Buongiorno. Essere destinatario di gentilezze straordinarie (nel senso di stra ordinario..), gesti a

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Buongiorno. Essere destinatario di gentilezze straordinarie (nel senso di stra ordinario..), gesti affettuosi, belle parole, richieste continue di frequentazioni, inclusione nelle loro vite, molto spontaneo, reciproco e piacevole MA, per una situazione di comodo, non vedersi realmente riconosciuto umanamente parlando nei propri di bisogni, non vedere rispettata la propria dignità, come se il loro modus operandi fosse l'unico previsto e venisse prima di qualunque altra modalità relazionale e, al mio tentativo di confronto, sfuggissero con scuse banali come se l'argomento fosse un autentico tabù.

Col latte alle ginocchia ho effettuato le mia scelta, dichiarandola all'occorrenza inutile dirlo con enorme amarezza, ma ciò nonostante una di loro timidamente non mi lascia andare del tutto.

Perché ci si comporta così????? Ma, oggettivamente, è nornale?!?
Buongiorno, la sua richiesta è poco chiara. Vorrei aiutarla, ma per poterlo fare avrei bisogno di più informazioni. Mi scriva in privato se preferisce. Un saluto cordiale, dott.ssa Manuela Leonessa

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Buongiorno, cosa vorrebbe sapere? Se non ho capito male lei chiede se è normale che lei trovi poco onesto fare dei complimenti solo per situazioni di comodo. Lei non si sente riconosciuto nei suoi bisogni da chi?
Comprendo il disagio che potrebbe venire da un suo lato caratteriale e che con una terapia potrebbe conoscere meglio per affrontare quotidianamente queste situazioni. Se vuole può scrivermi in privato per capire meglio qual è la sua richiesta.
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Gentile utente,
la situazione che descrive sembra essere molto complessa e posso comprendere la frustrazione che ne deriva. È comune in alcune relazioni che le persone mostrino affetto e gentilezza, ma allo stesso tempo non riconoscano o rispettino i bisogni dell'altra persona. Questo può derivare da un'incapacità di comprendere l'altro a un livello più profondo o da una difficoltà a cambiare le proprie abitudini e comportamenti. Infatti, le persone hanno modi diversi di relazionarsi e, a volte, possono essere rigide nel loro approccio. Se il loro modo di interagire è l'unico che conoscono e con cui si sentono a loro agio, potrebbero avere difficoltà a considerare e accettare altre modalità relazionali.
Le persone possono comportarsi in questo modo per diverse ragioni. Non tutti sono consapevoli dell'effetto delle loro azioni sugli altri. Potrebbero non rendersi completamente conto che il loro comportamento non soddisfa i bisogni altrui. Inoltre, evitare il confronto può essere un modo per mantenere una buona armonia, seppur fittizia ai suoi occhi, se ho compreso bene il suo messaggio.
Per quanto riguarda la normalità di tale comportamento, non esiste una risposta univoca. Ciò che descrive può essere considerato consueto in termini di frequenza con cui si verifica, ma non significa che sia sano o giusto. Le relazioni sane si basano sul rispetto reciproco, sulla comunicazione aperta e sul riconoscimento dei bisogni per entrambe le parti.
Se ha bisogno di ulteriore supporto, non esiti a chiedere l’aiuto di uno specialista nella sua zona. Le dinamiche relazionali possono essere complesse, ma con il giusto approccio e supporto, si può trovare un equilibrio più soddisfacente e potrebbe riflettere con un professionista su come si sente in questo tipo di relazione, approfondendo maggiormente ciò che sta vivendo.
Cordiali Saluti
Buongiorno, leggendo le sue parole percepisco una sensazione di amarezza e di incomprensione. Per rispondere in modo adeguato alla sua domanda, avrei bisogno di maggiori informazioni. Se ha piacere può scrivermi in privato e le dedicherò l'attenzione che merita. Buona giornata
Buongiorno,
per poterle dare una risposta mi servirebbe capire un po' meglio la sua richiesta. Cosa intende con "è normale fare così?": a quali specifici atteggiamenti fa riferimento e in quale ambiente/contesto accadono?
Mi contatti pure privatamente, sono disponibile per fare due chiacchiere.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Gentile utente, capisco quanto possa essere difficile e frustrante sentirsi apprezzati solo superficialmente, ma non nei propri bisogni e nella propria dignità. È normale desiderare relazioni reciproche e rispettose. Spesso, le persone possono comportarsi in modo difensivo o evitare argomenti scomodi per vari motivi, inclusa la paura del confronto o la mancanza di consapevolezza delle proprie azioni. Il comportamento che descrive, purtroppo, può essere comune in dinamiche relazionali dove non tutti i partecipanti condividono gli stessi valori o aspettative. Le suggerisco di mantenere fermo il rispetto per se stesso e di comunicare chiaramente le sue necessità. Se queste non vengono accolte, potrebbe essere utile riflettere se continuare a investire in queste relazioni. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti o per una consulenza approfondita, anche online. Un caro saluto, Dott. Fabio Di Guglielmo
Buongiorno, grazie per averci scritto. Senza dubbio si comprende tanta amarezza, frustrazione e tanta...tanta delusione. Tuttavia non mi è chiara la situazione e non riesco a dare un aiuto concreto. Se ritiene utile mi scriva in privato o vediamoci online. Un caro saluto, Dott.sa Elena Pedrini (Brescia)
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace che la situazione che descrive non la faccia sentire compreso nei suoi bisogni, si percepisce la frustrazione che ne traspare. Emerge tuttavia anche una certa confusione nel raccontarsi, forse dovuta al voler dare un'idea generica della situazione, forse dovuta anche a poca chiarezza interna e a disagio protratto rispetto a queste frequentazioni che sembra non la soddisfino.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e identificare come esprimere i suoi bisogni in relazione.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.

Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Buon pomeriggio. Allora se ho capito bene descrive una situazione in cui lei è destinatario/A di attenzioni speciali da parte di alcune persone (che sono immagino dei suoi potenziali partner). Dall'altra parte queste attenzioni che riceve sono accompagnate da "disattenzioni" nei confronti della sua persona, che la fanno sentire appunto "col latte alle ginocchia" e che con amarezza decide di abbandonare. Purtroppo è difficile capire il motivo del comportamento altrui da questo tipo d'informazioni. Potrebbe esserci un'aspetto seduttivo nelle persone che cita che le induce a comportarsi in un modo diciamo "manipolativo". Potrebbe essere utile capire in che modo questi caratteri si incontrano con il suo. Possibili domande potrebbero essere: sono davvero tutte così le persone che incontro? come si arriva così spesso a questo punto? cosa vorrei da questo tipo di persone? Queste potrebbero essere delle questioni utile per capire poi che fare ed in ogni caso evitare i vissuti spiacevoli che queste dinamiche naturalmente provocano.
A disposizione, dott. Scarpitti Lorenzo
Gentile Utente, comprendo quanto sia frustrante trovarsi in questa situazione e la ringrazio per averla condivisa con noi.
Affetto, gentilezza, presenza non sempre sono la soluzione quando di base non si riesce a "vedere l'altro". Di fatto, ci sono persone che per predisposizione, carattere, abitudine e tutela tendono a manifestare tali agiti per non correre il rischio di stare in profondità.
E' naturale se oggi si sente circondato da persone che non la comprendono, e che non riescono a "vedere" ciò che lei prova, esperire tali sentimenti.
Per questo vorrei ricordarle che potrà avere sempre la possibilità e la libertà di scegliere le persone con le quali stringere legami ed instaurare relazioni poiché il suo benessere è la cosa più importante. Tutti meritiamo rapporti autentici e profondi.
Infine, le ricordo che il cambiamento richiede tempo, ed è probabile che le persone che oggi la circondano non riescano a cogliere appieno ciò che sta cercando di comunicare. Tuttavia, con perseveranza e obiettivi chiari, si otterranno anche i risultati desiderati.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Martina Veracini
Buongiorno,
Mi dispiace molto sentire che si trova in una situazione così difficile e frustrante. Capisco quanto possa essere doloroso sentirsi trascurato nei propri bisogni e non vedersi riconosciuto a livello umano, nonostante le apparenze di gentilezza e affetto.

Sarei felice di approfondire questa discussione e aiutarla a esplorare meglio i suoi sentimenti e la situazione che stai vivendo. Se le fa piacere, puo' scrivermi in privato quando si sente pronto.

Un caro saluto
Buongiorno. Stai mettendo in campo tante emozioni percepite e diventa difficile poter esserti di aiuto. Se volessi "sbrogliare la matassa" mi trovi disponibile. Coraggio
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Buongiorno.
Quello che arriva dalle sue parole è sicuramente la complessità di relazioni ma ancora prima l'enorme peso per lei. Tanto che non ci dice nemmeno di chi sta parlando.
Quindi sicuramente è qualcosa che merita un approfondimento in un contesto protetto in cui lei possa esprimere meglio le emozioni che la invadono.
Le propongo un colloquio conoscitivo online. Spero che possa risultarle utile.
Buongiorno!
Non sempre una relazione d’amore o d’amicizia si sviluppa in modo paritetico. A volte un partner prende il sopravvento e “gestisce” il rapporto secondo il proprio punto di vista, assecondando atteggiamenti e comportamenti che, pur essendo involontari, possono ferire profondamente.
Non lasciare andare del tutto il partner serve per continuare a sentirsi amati. Separarsi da una persona che ha svolto un ruolo importante nella propria vita non è mai semplice. Se il suo compagno non è in grado di farlo, forse potrebbe essere lei a troncare una relazione che non le sta dando quello di cui ha bisogno. Avere la forza di lasciare andare significa mettere se stessa al centro del proprio mondo, ridando valore ai sentimenti che ritiene più autentici e esigendo il meglio per sé.
La sua domanda, ancorché poco chiara, lascia trasparire molta amarezza ma rivela anche la presenza di una volontà chiarificatrice.
Se lo ritiene utile, resto a sua disposizione in studio o online per approfondire questi temi e, come dicevano i popoli latini, ad maiora semper! Barbara Felcini
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. E' difficile capire bene la situazione da quello che ha scritto e quindi è difficile anche darle una risposta. Quello che vorrei chiederle è se scoprisse il perchè di tutto ciò, in che cosa questo le potrebbe essere di aiuto? E cosa fa o non fa lei affinché l'altra persona non riesca a lasciarla andare del tutto?
Inoltre mi sembra (non so se l'ho interpretato io) che questa situazione si sta ripetendo con più di una persona, quindi forse potrebbe esserle di aiuto parlarne con un professionista per diventare consapevole di come mai le capita di avere a che fare con persone che fanno gesti straordinari, ma in cui lei non si sente riconosciuto.

Saluti
Elisabetta.
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Ciao! ho letto la tua domanda è la prima cosa che mi viene da scrivere è che:e relazioni umane sono complesse e spesso sfidanti!
Quando ci troviamo in situazioni in cui riceviamo gentilezze e affetto, ma allo stesso tempo non ci sentiamo veramente riconosciuti o rispettati nei nostri bisogni e nella nostra dignità, può essere frustrante e doloroso. Alcune persone sono naturalmente più egoiste o meno empatiche. Potrebbero concentrarsi solo sulle loro esigenze e desideri, senza considerare gli altri.La persona che non ti lascia andare potrebbe avere paura di perderti completamente. Anche se timidamente, potrebbe cercare di mantenere un legame per non affrontare la solitudine o la separazione.
In ogni caso, è importante comunicare apertamente con loro. Esprimi i tuoi sentimenti e le tue esigenze in modo chiaro e rispettoso.
Ricorda che ogni relazione è unica, e ciò che è "normale" può variare notevolmente. Quello che conta di più è come ti senti e come vuoi essere trattato.
Dott.ssa Angela Greco
"una di loro timidamente non mi lascia andare del tutto..." Mi colpiscono queste parole che Lei ha scritto. Mi viene spontaneo chiederle: E' sicuro che sia una di loro a non lasciarla andare, oppure è Lei che non lascia andare....? Un cordiale saluto! Dott.ssa Rosa Genovese
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Buonasera e grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. Da ciò che leggo sembra di capire che il tuo desiderio sia di profondità emotiva, al contrario della superficialità nella quale purtroppo incorre. La maturità emotiva prevede dei percorsi interiori che vanno esperiti e successivamente interiorizzati. È possibile che questi “loro” di cui parli, non abbiano avuto la possibilità di fare tali esperienze. Per ulteriori approfondimenti, ti invito a un primo colloquio conoscitivo. Resto a disposizione. Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cristiano.
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Salve, dal suo racconto, sembra che lei ricevendo molte attenzioni e gesti affettuosi, ma che manchi un vero riconoscimento dei tuoi bisogni e della tua dignità. Le consiglio di intraprendere un percorso con uno/a psicologo/a per esplorare questi suoi vissuti. Cordiali Saluti. Dott. Edoardo Bunone.
Ciao, da quello che si evince dal racconto è la rabbia, frustrazione che prova all'interno di questa relazione, dato soprattutto dall'ambivalenza di comportamenti che la persona di cui parla mette in atto nei suoi confronti. Provocando in lei sentimenti di rabbia e frustrazione. Da come scrivere, parlando al plurale, mi fa intendere che sta vivendo o una doppia relazione: "ma ciò nonostante una di loro timidamente non mi lascia andare del tutto" e quindi non riesce a porre fine a uno dei rapporti, oppure sta vivendo anche questa volta le stesse dinamiche relazionali. Penso che sia utile che rifletta su cosa vuole in un relazione che espliciti emotivamente le problematiche relazionali che sta incontrando, e anche un autoanalisi di come si comporta, si relaziona nei confronti dell'altro. Un saluto Dott.ssa Francesca Carmela Sommella.

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