Buongiorno Dottori, Sono un ragazzo di 32 anni, fidanzato da 8 anni con una ragazza di 27. Nel mes

17 risposte
Buongiorno Dottori,
Sono un ragazzo di 32 anni, fidanzato da 8 anni con una ragazza di 27. Nel mese di gennaio abbiamo acquistato una casa, sempre desiderata da entrambi. Due settimane fa, di ritorno da un viaggio di lavoro di 10 giorni, come un fulmine a ciel sereno, la mia ragazza mi comunica che non vuole più vivere con me, che da un mese frequenta uno psicologo e ha capito di non amarmi ma di provare solo affetto. Non mi vede nel suo futuro. Sono sprofondato. Un mutuo, una casa ancora in fase di ristrutturazione, mobili acquistati. Io amo profondamente questa ragazza e allo stato attuale non riesco neppure più a parlarci. Mi ha tirato su un muro dicendo di lasciarle i suoi spazi e che per la casa troveremo una soluzione. Si è messa a piangere più volte dicendo che le dispiace. Non dormo da 10 giorni, mangio a fatica, ho un uragano nello stomaco. Come tutte le coppie si litigava ma penso niente di irrisolvibile. C’era stata qualche discussione sulla scelta dei mobili ecc ma penso sia del tutto normale. Ho proposto alla mia ragazza una terapia di coppia, per avere quanto meno la possibilità di confrontarmi. Mi è stata bocciata sul nascere in quanto secondo il sup terapeuta non serve a nulla, visto che non abbiamo un trascorso di convivenza o matrimonio. Mi sembra assurdo. 8 anni di storia non sono un trascorso? Fino a due settimane fa sembra a felicissima, mi mandava messaggi in cui diceva che non vedeva l’ora di abitare con me. Un anno fa la proposta di matrimonio, accettata con molto entusiasmo. Sono davvero disperato. Sto provando a non contattarla da qualche giorno nella speranza si faccia risentire lei. Ad oggi il nostro unico legame è questa casa, di cui non so cosa ne sarà. Dopo tutti i sacrifici di questi mesi mi sembra tutto una presa in giro. Come potrei farla tornare sui suoi passi?

Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, purtroppo alla sua domanda non c'è risposta. Non è possibile influenzare il comportamento altrui a nostro piacimento. Non sappiamo se questo è un momento di crisi passeggero o qualcosa di più profondo e ragionato. Mi suono un poco strana questa "prescrittività" del suo psicologo, potrebbe essere qualcosa che aggiunge lei per rafforzare la sua posizione. Quello che può fare per se stesso e affrontare meglio la situazione è rivolgersi ad un/una terapeuta anche lei per aver maggiore sostegno nel gestire la situazione.
Salve, è sicuramente un momento molto doloroso e difficile per lei. MA nulla è più inutile del tentare di costringere qualcuno a fare un percorso psicoterapico, se non desiderato e accettato in prima persona. Il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ed affrontare un percorso psicoterapico individuale che la possa sostenere in questa fase ad aiutarla a gestire la situazione
Buonasera, mi pare strano che un professionista dica al proprio paziente cosa deve o non deve fare perché la psicoterapia si basa sul fare chiarezza. È poi il paziente che decide liberamente. Può darsi che la sua ragazza le racconti, in buona fede, ciò che sono le sue impressioni e deduzioni. Non credo che ci possa essere qualcosa da fare per far cambiare idea ad un'altra persona, si tratta di sentimenti e di scelte di cuore che sono per natura spontanee. Credo però che lei debba prendersi cura di sé stesso e non "leggere" questo epilogo come una conseguenza di ciò che ha detto o fatto,non è così che funzionano i sentimenti. Piuttosto cerchi un sostegno per sé e lasci a questa ragazza il tempo di cui necessita. Se ne va chi se ne vuole andare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve. Vorrebbe sul serio fare qualcosa che la faccia ritornare sui suoi passi?
Comprendo il momento destabilizzante e doloroso che sta vivendo ma non credo che possa esserle utile convincerla a ritornare con lei. A volte, nelle relazioni, c'è chi sceglie e chi si lascia scegliere, si chieda tra voi come può essere stato, potrebbe trovare una risposta a ciò che si è verificato. Si confronti con uno psicoterapeuta che possa aiutarla a fare chiarezza, ad elaborare il dolore della situazione che sta vivendo, si concentri su di sé e sul suo futuro. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Gentile Utente, mi rincresce il suo attuale stato di sofferenza ma non si può costringere qualcuno a tornare su propri passi sarebbe opportuno comprendere cosa sia accaduto a livello profondo, la situazione descritta necessita di una consulenza per capire successivamente come aiutarla con un percorso di psicoterapia individuale per affrontare la crisi in modo costruttivo.
Resto a Sua disposizione per qualsivoglia eventuale integrazione e/o chiarimento e mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.
Dott.ssa Giulia Marchiani
Buongiorno, credo che emotivamente lei in questo momento sia addolorato e "nell'occhio del ciclone". Dia tempo a se stesso e si chieda se vuole veramente stare con una persona che, per quanto vi siate amati, oggi non vuole stare con lei.
Assorbire questo colpo è doloroso e ha bisogno di tempo, se non ne riuscisse può chiedere un colloquio di consultazione ad uno psicoterapeuta per approfondire le sua ragioni.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Gentile ragazzo, grazie per la condivisione
Sono rimasta molto colpita dal suo messaggio, per quanto mi sembri una storia già sentita...
Capita molto spesso che, ad un certo punto di una relazione, uno dei due "ceda, crolli": e, molto spesso, il tutto si verifica a cavallo di un'evidenza concreta (l'acquisto di una casa, a pochi giorni prima del matrimonio...)
In Amore non ci sono regole: è un "gioco" senza regole, dove un giorno c'è equilibrio, e il giorno dopo si è come funamboli: oggi funziona, e domani non funziona più...
L'incertezza la fa da padrona: e di questo, dobbiamo essere consapevoli...
Si prenda un po' di tempo per lei: non tanto per riflettere/rimuginare, quanto per riprendere vecchie passioni che aveva abbandonato, cose che la facevano stare bene...
Qualora avesse bisogno di un confronto, resto a disposizione, anche online
Un caro in bocca al lupo!
Dr E. Nola
Buongiorno, è una situazione in cui non si sa chi abbia preso la decisione, se la fidanzata o se questa abbia delegato alla psicoterapeuta una decisione già presa da lei o se la professionista, ma voglio sperare che non sia così, anziché esplorare le dinamiche insieme alla paziente ed aiutarla a fare chiarezza in se stessa, l'abbia portata a decidere in tal senso. Comunque sia, sarebbe invece opportuna una psicoterapia di coppia per capire quali sono i percorsi della mente che hanno portato la ragazza a questa decisione, se non per tornare insieme, per aiutare perlomeno a dare un significato a lei che scrive per poter voltare pagina. Non sempre però in queste situazione si è disposti a voler guardarsi dentro fino in fondo e a dare un'opportunità di chiarimento a chi si lascia. Le direi di prendere in considerazione qualche seduta psicoterapeutica per comprendere meglio se un aiuto in questo momento può esserle necessario. Un saluto. Rimango a disposizione.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Mi dispiace molto sentire che sta attraversando un momento così difficile. La fine di una relazione lunga e significativa può essere estremamente dolorosa e destabilizzante. Questi sentimenti sono comprensibili tuttavia è bene tener presente che le persone non sono di altre persone e che è importante rispettare le decisioni altrui. Alcuni suggerimenti di carattere generale potrebbero essere:
darsi del tempo: È normale provare una vasta gamma di emozioni in seguito a una rottura. Concedersi del tempo per elaborare i sentimenti e lasciar defluire l'uragano emotivo. La sofferenza è parte del processo di guarigione, ma con il tempo potrà affievolirsi.

Cercare supporto: Parlare con amici, familiari o (meglio ancora) professionisti, di ciò si sta attraversando. Avere qualcuno con cui condividere le emozioni può aiutare a sentirti meno solo e isolato.

Accettare la decisione: Non è facile, ma è importante accettare che la propria ragazza abbia preso questa decisione. Forzare o cercare di farla cambiare idea potrebbe non essere costruttivo e soprattutto non rispettoso.

Rispettare i desideri altrui: Se lei ha chiesto spazio, è importante cercare di rispettarlo. A volte, una pausa può aiutare a guadagnare chiarezza sulle proprie emozioni e sulle decisioni prese.

Valutare una consulenza individuale: Un supporto professionale potrebbe essere di grande aiuto per affrontare questo periodo e comprendere meglio i sentimenti e le esperienze personali.

Considerare la terapia di coppia in futuro: Se entrambi siete disposti e d'accordo potreste valutare una terapia di coppia in futuro per esplorare i vostri sentimenti e trovare una via di comunicazione migliore.

Infine, è importante tenere presente che ogni relazione è unica e ogni persona ha bisogno di tempo per riflettere e prendere decisioni importanti riguardo al proprio futuro. Sebbene possa sembrare difficile ora, col tempo sarà possibile trovare serenità nella vita.

Rimango a disposizione. Vittorio Mario Longo
Buongiorno,

al momento non c'è nulla che possa fare per farle cambiare idea. Si lasci del tempo, nel caso la sua decisione dovesse esser definitiva, sarebbe comprensibile il suo dolore. Potrebbe con l'aiuto di uno specialista dare un significato a quanto le sta accadendo, provando ad elaborare una perdita cosi importante nella sua vita.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissimo,
la ringrazio per aver condiviso questo suo vissuto di dolore. Io credo che in molti leggendo le sue righe possano immedesimarsi in lei. Non mi è dato sapere se la sua ragazza stia attraversando un periodo di paura o se la sua decisione sia frutto di una lunga presa di consapevolezza. Posso solo consigliarle di avere cura del suo dolore, concordando con i colleghi: non possiamo cambiare gli altri, possiamo lavorare sul nostro modo di affrontare i cambiamenti, seppur dolorosissimi, per tornare a vivere una vita degna di essere vissuta.

Le auguro ogni bene

Camilla
Buongiorno,
a volte l'amore richiede libertà e pazienza, foss'anche perchè uno dei due sta avendo a che fare con le sue paure più arcaiche.
Curioso che il collega abbia detto che fare o non fare in modo direttivo.
Allentare le comunicazioni può talvolta servire per mettere a fuoco meglio la situazione.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno immagino sia spiazzato in questo momento. La sua proposta di terapia di coppia era molto sensata proprio per la profondità e la durevolezza del legame che avete. Presupposto per la psicoterapia di coppia è che però entrambi i partner abbiano la volontà di intraprenderla. Non volendo la sua ragazza iniziare questo tipo di percorso, le proporrei intanto di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale per cercare di affrontare al meglio questo momento di paura e incertezza e trovare delle soluzioni. Buona vita!
Buongiorno, dall'immagine che ha usato per descrivre il suo dolore (uragano nello stomaco) si coglie il suo stordimento e ne ha tutte le ragioni. Se lei lo consente, vorrei tuttavia a provare a ribaltare la prospettiva della sua aspettativa: per quale motivo dovrebbe essere lei a "dover far cambiare idea"? Perchè sta ponendo il suo problemi in questi termini? Certo, lei ora forse starà pensando: "perchè sto soffrendo!" e ha ragione in questa ma Quando ci troviamo in capitoli di vita tristi, la mente spesso cerca di effettuare un problem solving inefficace. Lei descrive la classica situazione di fulmine inaspettato, della prigione senza chiavi di uscita. E se si trova in questo punto, è probabile che lei stia affrontando questo problema con gli stessi strumenti e attrezzi mentali che hanno contribuito a crearlo!
Si tratta di un paradosso piuttosto tipico delle relazioni di coppia...
Ha già pensato di provare a costruire alcune teorie che le consentano non solo di dare senso all'agire della sua parntner ma a dare senso al suo agire? Ad aggiungere alcuni attegiamenti che le consentano di eseguire alcuni comportamenti adesso, in questo momento che le consentando di riappropiarsi di se stesso mentre la sua mente deve gestire l'uragano?
Le dico che di fronte a lei, ci sono delle traiettorie che può percorrere per rimpossesarsi del suo personale concetto di felicità ma che in questo momento la sua attenzione non coglie. Se la sentirebbe, di individuare quali strumenti la sua mente ha utilizzato per arrivare a creare i presupposti di questo distacco?
Immagini questi strumenti come azioni, pensieri, modi di ragionare e reagire alle sue emozioni, regole infallibili. Immagini che questi siano "attrezzi del mestiere" attrezzi che lei ha usato fino ad oggi per rapportarsi alla sua partner. (Pensi ad alcuni comportamenti che le piacciono....ora ad altri che le piacciono meno).
Provi ad inidividurare quali sue aspettative, modi di ragionare ed attegiamenti per lei sono stati fino ad oggi indiscutibili. Quali modi di essere sono stati in grado di garantirle una sincronia con la sua partner: ad un dato momento, in alcuni precisi contesti, attraverso alcune esperienze, questi stessi strumenti hanno smesso di aiutarla. Forse non si sono più rilevati utili a sincronizzarsi e a comprendere la sua partner? forse lei è stato preso in giro? forse è lei che a volte lo ha fatto? le ipotesi sono molteplici ma immagini il potere che potrebbe ottenere da se e dalla sua vita quando individuerà quali sono stati gli strumenti che un tempo in grado di aiutarla, hanno creato i presupposti per essere in una tempesta!
Quando li avrà individuati, potrà iniziare rapidamente a costruirne di nuovi per aprire l'ombrello e riontare il suo sguardo in questa eperienza dolorosa che deve attraversare e uscire dalla situazione di stallo in cui si sente arrivato ora.
Salve, dalle sue parole si comprende il malessere che questa situazione ha generato, purtroppo non può obbligare la sua fidanzata ad intraprendere una terapia di coppia se non è motivata. Ma potrebbe iniziare Lei una psicoterapia per dar voce alle sue sensazioni, per "riorganizzare" i pensieri e trovare le strategie per riprendere in mano la sua vita. Resto a disposizione Dott.ssa Elena Epilotti
Gentilissimo, pur comprendendo la sua sofferenza, le dico, con tutta l'autenticità che mi contraddistingue, che non possiamo influenzare o condizionare il comportamento e le scelte altrui. Tantomeno la psicologia: noi psicologi cerchiamo di facilitare il proprio di comportamento e la propria direzione esistenziale. Da qui, le suggerisco di intraprendere, per primo, un percorso individuale, atto a elaborare questo suo dolorosissimo distacco e a costruirsi una nuova vita.
A disposizione.
Cordiali saluti
Dottoressa Francesca Carubbi

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