Buongiorno dottori. Scrivo per un problema che dovrò affrontare e che mi preoccupa. Dovrò essere sot

21 risposte
Buongiorno dottori. Scrivo per un problema che dovrò affrontare e che mi preoccupa. Dovrò essere sottoposta a un intervento di chirurgia maxillo facciale, per correggere un problema di malocclusione dentale. L’intervento è abbastanza pesante in quanto verrà tagliata una parte dell’osso della mandibola e ruotata, tagliato il palato e allargato, posizionando le arcate dentarie in asse corretto tra di loro. Con questo intervento il viso cambierà in termini estetici,oltre che in termini di funzionalità corretta della masticazione. Il problema che mi preoccupa molto non è l’intervento in sé, né il cambiamento che ne deriverà (sono sicura che migliorerà molto l’armonia del viso), ma il fatto di come spiegare tutto questo ai colleghi di lavoro, che cosa penseranno e cosa diranno. In più sarà molto imbarazzante spiegare loro questa cosa e soprattutto come farò una volta tornata a lavoro con un volto “diverso”a presentarmi davanti a loro? Forse il mio problema è essere troppo condizionata da quello che pensano gli altri, ma purtroppo l’ambiente in cui lavoro è difficile in quanto non c’è molta riservatezza e i colleghi fanno osservazioni sul tuo aspetto o altri fattori anche piccoli e tutto questo mi crea disagio.
Buongiorno, è legittima la sua preoccupazione in questo caso. Sarebbe il caso di lavorare un po' sulla paura del giudizio degli altri (fobia sociale) con un percorso di psicoterapia mirato.
dott tealdi
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Gentilissima, al di là dello specifico contesto - non certo facilitante - in cui si trova a lavorare, e’ in ogni caso più che normale porsi domande come le sue quando si sta per effettuate un intervento chirurgico che, pur per ragioni mediche, apporterà inevitabilmente delle modifiche nell’aspetto esteriore. Da quel che di dice questo timore per il giudizio altrui e’ una questione che sentiva, anche se presumibilmente in maniera meno intensa, già prima di trovarsi nella condizione di dover effettuare questo intervento. Questa potrebbe essere l’occasione giusta per confrontarsi con uno psicoterapeuta su questo suo disagio nel rapportarsi con gli altri, che, per quanto piccolo, rischia di essere abbastanza invalidante nel suo quotidiano. Dato il tipo di malessere lamentato credo che un terapeuta psicoanaliticamente orientato potrebbe fare al caso suo. A disposizione per eventuali altri chiarimenti in merito, un caro saluto, Marta Corradi.
Salve signora forse preoccuparsi di ciò che pensano gli altri rispetto all'eventuale cambiamento conseguente all'intervento Mostra il timore di non sentirsi più accettata per quella che è. Per quanto dita di vivere questo intervento come qualcosa di Non preoccupante da parte sua credo che invece possa farle venire diversi dubbi sulla sua immagine corporea. un cambiamento di una parte del viso per quanto legato a un aspetto medico comporta la necessità di un riassetto emotivo importante. Ci rifletta. Accettandolo lei sicuramente lo accetteranno anche gli altri.
Indubbiamente un intervento di questa portata è molto invasivo non soltanto in termini medici: l'immagine che noi abbiamo di noi stessi veicola molti significati ed è parte integrante del modo con cui ci relazioniamo col mondo esterno. Modificarne una parte corporea come il viso ha una portata emotiva che solitamente viene gestita attraverso un percorso di sostegno psicologico e accompagnamento che le suggerisco di intraprendere, per gestire al meglio non solo il rientro al lavoro, ma il modo stesso in cui si "vedrà" d'ora in avanti
Buonasera, forse è vero che dà troppa importanza al giudizio altrui ma è altrettanto vero che sta per sottoporsi ad un intervento importante e avere il sostegno e l'aiuto da parte di chi ci circonda nel quotidiano in questi casi è davvero utile . A quanto pare lei non è così fortunata nel suo ambiente di lavoro perciò può esserle utile anche apprendere delle tecniche di comunicazione assertiva per arrivare maggiormente "pronta " al rientro e sentirsi così più tutelata e serena . Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott Esposito Malara
Gentile signora, il fatto che lei sia preoccupata per il reinserimento nel suo ambiente lavorativo a seguito di un intervento di questa portata, probabilmente fa emergere delle paure recondite che le appartengo da più tempo. Tramite una buona psicoterapia è possibile affrontare e risolvere la paura del giudizio degli altri. È possibile acquisire una buona autostima una maggiore sicurezza di sé, del proprio valore personale e nelle proprie potenzialità.
Cordialmente, Dottoressa Elisa Taverniti
Salve, capisco il suo disagio e soprattutto lavorare in un ambiente dove i suoi colleghi sono pronti a giudicare il suo cambiamento invece di congratularsi con lei di essere stata brava ad affrontare un tale intervento. Sarebbe il caso che lei si preparasse ad affrontare sia l'intervento ed il rientro sul posto di lavoro, eseguendo degli incontri con una psicoterapeuta. Con un lavoro su di sè potrebbe acquisire più sicurezza ed una consapevolezza di sè maggiore, in modo da sapersi difendere dalle insinuazioni dei suoi colleghi ed essere contenta di essere stata coraggiosa nel aver affrontato un intervento così importante per migliorare se stessa, acquisendo una maggiore autostima, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, Ho la sensazione che Lei ora, cioè prima dell‘intervento, non si piace („sono sicura che migliorerà molto l‘armonia del viso“). Teme quindi sostanzialmente che i suoi colleghi pensino che l‘intervento sia solamente di chirurgia estetica? È necessario che Lei rafforzi la sua personalità e il suo io con una psicoterapia (possibilmente di tipo analitico) per non soffrire più i giudizi altrui come sta succedendo ora. Purtroppo questo è un percorso lungo;; non possiamo cambiare le nostre dinamiche interne da un giorno all’altro. Vedere poi una persona diversa quando guardiamo nello specchio è sconvolgente per tutti: le consiglio di prendere contatti prima possibile con uno professionista in grado di cogliere le sue ansie fin da subito e che la segue soprattutto dopo l’intervento. Tra i suoi colleghi ci sarà sicuramente qualcuno con cui ha più confidenza, qualcuno in grado di capire l‘importanza medica dell‘intervento in questione. Inizi quindi a „preparare il terreno“ parlandone, è probabile che i suoi colleghi pettegoli la sorprendano con un atteggiamento molto meno giudicante di quanto crede ora. Le faccio tanti auguri!
Buongiorno, concordo con i colleghi che suggeriscono una consulenza psicologica. In quel contesto potrà valutare insieme al professionista come proseguire il suo percorso psicologico. Nel frattempo le suggerisco di spiegare ai suoi colleghi l'intervento a cui si sottoporrà (sottolineando che si tratta di un intervento medico e non estetico, se questo la fa sentire meglio), magari quando dirà che dovrà assentarsi per malattia, in modo da attenuare "l'effetto sorpresa" al suo rientro che non credo aiuterebbe la sua ansia. Inoltre, credo che questo possa essere l'inizio per lei di un cambiamento positivo anche sul piano psicologico....sfrutti questa occasione. Le faccio i miei migliori auguri.
Carissima, prosegua orgogliosa il suo percorso, vedrà che gli altri vedranno in lei una nuova sicurezza... può comunque nel frattempo chiedere un sostegno psicologico per affrontare al meglio questo cambiamento , a volte anche brevi percorsi con un professionista che le ispira fiducia possono darle quelle chiavi per superare la paura del giudizio degli altri e abbracciare appieno la nuova lei! Buone esperienze di Vita. A
Gentile, questo intervento al quale si sottoporrà cambierà qualcosa di lei. Da un lato l'ambiente di lavoro giudicante, dall'altro i suoi timori preesistenti, amplificano la paura del cambiamento a cui sta per andare incontro e la paura delle reazioni altrui. Da quel che si intuisce , forse già prima di questo evento era una persona preoccupata dal giudizio altrui. Solo per tale ragione valuterei un percorso psicologico per supportare e dare sostegno al cambiamento fisico e all'ingresso nel mondo con un volto cambiato. In conclusione ciò che potrebbe farle bene è rafforzarsi interiormente così da gestire diversamente le eventuali critiche che arriveranno.
Concordo appieno col parere dei colleghi. Indagare perché sia tanto preoccupata del giudizio altrui sarebbe fondamentale per il problema attuale e per cambiare una visione disfunzionale delle relazioni. Nel frattempo, perché non dice semplicemente che è contenta di affrontare un intervento chirurgico seppure impegnativo, che oltre a risolvere i suoi problemi di malocclusione dentale le darà come effetto secondario un aspetto più grazioso? Tanti cari auguri. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno! Un cambiamento così profondo, sia in termini di intervento tecnico che di risultati estetici, non può non incidere sulla percezione di sé stessa. In questi casi in genere è presente uno psicoterapeuta che affianca il post intervento. Provi ad informarsi e se non ci fosse chieda privatamente. Vedrà che lavorare su di sé la aiuterà a sminuire il valore dell'opinione altrui. In bocca al lupo per tutto
Gentile utente, è significativo che a fronte di una operazione massiccia la Sua più grande preoccupazione sia giustificare il Suo aspetto ai colleghi. Come giustamente Lei rileva, dalle Sue parole emerge una modalità di essere nel mondo nella quale lo sguardo dell'Altro è una importante fonte di co-percezione. Questo di per se non è problematico ne necessariamente degno di approfondimento, poiché comune a molti, ma lo può diventare nel momento in cui comporta una sofferenza che nel Suo caso si declina nei termini di ansia, imbarazzo e disagio nella situazione specifica. È possibile che non sia la prima volta che Lei si trova in una situazione del genere. A questo punto il consiglio è di indagare i motivi per i quali l'Altro è per Lei così significativo per Il mantenimento della Sua stabilità personale e in che modo una possibile disconferma comporta conseguenze identitarie per Lei. Per farlo è necessario entrare nell'esperienza di quella che è la sua storia di vita e la sua quotidianità, attraverso un percorso che abbia l'obiettivo di conoscere quali situazioni la mettono in scacco e ridurre l'impatto che rivestono su di Lei. Colga quest'occasione per mettersi in gioco: ne può ricavare molto! In bocca al lupo, cordialità. DMP
Buongiorno, è del tutto comprensibile piacere ed essere valutati positivamente, nessuno preferisce l’esatto contrario. Su questo punto siamo fermamente convinti. Avere delle buone relazioni sociali, essere accettati e stimati, soprattutto con i colleghi di lavoro, che per inciso, sono le persone con le quali passiamo la maggior parte del tempo, sono dei nostri bisogni fondamentali. Quando questi bisogni, queste necessità vengono deluse o frustrate può nascere un disturbo. Provi a confrontarsi con uno specialista, per affrontare meglio il primo periodo post-operatorio (delicato) per comprendere meglio se ci sia la necessità di un ulteriore supporto.

Cordialità

Massimiliano Trossello

Ma per alcuni di noi il giudizio dell’altro diviene davvero importante. Ci troviamo di fronte ad un problema, quando non si tratta più solo di una preferenza, ma abbiamo la necessita impellente ed irrinunciabile di piacere ed essere accettati.
Gentilissima, bisogna considerare il tipo di intervento che lei si sottopone. Si tratta di un intervento per modificare una malocclusione che potrebbe interessare una parte scheletrica che porterà sostanziali benefici, inanzi tutto un miglioramento della funzione e anche dell'estetica. Quindi rappresenta un problema di salute. La sua difficoltà di considerare l'opinione dell'altro così significativa merita un approfondimento con l'aiuto di uno psicoterapeuta ,la paura del giudizio dell'altro. Utilizzi questo periodo per migliorare in modo globale. Cordialmente
Buon pomeriggio.
grazie di aver condiviso la sua situazione.
Essere amati ed accettati da chi ci circonda è uno dei nostri bisogni umani essenziali: nella famosa Piramide di Maslow, il bisogno di appartenenza si colloca addirittura al terzo gradino, subito dopo il bisogno di sicurezza (salute, lavoro, etc.). Tale bisogno è così importante che una delle paure più diffuse è proprio la paura del giudizio degli altri. Tale timore, comune a quasi tutti, in alcuni può addirittura trasformarsi in fobia, la fobia sociale (o ansia sociale): “un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di essere malgiudicati e dalla paura di comportarsi in maniera imbarazzante ed umiliante.”
è opportuno data la sua situazione di cambiamento fisico che si faccia supportare da uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso per ridefinire il tutto. se ha bisogno di maggiori informazioni o per aver chiaro quale approccio più opportuno a lei mi contatti.
cordiali saluti
dott.ssa Pecora
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Gentile utente, dal suo modo di raccontarsi emerge sicuramente un forte bisogno di sentirsi riconosciuta dall'altro. Di fronte poi a una situazione così intima e delicata, come un'operazione chirurgica, la sua maggior preoccupazione sembra andare a quello che i colleghi diranno al suo rientro.. Non c'è niente di patologico di per sé, ma le consiglierei di indagare i motivi che la portano a esperire l'altro sempre nei termini di "osservatore-giudice implacabile". Probabilmente le altre persone hanno rivestito questo ruolo anche in altri contesti della sua vita (ad esempio fuori da quello lavorativo?) Come si è sentita in tali circostanze? Cosa accadrebbe se venisse effettivamente criticata-giudicata in questa occasione? Si conceda uno spazio per esaminare tali aspetti. In bocca al lupo per tutto! un saluto AC
Buongiorno. La sua preoccupazione è legittima; visto l'ambiente dove lavora posso immaginare che si senta a disagio a pensare di dover spiegare tutto questo. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per affrantare queste questioni e magari per imparare a gestire il timore del giudizio degli altri.
Buona fortuna!
Salve, il suggerimento è quello di iniziare un percorso di sostegno psicologico.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Alessandro D'Agostini

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