Buongiorno, è da due mesi che ho il respiro affannoso durante il giorno, faccio fatica a mangiare pe

17 risposte
Buongiorno, è da due mesi che ho il respiro affannoso durante il giorno, faccio fatica a mangiare perché sento un peso al petto, mi sforzo ma è come fosse un blocco! Soffo di gastrite e reflusso che sto curando! In ospedale mi hanno detto che è tutto a posto, cuore, polmoni, analisi del sangue! Ho fatto spirometria e sembra vada bene! Vediamo se riesco a fare visita da pneumologo! La mia domanda è questa, da cosa può dipendere il respiro affannoso? La notte dormo fino a una certa ora, poi mi sveglio con vampate di caldo e agitazione, con la paura di non riuscire a respirare, avendo poi il naso spesso chiuso! Mi hanno detto che potrebbe essere uno stato emotivo, un po di ansia e depressione! Ma può guarire il respiro affannoso? Grazie
L'ansia puo' portare fatica a mangiare sentendo un blocco allo stomaco?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile Utente, comprendo il disagio che sta vivendo in questo momento. Le informazioni che ha fornito non sono sufficienti per avere un quadro più chiaro della situazione, ma sicuramente l'ansia può manifestarsi sia nel respiro affannoso che nel blocco allo stomaco.
Le consiglio di consultare un professionista e fissare un primo appuntamento psicoterapeutico così da ipotizzare un percorso per elaborare il significato dei sintomi che descrive.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Gentilissima,
normalmente quando si hanno problematiche di tipo fisico vengono svolti accertamenti medici dei quali può chiedere al medico di base. Attualmente mi sembra che abbia già avuto diverse visite mediche dalle quali non è emersa alcun disturbo fisico. Questo potrebbe significare che la sua difficoltà potrebbe essere emotiva. Il respiro affannoso è uno dei sintomi dell'ansia. In ogni caso, anche se ciò non fosse, la sua preoccupazione relativa a questa problematica è evidente. Potrebbe essere anche essere un periodo transitorio che potrebbe risolversi. Tuttavia è sempre interessante approfondire le proprie reazioni al nostro vissuto riuscendo così a comprendere il proprio funzionamento. In tal caso le consiglio un percorso psicologico che può solo portare ad un miglioramento.
Buongiorno, può essere senz’altro ansia che dà spesso i sintomi che descrive.
Può parlarne con uno psicoterapeuta che valuterà la sua situazione nel dettaglio.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta vivendo.
Come psicoterapeuta posso dirle che il disagio psicologico può sicuramente esprimersi attraverso il corpo, ma prima di poter affermare questo è assolutamente necessario effettuare tutti gli esami del caso per poter escludere patologie o disturbi fisici. Posso però consigliarle una terapia che possa aiutarla e sostenerla in questo momento di fatica.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dottoressa Monica Mellone
Buongiorno cara utente. In poche righe ha compreso tanti organi del suo corpo. Eppure, come lei stessa ha sperimentato, rivolgendosi in ospedale e presso ulteriori specialisti, va tutto bene, negli organi del suo corpo. Straordinariamente il corpo risponde ad altri meccanismi, che sono legati anche agli ormoni, allo stress, all’ansia, e così via, fino alle angosce e alla parte psichica in tutto ciò. Non tutto ha origini psicosomatiche, per questo, quando abbiamo un male fisico ci rivolgiamo al medico, come primo passo. Qualcuno poi le ha detto che potrebbe essere proprio qualcosa legato al mancato controllo sulle emozioni. Ha ragione, tutto questo coinvolgimento emotivo e corporeo, non essendo causato da altro, secondo gli esami e accertamenti che ha già fatto, potrebbe essere una questione da analizzare in altro modo. Consideri che ha già un blocco, che le impedisce, diciamo, di vivere la sua normalità, compreso il dormire, mangiare. Anche respirare. Ha visto quanti organi e funzioni coinvolte? Li riprendo dalle sue righe: respiro affannoso, peso al petto, gastrite, reflusso, vampate di caldo la notte, agitazione. Poi però lei stessa dice agitazione, dice paura, di non riuscire a respirare. Paura è proprio qualcosa che coinvolge le sue emozioni. Le funzioni si riassesteranno, i sintomi si spostano, ansia o depressione vanno lavorati in uno spazio per lei, con un professionista che l’aiuterà, non a guarire, ma a vedere, vedersi, guardare cosa succede a livello di tutti questi organi che manifestano tensioni, blocchi, pesi. Se lo legge in altro modo, blocco, peso, agitazione, paura, fatica, richiedono un ulteriore sforzo, quello di guardarsi a fondo, per vedere cosa si è inceppato nella sua esistenza, o nel suo modo di vivere. Cosa tutto questo coinvolge, se lei, le sue relazioni, il suo corpo. Insomma, le declinazioni sono tante. Si ascolti e si rivolga a qualcuno che la possa ascoltare. Vedrà che l’apice dei suoi disturbi si livellerà al più presto e potrà più serenamente procedere con la sua esistenza.
Dott.ssa Michela Gorini
Buongiorno,
Ho letto attentamente il suo messaggio.
Sicuramente potrebbe essere ansia, legata a qualcosa che non riesce ad esprimere e a risolvere da soli.
Sono disponibile ad aiutarla attraverso colloqui online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno,
Una volta terminati i controlli medici, contatti uno psicoterapeuta che la aiuti a gestire la preoccupazione che sente, in riferimento ai segnali che manda il suo corpo
Spesso il corpo ci dice cose di noi che la mente ancora non sa, anche se non sempre è facile decifrare ciò che si comunica. I sintomi che descrive farebbero in effetti pensare ad uno stato ansioso. Ecco l'ansia, quell'emozione che spesso ci tiene compagnia potrebbe, ora avere trovato nella sua preoccupazione per il suo stato di salute una valvola di sfogo. Potrebbe essere molto utile per lei iniziare un percorso o cmq provare a richiedere una consulenza per capire da cosa dipende questo stato emotivo imparando a gestire l'ansia e a riconoscerla nelle diverse situazioni della vita. Spero di esserle stata utile e che la situazioni migliori presto. Intanto rimango a disposizione per qualsiasi domanda.
Gentile utente, grazie per condivisione. Dalle sue parole emerge una forte preoccupazione rispetto alla sua salute. Alcuni vissuti emotivi possono certamente provocare le sensazioni fisiche che descrive. Esistono, inoltre, dei meccanismi cognitivi che ci portano a focalizzare l'attenzione sulle sensazioni fisiche che ci preoccupano, con lo scopo di capirne l'entità e l'origine, innescando però un effetto paradossale: l'amplificazione delle stesse sensazioni e dunque anche un aumento della preoccupazione iniziale. Come può immaginare questo circolo vizioso non è funzionale. Dopo aver escluso cause di natura organica, come sta già facendo effettuando degli accertamenti medici, le consiglierei vivamente un percorso psicologico per esplorare i suoi vissuti emotivi e provare a gestire meglio il rapporto con tali sensazioni corporee, spezzando tali circoli viziosi e riducendo la sofferenza che ne deriva.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Scidone
Buongiorno, i sintomi che lei descrive, se si escludono complicanze fisiche, possono sicuramente far parte di un quadro ansioso.
La psicoterapia serve proprio per affrontare le situazioni che le causano questo malessere e, di pari passo con l'affrontare queste situazioni, ci sarà un miglioramento della sintomatologia.
Rimango a disposizione
Corradin Ilenia
Buongiorno, ha fatto bene ad escludere qualsiasi causa organica del suo malessere, fatta eccezione per il reflusso che però si può comunque contenere con apposita terapia. Si può ora pensare a una sintomatologia ansiosa e a vederne le cause profonde. Un percorso terapeutico che la aiuti a portare attenzione alle sue emozioni, al vissuto e anche alle situazioni che maggiormente la attivano potrebbe aiutarla ad alleviare il disagio e a comprenderlo, lasciando spazio a nuove possibilità e visioni del sintomo.
Cordialmente, Valentina
Mi dispiace molto sapere vive questa situazione !Certamente l'ansia può provocare dei blocchi emotivi e fisici .È pissibile che il suo corpo stia somatizzando un disagio che vive in questo momento e non riesce ad esprimere attraverso altri canali. Consiglio lunghe passeggiate , momenti di relax e svago, e anche un approfondimento con uno specialista che attraverso tecniche di rilassamento e.meditazione la aiuti ad allentare la.presa per poi affrontare ciò che la disturba .Le auguro di trovare al più presto la strada migliore per stare.meglio!
Gentile utente, il quadro che descrive potrebbe essere afferibile ad una sintomatologia ansiosa che si può trattare tramite cura farmacologica e/o un percorso di psicoterapia. Chiaramente si tratta di un'ipotesi e la situazione andrebbe valutata nel dettaglio da un professionista di questo settore. Il mio consiglio, visto che le cause organiche sembrano essere state escluse, è quello di rivolgersi ad uno specialista per affrontare un iter diagnostico al termine del quale valutare il trattamento maggiormente adeguato alla sua situazione. Un caro saluto, dott.ssa Andreoli
Salve, i sintomi che descrive sono compatibili con un eventuale problema di ansia. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Gentile Urente,
Il respiro affannoso da lei descritto putirebbe sicuramente essere connesso ad uno stato ansioso; ansioso-depressivo .- molto importante è che siano state escluse problematiche internisti che come mi sembra sia avvenuto nel suo caso.
Pensi che in alcuni casi molti pazienti che giungono al punto soccorso spaventati da questo sintomo lo descrivono come “ respiro sospiroso”
Proprio per indicare una condizione SumUp affannoda anomala e penoso. Un sintomo non fa mai diagnosi , sebbene dei sintomi siano caratteristici appartenenti a diverse condizioni emotive , di competenza psicologica e psichiatrica. Allarghi la lente di osservazione…. Cosa sta vivendo ? che periodo è questo per la sua vita? qual è la sua realizzazione? Cerchi di capire e si faccia aiutare in questo.
Un caro saluto
Carissimo, il respiro affannoso che lamenta è una reazione del corpo che appartiene all'ansia. Ipotizzo che il suo problema sia da ricondurre al fatto che lei si preoccupa di non riuscire a respirare, come afferma nel messaggio. Il processo mentale che attiva mantiene e riacutizza la sua ansia.
Utile un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti, dott.ssa Daniela Voza

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