Buongiorno,grazie in anticipo per l'interessamento al mio caso...Mi chiamo Federico è ho 37 anni.. d
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Buongiorno,grazie in anticipo per l'interessamento al mio caso...Mi chiamo Federico è ho 37 anni.. da una decina di giorni è comparso un piccolo ronzio nell'orecchio destro..Molto forte di notte percepito anche poi dall'orecchio di sinistra. Fatta la visita con otorino abbiamo escluso problemi al canale uditivo e con l'esame audiometrico è risultato tutto ok. Un mese fa ho avuto un trama facciale,caduta da in piedi..ma con la tac è risultata solo una piccola frattura sull'archetto del naso,nulla di più.. Mai avuto male o sintomi strani dopo il colpo,solo escoriazioni. Ho sentito il parere di più dottori e tutti escludono questo trauma la possibile causa degli acufeni per tempi e sede del trauma.Setto nasale deviato di natura,da tempo..non ho problemi di respirazioni particolari..solo ipertrofia dei turbinati che non mi danno problemi (ho scoperto questa cosa solo con la tac dopo il colpo subito). Periodo molto stressante,carico di pensieri e molta ansia. Questa cosa dell'acufene poi ha aumentato tutto. Ho iniziato sotto consiglio dell'otorino l'assunzione di acuval audio per un mese.. Ho iniziato solo ieri. Chiusura temporo mandibolare credo ok..le visite odontoiatriche precendenti cosi' dicevano..qulache scatto alla mandibola ma stringendo di più i denti l'acufene non cambia. Qualche male a volte alla cervicale. Potrei aggiunger qualcosa oltre all'acuval come terapia? farmacologica di alimentazione o "tecnica" come esercizi particolari? Sta diventando molto difficile sopportare questa cosa. Grazie di cuore e buon lavoro
SI CURANO GLI ACUFENI? E COME?
Vista la vastità delle ricerche scientifiche e terapie innovative che ho effettuato in università, le rispondo per una questione di autorità.
Premesso che si cura l'individuo e non l'affezione, non esiste una terapia anti- acufene praticabile da otorinolaringoiatri che si sia rivelata efficace con costo accettabile, nonostante gli sforzi effettuati dall'antichità ad oggi.
In ogni caso ACUVAL va sulla NEUROLESIONE e NON SULL’ACUFENE, il nome studiato per maggiorare le vendite inganna, mentre ACUFEN PLUS (cpr o bustine) contiene piante medicinali che migliorano la calma e la biochimica dell’acufene, strettamente legate tra loro, merita di essere assunto per almeno un mese, perché almeno qualche beneficio lo produce quasi sempre.
Le terapie psicologiche hanno sempre avuto successo, dall’antichità, anche se oggi medici che le praticano sono rarissimi e gli psicologi psicoterapeuti rispondono anche nei nostri centri medici che non essendo loro dei medici non si sentono di curare pazienti che abbiamo disturbi fisici o sensoriali.
La psicoterapia cognitiva ad esempio arriva a migliorare tutti i soggetti (esclusi quelli con forme borderline) con molti casi di risoluzione ma è solo individuale con vantaggio solo sull’acufene con almeno 8 sedute.
Gli preferisco il TRAINING AUTOGENO impartito in gruppo perché migliora parzialmente l’acufene ma anche l’aspetto generale, la risposta corporea agli stress emotivi con costo basso che si traduce in guadagno economico, per i vantaggi che produce. Costa non farlo.
L'acufene rappresenta un sintomo del quale va ricercata la causa, quando questa è una manifestazione d'orecchio (tappo di cerume, otite, affezioni della parte cocleare ovvero nervosa dell'orecchio), risolta l'affezione, a distanza cessa anche l'acufene. Per l'acufene cronico, invece, hanno successo dall'antichità ad oggi le terapie di abitudine del paziente all'acufene stesso, che arrivano sino alla sua scomparsa: Basate nell'antichità solo sull'ipnosi, si sono arricchite di altre terapie psicologiche di successo, anche se di costo non sempre accettabile. Una via di mezzo è la terapia audiologico- comportamentale, associa stimoli sonori ad una terapia psicologica, richiede da uno a due anni di tempo con incontri settimanali e un costo finale elevato, motivo per il quale ha poco impiego.
Sono efficaci invece sia ansiolitici chimici che calmanti naturali, a base di piante medicinali; migliorano senza risolvere definitivamente.
Arrivavano a cessare anche totalmente l'acufene la carbamazepina, farmaco anti-epilettico tolto dal commercio per la tossicità eccessiva, e altri farmaci chimici sedativi impiegati sperimentalmente per via endovenosa, anche questi troppo tossici per un loro impiego. Hanno fallito le terapie con stimolazioni elettro-acustiche (sono ripresentate oggi nella stessa forma, attenzione!), con agopuntura si sono avute alcune risoluzioni in mezzo a molti insuccessi; può prevederli soltanto un otorinolaringoiatra competente in psicosomatica e neuropsicologia, ovvero pochi in tutta Italia e zero nel resto d’Europa. L’acufene cronico è memorizzato nelle cellule nervose della via acustica secondo il modello dell’”arto fantasma”, risolvibile con IPNOSI MEDICA o il suo derivato, training autogeno. (Tratto dalla tesi universitaria "la terapia degli acufeni; " università di Milano, 1986, Ezio Marchegiani, delle comunicazioni congressi SIO 1986, 1987, 1988, Salice terme 1989 e pubblicazioni successive, lezioni per medici, aggiornato al 2018)
Vista la vastità delle ricerche scientifiche e terapie innovative che ho effettuato in università, le rispondo per una questione di autorità.
Premesso che si cura l'individuo e non l'affezione, non esiste una terapia anti- acufene praticabile da otorinolaringoiatri che si sia rivelata efficace con costo accettabile, nonostante gli sforzi effettuati dall'antichità ad oggi.
In ogni caso ACUVAL va sulla NEUROLESIONE e NON SULL’ACUFENE, il nome studiato per maggiorare le vendite inganna, mentre ACUFEN PLUS (cpr o bustine) contiene piante medicinali che migliorano la calma e la biochimica dell’acufene, strettamente legate tra loro, merita di essere assunto per almeno un mese, perché almeno qualche beneficio lo produce quasi sempre.
Le terapie psicologiche hanno sempre avuto successo, dall’antichità, anche se oggi medici che le praticano sono rarissimi e gli psicologi psicoterapeuti rispondono anche nei nostri centri medici che non essendo loro dei medici non si sentono di curare pazienti che abbiamo disturbi fisici o sensoriali.
La psicoterapia cognitiva ad esempio arriva a migliorare tutti i soggetti (esclusi quelli con forme borderline) con molti casi di risoluzione ma è solo individuale con vantaggio solo sull’acufene con almeno 8 sedute.
Gli preferisco il TRAINING AUTOGENO impartito in gruppo perché migliora parzialmente l’acufene ma anche l’aspetto generale, la risposta corporea agli stress emotivi con costo basso che si traduce in guadagno economico, per i vantaggi che produce. Costa non farlo.
L'acufene rappresenta un sintomo del quale va ricercata la causa, quando questa è una manifestazione d'orecchio (tappo di cerume, otite, affezioni della parte cocleare ovvero nervosa dell'orecchio), risolta l'affezione, a distanza cessa anche l'acufene. Per l'acufene cronico, invece, hanno successo dall'antichità ad oggi le terapie di abitudine del paziente all'acufene stesso, che arrivano sino alla sua scomparsa: Basate nell'antichità solo sull'ipnosi, si sono arricchite di altre terapie psicologiche di successo, anche se di costo non sempre accettabile. Una via di mezzo è la terapia audiologico- comportamentale, associa stimoli sonori ad una terapia psicologica, richiede da uno a due anni di tempo con incontri settimanali e un costo finale elevato, motivo per il quale ha poco impiego.
Sono efficaci invece sia ansiolitici chimici che calmanti naturali, a base di piante medicinali; migliorano senza risolvere definitivamente.
Arrivavano a cessare anche totalmente l'acufene la carbamazepina, farmaco anti-epilettico tolto dal commercio per la tossicità eccessiva, e altri farmaci chimici sedativi impiegati sperimentalmente per via endovenosa, anche questi troppo tossici per un loro impiego. Hanno fallito le terapie con stimolazioni elettro-acustiche (sono ripresentate oggi nella stessa forma, attenzione!), con agopuntura si sono avute alcune risoluzioni in mezzo a molti insuccessi; può prevederli soltanto un otorinolaringoiatra competente in psicosomatica e neuropsicologia, ovvero pochi in tutta Italia e zero nel resto d’Europa. L’acufene cronico è memorizzato nelle cellule nervose della via acustica secondo il modello dell’”arto fantasma”, risolvibile con IPNOSI MEDICA o il suo derivato, training autogeno. (Tratto dalla tesi universitaria "la terapia degli acufeni; " università di Milano, 1986, Ezio Marchegiani, delle comunicazioni congressi SIO 1986, 1987, 1988, Salice terme 1989 e pubblicazioni successive, lezioni per medici, aggiornato al 2018)
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Da qualche anno mi sono convinto che l'approccio terapeutico per gli acufeni deve esser sistemico, quindi non concentrato solo sul ricercare od escluder una patologia a carico del sistema uditivo.
Il mio suggerimento sarebbe una valutazione completa della sua situazione generale con esami specifici per decider una terapia idonea alla sua specifica situazione individuale. Cordialmente
Il mio suggerimento sarebbe una valutazione completa della sua situazione generale con esami specifici per decider una terapia idonea alla sua specifica situazione individuale. Cordialmente
...d accordo con dottor Marchegiani e dottor De Vicariis...inoltre mi permetto di valutare il possibile intervento di osteopata... considerando la possibilità di esasperazione dell acufene ad opera di contratture muscolari e trigger muscolari in sede cervicale e temporomandibolare ...
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