Buongiorno dottori, Scrivo per un problema di mantenimento dell’elezione durante il rapporto sessua

19 risposte
Buongiorno dottori,
Scrivo per un problema di mantenimento dell’erezione durante il rapporto sessuale, non ho problemi al risveglio (mi capitano abbastanza spesso) e durante sesso orale o a contatto con una persona che mi piace. Alcune volte durante la penetrazione o nell’inserimento del preservativo la mia erezione tende a diventare più flebile, potrei continuare ma è molto meno rigido il pene, mi capita solo nella penetrazione e penso sia un problema di tipo psicologico, ho assunto finasteride per un anno circa tre anni fa, ma sia pre che durante che post ho comunque avuto casi come quelli sopracitati e casi andati a buon fine, presumo che non dipenda in alcun modo da quello quanto da una eccessiva mi predisposizione al controllo della rigidità del pene nei rapporti, o scarso piacere durante la penetrazione. Mi piacerebbe poter avere un vostro parere, grazie!
A.
Salve, Mi dispiace molto per la situazione poi che comprendo il disagio che le può provocare. Lei riferisce una problematica di natura psicologica pertanto evidentemente sussistono dei pensieri probabilmente ansiosi che in qualche modo Giocano un ruolo disfunzionale nel mantenimento dell'erezione. Ritengo pertanto opportuno un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione ed approfondire con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa protrarsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, se non ci sono problematiche organiche e afferma di avere erezioni spontanee e mattutine allora c'è la probabilità che, come lei ha intuito, si tratti di un problema di origine psicologica ed emotiva. Inoltre l' eccesso di preoccupazione sulle proprie prestazioni contribuisce ad una mancata capacità erettiva.
Una consulenza psicologica ed un eventuale intervento psicoterapeutico potrebbe aiutarla. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Buonasera Gentile Utente, dubito che possa essere un effetto collaterale della finasteride visto che è passato molto tempo dall'assunzione. Forse il problema riguarda proprio questo controllo continuo dell'erezione. Penso che un consulto psicologico possa aiutarla a far luce sulle possibili cause. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile utente, in prims le chiederei quanti anni ha. Poi direi che laddove ci siano delle cause o delle concause di carattere psicologico, cosa in sé abbastanza naturale, vanno indagate in modo approfondito attraverso il colloquio con uno psicologo. Non è comunque da trascurare anche la capacità di affrontare il tema con la partner, in quanto alle volte, proprio il fatto di vivere il dovere della prestazione come un problema del singolo e non come una dinamica della coppia può costituire una parte del problema. In generale, condividere le proprie sensazioni aiuta la coppia che assieme può migliorare nel darsi reciprocamente piacere. Il fatto che in alcuni atti sessuali lei riporti di mantenere una erezione soddisfacente è comunque un segnale positivo che induce a pensare che non vi siano reali cause fisiologiche. Forse proprio indagando sul perché certe pratiche e non altre determinino la perdita di erezione o la paura di fallire si potrebbe cominciare ad approfondire l'argomento.Mi può contattare per una consulenza anche nell'online. Cordiali saluti, d.ssa Violeta Raileanu
Salve, la ringrazio innanzitutto per aver voluto condividere la sua situazione. Se ha escluso cause di tipo organico e non essendoci problemi di erezione spontanea o in determinati momenti durante l’atto, si può ipotizzare delle cause di natura psicologica, derivate forse da un eccessivo controllo sull’erezione. Consideri, infatti, come un’enfasi sulla mancanza non fa altro che accentuare una condizione di per sé ansiogena, ostacolando la libido ed il piacere sessuale. Le consiglierei di ritagliarsi uno spazio di ascolto di sé in un contesto specifico quale può essere il colloquio psicologico, al fine di indagare le cause della situazione che sta vivendo, acquisendo gli strumenti per poterle elaborare. Resto a disposizione. Le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Buongiorno, essendo un problema molto intimo e personale che riguarda sia il controllo su di sé che eventualmente il rapporto intimo di coppia, potrebbe sia affrontarlo insieme al partner sia indagare, all'interno di uno spazio di ascolto psicologico, la sua sfera personale. Il rapporto sessuale non è mai lo stesso di volta in volta ma risente, come tutto ciò che facciamo, della situazione emotiva, di come ci sentiamo quel giorno, della particolare condizione della relazione affettiva. Si può dire che non è separato mai da noi, non è un atto a se stante. Come confermato da lei infatti, a volte è in un modo, a volte è in un altro. Sarebbe utile dunque e probabilmente funzionale scoprire come sta nella vita affettiva e di conseguenza trovare delle risposte.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, se è possibile escludere le cause mediche allora come lei ha intuito la natura del problema è psicologico.
Cerchi di capirlo a fondo tramite un percorso psicologico.
Saluti, dott.ssa Marini
Salve le informazioni che condivide indicano come per lei la questione sia molto presente e come sia molto informato su taluni aspetti. Pertanto ha sicuramente cognizione che per prima cosa è doveroso un consulto con uno specialista per valutare anche al possibile presenza di altri elementi che sono indicati nella sua nota. Solo successivamente sarà possibile ipotizzare delle attività. In ogni caso il disagio che esprime nella sua nota e le informazioni che condivide indicano la presenza o comunque una forte possibilità che ci siano degli aspetti psicologici da valutare con attenzione. Un cordiale saluto
Gent.mo, sarebbe opportuna una valutazione clinica più approfondita della sua situazione per capire come poterle offrire una eventuale proposta psicoterapeutica. SG
Buonasera, comprendo il suo malessere per il disagio che prova. La cosa importante è escludere eventuali cause organiche, in modo da potersi concentrare su problematiche psicologiche ed emotive. Se così fosse, le consiglio un percorso psicologico, in quanto l'ansia può portare anche a problematiche di questo genere. Potrà così lavorare sui suoi vissuti, sulle sue emozioni e riuscire pian piano a ritrovare la serenità giusta.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile Amico,
non sembrano esserci cause organiche del "problema" che riporta. Credo sia utile considerare due cose: 1) il preservativo può fisiologicamente indurre un calo dell'erezione; 2) l'eccessivo controllo dell'erezione causa un calo dell'erezione.
Se riesce ad avere rapporti sessuali soddisfacenti, non c'è alcun problema :)
Forse, però, sarebbe il caso di fare qualche colloquio psicologico, perché sembra molto preoccupato dello stato del suo pene durante il rapporto, a scapito del coinvolgimento nel rapporto stesso. Un punto di partenza per conoscersi meglio, non crede?

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera A., concordo con quanto espresso dai colleghi finora. Se sono escluse cause organiche, potrebbe esserle utile approfondire la questione dal punto di vista psicologico, in quanto è possibile che anche problemi di questo tipo abbiano a che fare con stati emotivi, storia personale, ecc. e mi sembra che lei stesso abbia già fatto alcuni collegamenti. Le consiglio quindi di approfondire la questione con un professionista, per indagare meglio i vissuti e i pensieri connessi a questa difficoltà e al modo in cui affronta/vive i rapporti.
Dott.ssa Alessandra Montalto
Buongiorno, mi rendo conto - come peraltro i miei colleghi e le mie colleghe hanno espresso - che sia un problema di natura fortemente intima, e che possa essere indelicato parlarne in questa maniera. Ha già intuito che, escludendo le cause organiche, possa trattarsi di una dinamica di natura ansiosa. Questo genere di pensieri possono entrare in un circolo vizioso in cui al mantenimento dell'erezione va a unirsi il rischio di non essere in grado di dare piacere al proprio partner e innescare un ciclo di frustrazione in grado di cronicizzare una situazione che potrebbe invece attenuarsi da sola. Tramite un colloquio psicologico è possibile intanto esaminare la natura del problema, escludendo ogni eventuale causa terza, per poter anche comprendere come strutturare al meglio un trattamento. Rimango a sua disposizione. Corrado Schiavetto
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Buonasera, come ha già intuito, dalle sue parole è chiaro che il problema sia di natura psicologica. La penetrazione implica un alto livello di intimità con il partner, non solo fisica ma anche psicologica, un aprirsi all'altro senza difendersi, forse è qui che si situa la sua difficoltà. Un lavoro psicologico l'aiuterebbe a far luce e affrontare il problema all'origine.
Buongiorno, lei ha descritto molto bene il suo problema e le è molto chiaro. Per risolvere il suo problema le consiglio la terapia breve strategica che la aiuterà a risolvere il suo problema in tempi brevi.
Saluti
Buon pomeriggio, secondo me lei ha capito il problema soggiagente alla mancata erezione e potrebbe essere non solo di natura prestazionale senonché della paura ed ansia del probabile dolore che lei dice provare durante l' atto. Allora in questo caso mi chiedo, non è che anche la sua partner si irrigidisce durante il rapporto, non lubrifica sufficientemente e questo le provoca dolore durante la penetrazione? Si ricordi che i sintomi fisici sono quasi sempre un segnale d' allarme di un problema psicologico sottostante. Io consiglierei quindi un lavoro di coppia con la sua partner,, piuttosto che individuale.
Sempre a disposizione, la saluto cordialmente
Dr.ssa C.M
Salve. Escluse cause organiche, andrebbe visto più approfonditamente il tutto. Per comprendere se è un problema con l'intimità che può derivare dal contatto maggiore durante la penetrazione o la paura inconscia di fare del male durante la penetrazione o altro... C'è un vissuto emotivo di blocco, che le fa avere difficoltà. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a fare chiarezza sulle cause e a elaborare ed esprimere i vissuti emotivi collegati alla situazione, stimolando la fiducia in sé che potrebbe aiutarla a sbloccarsi. Distinti saluti
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi una questione intima come quella di cui ha parlato che, immagino debba toglierle serenità in un ambito così importante per la vita di una persona sessualmente attiva. Lei ha parlato di una difficoltà di tipo psicologico che si palesa esclusivamente durante la penetrazione. Posso dirle che situazioni di questo genere non sono assolutamente rare tra gli uomini; ciò che è più raro è vedere un uomo pronto a parlarne con onestà mettendosi in gioco, per questo penso che lei sia già a metà dell'opera. L'altra "metà dell'opera", se così si può dire, diventerebbe un percorso psicologico in cui cercare di comprendere i significati che si celano dietro a questo sintomo che lei lamenta. Ogni sintomo è prova di un nostro vissuto non pienamente compreso e del quale, pertanto, dobbiamo cercare di comprenderne il messaggio profondo. Sono convinto che così facendo potrà darsi la possibilità di tornare pienamente padrone anche di questo aspetto della sua vita. Cordialmente, Andrea Brumana
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Buongiorno, mi sembra che lei abbia riflettuto molto su questa situazione che riporta, e sia già giunto a delle conclusioni che spiegherebbero questo fenomeno. Ovviamente non possiamo avere certezza su quale sia la causa di questa situazione ma ammettiamo che si tratti di un blocco di natura psicologica. È probabile che durante l’inserimento del preservativo o l’inizio della penetrazione l’attenzione e la concentrazione che rivolge a quell’azione porti a un minore focus sull’eccitamento, e questo provoca l’affievolimento dell’erezione. Successivamente si innesca un circolo per cui la preoccupazione per questo fenomeno amplifica ancora di più l’effetto di perdita dell’erezione. Mi sento di dirle di sentirsi libero di parlarne anche con le sue partner, rassicurandole sul fatto che non si tratta di un calo del desiderio. Tuttavia le suggerisco di approfondire con un sessuologo questo fenomeno in modo da avere chiarimenti e tutte le informazioni che possano esserle utili. Rimango a disposizione. Dr.ssa Laura Raco.

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