Buongiorno, é da tanto tempo che mi pongo una domanda, ma mi sono sempre fermata lì forse perché ho
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Buongiorno,
é da tanto tempo che mi pongo una domanda, ma mi sono sempre fermata lì forse perché ho paura della risposta. Ho 57 anni, insegno nella scuola primaria e sono iscritta all'università per una seconda laurea di approfondimento della mia materia di insegnamento. Ho un problema che sento sempre più come invalidante: fin da quando ero piccola non sono mai riuscita ad essere attenta. Mi spiego meglio: esteriormente sono sempre stata la studentessa modello, quella che in classe non chiacchierava e non dava il minimo problema, ma mentre gli insegnanti spiegavano la mia mente vagava, e questo "vizio" me lo sono portato avanti nel tempo. Ciò ha sempre significato perdita di tempo e risultati forse non in linea con le mie capacità, perché quando tornavo a casa da scuola e aprivo i libri spessissimo era come se quelle cose le sentissi per la prima volta e dovevo studiare tutto da 0.
Anche oggi le cose non sono cambiate: ho appena partecipato ad un viaggio culturale con una mia amica e ho visto la differenza tra la sottoscritta, che non riusciva a fissare un minimo di quello che diceva la guida, e la mia amica, con una mente molto sveglia, che nonostante il caldo e la stanchezza riusciva a seguire molto bene le varie spiegazioni. Questa cosa mi capita anche per una discussione in compagnia. E purtroppo anche le cose che riesco ad ascoltare bene, in un attimo sono dimenticate.
Non parliamo poi del fatto di ricordare i nomi, sia di oggetti, sia di persone, penso agli alunni (io ho 10 classi), ma anche a persone con cui magari ho avuto parecchio a che fare. Spesso ho problemi con il tempo, e con il ricordo dei vari avvenimenti della mia vita, e mi dispiace vedere come altre mie amiche invece ricordino molto bene e nitidamente fatti della loro vita e li sappiano collocare secondo una precisa scansione temporale. Cerco di ovviare costruendo nella mia mente dei percorsi ed appigliandomi a delle date di riferimento per poter poi ricavare le altre, almeno quelle più importanti.
Detto questo, credo di somigliare a mio papà: sempre "assente", poi però ci incolpava di non avergli detto niente. Un pò prima di morire gli é stata diagnosticata una demenza, quasi sicuramente Alzheimer. Anche sua sorella aveva l'Alzheimer.
La mia domanda é: dovrei vedere uno specialista e fare degli approfondimenti? quale specialista? se anche si trattasse di un inizio di demenza é troppo presto per la valutazione o varrebbe la pena di preoccuparsene già? Lo chiedo perché una signora della mia età, anche lei preoccupata per la memoria, ha provato ad approfondire e l'unica cosa che le hanno fatto fare é stato un test che, almeno dal suo punto di vista, é possibile passare senza grossi problemi, e quindi secondo lei sarebbe inutile.
Scusate il lungo messaggio e grazie fin d'ora a chi vorrà scrivermi qualcosa.
é da tanto tempo che mi pongo una domanda, ma mi sono sempre fermata lì forse perché ho paura della risposta. Ho 57 anni, insegno nella scuola primaria e sono iscritta all'università per una seconda laurea di approfondimento della mia materia di insegnamento. Ho un problema che sento sempre più come invalidante: fin da quando ero piccola non sono mai riuscita ad essere attenta. Mi spiego meglio: esteriormente sono sempre stata la studentessa modello, quella che in classe non chiacchierava e non dava il minimo problema, ma mentre gli insegnanti spiegavano la mia mente vagava, e questo "vizio" me lo sono portato avanti nel tempo. Ciò ha sempre significato perdita di tempo e risultati forse non in linea con le mie capacità, perché quando tornavo a casa da scuola e aprivo i libri spessissimo era come se quelle cose le sentissi per la prima volta e dovevo studiare tutto da 0.
Anche oggi le cose non sono cambiate: ho appena partecipato ad un viaggio culturale con una mia amica e ho visto la differenza tra la sottoscritta, che non riusciva a fissare un minimo di quello che diceva la guida, e la mia amica, con una mente molto sveglia, che nonostante il caldo e la stanchezza riusciva a seguire molto bene le varie spiegazioni. Questa cosa mi capita anche per una discussione in compagnia. E purtroppo anche le cose che riesco ad ascoltare bene, in un attimo sono dimenticate.
Non parliamo poi del fatto di ricordare i nomi, sia di oggetti, sia di persone, penso agli alunni (io ho 10 classi), ma anche a persone con cui magari ho avuto parecchio a che fare. Spesso ho problemi con il tempo, e con il ricordo dei vari avvenimenti della mia vita, e mi dispiace vedere come altre mie amiche invece ricordino molto bene e nitidamente fatti della loro vita e li sappiano collocare secondo una precisa scansione temporale. Cerco di ovviare costruendo nella mia mente dei percorsi ed appigliandomi a delle date di riferimento per poter poi ricavare le altre, almeno quelle più importanti.
Detto questo, credo di somigliare a mio papà: sempre "assente", poi però ci incolpava di non avergli detto niente. Un pò prima di morire gli é stata diagnosticata una demenza, quasi sicuramente Alzheimer. Anche sua sorella aveva l'Alzheimer.
La mia domanda é: dovrei vedere uno specialista e fare degli approfondimenti? quale specialista? se anche si trattasse di un inizio di demenza é troppo presto per la valutazione o varrebbe la pena di preoccuparsene già? Lo chiedo perché una signora della mia età, anche lei preoccupata per la memoria, ha provato ad approfondire e l'unica cosa che le hanno fatto fare é stato un test che, almeno dal suo punto di vista, é possibile passare senza grossi problemi, e quindi secondo lei sarebbe inutile.
Scusate il lungo messaggio e grazie fin d'ora a chi vorrà scrivermi qualcosa.
Salve,
il fatto che lei lamenti disturbi da quando era una ragazzina non depone assolutamente per una base neurodegenerativa del suo problema.
La domanda che deve effettivamente porsi è: nel corso degli anni, e soprattutto negli ultimi periodi, la situazione è peggiorata? La performance della memoria è peggiorata? Le dimenticanze sono aumentate?
Se la risposta è si, le consiglio di intraprendere un percorso con un neurologo. Durante la visita potranno essere fatti dei test di screening (come quello che immagino abbia fatto la sua conoscente che cita nel messaggio) ed eventualmente approfondire il quadro, se lo si ritiene opportuno, con una testistica più avanzata e approfondita.
Consideri che questo tipo di test sono "facili" o "stupidi" solo per le persone cognitivamente sane. Occupandomi di decadimenti cognitivi le posso assicurare che alcune domande "banali" per una persona sana per una persona con deficit reali di memoria sono tutt'altro che banali.
Saluti
il fatto che lei lamenti disturbi da quando era una ragazzina non depone assolutamente per una base neurodegenerativa del suo problema.
La domanda che deve effettivamente porsi è: nel corso degli anni, e soprattutto negli ultimi periodi, la situazione è peggiorata? La performance della memoria è peggiorata? Le dimenticanze sono aumentate?
Se la risposta è si, le consiglio di intraprendere un percorso con un neurologo. Durante la visita potranno essere fatti dei test di screening (come quello che immagino abbia fatto la sua conoscente che cita nel messaggio) ed eventualmente approfondire il quadro, se lo si ritiene opportuno, con una testistica più avanzata e approfondita.
Consideri che questo tipo di test sono "facili" o "stupidi" solo per le persone cognitivamente sane. Occupandomi di decadimenti cognitivi le posso assicurare che alcune domande "banali" per una persona sana per una persona con deficit reali di memoria sono tutt'altro che banali.
Saluti
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