Buongiorno gentili dottori. Maschio, 31 anni. Ho avuto a cavallo tra Dicembre 2023 e Gennaio 2024 u

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Buongiorno gentili dottori.
Maschio, 31 anni. Ho avuto a cavallo tra Dicembre 2023 e Gennaio 2024 un episodio di emorroidi, seguito da fecaloma di 9 giorni, seguito da ragade anale, seguito da una autodiagnosticata (ebbene sì) sindrome da ostruita defecazione da Ipertono del puborettale.

Ero andato dal proctologo dopo il fecaloma, quando ormai stavo bene, in quanto facevo fatica ad andare in bagno. Bypassando praticamente l'anamnesi, lo specialista mi svolge ispezione rettale, fa manometria anorettale e diagnostica: ragade anale posteriore con papilla anale ipertrofica e ipertono anale elevato. Voleva quindi operarmi settimana dopo di sfinterotomia laterale con asportazione della papilla anale ipertrofica. Deluso per non avermi ascoltato (non ho mai avuto male andando in bagno ne ho mai visto tracce e ematiche nella carta igienica) ho deciso di rifiutare l'intervento. Essendo fisioterapista e quindi essendo abituato a vedere l'operazione chirurgica come extrema ratio, chiesi a riguardo circa terapie alternative e conservative. Mi rispose che non servono a niente e che poi le ragadi tornano.

Pertanto mi sono attrezzato da solo, mi sono informato da solo anche e soprattutto sulla base di banche dati e mi sono svolto questa autoterapia:
- Dilagent con acqua calda (progressione nel tempo in termini di gonfiaggio e temperatura)
- Dilatan con acqua calda (progressione nel tempo in termini diametraggio e temperatura)
- Levorag, 2 al giorno dopo i dilatatori per aumentare l'assorbimento
- Antrolin, sopra il dilagent per migliorare l'assorbimento locale del farmaco.

Risultati: nel primo periodo con l'estrazione del dilagent ho visto cmq tracce ematiche sulla punta alle prime applicazioni. Poi nelle seguenti applicazioni scomparse. Sapendo che la ragade anale la ho avuta a capodanno, e che il tempo di cicatrizzazione avviene in 45-60 giorni vorrei andare avanti fino a fine febbraio con questo protocollo. Il tono anale é diminuito molto (ma ho capito che un buon 75% era psicosomatico) ora riesco a entrare molto più facilmente con il dilagent e il fastidio é molto meno. Il dilatan uso il 27. So che dovrei arrivare al 30 ma é veramente enorme. Riesco ad andare in bagno più facilmente e ci vado ogni giorno. Naturalmente sempre senza dolore. Tenesmo che avevo diminuito di un buon 90%. Mi sono autotrattato anche l'ipertono del pavimento pelvico ma purtroppo per il pubo rettale devo entrare internamente e da solo non riesco. Sono anche andato da una collega esperta in pavimento pelvico e si é notato con sonda (circa un mese fa ancora) un leggero ipertono del pavimento pelvico e dissinergia pelvica (mancato isolamento della pelvi e sincinesia degli addominali).

Attualmente i disturbi che ho ancora sono i seguenti, a mio parere attribuibili completamente alla papilla anale ipertrofica:
1) raramente prurito interno leggero (nulla di che)
2) discesa della papilla anale in tutti quei casi in cui svolgo l'attività di ponzamento. La papilla anale non esce, ma si può vedere e percepire in modo tattile. Negli altri casi (90% dei casi) in cui non spingo non ho sintomi perché la papilla non esce.
3) La papilla anale potrebbe essere un fattore di blando rischio di fecaloma (paura a spingere) e potrebbe cronicizzare la dissinergia pelvica (nella defecazione devo spingere il meno possibile altrimenti aumenta il rischio che scenda)
4) difficoltà ad evacurare. Sembrerebbe che l'ostruzione non sia solo funzionale (componente che tecnicamente ho risolto) a questo punto, ma che sia meccanica. É parecchio fastidiosa questa sensazione. Per andare in bagno devo spesso mettermi in posizioni particolari (anche se non necessariamente), oppure spingere un po' all'inizio (ma non troppo altrimenti mi scende la papilla), o aspettare che la sensazione di evacuare di intensifichi, così devo spingere meno volontariamente per farla uscire, ma esce in modo automatico.

Ora vorrei capire se farmi asportare o meno la papilla, sicuramente non ho intenzione di fare la sfinterotomia. Posso convivere con questo problema però se sono via devo portarmi via il dilatan più piccolo e della vasellina così nel caso andassi in bagno e spingessi e quindi mi scendesse la papilla la riporterei su meccanicamente. Con la chirurgia invece risolverei del tutto. Anche se vi é il rischio che ritorni, ma ipotizzo che a questo punto la ragade si sia cicatrizzata e che quindi la papilla non si ricrei.

Vorrei chiedervi a questo punto le seguenti informazioni che non trovo da nessuna parte.
1) La rimozione della papilla si effettua attraverso lisi della stessa tramite radiofrequenze/laser o deve essere asportata asportando l'ancoraggio che la lega alla membrana epiteliale del lume? Perché da video ho visto tecniche dove si eseguiva la prima, ma da quanto ho capito il proctologo mi parlava della seconda.
2) Il trattamento é doloroso? La sfinterotomia so che lo é ma questo intervento? Non trovo alcuna informazione in merito. Se non ricordo male sopra la linea dentata c'è meno innervazione quindi una asportazione della papilla che é sopra la ragade presumibilmente é oltre la linea dentata e quindi meno dolorosa solitamente.
3) La papilla anale é innervata? O é semplice tessuto fibroso? Insomma, fa male?
4) So che si fa anestesia locale ma persone che hanno fatto l'intervento (di sfinterotomia però) mi hanno detto che é dolorosissimo . Si può eventualmente assumere antidolorifici prima dell'intervento? Anche molto potenti come un tachidol mi riferisco.. Da quel che so, no in quanto agisce anche come anticoagulante. Però vorrei sapere una vostra opinione in merito e delle eventuali alternative per soffrire il meno possibile.

Grazie mille anticipatamente per la.
pazienza e scusatemi infinitamente per la longevità del messaggio! Ho avuto davvero un bruttissimo periodo. Grazie per il lavoro che svolgete, é davvero importante!
1) Escissione a lama fredda 2) Nessun trattamento chirurgico moderno è doloroso 3) Ovviamente sì, innervata 4) Ripeto il concetto: nessuno opera più senza anestesia, in quanto (fortunatamente) il Medioevo è finito

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Non sono sicuro che Lei debba essere operato. La sindrome ostruttiva da contrazione paradossa del muscolo pubo-rettale non è la conseguenza della papilla o della ragade ma generalmente è pre-esistente. Le consiglio una nuova valutazione completa (visita + manometria) e una ponderata strategia terapeutica. La chirurgia di per se è banale e per lo più indolore, grazie anche alle energie a basso impatto istolesivo che abbiamo a disposizione.
Buongiorno, in genere per le ragadi anali il mio modus operandi è sempre terapia medica e solo in seguito intervento in caso di insuccesso a trattamento conservativo. Inoltre nel suo caso era ed è indicato a mio avviso terapia riabilitativa per la dissinergia riportata sempre dopo una valutazione specialistica che ne confermi l’effettiva indicazione (riabilitazione del pavimento pelvico) in quanto patologia non chirurgica ma funzionale. Per quanto riguarda la papilla ipertrofica dipende molto dai disturbi che le provoca non necessariamente va asportata una volta guarita la ragade, e comunque sempre in anestesia con tecniche mininvasiva e minimo traumatismo ai tessuti (lama fredda).
Cordialità

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