Buongiorno dovrei eseguire una litotrissia intracorporea, in quanto ho un calcolo al rene sx di

Invasiva certo o per via percutanea o per via trans-cisto-ureterale, si deve arrivare nei pressi del calcolo per bombardarlo. Sulla efficacia molto dipende da come reagirà il calcolo che potrebbe anche non franturmarsi o frantumarsi malamente e non essere in fatto espellibile per via urinaria, soprattutto se sussiste una substenosi del giunto pielo-ureterale... questione che avrebbe dovuto essere valutata con attenzione prima di decidere l'intervento con una specifica urotac contrastografica. Tali questioni valgono anche per la via extracorporea. La ripresa postoperatoria dipende da tutti i fattori in gioco citati.

Lei non ci riferisce attraverso quali indagini si sia giunti a definire la diagnosi e le indicazioni operative. Un calcolo di 18 mm può essere teoricamente sottoposto al trattamento extracorporeo con onde d'urto (ESWL) ma, anche se la frammentaziine fosse soddisfacente, la quantità di residui da espellere spontaneamente sarebbe assai consistente. Questo favorirebbe l'insorgenza di complicazioni o comunque un consistente ritardo nella risoluzione completa, con ncessità di controlli ripetuti o addirittura ulteriori interventi er risolvere le complicazioni. Per questo motivo, oggigiorno un calcolo di quella taglia viene abitualmente trattato come le è stato proposto, ovvero con una endoscopia operativa retrograda attraverso le vie urinarie naturali e la frammentazione o polverizzazione a mezzo laser (intervento detto RIRS). E' ovviamente una procedura da eseguirsi in anestesia (perlopiù parziale) ma in mani esperte l'invasività è modesta e le possibilità di risoluzione rapida e completa sono molto elevate.