Buongiorno, è la prima volta che scrivo e cercherò di essere sintetica. Sono una persona estremament

19 risposte
Buongiorno, è la prima volta che scrivo e cercherò di essere sintetica. Sono una persona estremamente romantica, tutto ruota attorno all’amore e quando mi innamoro sono sempre felicissima. Sono attualmente innamorata di un ragazzo, che in realtà non conosco, solo di vista, dunque non stiamo insieme. Non mi importa star con lui, traggo benessere solo dai miei sentimenti, amo ascoltare la musica e immaginare scenari e provare emozioni in quel momento. E’ la mia bolla, il mio momento, metto le cuffie e dimentico tutto. Un giorno, il 15, tutto di colpo si è spento. Ricordo di essermi messa le cuffie come sempre… ma di non aver provato le emozioni solite, ma meno intense.. sono finita in una situazione di panico e mi sono ritrovata a piangere di continuo e a pormi di continuo la domanda “lo amo o no” cercando rassicurazioni e quindi di stimolarmi emozioni ma non funzionava. Terrore puro, mai provato. Sono andata dal mio psicologo e lui, ascoltandomi e facendomi delle domande, ha affermato che io soffro di senso di colpa patologico, mi sento in colpa per situazioni in cui non centro nulla e quindi per punirmi tendo a sabotarmi privandomi delle cose che mi rendono più felice. In effetti ripensandoci, nei giorni precedenti mi sono sentita un sacco in colpa nei confronti dei miei genitori, in quanto siamo andati a fare compere per quattro giorni di seguito, e io sono una persona estremamente parsimoniosa, quasi ossessionata, anche quando si va a fare la spesa, e in quel contesto quasi arrivati ad impedire ai miei di comprare le cose. Mi piace togliermi qualche sfizio, ma sempre risparmiando il più possibile, posso definirla un’ossessione non gravissima ma un’ossessione. In quei quattro giorni, mia madre ha speso molto, ovviamente ha comprato delle cose anche per lei, abbiamo un rapporto meraviglioso, lei ama farmi regali, senza pensare al budget, ama rendermi felice.in passato è capitato spesso che io mi sentissi in colpa senza motivo e ricordo che quando ero più piccola per punirmi mi toglievo delle cose che mi facevano felice, ma lo facevo volontariamente. Il mio psicologo hai ipotizzato che questa volta la cosa sia stata involontaria e che quindi io sia arrivata a privarmi involontariamente della mia attuale felicità. Mi ha detto che uno dei rimedi e cercare di creare una sorta di distacco momentaneo con questa persona, per un tot di tempo e quindi ripulirmi, affermando che ho sovraccaricato la mente. Gli ho parlato anche della mia idea che potesse essere DOC da relazione, ma lui ha detto che non è così e ha citato il meta pensiero, anche se non ho capito bene cosa fosse. Volevo sapere da voi se la sua spiegazione è plausibile, se veramente può esserci un nesso tra senso di colpa patologico nei confronti di una persona e sentimenti appiattiti nei confronti di un’altra. Ho notato in realtà un cambiamento: nei giorni prima della seduta piangevo costantemente e cercavo costantemente di stimolarmi delle emozioni, provavo solo tristezza, però comunque provavo qualcosa. Mi sembrava di vivere un inferno. Dal giorno della terapia invece mi sento leggermente diversa, ho smesso di farmi la domanda sul lo Amo oppure no e ho smesso di darmi una risposta, ma è stato involontario.avrò anche smesso di tartassarmi con la domanda che prima mi facevo di continuo, però adesso verso in una sensazione di apatia, non riuscendo più neanche a piangere, e qualora mi capitasse davanti agli occhi qualcosa che mi ricorda lui sono semplicemente spenta, né felice né triste. Potrebbe essere paura, dato che ogni volta che so di dover avere a che fare con lui per un motivo per un altro mi sale l’ansia? Ho anche paura che la diagnosi sia sbagliata ed in realtà sia semplice disinnamoramento, ma lui mi ha fatto notare che se fosse così non ci starei male. Non so se questo cambiamento che ho riportato sia positivo oppure negativo, forse preferivo piangere e sentire la sua mancanza piuttosto che versare in questa situazione. Vorrei tanto avere anche qualche consiglio da voi…
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, il suo racconto è ricco di spunti che meritano attenzione. Penso che insieme al terapeuta può affrontare al ,eglio i suoi dubbi. Saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Gentile utente di mio dottore,
il suo racconto esprime tantissimi elementi che meriterebbero un approfondimento. Continui la psicoterapia, e si confronti con il collega in merito a tali aspetti, potrebbero rappresentare un interessante spunto su cui lavorare.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gent.le utente,
mi spiace per la situazione di disagio che prova.
Il consiglio che posso darle è di fidarsi del suo terapeuta e approfondire con lui tutto questo.
Non vorrei sembrarle brusca, ma mi domando: avete già affrontato la tematica "relazione immaginaria vs relazione reale"?
Rimango a disposizione per eventuali, ulteriori consulti.
GR
Buonasera, ci sono diversi elementi del suo racconto che meritano senz'altro continuo approfondimento come sta già facendo con lo psicologo. Le consiglio di proseguire la strada con lui, e qualunque di dubbio lei abbia, ne parli apertamente con lui. Questo non può che far bene alla terapia e rafforzare l'alleanza terapeutica.
Ciò che mi sento di dirle è riflettere su quanto lei viva così nella fantasia piuttosto nella realtà: come mai? Ha timore di ciò che può succedere affrontando davvero le situazioni? Vuole provare emozioni anche inerenti a ciò che vive? Sono domande che potrebbe prendere come spunto.
Un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Salve nella vita quando ci poniamo troppe domande finiamo per perdere di vista l obiettivo principale... L autorealizzazione. Sia onesta con il suo terapeuta gli parli dei suoi dubbi sulla diagnosi l alleanza terapeutica è uno strumento fondamentale per il. Proseguo del percorso che sta facendo. Credo anche che sia arrivato il momento di togliere le cuffie e iniziare a vivere laa vita con tutti i rischi connessi e non solo immaginare di vivere nascosta e protetta sotto le sue cuffie c è una parte di lei che non si accontenta più faccia i conti con il suo essere parsimoniosa in modo da evitare di diventare avara anche con se stessa avara di sentimenti vive storie immaginarie senza dare amore vuole vivere emozioni quindi avere... Senza dare ha tanto di cui parlare con il suo psicologo si faccia meno domande e si ascolti di più
Le auguro il meglio
Buon pomeriggio,
continui a confrontarsi apertamente e serenamente col suo terapeuta, riportandogli le riflessioni che ha esposto qui. Vedrà che affrontarle insieme le sarà d'aiuto.
Cordialmente, EP
Buongiorno, è importante ascoltarsi e raccontarsi come lei sta facendo anche attraverso il suo messaggio. Sono a sua disposizione anche per una consulenza online. Cordialmente. Dott. Roberto Lasagna
Buonasera. Il mio suggerimento è quello di continuare a confrontarsi direttamente con lo psicologo con cui sta lavorando, esponendo ed esprimendo all'interno del suo spazio psicologico, in modo libero e aperto, tutti i dubbi, vissuti, sentimenti che ha esposto in questo spazio (potrebbe essere molto importante condividere anche il fatto che ha richiesto questo supporto da altri professionisti), e più in generale tutto ciò che ritiene importante relativamente all'esperienza che sta vivendo. Confrontandosi con altri professionisti mentre sta già svolgendo un percorso psicologico rischia di confonderla.
All'interno del suo percorso si permetta il tempo necessario per fare gradualmente chiarezza, lavorando sulla consapevolezza di se stessa e delle proprie relazioni, e sulla promozione del proprio benessere e della propria salute. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, come suggerito dai precedenti colleghi credo sia fondamentale la condivisione, dei dubbi qui espressi, con il suo attuale terapeuta. Il collega saprà sicuramente accompagnarla nell'esplorazione delle sue emozioni e nel raggiungimento di una piena consapevolezza di sè. Lo spazio di terapia è il luogo adatto per mettere in gioco i suoi vissuti ed elaborarli in un luogo protetto e di ascolto. Cordiali saluti, dott.ssa Anna Vinci
Buongiorno, dato che sta già facendo un percorso con un professionista, la cosa migliore sarebbe affrontare queste riflessioni direttamente con lui/lei.
E' difficile dire se la spiegazione è plausibile perchè mancano molti elementi. Per lei cosa è?
E come mai ha l'ansia ogni volta che sa di dover avere a che fare con lui? Cosa è che la fa stare male così? E cosa vorrebbe da lei?

Saluti
Elisabetta
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Salve, Lei già si è data una possibilità importante, uno spazio d’aiuto psicologico. Ci “rientri” appieno, portando lì quello che Le corrisponde, quello che Le corrisponde meno, quello che non comprende, i suoi “collegamenti”, in sintesi i suoi vissuti. Credo che solo in questo modo Lei possa dare il suo contributo alla costruzione di una buona alleanza di lavoro con il/la collega e possa tendere ancor più una mano a sé stessa. La ringrazio e La saluto cordialmente. Ignazio Gioia
Gentilissima, l’amore provato può far mantenere stabile uno stato di benessere, è un raggiungimento psicofisico che porta molto piacere. Il discorso del meta pensiero spiega in che modo la mente porta fuori da questa strada. Più che analizzare il perchè, potremmo osservare il come, come questo stato di apatia si protrae nel tempo anche contro la volontà? Mi chiedo se si stia rinforzando una auto-riflessione dei proprio pensieri che potrebbe spostare la consapevolezza non più sullo stato di benessere che comprende anche l’emozione, ma su troppi pensieri di come questo accade. Grazie della condivisione.
Buonasera, credo che lei abbia molte paure e che il lavoro con lo psicologo le sia proficuo perché riesce a contattarle e quindi a superarle. Continui a parlare con lui e vedrà che l'ansia del controllo sparirà. Anche quella che le fa temere di fare un percorso sbagliato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Sembra che tu stia attraversando un periodo molto turbolento emotivamente.

Quello che il tuo psicologo ti ha detto riguardo al senso di colpa patologico e al potenziale sabotaggio potrebbe avere senso. Il senso di colpa e l'autopunizione possono avere un impatto significativo sul nostro benessere emotivo e possono influenzare i nostri sentimenti e comportamenti. Sebbene possa sembrare un'idea difficile da comprendere, a volte il nostro subconscio può portarci a comportamenti che, sebbene possano sembrare controproducenti o dannosi, hanno uno scopo interno che può non essere immediatamente evidente.

Il meta pensiero, che hai menzionato, è una riflessione sulla nostra stessa mente e sui nostri pensieri. In altre parole, il meta pensiero consiste nel riflettere su ciò che stiamo pensando o sentendo. Può essere utile per comprendere meglio i nostri processi mentali e le nostre emozioni.

Per quanto riguarda il cambiamento delle tue emozioni dopo la terapia, è possibile che tu stia vivendo un periodo di adattamento e di elaborazione delle emozioni. La terapia può portare alla consapevolezza di aspetti di noi stessi che possono essere stati soppressi o ignorati, e questo può portare a una serie di reazioni emotive diverse. Potrebbe esserci un periodo di confusione e instabilità emotiva mentre lavori su te stessa e sulle tue emozioni.

Riguardo al tuo interesse amoroso per il ragazzo di cui hai parlato, è possibile che la tua situazione attuale stia avendo un impatto sulle tue emozioni e sul tuo coinvolgimento emotivo. Può essere che il senso di colpa e l'ansia stiano influenzando la tua capacità di provare emozioni intense verso questa persona o che tu stia cercando di proteggerti emotivamente.

Ti consiglio di continuare a lavorare con il tuo psicologo per esplorare queste emozioni e pensieri in modo più approfondito e per trovare delle strategie per gestire il senso di colpa e l'ansia. La terapia può aiutarti a fare chiarezza sulle tue emozioni e a trovare modi per affrontare il senso di colpa in modo più sano e costruttivo.

Inoltre, non aver paura di esplorare i tuoi sentimenti per il ragazzo di cui hai parlato e di parlare apertamente con lui delle tue emozioni. Comunicare apertamente può aiutare entrambi a capire meglio i sentimenti reciproci e a trovare una soluzione che sia giusta per entrambi.

Ricorda sempre che la tua salute mentale è importante e se senti di avere bisogno di supporto aggiuntivo, non esitare a cercare aiuto da un professionista della salute mentale qualificato.
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Comprendo la tua preoccupazione riguardo al cambiamento repentino dei tuoi sentimenti. È possibile che il senso di colpa patologico che hai menzionato abbia un impatto sulle tue emozioni e sul modo in cui ti relazioni con gli altri. Tuttavia, la connessione diretta tra il senso di colpa e i sentimenti appiattiti verso questa persona specifica richiede una valutazione più approfondita da parte di uno specialista. È importante continuare a lavorare con il tuo psicologo per esplorare ulteriormente queste dinamiche e trovare modi per affrontarle. Il meta-pensiero si riferisce alla consapevolezza dei propri pensieri e alle modalità di pensiero. Continua a esplorare queste tematiche durante le tue sessioni terapeutiche per ottenere un sostegno adeguato. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Mi dispiace sentire che stai attraversando questo momento difficile e confuso. Sembra che tu stia affrontando una serie di emozioni complesse e che tu stia cercando di capire cosa stia succedendo nella tua vita sentimentale e emotiva. È positivo che tu abbia cercato il supporto di un professionista, il tuo psicologo, per esplorare queste questioni.

La tua descrizione di sentirsi in colpa senza motivo apparente e di avere un senso di auto-sabotaggio potrebbe essere indicativa di alcuni aspetti del tuo benessere mentale che potrebbero richiedere attenzione e lavoro. La terapia può aiutarti a esplorare questi sentimenti, a comprendere meglio le tue reazioni emotive e a sviluppare strategie per affrontarli in modo più sano.

Quanto al cambiamento dei tuoi sentimenti nei confronti di questa persona di cui sei innamorata, è importante sottolineare che le emozioni sono complesse e possono variare nel tempo. Non è raro che le persone attraversino fasi in cui i loro sentimenti sembrano cambiare o diventare più confusi. Questo non significa necessariamente che sia un problema di "senso di colpa patologico" nei confronti di un'altra persona, ma potrebbe essere legato a vari fattori, tra cui stress, ansia o anche solo la naturale evoluzione dei sentimenti.

L'idea di creare un distacco temporaneo dalla persona di cui sei innamorata potrebbe essere una strategia da considerare. Questo potrebbe permetterti di dare spazio a te stessa per capire meglio i tuoi sentimenti e le tue emozioni. Tuttavia, è importante farlo in modo equilibrato e non come una forma di auto-punizione.

Continuare la terapia con il tuo psicologo è essenziale, poiché lui può aiutarti a esplorare ulteriormente questi sentimenti, a sviluppare una comprensione più profonda di te stessa e a trovare modi per gestire il senso di colpa e altri pensieri negativi.

Infine, cerca di essere paziente con te stessa e di accettare che le emozioni possono cambiare nel corso del tempo. Continua a lavorare sulla tua salute mentale e cerca il supporto di amici e familiari di cui ti fidi durante questo processo.
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi rendo conto del disagio che sta provando e delle difficoltà che sta vivendo.
Un parere psicologico per essere funzionale necessita di tanti dettagli, di ascolto e di una forte fiducia da entrambe le parti. Per tale ragione le assicuro la mia disponibilità se fosse interessato a ricevere maggiori informazioni e uno spazio sicuro in cui poter parlare.
Dott.ssa Veronica Guidi
Buongiorno, percepisco molta confusione rispetto ai suoi sentimenti. Il bisogno di trovare una definizione di cosa succede nella sua mente sembra prendere il sopravvento e generarle ansia. Piuttosto che tentare di dare un nome o cercare una diagnosi, provi semplicemente a valorizzare i suoi stati d'animo, perché alla fine, sono le emozioni che viviamo ad essere importanti. La terapia è un'ottima scelta, le suggerisco di continuare e sono certa che imparerà a conoscersi sempre meglio e ad avere sempre più chiarezza rispetto ai suoi sentimenti. Dr.ssa Laura Raco

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