Buongiorno, ho 18 anni e sono anni che soffro di ansia e attacchi di panico, sono stata e sono tutt

21 risposte
Buongiorno,
ho 18 anni e sono anni che soffro di ansia e attacchi di panico, sono stata e sono tutt'ora in cura da uno psicologo e dopo un brutto periodo ero riuscita a superare quasi del tutto l'ansia. Sono circa due mesi che mi si sono ripresentati continui e costanti giramenti di testa sia da ferma che in movimento, ma da qualche giorno sono molto forti e non riesco a fare più nulla in modo tranquillo. Inoltre mi sono venuti due attacchi di panico molto forti, con violente vertigini e senso di soffocamento e tremori. In passato ho fatto alcuni esami e mi hanno escluso patologie fisiche. Volevo sapere se poteva darmi dei consigli per come diminuire questo costante senso di vertigine e calmare l'ansia.
Grazie per la disponibilità.
Gentile utente, dal momento che è attualmente in trattamento con uno psicologo, si senta libera di riferirgli la questione, esattamente come sta facendo con noi. Se è vero che la vertigine è un sintomo caratteristico del disturbo di panico, è altrettanto vero che tale sintomo deve manifestarsi esclusivamente durante l’attacco, e non si presenta costantemente, una volta terminato l’episodio. Quali esami medici ha fatto e quali patologie ha escluso? Si è già recata dall’otorinolaringoiatra per un esame vestibolare?

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Gentilissima, da quello che descrive sembra che si sia intensificata una sintomatologia che era riuscita a comprendere e a gestire anche grazie al lavoro con uno psicologo. Le informazioni che fornisce sono parziali per capire quali possono essere state le cause scatenanti. Il suggerimento è quello di condividere questi cambiamenti col professionista con cui sta lavorando, il quale conosce la sua storia clinica ed emotiva. In generale mi sento di sottolineare che il momento di pandemia mondiale che stiamo vivendo è intenso. Ci costringe ad alzare l'attenzione sulle nostre sensazioni corporee e ad alzare la guardia sui nostri comportamenti diretti alla salute. Riguardo al sintomo di vertigini è suggeribile un approfondimento medico (otorinolaringoiatrico o neurologico a discrezione del medico di base). Una volte escluse basi organiche è suggeribile discuterlo e comprenderlo nel suo lavoro psicologico.
Sperando nell'utilità della risposta, rimango disponibile per approfondimenti e auguro buon proseguimento.
Barbara Magnani
Gentile utente è importante che lei rivolga queste domande allo psicologo che la sta seguendo soprattutto perché conosce la sua storia clinica e potrà insieme a lui definire il significato degli attacchi di panico contestualmente al momento di vita che sta vivendo. Nonostante abbia già fatto degli esami in passato le consiglierei di assicurarsi di approfondire da un punto di vista medico i giramenti di testa di cui parla, anche con il suo medico di base. La sua ansia potrebbe anche essere la conseguenza della paura che questi sintomi le provocano non riuscendo a dargli una collocazione e definizione accettabile.
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Buonasera, capisco quanto disagio le arrecano i suoi sintomi, quindi avendo eseguito degli accertamenti a livello fisico, dovrà approfondire a livello psicologico. Cmq nella sua domanda mancano dei dati importanti nella sua domanda, non ci scrive che avvenimenti sono accaduti nella sua vita nel momento in cui sono sorti i suoi sintomi ed anche quando, dopo un iniziale miglioramento, sono peggiorati. Lei sta già seguendo un percorso psicologico, ne parli con il suo psicologo abbia fiducia nella sua terapia ed elabori con il suo aiuto cosa nascondono i suoi sintomi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno. Ci possono essere alcune tecniche per gestire i sintomi che descrive, ma non specificando se ciò già avviene in terapia, è difficile rispondere alla sua Domanda. Condivisa la questione con il professionista che la segue. A quanto pare qualcosa in questo periodo sta riattivando i suoi vissuti ansiosi e va approfondito.
Buon lavoro
Mara Gallo
Buonasera
La gestione del sintomo non risolve il problema di base.
Il sintomo continuerà a presentarsi ciclicamente.
E’ opportuno approfondisca la problematica con lo psicoterapeuta che la sta seguendo ed eventualmente fare il punto della situazione in merito al percorso che state facendo.
Gent ne parli ancora con il suo medico curante e con lo psicologo che la segue. Se la natura dei suoi sintomi fosse psicosomatica le consiglierei l'apprendimento di tecniche ipnotiche che l'aiuteranno nel controllo delle sue emozioni e dei sintomi prodotti. . Dott.ssa Maria Grazia Messaglia
Gentile utente di mio dottore,

Essendo già paziente di un collega, sarebbe opportuno parlarne con lui. Esprima le preoccupazioni qui espresse, e vedrà che la sua domanda sarà accolta nel migliore dei modi.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, credo che parlarne con il suo terapeuta è l'approccio migliore. Saluti.
Gentile utente,

l'ansia, soprattutto quando si trasforma in panico, è una condizione logorante e causa una grandissimo disagio. Non è questa la sede per consigli o indicazioni circa questa patologia, che richiede delle cure specifiche. Come indicazione generale, diminuire lo stato di allarme cronico in cui vive chi soffre di ansia allevia i sintomi. Quindi praticare delle tecniche di rilassamento e imparare a lasciar andare preoccupazioni e situazioni stressanti è solitamente molto efficace. Ha la fortuna di avere già chi la segue: si rivolga con fiducia al collega che saprò indirizzarla al meglio.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Buongiorno, continui i colloqui con il suo curante; gli parli di sé. Vedrà che piano piano le cose miglioreranno. SM
Buongiorno, le consiglio di presentare la questione sia al suo medico di base che allo psicologo da cui è attualmente in cura. Questo per comprendere meglio la natura delle vertigini: è vero che queste sono uno dei sintomi presenti negli attacchi di panico, ma per essere conseguenti ad essi devono essere presenti solo nel momento dell'attacco. Un elemento comune sia al disturbo degli attacchi di panico che ad altri disturbi della sfera ansiosa è l'ipermonitoraggio del nostro corpo, alla ricerca di indizi di sofferenza fisica.
Per questo è opportuna una diagnosi differenziale che preveda sia un approccio medico, per escludere fattori fisici, che psicologica, per comprendere bene la natura della sua preoccupazione.
dott. De Rosa Saccone
Caro utente, deve essere difficile per te questo periodo e mi dispiace; ho letto che sei già seguito/a da uno psicologo per cui sarebbe meglio porre direttamente al lui queste domande o dubbi se ne hai, rispetto al trattamento in corso. Sicuramente se sei già riuscito/a in passato ad affrontare la sintomatologia ansiosa ci riuscirai anche questa volta, dato che dovresti avere tutte le spiegazioni e strategie utili per gestirla.
Saluti
dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Gentile utente, poiché lei sta vivendo una intensificazione sintomatica sul piano psicologico rispetto alle paure interne a se stessa, le suggerisco di riportare il tutto all'attenzione dello psicologo che la sta seguendo. Un'ansia coai forte porta a rivedere le cause originarie di questa ansia, in sede di colloquio. In modo che possa ricreare un suo dialogo interno piu comprensivo e rassicurante. Saluti e a disposizione per eventuali approfondimenti.
Dr. Cameriero Vittorio
Buonasera,
da ciò che scrivi tutt'ora stai vedendo uno psicologo: perché non ne parli con lui/lei e gli dici quello che ti sta accadendo? così potrete proseguire il percorso per ritrovare di nuovo la tua maggiore serenità che avevi prima. È sempre importante parlare di qualsiasi dubbio o situazione con il proprio psicologo, per aiutarlo a comprendere al meglio ciò che ti accade e così proseguire nel modo giusto il percorso di supporto.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Gentile utente! Credo che sia opportuno parlare degli attacchi di panico con lo psicologo che la segue. A volte, durante la terapia possono esserci periodi di momentanea riacutizzazione dei sintomi. In merito ai suoi capogiri, mi pare di capire che si manifestano anche non associati al picco di ansia. Per tale ragione contatterei il medico curante per ulteriori indagini fisiologiche.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Signora una psicoterapia è un lavoro molto delicato ed importante e quanto come nel suo caso e in atto non è mai opportuno fornire indicazioni di natura generica quando lei ha la possibilità di approfondire le questioni con una persona professionalmente preparata. La metafora del processo di una psicoterapia può essere quella di un fiume che nel suo percorso dalla sorgente al mare ha dei punti in cui l'acqua si muove molto velocemente e dei punti in cui si ferma e quasi ristagna ma rammenti che alla fine arriva sempre al mare. Un cordiale saluto
Salve, credo che per lei sia opportuno parlare di queste cose alla terapeuta che la segue, vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, comprendo il suo malessere ed il desiderio di trovare una soluzione quasi immediata ad esso. Tuttavia, essendo già stata presa in carico da un collega, la invito ad affidarsi completamente al percorso avviato. Potrebbe rientrare nella sofferenza ansiosa attuale lo scrivere al fine di trovare una via rapida e veloce.
Salve,
l'ansia ha sempre una storia da raccontare, vale la pensa ascoltarla con l'aiuto di un esperto.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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