Buongiorno, è dal 2018 che soffro di cervicalgia e dolori alla parte alta della schiena che a vol
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Buongiorno,
è dal 2018 che soffro di cervicalgia e dolori alla parte alta della schiena che a volte mi danno anche vertigini. Negli ultimi 3 anni si trasforma, almeno una volta al mese, in una fastidiosissima cefalea tensiva che raramente riesco a sopportare e per cui devo assumere tachipirina 1000 o brufen 600. Ho provato ad andare da fisioterapista, fisiatra e osteopata ma non ho ottenuto molto. Ho provato anche con la fisiokinesiterapia e i tape ma anche li non ho avuto miglioramenti anzi, dopo gli allenamenti o i massaggi avevo ancora più male. Ho avuto un miglioramento solo con l'agopuntura però vorrei risolvere il problema alla radice e non curare i sintomi. Avrei quindi bisogno di capire cosa poter fare per avere minori tensioni (quindi riducendo ansia e stress) sulla parte alta della schiena e al collo per evitare poi queste cefalee. Ringrazio coloro che risponderanno.
è dal 2018 che soffro di cervicalgia e dolori alla parte alta della schiena che a volte mi danno anche vertigini. Negli ultimi 3 anni si trasforma, almeno una volta al mese, in una fastidiosissima cefalea tensiva che raramente riesco a sopportare e per cui devo assumere tachipirina 1000 o brufen 600. Ho provato ad andare da fisioterapista, fisiatra e osteopata ma non ho ottenuto molto. Ho provato anche con la fisiokinesiterapia e i tape ma anche li non ho avuto miglioramenti anzi, dopo gli allenamenti o i massaggi avevo ancora più male. Ho avuto un miglioramento solo con l'agopuntura però vorrei risolvere il problema alla radice e non curare i sintomi. Avrei quindi bisogno di capire cosa poter fare per avere minori tensioni (quindi riducendo ansia e stress) sulla parte alta della schiena e al collo per evitare poi queste cefalee. Ringrazio coloro che risponderanno.
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Buonasera,
mancano alcune informazioni importanti per poter rispondere alla sua domanda. Gli attacchi di cefalea quanto durano? Quando ha la cefalea ha anche nausea, vertigini o altri sintomi? Il dolore, sia cervicale che alla testa, dove si localizza di preciso? Ha notato se il dolore cervicale e il mal di testa emergono insieme o in maniera separata? Le vertigini quando si manifestano? Come le descriverebbe? Il dolore cervicale quando si manifesta (in quali movimenti o posizioni)? Dove è localizzato di preciso? Quanto è intenso da una scala da 0 a 10?
Mancano molte informazioni al quadro da lei descritto, per tale ragione consultare un fisioterapista specializzato in ambito muscolo-scheletrico e, in particolare, in cefalee e vertigini potrebbe esserle d'aiuto.
mancano alcune informazioni importanti per poter rispondere alla sua domanda. Gli attacchi di cefalea quanto durano? Quando ha la cefalea ha anche nausea, vertigini o altri sintomi? Il dolore, sia cervicale che alla testa, dove si localizza di preciso? Ha notato se il dolore cervicale e il mal di testa emergono insieme o in maniera separata? Le vertigini quando si manifestano? Come le descriverebbe? Il dolore cervicale quando si manifesta (in quali movimenti o posizioni)? Dove è localizzato di preciso? Quanto è intenso da una scala da 0 a 10?
Mancano molte informazioni al quadro da lei descritto, per tale ragione consultare un fisioterapista specializzato in ambito muscolo-scheletrico e, in particolare, in cefalee e vertigini potrebbe esserle d'aiuto.
Salve buongiorno dai sintomi descritti almeno che non abbia già provato come fisioterapia visto che non ha specificato quale tipo di terapia ha già provato dal lato della mia esperienza mi sento di consigliarle un percorso di rieducazione posturale individuale per andare a lavorare come da lei indicato sulla radice/causa del problema. Spero di essere stato d'aiuto con la mia risposta buona giornata.
Salve,
E' importante capire quale sia l'origine della sua cervicalgia e se la cefalea che si scatena sia legata o meno ad impairment funzionali presenti nel distretto cervicale.
Nel caso in cui non abbia ancora consultato uno specialista, le consiglio di rivolgersi ad un neurologo che si occupa di cefalee, in modo tale da ottenere l'inquadramento diagnostico del suo disturbo che sarà essenziale per poter impostare il trattamento più corretto.
E' importante capire quale sia l'origine della sua cervicalgia e se la cefalea che si scatena sia legata o meno ad impairment funzionali presenti nel distretto cervicale.
Nel caso in cui non abbia ancora consultato uno specialista, le consiglio di rivolgersi ad un neurologo che si occupa di cefalee, in modo tale da ottenere l'inquadramento diagnostico del suo disturbo che sarà essenziale per poter impostare il trattamento più corretto.
Salve,
rispetto a quello che emerge dalla descrizione dei suoi sintomi l'approccio fisioterapico potrebbe senz'altro aiutarla.
La prima cosa da fare dovrebbe essere inquadrare i sintomi e le possibili cause con una valutazione accurata e da li strutturare un piano di intervento che preveda degli obiettivi specifici. Tendenzialmente, qualora sia valutata la componente muscoloscheletrica nei suoi sintomi, l'approccio può prevedere educazione alla gestione dei sintomi, terapia manuale e/o manipolativa, esercizio terapeutico.
rispetto a quello che emerge dalla descrizione dei suoi sintomi l'approccio fisioterapico potrebbe senz'altro aiutarla.
La prima cosa da fare dovrebbe essere inquadrare i sintomi e le possibili cause con una valutazione accurata e da li strutturare un piano di intervento che preveda degli obiettivi specifici. Tendenzialmente, qualora sia valutata la componente muscoloscheletrica nei suoi sintomi, l'approccio può prevedere educazione alla gestione dei sintomi, terapia manuale e/o manipolativa, esercizio terapeutico.
Buongiorno. Situazioni di lunga data come queste di base sono spesso causate da squilibri posturali presenti da tempo. Le cause molto probabilmente sono in parte da ricercare nelle abitudini e nella quotidianità. Il trattamento manuale (fisioterapico o osteopatico) è solo una parte dell’approccio al problema ed il terapista deve guidare il paziente educandolo a prendere coscienza delle cause e impostando un percorso fase per fase che integri il trattamento con indicazioni da rispettare “a casa”. Devono essere impostati esercizi (fase per fase) ed è necessario capire quali siano le quali abitudini scorrette in modo da ridurle. Sono quest’ultime la causa iniziale e probabilmente il fattore che tende a riportare la problematica al punto di partenza o a non farla migliorare stabilmente. Probabilmente l’approccio con lei è stato carente da questo punto di vista. Mi rendo conto che sia impegnativo e difficile, ma per la mia esperienza mettere in discussione alcuni aspetti del proprio stile di vista è una componente fondamentale per risolvere problematiche cronicizzate. La mancanza prolungata di movimento può essere sopperita solo con un percorso motorio da portare avanti costantemente e con pazienza. Cordiali saluti
Salve. Sono in profondo accordo con ciò che afferma. Andare alla radice del sintomo è un percorso tortuoso e in salita, ma è l'unica reale opportunità che ci consente di superarlo. Il sintomo è un messaggio che il nostro corpo ci invia in risposta a determinati eventi, situazioni o circostanze. Il primo passo da muovere sul percorso verso la guarigione è mettersi in Ascolto. Lei scrive che soffre di questi disturbi dal 2018, dunque, ritengo che possa, attraverso un piccolo sforzo, tentare di rievocare nella sua memoria la circostanza del suo vissuto che può essere strettamente correlata con la primissima comparsa di questa serie di episodi sintomatologici. Il suo corpo le sta parlando chiaro. Infatti, ci racconta anche che a partire dal 2021, 2022, il suo disturbo si trasforma una volta al mese, in una fastidiosissima cefalea tensiva che raramente riesce a sopportare. Questa sua affermazione tende quasi a personificare il sintomo. Solitamente, non si riesce a sopportare una persona o una situazione. Sopportare, riferito alla testa, potrebbe voler indicare che non riesce a sopportare su di sé il peso di un pensiero o ad accettare qualcosa. Vorrei aiutarla a comprendere il sintomo, per poi superarlo. Se il suo obiettivo attuale è andare alla radice del sintomo, le consiglio di tenere duro e cavalcare l'onda, ora, in questo specifico momento, che l'intenzione si è generata in lei. Se lo desidera, posso supportarla anche attraverso colloqui online. Il primo consulto è gratuito, trova sul mio profilo indicazioni per procedere alla prenotazione, o, in alternativa, può inviarmi un messaggio.
Cordialità,
Alessia C
Cordialità,
Alessia C
Buongiorno,
prima di tutto è necessario raccogliere informazioni sulle caratteristiche della cefalea ed escludere altre cause di vertigini. Ho trattato varie volte pazienti con cefalee miotensive perciò capirne le cause, la periodicità e la sede è fondamentale. Trattamenti manuali mirati ad "allentare" la tensione sulle spalle e altri specifici per le cefalee devono andare di pari passo e devono essere eseguiti con costanza. Un trattamento periodico e duraturo fatto da un professionista nel settore può diminuire i sintomi e migliorare, se non risolvere, la situazione.
prima di tutto è necessario raccogliere informazioni sulle caratteristiche della cefalea ed escludere altre cause di vertigini. Ho trattato varie volte pazienti con cefalee miotensive perciò capirne le cause, la periodicità e la sede è fondamentale. Trattamenti manuali mirati ad "allentare" la tensione sulle spalle e altri specifici per le cefalee devono andare di pari passo e devono essere eseguiti con costanza. Un trattamento periodico e duraturo fatto da un professionista nel settore può diminuire i sintomi e migliorare, se non risolvere, la situazione.
Buongiorno,
consiglierei visita neurologica per diagnosticare con esattezza il tipo di cefalea/emicrania ed eventualmente cambiare fisioterapista o osteopata per vedere se altri approcci sono più efficaci
consiglierei visita neurologica per diagnosticare con esattezza il tipo di cefalea/emicrania ed eventualmente cambiare fisioterapista o osteopata per vedere se altri approcci sono più efficaci
Buongiorno,
La cervicalgia cronica associata a cefalea tensiva è spesso correlata a disfunzioni biomeccaniche, tensioni miofasciali, alterazioni posturali e fattori psico-emotivi come ansia e stress. Per ridurre la frequenza e l'intensità dei sintomi, le suggerisco:
1. Valutazione specialistica: Una nuova valutazione da parte di un fisiatra o ortopedico è consigliabile per escludere alterazioni strutturali (es. instabilità cervicale, protrusioni discali) e individuare le cause predisponenti.
2. Fisioterapia mirata:
- Programmi di esercizi specifici per il rinforzo dei muscoli stabilizzatori cervicali, scapolari e della muscolatura profonda.
- Tecniche di terapia manuale delicate (mobilizzazioni articolari e rilascio miofasciale) per ridurre la tensione muscolare senza provocare sovraccarico.
3. Gestione dello stress:
- Integrazione di tecniche di rilassamento (es. training autogeno, respirazione diaframmatica) per ridurre l’attivazione del sistema nervoso autonomo.
- Valutare il supporto di una terapia cognitivo-comportamentale per modulare la risposta allo stress cronico.
4. Correzione posturale:
- Migliorare l'ergonomia durante le attività quotidiane, in particolare il lavoro al computer, con ausili adeguati (sedia ergonomica, altezza corretta dello schermo).
- Eseguire esercizi posturali per correggere l’ipercifosi toracica e la rettilineizzazione cervicale, se presenti.
5. Attività motoria regolare:
- Inserire attività a basso impatto, come il nuoto o il pilates, per migliorare la mobilità articolare e ridurre la rigidità muscolare.
6. Trattamenti complementari:
- Proseguire con l’agopuntura, che sembra aver apportato benefici, come parte di una gestione integrata.
Se i sintomi persistono, è utile il parere di un neurologo per valutare l’idoneità a terapie farmacologiche preventive specifiche per la cefalea tensiva.
La cervicalgia cronica associata a cefalea tensiva è spesso correlata a disfunzioni biomeccaniche, tensioni miofasciali, alterazioni posturali e fattori psico-emotivi come ansia e stress. Per ridurre la frequenza e l'intensità dei sintomi, le suggerisco:
1. Valutazione specialistica: Una nuova valutazione da parte di un fisiatra o ortopedico è consigliabile per escludere alterazioni strutturali (es. instabilità cervicale, protrusioni discali) e individuare le cause predisponenti.
2. Fisioterapia mirata:
- Programmi di esercizi specifici per il rinforzo dei muscoli stabilizzatori cervicali, scapolari e della muscolatura profonda.
- Tecniche di terapia manuale delicate (mobilizzazioni articolari e rilascio miofasciale) per ridurre la tensione muscolare senza provocare sovraccarico.
3. Gestione dello stress:
- Integrazione di tecniche di rilassamento (es. training autogeno, respirazione diaframmatica) per ridurre l’attivazione del sistema nervoso autonomo.
- Valutare il supporto di una terapia cognitivo-comportamentale per modulare la risposta allo stress cronico.
4. Correzione posturale:
- Migliorare l'ergonomia durante le attività quotidiane, in particolare il lavoro al computer, con ausili adeguati (sedia ergonomica, altezza corretta dello schermo).
- Eseguire esercizi posturali per correggere l’ipercifosi toracica e la rettilineizzazione cervicale, se presenti.
5. Attività motoria regolare:
- Inserire attività a basso impatto, come il nuoto o il pilates, per migliorare la mobilità articolare e ridurre la rigidità muscolare.
6. Trattamenti complementari:
- Proseguire con l’agopuntura, che sembra aver apportato benefici, come parte di una gestione integrata.
Se i sintomi persistono, è utile il parere di un neurologo per valutare l’idoneità a terapie farmacologiche preventive specifiche per la cefalea tensiva.
Buongiorno, ovviamente è difficile risponderle senza valutarla tuttavia dalle poche informazioni ricevute io procederei con un'attenta valutazione dei recettori neuro-posturali che rappresentano i canali di ingresso e di perturbazione posturale. Valuterei l'appoggio plantare, l'apparato buccale, il sistema vestibolo cocleare (orecchio) e infine il sistema oculare per capire come funzionano e se si relazionano fra loro in modo alterato. La vertigine è un conflitto neuro-sensoriale che si verifica quando le informazioni che partono dai recettori per raggiungere il cervello non si sovrappongono perfettamente e sono diverse. L valutazione mira quindi a trovare ciò che altera la postura.
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