Buongiorno, è oramai da circa 6-7 mesi che ho nausea su base quotidiana principalmente dopo i pasti
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Buongiorno, è oramai da circa 6-7 mesi che ho nausea su base quotidiana principalmente dopo i pasti e soprattutto dopo cena al quale si aggiungono conati di vomito praticamente tutte le notti. Se non vomito tutto ciò che ho mangiato a cena è già grazie. Trattato inizialmente con gastroprotettori sospettando una gastrite, nulla è migliorato. A seguito di ciò il mio dottore mi fece fare urine e sangue che erano perfettamente nella norma. Tutti i valori perfetti. Continuando però ad avere vomito notturno/post pasto e sopettando l'helicobacter il mio dottore decise allora di provare con l'esame delle feci il cui risultato fu negativo al batterio. Niente helicobacter nè gastrite nè reflusso dato che non ho sensazione di 'acido'. Provato inoltre tutta una serie di prodotti naturali del tipo perido natural e via dicendo senza successo. È possibile avendo escluso praticamente tutto che possa trattarsi di patologie psicologico nervose che quindi influiscano sul sistema? Se no cosa consigliate ulteriormente? Se si è possibile fare una valutazione psichiatrca/psicologica tramite ssn?
Grazie mille
Grazie mille
Dr. Giandomenico Mascheroni
Endocrinologo, Medico di medicina generale, Medico certificatore
Carnago
Buon giorno. Direi senza dubbio di fare riferimento al proprio medico curante. Valutarà s e continuare iter diagnostico (gastroscopia? colonscopia? eco addome?) . senza dubbio una valutaizone psichiatrica è effettuabile tramite il ssn
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Salve. Potrebbe trattarsi di ernia iatale e ciò spiegherebbe il vomito notturno. Sarebbe utile una esofagogastroscpia o una ph-metria in modo da escludere un'ernia iatale da scivolamento. Escluso tutto ciò, una visita neuro-psichiatrica.
Buongiorno, prima di andare dal neuropsichiatra dovrebbe completare gli accertamenti sull'apparato digerente, quindi si rechi dal suo medico di base; è possibile sottoporsi a visita psichiatrica col servizio sanitario nazionale.
E' bene innanzitutto effettuare tutti gli esami medici necessari, come sta già effettuando.
Ormai la correlazione mente-corpo è un fatto più che assodato nella scienza moderna: il fatto stesso che stia già vagliando questa possibilità mi fa dire che forse vale la pena approfondire la questione da un punto di vista emotivo-psicologico
Ormai la correlazione mente-corpo è un fatto più che assodato nella scienza moderna: il fatto stesso che stia già vagliando questa possibilità mi fa dire che forse vale la pena approfondire la questione da un punto di vista emotivo-psicologico
Buongiorno, credo che abbia seguito il giusto iter per cercare di comprendere la natura del suo malessere e poterlo in questo modo curare. Se anche secondo il suo medico è necessario fare ulteriori accertamenti, approfondisca la natura medica della problematica. Credo anche che il suo dubbio sulla possibile natura psicosomatica del suo disturbo sia legittimo: a volte il corpo si fa portatore di sintomi perché la nostra psiche non riesce a trovare un “linguaggio” per esprimersi, lasciando che sia il corpo a parlare al suo posto. Così il corpo si “ammala” e i sintomi che manifestano questo disagio diventano campanello di allarme per una possibile ri-lettura della nostra unità mente/corpo e anche una occasione per cercare un nuovo equilibrio.
In questo caso non è necessaria una valutazione neuro-psichiatrica, ma una consulenza psicologica.
Un caro saluto
In questo caso non è necessaria una valutazione neuro-psichiatrica, ma una consulenza psicologica.
Un caro saluto
Salve, se il medico ha escluso qualsiasi causa organica, potrebbe essere utile fare dei test psicologici (più che una valutazione psichiatrica che la porterebbe probabilmente solo all'assunzione di ansiolitici), per la valutazione del suo profilo di personalità e per vedere che capacità o quanto è portato ad utilizzare il corpo. Non so se il SSN fa questo su richiesta. Sinceramente non credo proprio. In alternativa concordo con i colleghi che comunque le indicano un colloquio psicologico di indagine preliminare, ma, ripeto, solo dopo che sia stata esclusa qualsiasi causa organica.
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Gentile Utente,
Il dubbio circa la natura psicosomatica dei suoi disturbi è più che lecita. Esiste, infatti, una strettissima connessione tra la mente e il corpo e, in particolare, lo stomaco è l’organo che risente di più di problematiche legate alla sfera emotiva. Provi a rispondere a queste domande: si sente sotto stress? C’e’ qualcosa nella sua vita che le crea particolari ansie, paure, turbamenti? Le cause psicologiche possono essere molteplici ma, ad ogni modo, concordo con i colleghi medici sulla necessità di escludere in primis cause di natura organica. Il mio consiglio, pertanto, è di completare tutti gli esami che le suggerirà il suo medico di famiglia o, eventualmente, un gastroenterologo. Se gli esami dovessero continuare a dare esito negativo, si rivolga ad uno psicologo-psicoterapeuta della Sua zona.
In bocca al lupo!
Cordialmente,
GF
Il dubbio circa la natura psicosomatica dei suoi disturbi è più che lecita. Esiste, infatti, una strettissima connessione tra la mente e il corpo e, in particolare, lo stomaco è l’organo che risente di più di problematiche legate alla sfera emotiva. Provi a rispondere a queste domande: si sente sotto stress? C’e’ qualcosa nella sua vita che le crea particolari ansie, paure, turbamenti? Le cause psicologiche possono essere molteplici ma, ad ogni modo, concordo con i colleghi medici sulla necessità di escludere in primis cause di natura organica. Il mio consiglio, pertanto, è di completare tutti gli esami che le suggerirà il suo medico di famiglia o, eventualmente, un gastroenterologo. Se gli esami dovessero continuare a dare esito negativo, si rivolga ad uno psicologo-psicoterapeuta della Sua zona.
In bocca al lupo!
Cordialmente,
GF
Buongiorno, è opportuno eseguire tutte le indagini mediche necessarie per escludere le cause organiche. Il dubbio sulla possibile natura psicosomatica del suo disturbo è legittimo. Corpo e mente sono strettamente correlati. Consiglierei comunque di intraprendere un percorso psicologico al di là dell'esito delle indagini mediche. Ad esempio un percorso di Mindfulness è un modo per prendersi cura del corpo e della mente, sviluppando la capacità di stare nel presente; un metodo sistematico per gestire stress, dolore e malattie, ma anche per affrontare efficacemente le sfide della vita quotidiana; una capacità intrinseca a noi esseri umani da sempre, che va semplicemente riscoperta.
Un caro saluto
Un caro saluto
Gentilissima, replico la risposta dei/le colleghi/e: sta seguendo perfettamente l’iter consigliato, prima escludere le cause organiche e poi effettuare una visita d’indagine psicologica.
Sono certa però che questa situazione, qualunque sia la causa, sia molto invalidante e, per quanto non ne accenna nella sua lettera, immagino il profondo disagio e la stanchezza associata. Le consiglio, quindi, comunque un percorso psicologico per farsi aiutare e sostenere.
Sono certa che nella sua città esistono centri d’ascloto a tariffe agevolate. Se vivesse a Roma sarei ben lieta di invitarla presso il centro d’asco di cui sono responsabile. In bocca al lupo, dott.ssa Celentano
Sono certa però che questa situazione, qualunque sia la causa, sia molto invalidante e, per quanto non ne accenna nella sua lettera, immagino il profondo disagio e la stanchezza associata. Le consiglio, quindi, comunque un percorso psicologico per farsi aiutare e sostenere.
Sono certa che nella sua città esistono centri d’ascloto a tariffe agevolate. Se vivesse a Roma sarei ben lieta di invitarla presso il centro d’asco di cui sono responsabile. In bocca al lupo, dott.ssa Celentano
Buon giorno! Capisco il suo problema ed il disagio che le può recare. Ho avuto altri pazienti con il suo problema e dopo accurati esami clinici ed anche ricoveri sono stati indirizzati al mio studio. Io le consiglio caldamente di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che riesca a scegliere per lei la terapia più consona. Con alcuni pazienti ho utilizzato tecniche di rilassamento, ipnosi , oniroterapia oltre al colloquio psicoterapico clinico. Perciò non si arrenda e, se dal punto di vista fisico non ha niente, vedrà che con una buona psicoterapia risolverà il problema.
Io ho lo studio a Firenze. La saluto cordialmente. Lina Isardi
Io ho lo studio a Firenze. La saluto cordialmente. Lina Isardi
Buonasera, concordo con i colleghi. Purtroppo non so dirle se il SNN fornisca una valutazione riguardo i disturbi psicosomatici, ma se così non fosse le consiglio comunque di rivolgersi ad un collega privatamente per poter identificare o escludere la presenza di patologie psicologiche. Cordialmente, dott. Argo Penovi
Salve, come hanno già detto i colleghi è sempre bene escludere ogni fattore organico. Tuttavia questo non esclude la possibilità di fare degli incontri di consulenza psicologica. Gli aspetti psichici influiscono certamente sul fisico, così come una patologia biologica fastidiosa può influire sugli aspetti psicologici. Insomma le due cose non sono slegate! Il mio consiglio è quello di seguire parallelamente le due strade e vedrà che ne verrà a capo. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Saluti Dott.ssa Aloisi
Gentile utente,
la situazione descritta merita approfondimenti diagnostici nel campo medico. E' necessario escludere patologie organiche che concorrono a causare la sintomatologia descritta, e che non sono necessariamente state indagate (ad es, una presenza di ipocloridria, che giustificherebbe la mancanza di sensazione "acida" e la contemporanea inefficacia degli IPP). A seguito dell'esclusione di motivazioni organiche a causa dei sintomi, è possibile rivolgersi a un professionista della salute mentale per indagare eventuali cause psicologiche. L'apparato gastrointestinale e le sensazioni di nausea e vomito sono legate ad aspetti vagali che possono senz'altro essere modulate anche da fattori emotivi. Al di là del fatto che ne siano la causa principale o meno, una valutazione psicologica e un percorso volto a rimodulare fattori stressanti sarà di sicuro beneficio. Lo stesso carico legato al vivere quotidianamente una situazione pesante come quella da Lei descritta potrà essere oggetto delle sedute con il/la collega. Per questo motivo, non necessariamente i due percorsi devono essere svolti separatamente - ribadisco tuttavia al momento la necessità di proseguire l'iter medico diagnostico.
In bocca al lupo!
cordialmente
DMP
la situazione descritta merita approfondimenti diagnostici nel campo medico. E' necessario escludere patologie organiche che concorrono a causare la sintomatologia descritta, e che non sono necessariamente state indagate (ad es, una presenza di ipocloridria, che giustificherebbe la mancanza di sensazione "acida" e la contemporanea inefficacia degli IPP). A seguito dell'esclusione di motivazioni organiche a causa dei sintomi, è possibile rivolgersi a un professionista della salute mentale per indagare eventuali cause psicologiche. L'apparato gastrointestinale e le sensazioni di nausea e vomito sono legate ad aspetti vagali che possono senz'altro essere modulate anche da fattori emotivi. Al di là del fatto che ne siano la causa principale o meno, una valutazione psicologica e un percorso volto a rimodulare fattori stressanti sarà di sicuro beneficio. Lo stesso carico legato al vivere quotidianamente una situazione pesante come quella da Lei descritta potrà essere oggetto delle sedute con il/la collega. Per questo motivo, non necessariamente i due percorsi devono essere svolti separatamente - ribadisco tuttavia al momento la necessità di proseguire l'iter medico diagnostico.
In bocca al lupo!
cordialmente
DMP
Gentile utente, come suggerito dai colleghi credo sia opportuno prima di tutto escludere cause organiche che possano determinare l'insorgenza dei suoi sintomi. Una volta effettuati tutti gli accertamenti suggeriti dal suo medico curante, in assenza di una diagnosi precisa e di una relativa terapia, interrogarsi sulla natura psicologica dei suoi disturbi potrà esserle sicuramente di aiuto. Ritengo che i suoi interrogativi siano più che leciti e ci tengo a sottolineare che fattori organici e psicologici spesso si influenzano fra loro. Spero vivamente che possa stare presto meglio. Può in ogni caso rivolgersi al SSN per una valutazione psicologica (qualora lo ritenesse necessario), in conformità alle modalità utilizzate dal Servizio competente nella sua zona di residenza. Cordialmente, dott.ssa Ilaria Vono
Buongiorno, come aveva suggerito un collega precedentemente è possibile che siano indicati altri approfondimenti diagnostici, come la gastroscopia.
Non mi è del tutto chiaro se questo iter diagnostico è stato seguito da un gastroenterologo oppure dal suo medico di base.
Se non è ancora seguito da un gastroenterologo le suggerirei di chiedere la valutazione dello specialista.
Detto ciò è del tutto plausibile che sia una condizione psicosomatica, i disturbi gastrici ne sono sono una manifestazione piuttosto comune.
Una visita psichiatrica è senza dubbio prenotabile trabile ssn, ma non è detto che l'approccio farmacologico sia il più indicato nel suo caso, o comunque non in modo esclusivo, ma eventualmente congiuntamente ad una psicoterapia.
Un caro saluto
Non mi è del tutto chiaro se questo iter diagnostico è stato seguito da un gastroenterologo oppure dal suo medico di base.
Se non è ancora seguito da un gastroenterologo le suggerirei di chiedere la valutazione dello specialista.
Detto ciò è del tutto plausibile che sia una condizione psicosomatica, i disturbi gastrici ne sono sono una manifestazione piuttosto comune.
Una visita psichiatrica è senza dubbio prenotabile trabile ssn, ma non è detto che l'approccio farmacologico sia il più indicato nel suo caso, o comunque non in modo esclusivo, ma eventualmente congiuntamente ad una psicoterapia.
Un caro saluto
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