazioni. Le esperienze di valore e di crescita personale possono avvenire anche al di fuori di una relazione romantica. Si prenda il tempo necessario per capire se stesso e per costruire relazioni significative, che non siano necessariamente basate sulla romantica o sulla sessualità.
Se si trova in un momento particolarmente difficile, si ricordi che ci sono persone pronte ad ascoltarla e ad aiutarla. Non esiti a cercare supporto.
Rimango a disposizione, un caro saluto
Dott. Bruno Enrique Gobbato
Psicologo, Psicologo clinico
Osio Sotto
Ciao buongiorno. Nel momento in cui si cono già così tante risposte complete ad approfondite risulta difficile pensare di scrivere qualcosa che non sia già stato trattato dai colleghi in modo esaustivo.
Posso solamente provare a dirti che la vita è un percorso che ciascuno di noi intraprende nel momento in cui viene concepito, fino a lì il processo è uguale per tutti, ma da quel momento inizia l'esistenza di ciascuno di noi che avrà il suo unico svolgimento. È vero dal punto di vista dello sviluppo cognitivo, fisico ecc ci sono delle tappe che accomunano l'essere umano, ce lo dice la scienza, ma tutto il resto non ha sempre una spiegazione e soprattutto non ha delle tappe o delle date di scadenza. Un ragazzo che ha persona la verginità a 20 anni non ha nulla di diverso da uno che a 27 non l'ha ancora persa, semplicemente hanno seguito dei percorsi differenti che hanno portato loro a fare scelte e percorrere strade che li fanno essere dove sono ora, senza che ci sia per forza qualcosa di giusto o di sbagliato, di in tempo o di fuori tempo. Purtroppo siamo inseriti in una società dove, anche dal punto di vista sessuale, è molto importante la performance e la precocità, nel momento in cui questa non c'è, si viene spesso catalogati con stupidi aggettivi. Continua per la tua strada e viviti tutto quello che ti accade senza pensare che ci siano età e date di scadenze per le esperienze nelle quali ti senti indietro.
Per qualunque cosa rimango a disposizione
Un caro saluto
Bruno E. Gobbato
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Dott.ssa Giorgia Pinessi
Psicologo, Psicologo clinico
Lissone
Gentile Utente, il senso di ritardo o di mancato appagamento personale è un comune denominatore in quanto fin da piccoli, purtroppo, la società e soprattutto la cultura prestabiliscono dei target d'età entro cui dover far determinati progressi.
Per un maggior supporto non esiti a contattarmi, a disposizione.
Dott.ssa Pinessi Giorgia

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