Buongiorno, ho 25 anni e da 3 non esco dal mio appartamento. Ho un lavoro stabile che mi permette di
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Buongiorno, ho 25 anni e da 3 non esco dal mio appartamento. Ho un lavoro stabile che mi permette di lavorare da casa, ricevo visite, non sento di stare male. Non mi piace il mondo là fuori: preferisco starmene in casa a leggere, vedere films, curare le piante. Tuttavia la mia ragazza sostiene che avrei bisogno di aiuto, che non posso vivere chiuso in casa. Ho provato a uscire, a fare delle attività, ma più per lei che per me. Rischio di perderla, ma sono combattuto. Non so se scendere a patti con lei o con me stesso e quanto mi faccia bene. Grazie.
Caro utente, sarebbe importante per lei capire cosa è prioritario nella sua vita, cosa pesa di più sulla bilancia. Inoltre comprendere come mai il modo fuori per lei non è così interessante e piacevole, potrebbe essere un buono spunto di riflessione su di sè e sulla relazione. Potrebbe essere interessante ed utile per lei potersi ritagliare uno spazio per comprendere cosa accade dentro di lei e nella sua vita. Si ascolti. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
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Buongiorno, Lei ha 25 anni e da 3 non esce dal suo appartamento. Ha un lavoro stabile che le permette di lavorare da casa, riceve visite e non avverte problemi di salute. Non gradisce il mondo all'esterno e predilige trascorrere il tempo in casa leggendo, guardando film e prendendosi cura delle piante. Tuttavia, la sua ragazza sostiene che potrebbe aver bisogno di aiuto, insistendo sul fatto che non dovrebbe vivere chiusa in casa. Ha provato ad uscire e a fare attività, più per accontentare la sua ragazza che per sé stessa. C'è il rischio di perdere la relazione, ma è combattuta. Non sa se dovrebbe accordarsi con la sua ragazza o seguire ciò che le fa bene. Potrebbe essere opportuno considerare la possibilità di consultare uno psicologo per esplorare questi sentimenti e trovare una soluzione che rispecchi le sue esigenze personali e preservi la relazione.
Secondo Lei, gentile utente, qual'é il rischio più grosso: continuare il suo felice isolamento e rischiare di perdere la sua ragazza, o scendere a patti con la sua ragazza, e rischiare di perdere il suo splendido isolamento?
Il rischio più grosso é non rischiare.
Un caro saluto
Il rischio più grosso é non rischiare.
Un caro saluto
Gentile utente, sarebbe molto interessante capire se non esce per scelta oppure per altro. A volte l'altro lo rinominiamo scelta per renderlo meno scomodo.
La terapia potrebbe aiutarla a fare luce su questo aspetto e sulla sua relazione che ora sembra in difficoltà. Anche la terapia si può condurre online godendo del comfort del suo appartamento, almeno inizialmente.
Un caro saluto.
dott.ssa Veronica Gorni
La terapia potrebbe aiutarla a fare luce su questo aspetto e sulla sua relazione che ora sembra in difficoltà. Anche la terapia si può condurre online godendo del comfort del suo appartamento, almeno inizialmente.
Un caro saluto.
dott.ssa Veronica Gorni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD
Gentile utente, riferisce che e’ da tre anni che non esce di casa. Qual’e’ stato l’evento generatore? E i vissuti ad esso correlati?
È’ necessario che affronti quanto prima un lavoro con se stesso con uno specialista psicologo psicoterapeuta onde evitare di ‘perdere’ ciò’ che ha costruito fino ad ora, sempre che lo desideri.
Sono a sua disposizione sia in presenza che da remoto
È’ necessario che affronti quanto prima un lavoro con se stesso con uno specialista psicologo psicoterapeuta onde evitare di ‘perdere’ ciò’ che ha costruito fino ad ora, sempre che lo desideri.
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Buongiorno,
lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le tematiche qui riportate.
Ne parli con la sua compagna, l' aiuto di un professionista potrebbe aiutarvi nel raggiungere un buon equilibrio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le tematiche qui riportate.
Ne parli con la sua compagna, l' aiuto di un professionista potrebbe aiutarvi nel raggiungere un buon equilibrio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve,
Credo che sia opportuno cercare di riflettere su cosa la spaventa così tanto della realtà esterna e come mai non esce da casa da così tanto tempo. Se vuole sono disponibile a discuterne con lei in una consulenza via Skype e valutiamo la necessità di un aiuto per lei.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Di Giovanni
Credo che sia opportuno cercare di riflettere su cosa la spaventa così tanto della realtà esterna e come mai non esce da casa da così tanto tempo. Se vuole sono disponibile a discuterne con lei in una consulenza via Skype e valutiamo la necessità di un aiuto per lei.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Di Giovanni
Salve potrebbe essere subentrata una problematica di ansia sociale. Si rivolga ad un terapeuta E.M.D.R. che la potrà aiutare a risolvere la situazione.
Se al momento non si sente di uscire può usufruire delle consulenze on line.
Dott. ssa Milvia Verginelli
Se al momento non si sente di uscire può usufruire delle consulenze on line.
Dott. ssa Milvia Verginelli
Buongiorno,
Penso che potrebbe esserle d'aiuto capire cosa non la spinge ad uscire, mancanza di curiosità e interesse o paura/timore di qualcosa. Sarebbe importante, innanzitutto, fare questo tipo di distinzione.
A tal fine, un percorso di psicoterapia breve potrebbe aiutarla a fare chiarezza su cosa sia successo tre anni fa, capire se ci sia stato un fattore scatenante questo suo isolamento sociale.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Penso che potrebbe esserle d'aiuto capire cosa non la spinge ad uscire, mancanza di curiosità e interesse o paura/timore di qualcosa. Sarebbe importante, innanzitutto, fare questo tipo di distinzione.
A tal fine, un percorso di psicoterapia breve potrebbe aiutarla a fare chiarezza su cosa sia successo tre anni fa, capire se ci sia stato un fattore scatenante questo suo isolamento sociale.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Buonasera, sarebbe utile approfondire per avere ulteriori informazioni.
Oggi forse inizia a sentire le conseguenze del suo isolamento attraverso il punto di vista e i bisogni della sua compagna.
Provi a chiedersi che significato ha per lei questo suo isolamento, com’era la sua vita prima dell’.isolamento.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Oggi forse inizia a sentire le conseguenze del suo isolamento attraverso il punto di vista e i bisogni della sua compagna.
Provi a chiedersi che significato ha per lei questo suo isolamento, com’era la sua vita prima dell’.isolamento.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera, credo che le sue difficoltà siano molto comuni per molte persone della sua età, soprattutto negli ultimi anni.
Se vuole possiamo provare a capire insieme cosa possiamo fare per far sì che lei sia più sereno con sè stesso e nelle relazioni con gli altri.
Resto a disposizione anche on-line chiaramente,
un caro saluto
Dott.ssa Laura Bini
Se vuole possiamo provare a capire insieme cosa possiamo fare per far sì che lei sia più sereno con sè stesso e nelle relazioni con gli altri.
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un caro saluto
Dott.ssa Laura Bini
Buongiorno, comprendo la sua situazione, nella tensione tra il desiderio di venire incontro alle necessità della sua compagna e la sua tendenza a restare in casa. La volontà di isolarsi, o di ritirarsi dal mondo esterno, può essere una fase transitoria, oppure un sintomo di qualche forma di disagio. Effettivamente, prendere contatti con uno psicoterapeuta per comprendere meglio questa sua modalità di funzionamento può essere una decisione positiva, che le può permettere di stare meglio, prima di tutto con se stesso. Cordiali saluti.
Credo che lei abbia bisogno di una psicoterapia che l'aiuti a guar5dare in se stesso per capire che cosa vuole veramente. Forse il vivere chiuso in casa la fa sentire sicuro sicuro come nell'alveo materno e non comprende i consigli della sua ragazza che la pensa diversamente. Fare chiarezza e andare a fondo nelle motivazioni che la spingono ad essere quello che è la potrebbe aiutare a prendere decisioni in autonomia e a liberarsi di eventuali paure che forse la bloccano.
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Gentile utente, la situazione che lei descrive e la problematica che riporta necessitano a mio parere di essere indagate più profondamente. Lei afferma di non uscire da 3 anni, ciò vuol dire che questa scelta non fa parte della sua vita da sempre. Sarebbe perciò interessante capire cosa è cambiato tre anni fa, cosa l'ha spinta a fare questa scelta di vita, sebbene lei non sembra soffrirne. Per quanto riguarda ciò che le chiede la sua ragazza, mi appare ragionevole come richiesta dal suo punto di vista, d'altronde lei per se stessa non ha scelto l'isolamento e sono sicura che lo dica per il bene di entrambi (credo le farebbe piacere condividere la vita con lei anche al di fuori delle quattro mura di casa).
Se dovesse decidere, però, di scendere a patti, badi bene per chi lo fa.
Infine, con l'obiettivo di ricominciare ad uscire oppure no, io le consiglio di intraprendere in ogni caso un percorso di supporto psicologico che possa aiutarla a comprendere le più profonde motivazioni che la spingono ad allontanarsi dal confronto con il mondo esterno ed a scegliere la sicurezza di qualcosa di conosciuto come la propria casa.
Resto a disposizione in presenza ed online, spero nel frattempo di esserle stata utile.
Dott.ssa Adele Trezza
Se dovesse decidere, però, di scendere a patti, badi bene per chi lo fa.
Infine, con l'obiettivo di ricominciare ad uscire oppure no, io le consiglio di intraprendere in ogni caso un percorso di supporto psicologico che possa aiutarla a comprendere le più profonde motivazioni che la spingono ad allontanarsi dal confronto con il mondo esterno ed a scegliere la sicurezza di qualcosa di conosciuto come la propria casa.
Resto a disposizione in presenza ed online, spero nel frattempo di esserle stata utile.
Dott.ssa Adele Trezza
Buonasera, grazie della condivisione. Come viveva fino a tre anni fa? Cosa è successo? Le suggerisco di andare a fondo su questa situazione, non perchè sia necessariamente sbagliata, ma perchè c'è in gioco una relazione sentimentale che rischia di incrinarsi. e a cui evidentemente tiene. Un approfondimento con uno/una psicoterapeuta le potrebbe servire a capire più se stesso ad essere più consapevole delle scelte che fa. Non si tratta di scendere a patti con nessuno, ma di comprendersi. Dopodichè sceglierà lei, con argomenti alla mano, cosa vuole fare e se rinunciare a qualcosa.
Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera, l'essere di fatto a contatto parziale con il mondo esterno e non sentire l'esigenza di partecipare in modo attivo alla vita fuori, di fatto le preclude di avere una relazione. Sta a lei scegliere di approfondire e vedere cosa ha generato questa "zona di confort" oppure lasciare andare questa donna. I due aspetti sono difficilmente conciliabili.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
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