Buongiorno gentili Dottori , sono una donna di 38 anni , ho avuto 2 parti cesarei a distanza di 1 an
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Buongiorno gentili Dottori , sono una donna di 38 anni , ho avuto 2 parti cesarei a distanza di 1 anno e mezzo durante i quali ho preso 20 kg , fin da bambina ho sempre avuto problemi di scoliosi , da dopo le gravidanze credo sia peggiorato tutto, ho fatto visita dal fisiatra il quale mi ha detto che ho iper cifosi, iper lordosi e roto scoliosi , questo 3 anni fa, ho fatto esercizi mirati e stavo meglio ma poi ho dovuto smettere per trasferimento all'estero ecc... voglio chiedervi info e consigli, ho spesso già da tanto un dolore in un punto fisso della schiena alta sinistra , non è forte ma fastidioso, inoltre quella zona spesso si intorpidisce ma per pochi secondi , sopratutto in certe posizioni, io lavoro al pc e sono consapevole che la mia posizione è sbagliata inoltre sento proprio collo schiena e spalle molto tese , ( anche perchè mi stresso facilmente avendo un attività mia) , premetto che gli unici disturbi che ho sono appunto dolori, fastidi , tensione .
Qualcuno potrebbe darmi consigli, capisco che a distanza non è il massimo ma dirmi se questo fastidio alla schiena alta può essere normale nelle mie condizioni e cosa fare grazie.
Qualcuno potrebbe darmi consigli, capisco che a distanza non è il massimo ma dirmi se questo fastidio alla schiena alta può essere normale nelle mie condizioni e cosa fare grazie.
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
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Grazie
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Buonasera, da quello che racconta quando faceva esercizi mirati stava meglio.
Spesso la "medicina" è proprio l'esercizio terapeutico. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un fisioterapista, lui, dopo una valutazione in presenza, saprà certo indicarle il percorso migliore.
Il Pilates con i grandi attrezzi potrebbe essere di aiuto, a patto che venga seguita da un professionista qualificato.
Saluti
Spesso la "medicina" è proprio l'esercizio terapeutico. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un fisioterapista, lui, dopo una valutazione in presenza, saprà certo indicarle il percorso migliore.
Il Pilates con i grandi attrezzi potrebbe essere di aiuto, a patto che venga seguita da un professionista qualificato.
Saluti
Salve, i punti che ha toccato e la descrizione che ha fornito sono molto interessanti. Varrebbe la pena di approfondire il fastidio fisso nella parte alta della schiena a sx, ma è difficile attraverso un singolo messaggio. Se lo desidera posso supportarla in un'iniziale consulenza online gratuita. Potrebbe essere un modo per iniziare a comprendere di più!
Se lo desidera mi faccia sapere,
cordialità,
AlessiaC
Se lo desidera mi faccia sapere,
cordialità,
AlessiaC
Buongiorno,
Il miglior consiglio che posso darle è di andare a visita da un fisioterapista che potrà valutarla e prescriverle degli esercizi specifici che possono aiutarla per il suo dolore e per il ritorno alla migliore forma fisica.
Cordialmente
Il miglior consiglio che posso darle è di andare a visita da un fisioterapista che potrà valutarla e prescriverle degli esercizi specifici che possono aiutarla per il suo dolore e per il ritorno alla migliore forma fisica.
Cordialmente
Buongiorno,
la roto-scoliosi è una condizione che si presenza in età puberale e adolescenziale e termina la sua progressione col termine della crescita. Sicuramente gli avvenimenti della vita quotidiana incidono sulla qualità della nostra capacità di gestire il nostro corpo, ma non peggiorano la situazione di roto-scoliosi. Anche per quanto riguarda le varie iper segnalate in visita fisiatrica sono probabilmente presenti fin dall'età di sviluppo, ammesso che siano dimostrate radiologicamente (spesso di utilizzano quei termini in modo inappropriato). La dolorabilità dunque non dipende tanto dalle forme della sua colonna, quanto dal grado di funzionalità, cioè quanto lei riesce effettivamente ad utilizzarla. Tanto più il corpo (non solo colonna) viene mantenuto in movimento con un'attività fisica (quella che si preferisce) tanto meglio sarà la sintomatologia. Ad una pratica sportiva/dinamica sarebbe consigliato anche un inquadramento da un punto di vista terapeutico-manipolativo, che però non deve essere a cadenza serrata, piuttosto deve essere un presa visione del punto della situazione una volta ogni tanto. L'educazione del paziente associata ad una terapia manipolativa responsabile sono la strada migliore
la roto-scoliosi è una condizione che si presenza in età puberale e adolescenziale e termina la sua progressione col termine della crescita. Sicuramente gli avvenimenti della vita quotidiana incidono sulla qualità della nostra capacità di gestire il nostro corpo, ma non peggiorano la situazione di roto-scoliosi. Anche per quanto riguarda le varie iper segnalate in visita fisiatrica sono probabilmente presenti fin dall'età di sviluppo, ammesso che siano dimostrate radiologicamente (spesso di utilizzano quei termini in modo inappropriato). La dolorabilità dunque non dipende tanto dalle forme della sua colonna, quanto dal grado di funzionalità, cioè quanto lei riesce effettivamente ad utilizzarla. Tanto più il corpo (non solo colonna) viene mantenuto in movimento con un'attività fisica (quella che si preferisce) tanto meglio sarà la sintomatologia. Ad una pratica sportiva/dinamica sarebbe consigliato anche un inquadramento da un punto di vista terapeutico-manipolativo, che però non deve essere a cadenza serrata, piuttosto deve essere un presa visione del punto della situazione una volta ogni tanto. L'educazione del paziente associata ad una terapia manipolativa responsabile sono la strada migliore
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi la sua storia e i suoi sintomi.
È importante precisare che, sulla base delle ultime evidenze scientifiche, le variazioni morfologiche della colonna vertebrale come ipercifosi, iperlordosi e rotoscoliosi non sono necessariamente correlate con il dolore cronico. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che tali variazioni strutturali sono comuni e spesso asintomatiche nella popolazione generale. Il dolore cronico, quindi, non dipende strettamente da cambiamenti morfologici, ma è influenzato da una combinazione di fattori.
Il fastidio che descrive a livello della schiena alta potrebbe essere collegato a tensioni muscolari o stress posturale, soprattutto considerando la sua attività al computer e la natura sedentaria del lavoro. La sedentarietà, unita a una postura mantenuta a lungo, può contribuire a rigidità e tensioni in aree come collo, spalle e schiena. Inoltre, fattori come lo stress emotivo legato alla gestione della sua attività possono contribuire ad aumentare la tensione muscolare.
Un approccio integrato che consideri non solo l’aspetto fisico, ma anche quello psicologico e sociale, è fondamentale. Tornare ad eseguire esercizi mirati e personalizzati, come ha fatto in passato con successo, potrebbe giovarle, affiancato eventualmente da tecniche di rilassamento e di gestione dello stress. Anche il movimento regolare, intervallato a momenti di lavoro sedentario, può essere utile per ridurre la tensione muscolare.
Le consiglierei di consultare un fisioterapista esperto che possa guidarla con un programma di esercizi su misura e orientato verso il miglioramento della sua qualità di vita, integrando un approccio basato sulle evidenze.
È importante precisare che, sulla base delle ultime evidenze scientifiche, le variazioni morfologiche della colonna vertebrale come ipercifosi, iperlordosi e rotoscoliosi non sono necessariamente correlate con il dolore cronico. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che tali variazioni strutturali sono comuni e spesso asintomatiche nella popolazione generale. Il dolore cronico, quindi, non dipende strettamente da cambiamenti morfologici, ma è influenzato da una combinazione di fattori.
Il fastidio che descrive a livello della schiena alta potrebbe essere collegato a tensioni muscolari o stress posturale, soprattutto considerando la sua attività al computer e la natura sedentaria del lavoro. La sedentarietà, unita a una postura mantenuta a lungo, può contribuire a rigidità e tensioni in aree come collo, spalle e schiena. Inoltre, fattori come lo stress emotivo legato alla gestione della sua attività possono contribuire ad aumentare la tensione muscolare.
Un approccio integrato che consideri non solo l’aspetto fisico, ma anche quello psicologico e sociale, è fondamentale. Tornare ad eseguire esercizi mirati e personalizzati, come ha fatto in passato con successo, potrebbe giovarle, affiancato eventualmente da tecniche di rilassamento e di gestione dello stress. Anche il movimento regolare, intervallato a momenti di lavoro sedentario, può essere utile per ridurre la tensione muscolare.
Le consiglierei di consultare un fisioterapista esperto che possa guidarla con un programma di esercizi su misura e orientato verso il miglioramento della sua qualità di vita, integrando un approccio basato sulle evidenze.
Salve.
Scoliosi, e cifosi NON sono situazioni patologiche, salvo casi estremi e fortunatamente poco frequenti, ma adattamenti della colonna vertebrale, in risposta delle tensioni che attraversano il corpo. E' importante parlarne col suo medico o ortopedico, che le prescriverà gli esami diagnostici fondamentali nel suo caso. Gia con una RX si può avere un quadro più chiaro della situazione della sua colonna vertebrale, in particolare per quanto riguarda eventuali discopatie e\o degenerazioni artrosiche. Questo servirà ad escludere situazioni francamente patologiche a carico della colonna. Da come descrive i suoi sintomi, sembrerebbe probabile uno stato di stress e stanchezza profondi e da lungo tempo, che portano il corpo ad una postura e una mobilità articolare tali da non permetterle uno stato di benessere generale adeguato. I cesarei subiti, e le relative cicatrici, possono svolgere un ruolo importante in questo senso, soprattutto da un punto di vista meccanico. Sarebbe importante migliorare anche la qualità del sonno, con tutta probabilità non sufficiente a garantirle un buon recupero durante la notte. Dopo aver escluso situazioni di competenza prettamente medica, potrà avere un ottimo sollievo ai suoi sintomi rivolgendosi ad un Osteopata.
Scoliosi, e cifosi NON sono situazioni patologiche, salvo casi estremi e fortunatamente poco frequenti, ma adattamenti della colonna vertebrale, in risposta delle tensioni che attraversano il corpo. E' importante parlarne col suo medico o ortopedico, che le prescriverà gli esami diagnostici fondamentali nel suo caso. Gia con una RX si può avere un quadro più chiaro della situazione della sua colonna vertebrale, in particolare per quanto riguarda eventuali discopatie e\o degenerazioni artrosiche. Questo servirà ad escludere situazioni francamente patologiche a carico della colonna. Da come descrive i suoi sintomi, sembrerebbe probabile uno stato di stress e stanchezza profondi e da lungo tempo, che portano il corpo ad una postura e una mobilità articolare tali da non permetterle uno stato di benessere generale adeguato. I cesarei subiti, e le relative cicatrici, possono svolgere un ruolo importante in questo senso, soprattutto da un punto di vista meccanico. Sarebbe importante migliorare anche la qualità del sonno, con tutta probabilità non sufficiente a garantirle un buon recupero durante la notte. Dopo aver escluso situazioni di competenza prettamente medica, potrà avere un ottimo sollievo ai suoi sintomi rivolgendosi ad un Osteopata.
Buongiorno, mi chiamo Silvia e sono una fisioterapista.
Innanzitutto vorrei tranquillizzarla perchè la sua condizione non ha nulla di grave, anzi purtroppo spesso conducendo una vita poco attiva, sia per motivi lavorativi che familiari, le problematiche di schiena si accentuano.
La chiave per chi soffre di mal di schiena cronico è fare esercizio mirato con costanza, abbinato ad attività aerobica leggera come camminate di circa 30 minuti.
Capisco benissimo che tra lavoro e bambini non dev'essere facile, anzi, però le assicuro che se riesce a ricavarsi del tempo inizialmente ogni giorno e poi 2 o 3 volte la settimana da dedicare a se stessa per fare esercizio (20/30 minuti) in pochi mesi la situazione cambierà molto.
Per iniziare le consiglio di farsi valutare da un fisioterapista competente e impostare assieme a lui un percorso di esercizio mirato.
Innanzitutto vorrei tranquillizzarla perchè la sua condizione non ha nulla di grave, anzi purtroppo spesso conducendo una vita poco attiva, sia per motivi lavorativi che familiari, le problematiche di schiena si accentuano.
La chiave per chi soffre di mal di schiena cronico è fare esercizio mirato con costanza, abbinato ad attività aerobica leggera come camminate di circa 30 minuti.
Capisco benissimo che tra lavoro e bambini non dev'essere facile, anzi, però le assicuro che se riesce a ricavarsi del tempo inizialmente ogni giorno e poi 2 o 3 volte la settimana da dedicare a se stessa per fare esercizio (20/30 minuti) in pochi mesi la situazione cambierà molto.
Per iniziare le consiglio di farsi valutare da un fisioterapista competente e impostare assieme a lui un percorso di esercizio mirato.
Salve, sicuramente intraprendere un percorso fisioterapico con un terapista specializzato in rieducazione posturale globale ed integrare con esercizi attivi ad oc per il suo caso sarebbe il modo ottimale di agire.
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