Buongiorno dottori, sono una donna di 60 anni con malattia reumatica autoimmune, molto sempliceme
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risposte
Buongiorno dottori,
sono una donna di 60 anni con malattia reumatica autoimmune,
molto semplicemente: "quale soluzione per risolvere o almeno attenuare, la rigidità mattutina?
Siamo in moltissimi a soffrirne.
Per me è un grave problema perché al mattino, appena alzata, non riesco a camminare e mi trascino lentamente appoggiandomi a una sedia.
In questo modo, ormai da anni, i miei ritmi lavorativi, oltre che il mio stato d'animo, vengono molto compromessi.
Il tutto torna alla "quasi normalità" dopo circa un'ora.
Ovviamente non posso assumere sempre i Fans (anche perché sono monorene).
Perché accade questo? Quale potrebbe essere la soluzione?
Intendo, al di là della malattia reumatica, qual è il "meccanismo" (fisico, biologico . . .) che determina/causa questo handicap?
Alla sera vado a letto in condizioni normali e al mattino non cammino, perché? Cosa succede nella notte, mentre dormo, nel mio fisico?
On line troviamo tante risposte, qual è la sua?
Non penso che riceverò/riceveremo delle risposte, ma spero di sbagliarmi.
P.S. Ovviamente sappiamo già che il tutto è conseguenza della nostre diverse patologie reumatiche, chi di artrite, chi di spondilite, chi di altro . . .
Quindi ci aspettiamo di non ricevere questo tipo di risposta, perché è qualcosa che sappiamo già.
Grazie e cordiali saluti.
sono una donna di 60 anni con malattia reumatica autoimmune,
molto semplicemente: "quale soluzione per risolvere o almeno attenuare, la rigidità mattutina?
Siamo in moltissimi a soffrirne.
Per me è un grave problema perché al mattino, appena alzata, non riesco a camminare e mi trascino lentamente appoggiandomi a una sedia.
In questo modo, ormai da anni, i miei ritmi lavorativi, oltre che il mio stato d'animo, vengono molto compromessi.
Il tutto torna alla "quasi normalità" dopo circa un'ora.
Ovviamente non posso assumere sempre i Fans (anche perché sono monorene).
Perché accade questo? Quale potrebbe essere la soluzione?
Intendo, al di là della malattia reumatica, qual è il "meccanismo" (fisico, biologico . . .) che determina/causa questo handicap?
Alla sera vado a letto in condizioni normali e al mattino non cammino, perché? Cosa succede nella notte, mentre dormo, nel mio fisico?
On line troviamo tante risposte, qual è la sua?
Non penso che riceverò/riceveremo delle risposte, ma spero di sbagliarmi.
P.S. Ovviamente sappiamo già che il tutto è conseguenza della nostre diverse patologie reumatiche, chi di artrite, chi di spondilite, chi di altro . . .
Quindi ci aspettiamo di non ricevere questo tipo di risposta, perché è qualcosa che sappiamo già.
Grazie e cordiali saluti.
In condizioni fisiologiche, il cortisone o più precisamente il cortisolo viene prodotto dalle ghiandole surrenali seguendo un preciso ritmo circadiano e nelle prime ore del mattino si ha la massima produzione che a sua volta sopprime alcune sostanze che hanno un effetto proinfiammatorio.
In condizioni patologiche invece (come ad esempio l’artrite reumatoide), il sistema è regolato diversamente e il cortisolo diventa meno disponibile proprio nelle prime ore del mattino con incremento anomalo di citochine pro-infiammatorie con conseguente dolore e rigidità mattutina al risveglio.
Per rimpiazzare questa carenza di cortisolo, può quindi risultare utile l’utilizzo di piccole dosi di steroide da assumere al mattino; esistono anche formulazioni di cortisonici a rilascio prolungato che assunti alla sera coprono questa carenza delle prime ore mattutine.
Questi sono naturalmente sono concetti generali e la terapia va valutata caso per caso. Prima (o insieme al cortisone) potrebbe essere utile anche l’utilizzo di chinolinici (che immagino stia già facendo).
In condizioni patologiche invece (come ad esempio l’artrite reumatoide), il sistema è regolato diversamente e il cortisolo diventa meno disponibile proprio nelle prime ore del mattino con incremento anomalo di citochine pro-infiammatorie con conseguente dolore e rigidità mattutina al risveglio.
Per rimpiazzare questa carenza di cortisolo, può quindi risultare utile l’utilizzo di piccole dosi di steroide da assumere al mattino; esistono anche formulazioni di cortisonici a rilascio prolungato che assunti alla sera coprono questa carenza delle prime ore mattutine.
Questi sono naturalmente sono concetti generali e la terapia va valutata caso per caso. Prima (o insieme al cortisone) potrebbe essere utile anche l’utilizzo di chinolinici (che immagino stia già facendo).
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