Buongiorno Dottori, Ho quasi 37 anni e da almeno 7 soffro di problemi intestinali di natura ancora

5 risposte
Buongiorno Dottori,
Ho quasi 37 anni e da almeno 7 soffro di problemi intestinali di natura ancora ignota. In questi anni ho fatto un paio di visite da gastroenterologo e una colonscopia da cui non risultò nulla perchè si "dimenticarono" di fare biopsia. Parliamo di colon irritabile ma la diagnosi è stata "colite cronica aspecifica". Soffro di depressione da quando avevo 20 anni, ho avuto un percorso di vita abbastanza difficile, con una serie di dipendenze in parte superate e in parte no, e ho subito un trauma piuttosto importante mai veramente elaborato. Soffro principalmente di diarrea (4-8 scariche al giorno), molto raramente e per periodi brevissimi di stipsi, sono spesso gonfia e ho molta aria. Non seguo più una dieta specifica, perchè nulla ha funzionato (ho tolto diverse volte glutine, latticini, verdure, etcc) e mi condedo più o meno tutto con parsimonia, tanto la situazione non migliora, né peggiora. Il mio disturbo intestinale è sicuramente correlato al mio stato ansioso, che si va aggravando sempre più nonostante i farmaci (lorazepam). Putroppo negli ultimi tempi mi è difficile affrontare tutto, perchè oltre ai disturbi intestinali sono preda di una debolezza debilitante, ho dolori muscolari e articolari che non so spiegarmi, la notte mi vengono spesso i crampi alle gambe e soffro spesso di cervicale ed emicrania. In questo momento sto anche curando con antibiotico una pesante infezione da pseudomonas aeruginosa e il mio stato generale è veramente disastroso. Il mio medico di base non sa aiutarmi... dipende davvero tutto dall'intestino/colon o potrei soffrire di qualche altra patologia?
Condivido il suo stato d’animo ma non smetta di lottare. La sua forma di IBS e’ una delle più difficili da trattare ma la persistenza e l’aderenza ad una terapia personalizzata alla fine paga mi creda. Non si scoraggi anche la dieta gioca un ruolo importante e spesso non bisogna sottoporsi a rinunce insostenibili. Per la sindrome esistono attualmente terapie nuove che se modulate e aggiustate con una sorveglianza stretta e collaborazione medico-paziente le faranno ritrovare la serenità che in questo momento le sembra un miraggio. Si dia un’altra chance e lo faccia subito.

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Capisco perfettamente i suoi problemi , che non sono facilmente risolvibili.
Si metta nelle mani di un bravo specialista e vedrà piano, piano, dei miglioramenti, anche in funzione del suo stato psicologico.
Buonasera
Certamente una collaborazione tra gastroenterologo e psicologo potrà risolvere i suoi problemi
Li metta in contatto
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo. Cordiali saluti
Buonasera
Comprendo le difficoltà, ma sono convinta che la collaborazione tra specialisti sia nel suo caso fondamentale. Dieta corretta, terapia psicologica e ovviamente il sostegno del medico gastroenterologo. Ultimamente si parla sempre più spesso di psicobiotica e di asse intestino-cervello: stati di ansia e depressione influenzano ovviamente l'intestino tramite il sistema nervoso enterico, ma è anche vero che disbiosi intestinali persistenti possono peggiorare stati di ansia e depressione. E' quindi fondamentale agire su più fronti con obiettivi comuni
Un caro saluto

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