Buongiorno, è dal 2018 che soffro di cervicalgia e dolori alla parte alta della schiena che a vol

20 risposte
Buongiorno,

è dal 2018 che soffro di cervicalgia e dolori alla parte alta della schiena che a volte mi danno anche vertigini. Negli ultimi 3 anni si trasforma, almeno una volta al mese, in una fastidiosissima cefalea tensiva che raramente riesco a sopportare e per cui devo assumere tachipirina 1000 o brufen 600. Ho provato ad andare da fisioterapista, fisiatra e osteopata ma non ho ottenuto molto. Ho provato anche con la fisiokinesiterapia e i tape ma anche li non ho avuto miglioramenti anzi, dopo gli allenamenti o i massaggi avevo ancora più male. Ho avuto un miglioramento solo con l'agopuntura però vorrei risolvere il problema alla radice e non curare i sintomi. Avrei quindi bisogno di capire cosa poter fare per avere minori tensioni (quindi riducendo ansia e stress) sulla parte alta della schiena e al collo per evitare poi queste cefalee. Ringrazio coloro che risponderanno.
Gentile utente, dalla sua descrizione immagino sia una situazione abbastanza fastidiosa da gestire. Avendo già contattato dei professionisti per la parte organica, potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per vedere se ci dovessero essere delle cause psicosomatiche.
Mi piacerebbe accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi

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Buon pomeriggio, le suggerisco di seguire l'idea di approfondire in terapia gli aspetti legati alla sua ansia.
La tecnica dell'ipnosi clinica è un buon intervento, rapido e interessante sotto tanti aspetti, si fanno dei percorsi mirati anche sulla specificità dei sintomi e funziona perfettamente anche online.
La invito ad informarsi al riguardo.
Buon pomeriggio
La sintomatologia che descrive probabilmente avrà diverse cause che dovrebbero essere seguite sia da un punto di vista medico che psicologico. Quindi si potrebbe rivolgere ad un centro per le cefalee (ce ne sono diversi anche nelle strutture pubbliche) che potranno darle una diagnosi certa e aiuatarla, in caso di necessità con un supporto farmacologico, e nello stesso tempo un percorso psicologico potrà intervenire per comprendere quali sono le cause dello stress che inevitabilmente apporta tensione al nostro corpo.
Buongiorno gentile Utente, capisco perfettamente quanto la situazione che sta vivendo possa essere frustrante e debilitante. La cervicalgia, i dolori alla parte alta della schiena e le cefalee tensiva che descrive sono disturbi che, come ha già sperimentato, non sempre si risolvono facilmente, anche con trattamenti diversi. È positivo che abbia già esplorato varie opzioni terapeutiche come fisioterapisti, fisiatri, osteopati e agopuntura, ma comprendo anche il desiderio di trovare una soluzione che vada alla radice del problema, piuttosto che concentrarsi solo sui sintomi.
Visto che questi disturbi sembrano essere legati a tensioni muscolari e, probabilmente, anche a fattori emotivi come stress e ansia, credo che possa essere utile esplorare anche alcuni aspetti legati al rilassamento e alla gestione dello stress.
Una delle prime cose che potrebbe provare è dedicarsi a tecniche di rilassamento, come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda. Questi strumenti non solo sono ottimi per ridurre l’ansia, ma aiutano anche a "scaricare" le tensioni accumulate nel corpo, in particolare nella zona del collo e delle spalle, che sono punti critici per chi soffre di disturbi come i suoi. Inoltre, pratiche come la mindfulness possono aiutarla a prendere consapevolezza dei segnali di stress prima che si traducano in tensione muscolare o dolore.
Inoltre, non sottovaluterei l’importanza della postura. Se trascorre molto tempo seduta o in posizioni che non sono ottimali, questo potrebbe contribuire ad aggravare la situazione. Un’attenzione maggiore all’ergonomia durante la giornata, come una sedia da ufficio adeguata, regolare la posizione dello schermo del computer all’altezza degli occhi e prestare attenzione alla posizione della testa e del collo, potrebbe ridurre lo stress fisico sulla parte alta della schiena e sulla cervicale.
Un’altra opzione che potrebbe esplorare è l’esercizio fisico, ma con attenzione alla zona del collo e delle spalle. Esercizi mirati di rafforzamento muscolare e stretching, magari sotto la guida di un fisioterapista o un personal trainer, potrebbero aiutare a prevenire l’accumulo di tensione in quella zona. Un buon programma di allenamento mirato a rafforzare la muscolatura di supporto potrebbe aiutarla a sentirsi più stabile e meno incline a dolori e tensioni.
Se nota che i suoi disturbi sono legati anche a un carico emotivo o a un eccessivo stress psicologico, potrebbe essere utile considerare un percorso terapeutico. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, può aiutarla a comprendere come gestire lo stress e l'ansia, con ricadute anche sulla sua condizione fisica. Imparare a riconoscere e gestire le emozioni può ridurre la tensione che si accumula nel corpo e prevenire il manifestarsi dei dolori.
Infine, se non dovesse riscontrare miglioramenti con questi approcci, potrebbe essere utile richiedere una valutazione specialistica, magari neurologica o ortopedica, per escludere altre cause fisiche o strutturali. In ogni caso, mi auguro che questi suggerimenti possano aiutarla a migliorare il suo benessere e che presto possa trovare una soluzione che le permetta di stare meglio.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Buongiorno, sicuramente ha fatto bene a fare alcuni approfondimenti medici per escludere ogni possibile patologia medica. Se sente che il dolore e le tensioni si verificano soprattutto in risposta a momenti di stress o forte ansia si può ipotizzare di procedere con training di rilassamento progressivo, mindfulness o altre tecniche che lavorano a livello di rilassamento corporeo. Il fondamento che ci sta dietro è che i sintomi emotivi si accompagnano a sintomi di attivazione fisica, e dunque agendo sul corpo si possono trovare benefici anche nella gestione dei pensieri che creano ansia e stress, riprendendo il controllo sul proprio corpo. Rimango a disposizione, dott.ssa Irene Ferrara
Gentile utente. Immagino le fstidiose sensazioni che avverte e le ripercussioni sulla sua quotidianeità. Per quanto l'ansia e lo stress potrebbero essere coinvolti nella genesi dei suoi disturbi, non esistono dei metodi standard "impacchettati" da offrire per curarsi da questi. I modi di sperimentare queste emozioni è soggettivo così come le concause che li generarno. Per questo motivo dovrebbe rivolgersi ad uno specialista per comprendere come si manifestano in lei ansia e stress e cosa a lei aiuta a dissolverli. Cordiali saluti, Marco Casella.
Gent.mo/a,

Il corpo può manifestare dei sintomi che sono dovuti ad un vissuto emotivo non elaborato a livello profondo; può esserle d'aiuto un percorso psicologico per indagare insieme sia eventuali eventi che possono aver coadiuvato l'insorgenza di manifestazioni fisiche di questo tipo, sia per valutare e trovare insieme strategie per intervenire alla radice del problema disinnescandone le cause originarie o, comunque, facendo dei passi avanti per migliorare il suo benessere psicofisico.

Rimango a disposizione sia in presenza che online se volesse una consulenza e poi eventualmente un percorso psicologico.

Cordialmente.
Maria Vincenza Eterno
Gentile Utente, ringrazio lei per il quesito. Mi dispiace per la sua cervicalgia, deve essere davvero difficile per lei vivere la quotidianità con questi dolori costanti. La cervicalgia, ovvero il dolore al collo, può avere una natura psicosomatica, può essere cioè causato da fattori non solo fisici ma anche psicologici. Tra le cause di natura psicologica ci sono stress, ansia, emozioni represse e tensioni interiori che possono incidere negativamente sul suo sintomo. Lavorare sul lato psicologico, oltre che su quello fisico, può aiutarla a ridurre i dolori e a migliorare il suo benessere in generale. Lavorare sul proprio mondo interiore, sui propri blocchi emotivi, ma anche sulle proprie risorse ed imparare a gestire lo stress e le emozioni attraverso tecniche di rilassamento, di mindfulness, di consapevolezza corporea e di visualizzazione , la aiuterebbe a riconoscere il suo sintomo come la punta di un iceberg e le permetterebbe di andare a lavorare sulle cause profonde del suo disagio.
Lavorando sia sul corpo che sulla mente, insieme ad abitudini sane (riposo, postura, nutrizione, attività fisica) è possibile raggiungere il benessere.
Se vuole iniziare questo percorso mi rendo disponibile per un primo colloquio conoscitivo
Cordiali Saluti
Dott.ssa Helena Afflitto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi dispiace sapere che sta convivendo da tanto tempo con dolori cronici e cefalee che incidono così profondamente sulla sua qualità di vita. È evidente che ha già provato molte strade, cercando soluzioni fisiche e alternative, ma senza ottenere i risultati sperati. Questo può essere davvero frustrante, ma il fatto che voglia affrontare il problema alla radice dimostra grande determinazione. Dal punto di vista psicologico, dolori come quelli che descrive possono essere strettamente legati all'ansia, allo stress e alle tensioni muscolari. La zona alta della schiena e il collo, in particolare, tendono ad accumulare tensione emotiva, che può sfociare in contratture, malessere fisico e cefalee, instaurando un circolo vizioso. Un approccio cognitivo-comportamentale può aiutarla a spezzare questo ciclo. Ad esempio, tecniche di rilassamento muscolare progressivo o di mindfulness possono essere utili per riconoscere e ridurre consapevolmente la tensione nei muscoli. Imparare a rilassare il corpo non solo aiuta a gestire il dolore, ma può prevenire il suo insorgere. Inoltre, è importante affrontare i pensieri che spesso accompagnano il dolore, come la paura che peggiori o la sensazione di impotenza. Questi pensieri, se non gestiti, possono alimentare lo stress e intensificare i sintomi. Attraverso la ristrutturazione cognitiva, è possibile lavorare su questi schemi mentali, riducendone l'impatto emotivo. Un’altra strategia potrebbe essere esplorare attività fisiche dolci e consapevoli, come il Pilates o lo yoga terapeutico, che lavorano in modo specifico sulla zona del collo e della schiena. Anche se ha avuto esperienze meno positive con altre forme di allenamento, questi approcci potrebbero essere personalizzati per il suo caso, con l’obiettivo di migliorare la flessibilità e ridurre le tensioni senza sovraccaricare i muscoli. Parallelamente, potrebbe essere utile esplorare il ruolo che lo stress e l’ansia giocano nella sua vita. Potrebbero esserci aspetti emotivi o situazioni quotidiane che contribuiscono ad alimentare il disagio fisico. Individuare e affrontare questi elementi può fare una grande differenza nel lungo termine. Nel frattempo, per gestire il dolore quando si presenta, strategie come pause regolari durante il lavoro per rilassare la schiena e il collo, automassaggi delicati o l’uso di un cuscinetto riscaldante potrebbero alleviare il fastidio. Sono interventi semplici ma efficaci che, se applicati con costanza, possono ridurre l’accumulo di tensione muscolare. Infine, considerare un supporto psicologico mirato, con uno specialista esperto in dolore e gestione dello stress, potrebbe aiutarla a integrare tutti questi strumenti in un percorso personalizzato. Non si tratta di trovare una soluzione immediata, ma di costruire un approccio che le permetta di affrontare la situazione con più serenità e controllo. Le auguro di trovare il sollievo che cerca, con il tempo e gli strumenti giusti. Ha già fatto un grande passo cercando di comprendere meglio la connessione tra il corpo e la mente. Dott. Andrea Boggero
la cervicalgia è spesso un disturbo psicosomatico, legato a stress e ansia. E' una zona che non solo"regge" il capo, ma anche la coscienza, le paure, i pensieri di ognuno di noi: tutto il peso della testa appoggia in questo punto sulla colonna vertebrale. La cervicalgia si associa spesso ad un senso di responsabilità eccessivo. Chi ne soffre è spesso eccessivamente rigoroso e si assume a volte responsabilità troppo grandi o troppo numerose da supportare. In genere ha un’attività riflessiva troppo intensa ed è determinato nel perseguirla, anche se faticosa. Ne consegue un irrigidimento della zona cervicale.
Un percorso di consapevolezza con un professionista potra aiutarla
Buongiorno, il nostro corpo non è mai slegato dalla nostra esperienza, ma al contrario è una componente essenziale di come noi viviamo nel mondo che ci circonda. Spesso percepiamo dolore a livello fisico/corporeo anche quando il motivo di tale sofferenza ha un significato emotivo, esperienziale. Situazioni di ansia e stress possono causare o esacerbare quei sintomi corporei difficili per noi da gestire. Il corpo gioca un ruolo cruciale nell'esperienza emotiva e, di conseguenza, nel processo psicoterapeutico. La psicoterapia può aiutare a diventare più consapevoli dei segnali del corpo, a interpretarli correttamente e a gestirli in modo più efficace.
Si resta a disposizione
dott.ssa Irene Rocchetti
Buongiorno, la situazione che ha descritto probabilmente richiede un intervento multidisciplinare da parte di diversi professionisti. Oltre alla cura farmacologica, all'osteopatia e alla fisioterapia potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia per lavorare sulle tensioni causate da ansia e stress che sembra siano poi somatizzate a livello della parte alta della schiena e a livello del collo.
Salve, sarebbe importante capire cosa dal 2018 le crea tensione nella sua vita. Il corpo comunica e avolte lo fa a gran voce. Potrebbe essere un sintomo di una situazione di costrizione che le crea un senso di tensione interiore che sfoccia nel sintomo fisico. Cos'è cambiato nella sua vita nel 2018 e specialmente cosa la blocca fisicamente ed emotivamente.
Buongiorno, per diminuire ansia e stress bisogna innanzitutto capire da cosa siano scatenati. Sicuramente una pratica che aiuta a gestire questi due correlati è la respirazione che porta ad un miglioramento nel rilassamento muscolare.
Gentile,
I sintomi da lei descritti possono avere diverse cause, sia mediche che psicologiche. Un breve supporto psicologico potrebbe essere utile per comprendere se alcuni di questi abbiano in origine psicosomatica, in caso un percorso può essere utile per acquisire strumenti funzionali a gestire maggiormente ansia e stress.
Rimango a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Gentile utente, spesso ansia e stress vanno a rinforzare dei sintomi fisici che abbiamo. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico in modo da capire se potrebbe influire. Resto a disposizione =)
Gentile utente, è molto importante che lei abbia focalizzato l’obiettivo, perché questo rappresenta il primo passo verso una comprensione più profonda. Lavorare alla radice, e non soltanto sul sintomo, ci permette di indagare quelle aree nascoste e difficili da gestire che spesso ci impediscono di affrontare la questione alla base.

Così come probabilmente altri miei colleghi le avranno suggerito, l’unico modo per farlo è intraprendere un percorso che le consenta di esplorare e andare nel profondo. Questo richiede tempo, pazienza e un’apertura verso ciò che emergerà durante il cammino.

Resto a disposizione, qualora lo desiderasse.
Dott.ssa Margherita Curzio
Gentilissimo,
stati d'ansia possono spesso manifestarsi con sintomi fisici quali tensioni muscolari o cefalee. Tuttavia, è molto importante che avvengano sempre prima i controlli medici per comprendere se a livello organico vi sia un problema o il preludio di un problema. Sicuramente, il passaggio a fisioterapisti, osteopati e altri professionisti è efficiente, ma se risente ancora forte dolore e le sembra che non passi, è importante rivolgersi al proprio medico di medicina generale (medico di famiglia) descrivendo a fondo i sintomi e comprendendo con lui il da farsi. In casi in cui il medico di medicina generale non la soddisfi, un neurologo potrebbe fare al caso suo. Sicuramente l'incontro con un professionista psicologo per comprendere meglio i sintomi (anche fisici) e il momento di vita che sta passando può aiutare, così come per la comprensione di ciò che potrebbe essere più adeguato come percorso nel caso in cui la tensione e le cefalee derivino da una tensione e ansia notevoli.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Buonasera, avendo escludo cause organiche, sicuramente iniziare un percorso psicologico la aiuterebbe a scaricare la tensione e le permetterebbe di esplorare le possibili cause di questi accumuli per poter agire alla fonte del problema.
Nel frattempo deve cercare di fare attività che la fanno stare bene sia fisicamente che mentalmente, anche se mi rendo conto che con la testa che gira non sempre lei abbia voglia di iniziare qualche attività. Può fare esercizi di respirazione profonda e esercizi di visualizzazione.
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti e se lo desidera per fissare un eventuale primo colloquio.
Cordialmente
Dott.ssa Chantal Danna
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