Buongiorno...è da una ventina di giorni che ho tanta aria nella pancia...che non riesco ad espellere
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Buongiorno...è da una ventina di giorni che ho tanta aria nella pancia...che non riesco ad espellere...soprattutto dall'ora di pranzo fino al mattino seguente ...va un po' meglio il mattino ...fastidio al basso ventre a destra...ogni tanto nausea...poi alterno periodi di stitichezza a feci molle (raramente diarrea)...da ieri ho eliminato il latte (temo un'intolleranza al lattosio) e sono stato meglio...non ho più il fastidio alla pancia....ma poi a pranzo ho mangiato pasta col pesto ...un po' di frutta secca...un frutto e mi sono sentito gonfio ...tantissima aria....borborigmi...non ho mangiato fino a stamattina anche perchè non ne avevo voglia..bevo tanta acqua e credo di avere un po' di ritenzione....continuerò ad evitare prodotti col lattosio...potete consigliaremi cosa fare per l'aria che non riesco ad espellere...posso avere anche un'intolleranza al glutine? Aggiungo che ho vissuto un periodo stressante...Grazie.... Ho 50 anni...un mese fa ho fatto esami...nessun problema tranne colesterolo un po' alto...e tsh leggermente sù...(5,93)...
Gentile Utente, probabilmente ha una disbiosi fermentativa o sindrome da colon irritabile. Lo stress influisce negativamente sull'intestino, si affidi ad un professionista per cercare di ridurre al minimo la sintomatologia di gonfiore. Per un periodo può essere necessario seguire un'alimentazione low fodmap e integrare probiotici oltre ad oli essenziali o enzimi digestivi. Nei casi più gravi può essere necessaria la terapia antibiotica. Ovviamente per i fini diagnostici e per una eventuale terapia farmacologica è necessario un consulto con un gastroenterologo. Cordialmente Dott. Stefano Nicolosi
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Salve, per poter dare una risposta certa bidognerebbe fare un anamnesi recente (eventuali condizioni patologiche) e alimentare in modo da poter risalire alle cause di questo gonfiore. Eliminare alcuni prodotti ovviamente può aiutarla perchè in una condizione di irritazione dell'intestino/ infiammazione cronica associato a una disbiosi intestinale, il lattosio cosi come il gutine potrebbero peggiorare la situazione. Per parlare di allergie o intolleranze servono dei test specifici.
Inizialmente si potrebbe intervenire con un regime alimentare specifico e degli integratori che l'aiutino a rispristinare le condizioni fisiologiche intestinali, per poi intervenire (solo dopo questa fase acuta) con prebiotici e probiotici e ulteriori accertamenti.
Se i sintomi dovessero peggiorare si rivolga al suo medico di famiglio o a un gastroenterologo.
Cordiali saluti,
dott.ssa Annie Zappone
Inizialmente si potrebbe intervenire con un regime alimentare specifico e degli integratori che l'aiutino a rispristinare le condizioni fisiologiche intestinali, per poi intervenire (solo dopo questa fase acuta) con prebiotici e probiotici e ulteriori accertamenti.
Se i sintomi dovessero peggiorare si rivolga al suo medico di famiglio o a un gastroenterologo.
Cordiali saluti,
dott.ssa Annie Zappone
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Consulti un bravo gastroenterologo in maniera tale da effettuare una diagnosi approfondita certa...da come parla suppongo si tratti di una disbiosi intestinale.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buonasera,
In questo caso risulta necessario fare un'attenta anamnesi per valutare quale problematica potrebbe risiedere dietro ai suoi disturbi. Le informazioni fornite non sono sufficienti a dare delle indicazioni generali. Potrebbe trattarsi di un intestino irritabile, un'alterazione del microbiota intestinale o la presenza di intolleranze.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa essere in grado di elaborare un piano alimentare adeguato alle sue esigenze ed eventualmente ad un gastroenterologo in modo tale da agire in sinergia e capire le problematiche alla base di tali disturbi.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento,
Cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva
In questo caso risulta necessario fare un'attenta anamnesi per valutare quale problematica potrebbe risiedere dietro ai suoi disturbi. Le informazioni fornite non sono sufficienti a dare delle indicazioni generali. Potrebbe trattarsi di un intestino irritabile, un'alterazione del microbiota intestinale o la presenza di intolleranze.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa essere in grado di elaborare un piano alimentare adeguato alle sue esigenze ed eventualmente ad un gastroenterologo in modo tale da agire in sinergia e capire le problematiche alla base di tali disturbi.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento,
Cordialmente
Dott.ssa Olivia Passaleva
Gentile utente, dati i sintomi che riporta le consiglio di andare da un gastroenterologo che le prescriverà le corrette analisi e accertamenti da effettuare. Dopo aver capito la causa si affidi ad un/a nutrizionista che possa stilare per lei un piano alimentare su misura. Saluti, dott.ssa Viviana Leotta
Buonasera,
Molto probabilmente si parla di IBS ovvero sindrome da colon irritabile, ma per avere una sicurezza Maggiore ovviamente deve farsi vedere da un gastroenterologo che le serve a fare una diagnosi corretta... Dopodiché chiaramente potrà venire da noi e farsi fare una terapia adatta
Molto probabilmente si parla di IBS ovvero sindrome da colon irritabile, ma per avere una sicurezza Maggiore ovviamente deve farsi vedere da un gastroenterologo che le serve a fare una diagnosi corretta... Dopodiché chiaramente potrà venire da noi e farsi fare una terapia adatta
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Gentikissima,
Comprendo quanto possa essere scomodo e frustrante affrontare questi sintomi. È importante ascoltare il proprio corpo e apportare modifiche alla dieta quando necessario. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarla a gestire la situazione.
Innanzitutto, potrebbe considerare di evitare i cibi che possono causare gas. Oltre ai latticini, alcuni alimenti come legumi, cavoli, cipolle, broccoli e bevande gassate possono contribuire alla formazione di gas. Deve fare attenzione anche ai carboidrati, poiché ridurre i carboidrati raffinati e gli zuccheri può influenzare il gonfiore. Alcune persone trovano beneficio evitare per un periodo il glutine, quindi potrebbe valere la pena monitorare i sintomi dopo aver eliminato o ridotto il consumo di pane, pasta e altri alimenti contenenti glutine.
È utile anche mangiare lentamente, poiché consumare i pasti in modo tranquillo e masticare bene può ridurre l'aria inghiottita durante il pasto, contribuendo a diminuire il gonfiore. Inoltre, provi a fare piccoli pasti frequenti invece di pasti abbondanti, in modo da facilitare la digestione.
Non dimentichi l'importanza dell'attività fisica. Anche una leggera passeggiata dopo i pasti può stimolare la digestione e ridurre il gonfiore. Inoltre, poiché ha menzionato un periodo stressante, pratiche semplici esercizi di respirazione possono aiutare a ridurre la tensione e migliorare il benessere generale.
Le consiglio di monitorare i suoi sintomi tenendo un diario alimentare, registrando ciò che mangia e i sintomi che avverte. Questo le aiuterà a identificare eventuali alimenti problematici. Infine, consideri di consultare un nutrizionista per escludere intolleranze alimentari o altre condizioni. Potrebbero suggerirle di fare test specifici per l'intolleranza al lattosio o al glutine.
È positivo che stia monitorando la sua dieta e i suoi sintomi per trovare una causa e quindi un miglioramento.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Comprendo quanto possa essere scomodo e frustrante affrontare questi sintomi. È importante ascoltare il proprio corpo e apportare modifiche alla dieta quando necessario. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarla a gestire la situazione.
Innanzitutto, potrebbe considerare di evitare i cibi che possono causare gas. Oltre ai latticini, alcuni alimenti come legumi, cavoli, cipolle, broccoli e bevande gassate possono contribuire alla formazione di gas. Deve fare attenzione anche ai carboidrati, poiché ridurre i carboidrati raffinati e gli zuccheri può influenzare il gonfiore. Alcune persone trovano beneficio evitare per un periodo il glutine, quindi potrebbe valere la pena monitorare i sintomi dopo aver eliminato o ridotto il consumo di pane, pasta e altri alimenti contenenti glutine.
È utile anche mangiare lentamente, poiché consumare i pasti in modo tranquillo e masticare bene può ridurre l'aria inghiottita durante il pasto, contribuendo a diminuire il gonfiore. Inoltre, provi a fare piccoli pasti frequenti invece di pasti abbondanti, in modo da facilitare la digestione.
Non dimentichi l'importanza dell'attività fisica. Anche una leggera passeggiata dopo i pasti può stimolare la digestione e ridurre il gonfiore. Inoltre, poiché ha menzionato un periodo stressante, pratiche semplici esercizi di respirazione possono aiutare a ridurre la tensione e migliorare il benessere generale.
Le consiglio di monitorare i suoi sintomi tenendo un diario alimentare, registrando ciò che mangia e i sintomi che avverte. Questo le aiuterà a identificare eventuali alimenti problematici. Infine, consideri di consultare un nutrizionista per escludere intolleranze alimentari o altre condizioni. Potrebbero suggerirle di fare test specifici per l'intolleranza al lattosio o al glutine.
È positivo che stia monitorando la sua dieta e i suoi sintomi per trovare una causa e quindi un miglioramento.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buongiorno
Come già suggerito dai colleghi, il primo passo suggerito è quello di rivolgersi ad un gastroenterologo per le opportune indagini.
Nel frattempo, potrebbe essere utile capire se seguire una dieta bilanciata, che escluda alimenti che possono facilitare la formazione di gas intestinali riduce i sintomi di cui parla.
Sulla base dei risultati delle analisi, sarà poi possibile definire la strategia alimentare migliore per il suo caso.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Potettu
Come già suggerito dai colleghi, il primo passo suggerito è quello di rivolgersi ad un gastroenterologo per le opportune indagini.
Nel frattempo, potrebbe essere utile capire se seguire una dieta bilanciata, che escluda alimenti che possono facilitare la formazione di gas intestinali riduce i sintomi di cui parla.
Sulla base dei risultati delle analisi, sarà poi possibile definire la strategia alimentare migliore per il suo caso.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Potettu
Buongiorno Gent.ma, ha fatto bene ad iniziare escludendo il lattosio, ma le consiglierei di effettuare anche dei test per attestarne la reale intolleranza ( in caso contrario è sempre sconsigliato eliminarlo definitivamente) lo stesso vale per il glutine. Per quanto riguarda i sintomi descritti sarei più propensa a pensare che lei soffre di Disbiosi intestinale di tipo fermentativo; sicuramente come suggerito dai miei colleghi sarebbero opportuni ulteriori accertamenti da fare sotto consigli di specialisti del settore. Un consigli che le posso dare è evitare di mischiare tra loro diversi tipi di frutta e verdura, evitare legumi o preferibilmente consumarli decorticati, prediligere verdure sottoforma di vellutata o preferibilmente cotta. Una volta individuato il problema, potrà affidarsi a un nutrizionista che le indicherà la dieta più adatta alle sue esigenze e un'eventuali integrazione con integratori che l'aiutino ad alleviare il senso di pesantezza e gonfiore.
Gentile paziente, prima di tutto le consiglio di non fare autodiagnosi di allergie/intolleranze alimentari, ma di affidarsi ad un professionista che possa consigliarle i test da eseguire per valutare se vi sia o meno una sensibilità ad alcuni alimenti. Il gonfiore addominale può avere diverse cause e vanno indagate con attenzione. Nella stragrande maggioranza dei casi, riordinando l'alimentazione il sintomo sparisce. Per quanto riguarda il TSH, le consiglio di rivolgersi ad un endocrinologo quanto prima.
Saluti,
dott.ssa Lara Gargano
Saluti,
dott.ssa Lara Gargano
Buongiorno, i sintomi da lei riportati potrebbero riferirsi a diverse condizioni infiammatorie intestinali. Probabilmente si tratta di colon irritabile o disbiosi associata a cattiva alimentazione, stress o farmaci.
Le consiglio, pertanto, di consultare uno specialista (es. gastroenterologo) per poi rivolgersi ad un nutrizionista per sistemare l'alimentazione
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordialmente
Dott.ssa Ronchi
Le consiglio, pertanto, di consultare uno specialista (es. gastroenterologo) per poi rivolgersi ad un nutrizionista per sistemare l'alimentazione
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordialmente
Dott.ssa Ronchi
Gentile paziente, le consiglio vivamente di rivolgersi ad un gastroenterologo per ulteriori accertamenti anzitutto di eventuali intolleranza al lattosio e al glutine e di rivolgersi anche ad un professionista della nutrizione. Poiché, solamente dopo una precisa valutazione ed anamnesi, potrà essere elaborato un piano alimentare ad hoc per le sue problematiche intestinali. Potrebbe trattarsi anche di colon irritabile o disbiosi intestinale; in questi casi occorrerebbe tentare con una dieta low-fodmap che elimina, per un periodo di 6 settimane circa, una serie di categorie di alimenti che potrebbero essere la causa di gonfiore addominale. Trascorso questo periodo, viene reinserita ciascuna categoria in modo del tutto graduale così da capirne la quantità tollerata.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Caterina Cesari
Un cordiale saluto, Dott.ssa Caterina Cesari
Gentile Paziente, mi occupo, nello specifico, dii intolleranze alimentari. Sono specializzata nella somministrazione di protocolli medici di dimagrimento (con lavoro d'équipe) fondati sui principi della gestione delle alterazioni metaboliche causate da alimenti che il nostro corpo non gestisce bene. Al fine di risolvere la sua problematica, è necessario procedere, per gradi, con protocolli alimentari idonei, basati sull'esclusione di alcune categorie alimentari e il loro reinserimento graduale.
Resto a Sua disposizione.
Dott.ssa Giuseppina Nucera
Resto a Sua disposizione.
Dott.ssa Giuseppina Nucera
Buongiorno, in questi casi andare a tentativi escludendo a priori intere categorie alimentari potrebbe non essere una buona scelta. Vista la situazione escluderei la celiachia, la quale ha manifestazioni importanti anche al di fuori dell'apparato gastrointestinale e tendenzialmente sintomatologia e annessa diagnosi le avrebbe avute molto prima dei 50 anni. Provi a fare caso se ha cambiato qualcosa nella sua alimentazione rispetto a 20 giorni fa, guardi anche le quantità di cibo, se ha aumentato o diminuito in maniera importante le fibre ecc ecc... Capisco che la situazione crea moltissimo disagio, ma purtroppo dirle cosa può essere e darle una possibile soluzione senza approfondire tutta la sua situazione alimentare (e non solo) è impossibile. Il mio consiglio è di rivolgersi ad un professionista in modo da risolvere il problema il prima possibile.
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