Buongiorno, è da febbraio dell’anno scorso che assumo cipralex a causa di alcuni disturbi di disoccu
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Buongiorno, è da febbraio dell’anno scorso che assumo cipralex a causa di alcuni disturbi di disoccupazione e dissociazione che rovinavano le mie giornate.
Ho iniziato ad assumere 4 gocce e le ho aumentate ogni due giorni fino ad arrivare a 10 gocce. Le ho assunte per 5 mesi e poi ho iniziato a calare sempre ogni tre giorni fino ad arrivare a cinque gocce che sto assumendo tutt’ora. Ho iniziato anche un percorso psicologico e andava benissimo, era sparito tutto, stavo bene.. ora sono 5 giorni (finito il Natale) che mi son tornati i sintomi e per di più mi sento molto stanca e con mal di testa.
Questa cosa è normale? Si può avere una ricaduta così a caso oppure c’è qualcosa che non sta funzionando? Cosa devo fare?
Grazie per l’aiuto
Ho iniziato ad assumere 4 gocce e le ho aumentate ogni due giorni fino ad arrivare a 10 gocce. Le ho assunte per 5 mesi e poi ho iniziato a calare sempre ogni tre giorni fino ad arrivare a cinque gocce che sto assumendo tutt’ora. Ho iniziato anche un percorso psicologico e andava benissimo, era sparito tutto, stavo bene.. ora sono 5 giorni (finito il Natale) che mi son tornati i sintomi e per di più mi sento molto stanca e con mal di testa.
Questa cosa è normale? Si può avere una ricaduta così a caso oppure c’è qualcosa che non sta funzionando? Cosa devo fare?
Grazie per l’aiuto
Buongiorno a lei! Grazie per aver condiviso il suo pensiero. Capisco la situazione e me ne spiaccio. Le feste natalizie sono sempre un momento particolare, in cui si riattivano tante emozioni, positive ma anche negative. Ci può essere una "ricaduta", sì. La cosa importante è capirla, gestirla e trasformarla in positivo. Penso sia importante adesso per lei, parlarne col suo terapeuta e approfondire cosa è successo in questo periodo così florido di emozioni.
Buona giornata.
Dott. Lorenzo Biagioni
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Gentile utente, è importante capire a cosa sia legata questa ricaduta, le consiglio di parlarne con il suo psichiatra di fiducia e con il suo-la sua psicologa (se ancora sta seguendo il percorso di supporto psicologico), altrimenti le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico perché il farmaco cura i sintomi ma lo psicologo-la psicologa può aiutarla a capire da cosa derivano queste dinamiche che sta raccontando.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, inizio rispondendo alla sua domanda, non è importante definire quale sia la normalità ma posso sicuramente dirle che una ricaduta lo può essere. Per comprendere ciò che le sta accadendo è importante parlarne con un professionista e insieme trovare ed intraprendere la strada verso il suo benessere psicofisico.
Resto a disposizione per parlarne insieme, in presenza oppure online.
Dott.ssa Nicolucci Tania
Resto a disposizione per parlarne insieme, in presenza oppure online.
Dott.ssa Nicolucci Tania
Gentile utente,
mi dispiace per la sua ricaduta, ma consideri che non è qualcosa di insolito e questo non deve scoraggiarla. Indaghi insieme ai professionisti che la seguono cosa sta succedendo, come sono trascorse queste feste e se qualcosa ha provocato un peggioramento. La ricaduta non viene "a caso", il motivo c'è e vale la pena indagarlo per ritrovare la serenità.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Steri
mi dispiace per la sua ricaduta, ma consideri che non è qualcosa di insolito e questo non deve scoraggiarla. Indaghi insieme ai professionisti che la seguono cosa sta succedendo, come sono trascorse queste feste e se qualcosa ha provocato un peggioramento. La ricaduta non viene "a caso", il motivo c'è e vale la pena indagarlo per ritrovare la serenità.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Steri
Caro utente, il periodo delle feste natalizie è ricco di emozioni che possono portare ad un maggiore turbamento. Le consiglio di parlarne con il suo psichiatra di fiducia e con il suo psicologo in modo che possiate intervenire prontamente sulla ricaduta, sistemando anche la terapia farmacologica se necessario e indagando le ragioni della ricaduta. Restando a disposizione, un saluto. Dott.ssa Sonia Castagnolo
salve grazie innanzitutto per la condivisione della sua storia e del suo stato di malessere. credo sia normale una ricaduta nelle festività che attiva sia emozioni positivi e di felicità ma allo stesso tempo può portarsi dietro anche sensazioni ed emozioni altrettanto negative. il mio consiglio è di consultarsi con la sua terapeuta e valutare se consultare lo psichiatra che ha prescritto il farmaco per una eventuale rivalutazione dei dosaggi.
Le auguro una ripresa in positivo e una remissione della sintomatologia. saluti dott.ssa Sicari Valeria
Le auguro una ripresa in positivo e una remissione della sintomatologia. saluti dott.ssa Sicari Valeria
Buon pomeriggio, grazie la condivisione per gli estremi dettagli della cura da lei assunta. Quello che sento di dirle, e a mio parere la più importante, le consiglio di contattare nuovamente entrambi gli specialisti che si occupano della sua situazione e che seguono meglio il suo percorso. Sapranno sicuramente spiegarle e consigliarle ciò che è meglio per lei ed è a misura della sua situazione.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo
Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo
Buongiorno,
È normale che ci siano periodi più positivi ed altri più complessi... Le consiglio di condividere i suoi dubbi con il medico e con lo psicologo/a, sicuramente la sapranno aiutare.
Dott. Marco Cenci
È normale che ci siano periodi più positivi ed altri più complessi... Le consiglio di condividere i suoi dubbi con il medico e con lo psicologo/a, sicuramente la sapranno aiutare.
Dott. Marco Cenci
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Indubbiamente le festività natalizie sono un periodo dell'anno caratterizzato da un carico emotivo superiore a gli altri giorni dell'anno. La vicinanza ai familiari e l'atmosfera generale possono richiedere un nostro sforzo maggiore nel bene e nel male per gestire l'impatto di tanta energia. Sia fiducioso e continui il suo percorso così come sta facendo. Faccia tesoro di questa ricaduta con il suo psicoterapeuta trasformandola in una nuova occasione per conoscersi meglio, ancora più a fondo. Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione anche online, la prima seduta è gratuita. Un caro saluto. Dott. Mauro Terracciano
Gentile Utente, non deve essere stato facile per lei... le festività sono cariche di emozioni (positive e negative), e le sicurezze che pian piano stava costruendo sembrano vacillare in una routine stravolta dalle feste. Fa parte del percorso, riporti in terapia le sensazioni e le emozioni che ha provato in questi giorni, sono certa che ne trarrà del positivo.
Le auguro un buona giornata,
Dott.ssa Sole
Le auguro un buona giornata,
Dott.ssa Sole
È importante comprendere che ogni individuo risponde in modo diverso alla sospensione di un farmaco. Le ricadute possono verificarsi anche dopo un periodo di stabilità. Potrebbe essere utile discutere con il suo medico o psichiatra la possibilità di regolare il dosaggio o di esaminare altre opzioni di trattamento. Continuare anche il percorso psicologico potrebbe essere utile per affrontare i sintomi e sviluppare strategie di coping. Assicurarsi di comunicare apertamente con il professionista che la segue per trovare la soluzione più adatta alla sua situazione.
Salve,
accolgo la tua richiesta, può presentarsi una ricaduta durante un percorso condividi con il tuo psicologo e con lo psichiatra che ti ha prescritto il farmaco.
Rimango a disposizione
Saluti
Dottssa Margherita Motta
accolgo la tua richiesta, può presentarsi una ricaduta durante un percorso condividi con il tuo psicologo e con lo psichiatra che ti ha prescritto il farmaco.
Rimango a disposizione
Saluti
Dottssa Margherita Motta
Gentile utente, i processi terapeutici non sono lineari. A momenti di particolare benessere e remissione dei sintomi, possono seguire fasi transitorie di riacutizzazione o innescarsi fasi di resistenza; una delle difficoltà in questi momenti, in cui si può vivere la sensazione di "tornare indietro", è mantenere viva la fiducia in sè e nel lavoro svolto e non lasciarsi sopraffare dalla paura e dai pensieri negativi. Ci riferisce di essersi impegnata attivamente e con beneficio nel fronteggiare il suo disagio con gli specialisti a cui si sta rivolgendo (psicologo e psichiatra). Continui con fiducia il dialogo e la co-costruzione del suo percorso di cura. Un caro saluto Dott.ssa Elisabetta Leon
Gentile,
per quanto riguarda gli aspetti farmacologici e la loro gestione, le consiglio di farsi guidare sempre da uno specialista (uno psichiatra in questo caso). Per quanto riguarda invece la ricaduta sul versante sintomatico, questa può fare parte di un percorso di cura ma non ci dice nulla sul fatto che il percorso stia funzionando o meno. In merito a questo, la invito a fidarsi delle sue sensazioni e a darsi il giusto tempo. Il cambiamento all'interno di un percorso psicologico non è mai lineare, pertanto delle possibili ricadute sono da considerarsi possibili e necessarie alla guarigione.
Non dispongo tuttavia di informazioni sufficienti per poterle dire con certezza che questo è vero anche nel suo caso, pertanto la invito a riportare queste stesse questioni all'interno del suo percorso di cura, dove potrà certamente approfondirle in modo più adeguato.
Cordialmente,
Dott. Giacomo Bagnato
per quanto riguarda gli aspetti farmacologici e la loro gestione, le consiglio di farsi guidare sempre da uno specialista (uno psichiatra in questo caso). Per quanto riguarda invece la ricaduta sul versante sintomatico, questa può fare parte di un percorso di cura ma non ci dice nulla sul fatto che il percorso stia funzionando o meno. In merito a questo, la invito a fidarsi delle sue sensazioni e a darsi il giusto tempo. Il cambiamento all'interno di un percorso psicologico non è mai lineare, pertanto delle possibili ricadute sono da considerarsi possibili e necessarie alla guarigione.
Non dispongo tuttavia di informazioni sufficienti per poterle dire con certezza che questo è vero anche nel suo caso, pertanto la invito a riportare queste stesse questioni all'interno del suo percorso di cura, dove potrà certamente approfondirle in modo più adeguato.
Cordialmente,
Dott. Giacomo Bagnato
Sono dispiaciuta per quello che stai attraversando. La ricaduta di sintomi potrebbe essere influenzata da vari fattori, come lo stress delle festività o cambiamenti nella routine. Tuttavia, è essenziale discutere immediatamente con il tuo medico o lo specialista che segue la tua terapia. Potrebbe essere necessario rivedere la tua situazione e valutare se l'attuale dose di Cipralex è ancora efficace per te. Non interrompere o modificare la tua terapia senza consultare il medico, poiché potrebbe avere conseguenze negative sulla tua salute mentale. Comunica apertamente i tuoi sintomi e preoccupazioni con il professionista che ti segue per ricevere indicazioni specifiche sulla tua situazione.
Gentile utente, il periodo natalizio può essere spesso più difficoltoso di altri, a causa della riattivazione di diversi vissuti emotivi più o meno spiacevoli. In un percorso di cura sono reattive delle ricadute, le consiglio di parlarne con la sua figura di supporto così da contestualizzare questo malessere.
Distinti saluti, dottoressa Chiara Carraro
Distinti saluti, dottoressa Chiara Carraro
Stai tranquillo, è normale avere ricadute. Parlane col tuo psicologo col quale evidentemente state facendo un buon lavoro ed informa anche lo psichiatra. Abbi fiducia nel percorso che hai intrapreso, a volte ci vuole diverso tempo prima di stare bene! Un saluto
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione con noi. Mi dispiace sentire che in questo momento lei stia vivendo una ricaduta dei suoi sintomi e che sta sperimentando stanchezza e mal di testa. Le ricadute dopo la sospensione o la riduzione di un antidepressivo come il Cipralex non sono rare. La stanchezza e il mal di testa sono effetti collaterali comuni di questo farmaco, soprattutto quando si inizia il trattamento o si modifica il dosaggio. In genere, questi effetti collaterali sono lievi e scompaiono entro poche settimane; tuttavia, se sono gravi o persistenti, è importante parlarne con il proprio medico il prima possibile. Non faccia cambiamenti al piano farmacologico da solo, se ha bisogno di modificare il dosaggio del farmaco è necessario parlarne con il proprio medico. Inoltre, continui a seguire il suo percorso di terapia. Un percorso con uno psicoterapeuta esperto può aiutarla a gestire i suoi sintomi e ridurre il rischio di future ricadute. Si assicuri di dormire a sufficienza, mangiare cibi sani e fare regolarmente attività fisica; queste attività possono aiutare a migliorare l'umore e l'energia. La guarigione dalla depressione richiede tempo e pazienza, non si scoraggi se ha una ricaduta. Con il giusto trattamento e supporto, non ho dubbi che riuscirà a stare meglio. Buona fortuna per tutto! Dott.ssa Baldelli Marta
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