Buongiorno Dottori, l'artrite reumatoide si può curare anche con l'alimentazione? Grazie
14
risposte
Buongiorno Dottori, l'artrite reumatoide si può curare anche con l'alimentazione? Grazie
Gentile paziente,
le associazioni tra la patologia e l'alimentazione sono estremamente varie e assolutamente correlabili tra di loro.
Secondo le line guida LARN (forniteci nel 2014) ci sono degli alimenti e delle tipologie di assunzione degli stessi che sarebbe sempre meglio rispettare, mi spiego meglio:
- Sarebbe opportuno non limitare il consumo di carboidrati ma di optare sempre per il consumo di fonti glucidiche derivate da cereali integrali
- Porzioni abbondanti di frutta e verdura su base giornaliera (anche fino a 5 portare/dì)
- Consumare fonti proteiche tenendo conto dello stile di vita e dello stato generale dell'individuo
- Escludere, se possibile, ogni consumo di fonti alcooliche
il mio consiglio è quello di affidarsi ad uno specialista che possa seguirla durante tutto il lasso di tempo necessario per istituire un regime alimentare "cucito" su di lei e sulle sue reali necessità.
Cordialmente
Dott. Celli Lorenzo
le associazioni tra la patologia e l'alimentazione sono estremamente varie e assolutamente correlabili tra di loro.
Secondo le line guida LARN (forniteci nel 2014) ci sono degli alimenti e delle tipologie di assunzione degli stessi che sarebbe sempre meglio rispettare, mi spiego meglio:
- Sarebbe opportuno non limitare il consumo di carboidrati ma di optare sempre per il consumo di fonti glucidiche derivate da cereali integrali
- Porzioni abbondanti di frutta e verdura su base giornaliera (anche fino a 5 portare/dì)
- Consumare fonti proteiche tenendo conto dello stile di vita e dello stato generale dell'individuo
- Escludere, se possibile, ogni consumo di fonti alcooliche
il mio consiglio è quello di affidarsi ad uno specialista che possa seguirla durante tutto il lasso di tempo necessario per istituire un regime alimentare "cucito" su di lei e sulle sue reali necessità.
Cordialmente
Dott. Celli Lorenzo
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno, sicuramente la dieta può modulare le risposte infiammatorie e molti fattori associati ad un ottimale funzionalità del sistema immunitario; ciò significa che l'alimentazione può avere effetti positivi sul miglioramento della malattia.
Inoltre si è studiato che la dieta basata sul modello Mediterraneo è
è quella associata ai maggiori benefici nei pazienti affetti da artrite reumatoide.
Per maggiori info non esiti a contattarmi. Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Zobbi
Inoltre si è studiato che la dieta basata sul modello Mediterraneo è
è quella associata ai maggiori benefici nei pazienti affetti da artrite reumatoide.
Per maggiori info non esiti a contattarmi. Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Zobbi
Gentilissimo paziente,
Concordo con i colleghi e aggiungo, che i trattamenti dell'artrite reumatoide mirano a ridurre l'infiammazione, alleviare i sintomi, prevenire danni articolari e migliorare la qualità di vita.
Ad oggi le opzioni terapeutiche di prima linea includono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi e farmaci antireumatici “convenzionali”.
Nei pazienti che non hanno una risposta alla terapia di prima linea vengono utilizzati i cosiddetti farmaci biologi.
Questi farmaci sono in grado di bloccare selettivamente alcune citochine coinvolte nella malattia. Più recentemente sono stati introdotti dei farmaci ancora innovativi, i cosiddetti JAK inibitori, in grado di bloccare diverse citochine contemporaneamente.
Inoltre, sembra esserci una correlazione tra artrite reumatoide e alimentazione.
Attraverso l’alimentazione corretta, infatti, è possibile migliorare le condizioni infiammatorie legate a molte delle patologie tra cui l’artrite reumatoide.
L'adozione di un regime alimentare specifico si è rivelato fondamentale per diminuire i sintomi e rallentare il decorso dell’infiammazione.
Vi sono infatti alcuni cibi che hanno la tendenza ad essere più infiammatori, e pertanto andrebbero evitati.
Altri invece agiscono come antinfiammatori naturali e il loro consumo è in grado di tenere a bada i fastidi causati dalla malattia.
In particolare è opportuno optare per tutti quegli alimenti che regolano gli ormoni responsabili dell’infiammazione: citochine, eicosanoidi e insulina.
È inoltre importante fare attenzione al corretto abbinamento dei cibi, distribuendo proteine, grassi e carboidrati (meglio se a basso Indice Glicemico) in modo da evitare picchi glicemici.
Lo stato infiammatorio, infatti, tende a provocare una riduzione della massa magra e della forza muscolare, quindi è necessario garantire ai muscoli il corretto apporto nutritivo per combattere l’affaticamento.
Il corretto equilibrio tra acidi grassi omega-3 e omega-6 è anch’esso un fattore che influisce sugli ormoni infiammatori.
Le diete occidentali, purtroppo, tendono a creare molto spesso uno squilibrio significativo tra i due elementi a causa del consumo eccessivo di prodotti grassi e confezionati.
Intervenire quindi da questo punto di vista è un’accortezza che può aiutare a convivere meglio con l’artrite reumatoide.
Mi permetto di consigliare un professionista della nutrizione qualificato che ti aiuti a comporre un vero piano alimentare.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Concordo con i colleghi e aggiungo, che i trattamenti dell'artrite reumatoide mirano a ridurre l'infiammazione, alleviare i sintomi, prevenire danni articolari e migliorare la qualità di vita.
Ad oggi le opzioni terapeutiche di prima linea includono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi e farmaci antireumatici “convenzionali”.
Nei pazienti che non hanno una risposta alla terapia di prima linea vengono utilizzati i cosiddetti farmaci biologi.
Questi farmaci sono in grado di bloccare selettivamente alcune citochine coinvolte nella malattia. Più recentemente sono stati introdotti dei farmaci ancora innovativi, i cosiddetti JAK inibitori, in grado di bloccare diverse citochine contemporaneamente.
Inoltre, sembra esserci una correlazione tra artrite reumatoide e alimentazione.
Attraverso l’alimentazione corretta, infatti, è possibile migliorare le condizioni infiammatorie legate a molte delle patologie tra cui l’artrite reumatoide.
L'adozione di un regime alimentare specifico si è rivelato fondamentale per diminuire i sintomi e rallentare il decorso dell’infiammazione.
Vi sono infatti alcuni cibi che hanno la tendenza ad essere più infiammatori, e pertanto andrebbero evitati.
Altri invece agiscono come antinfiammatori naturali e il loro consumo è in grado di tenere a bada i fastidi causati dalla malattia.
In particolare è opportuno optare per tutti quegli alimenti che regolano gli ormoni responsabili dell’infiammazione: citochine, eicosanoidi e insulina.
È inoltre importante fare attenzione al corretto abbinamento dei cibi, distribuendo proteine, grassi e carboidrati (meglio se a basso Indice Glicemico) in modo da evitare picchi glicemici.
Lo stato infiammatorio, infatti, tende a provocare una riduzione della massa magra e della forza muscolare, quindi è necessario garantire ai muscoli il corretto apporto nutritivo per combattere l’affaticamento.
Il corretto equilibrio tra acidi grassi omega-3 e omega-6 è anch’esso un fattore che influisce sugli ormoni infiammatori.
Le diete occidentali, purtroppo, tendono a creare molto spesso uno squilibrio significativo tra i due elementi a causa del consumo eccessivo di prodotti grassi e confezionati.
Intervenire quindi da questo punto di vista è un’accortezza che può aiutare a convivere meglio con l’artrite reumatoide.
Mi permetto di consigliare un professionista della nutrizione qualificato che ti aiuti a comporre un vero piano alimentare.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Il modello Mediterraneo è associato ai maggiori benefici nei pazienti affetti da artrite reumatoide. Dalla piramide alimentare si evince che i carboidrati dovrebbero essere consumati ogni giorno (3 porzioni di cereali integrali, preferibilmente senza glutine), insieme a frutta e verdura (5 porzioni; tra le quali sono da preferire frutta, frutti di bosco e agrumi, e tra le verdure, verdure quelli a foglia. Ancora è consigliato un consumo quotidiano di yogurt magro (125 ml), latte scremato (200 ml) e olio extra vergine di oliva; la frequenza delle fonti proteiche consigliate dal team di ricerca è la seguente: pesce (3 porzioni), carni bianche (3 porzioni), legumi (2 porzioni), uova (2 porzioni), formaggi (2 porzioni), carni rosse o lavorate (una volta a settimana). Ancora è consigliato un consumo entro le dosi raccomandate di sale, zuccheri semplici e alcol secondo quanto suggerito dai LARN. Secondo alcuni autori sembra che i soggetti con AR possano necessitare di un’integrazione di vitamina D, soprattutto se gli ematochimici ne evidenziano una carenza conclamata, e omega 3.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Salve, concordo con i colleghi.
Dottoressa Ilenia Russo
Dottoressa Ilenia Russo
Salve, si la patologia di cui ci parla può essere tenuta sotto controllo anche attraverso una corretta alimentazione, naturalmente da associare anche alla terapia prescritta dal Suo medico. Le consiglio quindi di contattare un professionista della nutrizione affinché possa aiutarla a raggiungere il miglior stato di salute possibile. Cordiali saluti, Dott. Umberto Olivo.
Buonasera, l'artrite reumatoide (così come ogni patologia autoimmune) ha una correlazione con l'alimentazione. Come hanno già anticipato i colleghi sopra, la dieta mediterranea rappresenta il modello nutrizionale più vincente nei confronti dell'AR, in quanto ricca di elementi antinfiammatori. In linea di massima, un piano alimentare che segue i principi di questo modello mette in primo piano un corretto apporto di fibre vegetali, derivanti per esempio da cereali integrali, frutta e verdura (nello specifico è opportuno consumare almeno 4-5 porzioni di frutta e verdura al giorno). Alimenti come pesce, frutta secca e olio EVO apportano, inoltre, acidi grassi insaturi, aventi anch'essi svariati effetti benefici positivi, in particolar modo a livello antinfiammatorio. Attenzionare infine l'apporto di grassi saturi di origine animale, zuccheri raffinati, sale, alcol e prodotti industriali ultra-processati (ben distanti dal concetto di dieta mediterranea) affinché sia il minor possibile, potrebbe essere la chiave decisiva unitamente a uno stile di vita sano basato sull'attività fisica.
Preciso che la terapia nutrizionale deve essere vista come un affiancamento all'eventuale terapia farmacologica e non deve essere vista come l'unica via da perseguire per diminuire la sintomatologia e il progredire della patologia.
Distinti saluti,
Dott. Zanaria Luca
Preciso che la terapia nutrizionale deve essere vista come un affiancamento all'eventuale terapia farmacologica e non deve essere vista come l'unica via da perseguire per diminuire la sintomatologia e il progredire della patologia.
Distinti saluti,
Dott. Zanaria Luca
Salve, l'alimentazione può svolgere un ruolo cruciale nella gestione dei sintomi dell'artrite reumatoide, ma non va vista come una cura definitiva. In un approccio multidisciplinare, una dieta mediterranea antinfiammatoria può aiutare a ridurre l'infiammazione e quindi i dolori associati alla malattia. Si consiglia quindi di preferire alimenti contenenti nutrienti antinfiammatori come per esempio gli omega3 che troviamo in particolare in pesce azzurro e frutta secca, cibi contenenti nutrienti antiossidanti e antinfiammatori in particolare vitamina D, B12, C ed E, selenio, curcuma, acido alfa lipoco che troviamo in frutta e verdure fresche, legumi, e di limitare cibi proinfiammatori che possono peggiorare l'infiammazione come per esempio zuccheri raffinati, cibi con zuccheri aggiunti, cibi ricchi di grassi saturi quindi cibi trasformati e/lavorati come insaccati, bibite gassate o zuccherate.
Buongiorno, premesso che l’alimentazione e lo stile di vita giocano un ruolo fondamentale nel trattamento di tutte le patologie, nel caso dell’artrite reumatoide un professionista della nutrizione le potrà elaborare un piano basato su protocollo autoimmune, in grado di prevenire e attenuare la sintomatologia associata alla sua condizione.
Salve, sicuramente un'alimentazione bilanciata ed equilibrata basata sul modello mediterraneo può influire positivamente sullo stato d'infiammazione. Un regime alimentare antinfiammatorio si basa sul consumo di frutta e verdura ricca di antiossidanti e vitamine; l'inserimento frequente di legumi e pesce azzurro e di cereali integrali. Si consiglia invece un consumo limitato di zuccheri semplici e di bevande zuccherate, di alimenti processati, di salumi ed insaccati.
Cordiali saluti. Dott.ssa Silvia Fanelli
Cordiali saluti. Dott.ssa Silvia Fanelli
Salve! L'artite reumatoide è una patologia di carattere infiammatorio. Una corretta alimentazione aiuta certamente a migliorare la sintomatologia della patologia, andando a migliorare lo stato di infiammazione dell'organismo, ma non a curare la patologia stessa. In questo senso un piano alimentare personalizzato antiinfiammatorio farebbe al suo caso!
Buongiorno, concordo con i colleghi. Dott.ssa Giulia Guerrieri
Gentile paziente, gli ultimi studi pubblicati in letteratura ci mostrano che nel modello Mediterraneo risiedono i maggiori benefici nei pazienti affetti da artrite reumatoide. I carboidrati dovrebbero essere consumati ogni giorno (preferibilmente cereali integrali), insieme a frutta e verdura (5 porzioni). Tra le verdure da preferire quelle a foglia. E' consigliato un consumo quotidiano di olio extra vergine di oliva. Infatti sembra che l’olio extra vergine d'oliva possa esercitare un effetto protettivo contro lo sviluppo dell’artrite reumatoide ed anche un effetto benefico in questi soggetti. La frequenza, invece, delle fonti proteiche è: pesce (3 porzioni), carni bianche (3 porzioni), legumi (2 porzioni), uova (2 porzioni), formaggi (2 porzioni), carni rosse o lavorate (una volta a settimana).
caro paziente buongiorno, per rispondere alla sua domanda, le dico che è possibile seguire un alimentazione ad alleviare i sintomi o a rallentare questa patologia, ma non c'è una vera cura. una buona alimentazione però aiuta molto, a stare meglio e a rallentare la progressione della patologia. un buon nutrizionista specializzato in nutrizione clinica, come me, sarà capace di realizzare un alimentazione su misura per il paziente che soffre di questa patologia. cordiali saluti Dott. Rosario Cuscona
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.