buongiorno dottori, ho 18 anni e da circa un mese soffro di dolore al braccio sinistro che mi portan
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buongiorno dottori, ho 18 anni e da circa un mese soffro di dolore al braccio sinistro che mi portano subito a pensare ad un’infarto, due settimane fa sono andata al pronto soccorso, con diagnosi attacco di panico che ovviamente avevo scambiato per qualcosa di più grave e mi hanno fatto un elettrocardiogramma risultato tutto apposto, ho fatto anche visita da gastroenterologo per presunto reflusso, ma a quanto pare anche li non c’è nulla, avverto spesso respiro corto e debolezza generale, ho fatto le analisi stamattina e attendo risultati, sto seguendo una terapia dalla psicologa e al bisogno mi è stato prescritto xanax, dal momento che ansioten e simili non hanno dato risultati, inoltre il 6 settembre ho fatto la seconda dose del vaccino moderna e anche quello mi mette abbastanza ansia.
la domanda che vi pongo è se pensiate ci sia altro o se sia riconducibile tutto all’ansia perché io così non vivo più, ho una paura costante che mi possa succedere qualcosa all’improvviso e ho paura anche ad uscire.
grazie in anticipo per le risposte
la domanda che vi pongo è se pensiate ci sia altro o se sia riconducibile tutto all’ansia perché io così non vivo più, ho una paura costante che mi possa succedere qualcosa all’improvviso e ho paura anche ad uscire.
grazie in anticipo per le risposte
Salve, Mi dispiace molto per la situazione e per il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere stato fastidioso quello che ha vissuto e soprattutto lo spavento derivante da questo dolore. Fortunatamente, non è messo nulla a livello organico Pertanto il tutto Sembrerebbe essere ascrivibile o ad un episodio di stress acuto oppure ad un attacco di panico. Sarebbe opportuno dunque un consulto psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento del sintomo al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Un consulto psicologico rappresenterebbe Inoltre un importante spazio d'ascolto per elaborare i pensieri e disturbi emotivi connessi a finché non si instaurino circoli viziosi pericolosi legati alla paura della paura, tipici in questo tipo di situazioni.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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Buonasera,
immagino come possa sentirsi. Convivere con l'ansia e la paura che da un momento ad un altro possa succedere qualcosa di grave può essere molto limitante. Da quello che dice ha iniziato un percorso di terapia. Si affidi al suo terapeuta e parli con lui/lei di queste paure, che sicuramente verranno accolte e contestualizzate all'interno della sua storia. Come mai l'ansia arriva proprio ora, cosa sta succedendo nella sua vita, che significato ha questa paura, a cosa le è utile. È tutto materiale da poter discutere in seduta. In bocca al lupo!
immagino come possa sentirsi. Convivere con l'ansia e la paura che da un momento ad un altro possa succedere qualcosa di grave può essere molto limitante. Da quello che dice ha iniziato un percorso di terapia. Si affidi al suo terapeuta e parli con lui/lei di queste paure, che sicuramente verranno accolte e contestualizzate all'interno della sua storia. Come mai l'ansia arriva proprio ora, cosa sta succedendo nella sua vita, che significato ha questa paura, a cosa le è utile. È tutto materiale da poter discutere in seduta. In bocca al lupo!
Sicuramente dei colloqui psicologici sarebbero di chiarimento e la aiuterebbero a poter comprendere cosa in questo periodo della sua vita possa portarla ad avere un attacco di panico e/o a vivere in uno stato ansioso prolungato.
Disponibile per ulteriori chiarimenti la saluto.
PZ
Disponibile per ulteriori chiarimenti la saluto.
PZ
Brava mi sembri una tipa ingamba. Hai centrato il tuo disagio, hai cercato innanzitutto di farti fare una diagnosi medica per eludere eventuali disturbi organici e poi ti sei affidata ad uno/a psicologo per superare la crisi. Quindi se non sei soddisfatta parlane con il tuo/a terapista e scegli se continuare o meno con lo stesso.
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Per escludere cause organiche dovrebbe andare dal suo medico di base, che saprà consigliarle gli esami del caso. Nel momento in cui gli esami non trovassero alcunché, allora dovremmo considerare quella psicologica come una causa importante, se non l'unica. Nel frattempo può già iniziare un percorso psicologico se ne sente la necessità. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve, purtroppo stiamo attraversando un periodo di incertezza sul piano salute fisica e questo provoca tutto ciò che ho letto descritto da lei. Una cosa non mi è chiara, ma lei sta seguendo una terapia psicologica? Il medico le ha prescritto dei farmaci? Le consiglio di tenere insieme le due cose e non spezzettare troppo le terapie. Comunque sono a disposizione per un supporto ulteriore. Saluti
Buonasera, penso sia utile continuare il suo percorso psicologico, parallelamente agli accertamenti per escludere cause organiche, perché sarà importante comprendere meglio la situazione sotto tutti i punti di vista e la sua psicologa potrà aiutarla in questo. Alcuni spunti di riflessione su cui potrebbe confrontarsi con la sua psicologa potrebbero essere: cosa è cambiato rispetto a prima? Come mai proprio adesso? è successo qualcosa di recente nella sua vita? Sta affrontando dei cambiamenti particolari?
In generale ci troviamo tutti ad affrontare un periodo non facile e che di per sé può generare ansia, in più mi sembra avere un'età in cui solitamente si inizia a pensare in modo più concreto al futuro, a cosa fare e in che direzione andare.. insomma, è importante comprendere nel suo caso specifico come mai e cosa potrebbe provocarle tanta ansia da arrivare a sentirsi così affaticata.
Buon percorso,
Dott.ssa Alessandra Montalto
In generale ci troviamo tutti ad affrontare un periodo non facile e che di per sé può generare ansia, in più mi sembra avere un'età in cui solitamente si inizia a pensare in modo più concreto al futuro, a cosa fare e in che direzione andare.. insomma, è importante comprendere nel suo caso specifico come mai e cosa potrebbe provocarle tanta ansia da arrivare a sentirsi così affaticata.
Buon percorso,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Buonasera. Mi spiace per il periodo che sta attraversando. In base ai dati che ci fornisce, le difficoltà ed i sintomi che descrive sembrerebbero essere riconducibili all'ansia ed alle paure che sta vivendo in questo momento della sua vita. Ad ogni modo le suggerisco di approfondire ulteriormente le sue domande con i professionisti a cui si è rivolta, ovvero la psicologa-psicoterapeuta con cui sta facendo terapia e il medico che le ha prescritto il farmaco da usare al bisogno; avere informazioni più chiare sulle difficoltà che sta attraversando in questo momento e sulle modalità e gli interventi più efficaci per poterle affrontare può aiutarla a ridurre il senso di incertezza e ad aumentare la sua voglia di impegnarsi per ripristinare la sua serenità ed il suo benessere. Un saluto e buon lavoro, Dott. Felice Schettini
Buongiorno,certo l ansia produce queste paure nel suo caso riversate principalmente sul corpo.La cura dell' ansia è attraverso la comprensione psicologica del significato dei suoi sintomi.La comprensione e l origine delle incertezze e insicurezze che l accompagnano ed un lavoro per un rinforzo della sua autostima.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Gentile utente di mio dottore,
i suoi pensieri e le sue angosce sono tipiche nei disturbi d'ansia da malattia, più comunemente definita ipocondria.
La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra.
La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il Disturbo d’ansia da malattia.
Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di avere una grave malattia.
ha contattato già uno specialista con cui ha cominciato un percorso di psicoterapia, prosegua e vedrà che con il tempo la aiuterà a star meglio
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
i suoi pensieri e le sue angosce sono tipiche nei disturbi d'ansia da malattia, più comunemente definita ipocondria.
La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra.
La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il Disturbo d’ansia da malattia.
Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di avere una grave malattia.
ha contattato già uno specialista con cui ha cominciato un percorso di psicoterapia, prosegua e vedrà che con il tempo la aiuterà a star meglio
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buongiorno, per rispondere alla sua domanda occorrono maggiori informazioni onde evitare "diagnosi" azzardate. Comprendo il bisogno di venirne fuori al più presto ma non si scoraggi, si conceda la possibilità di esplorare più da vicino quello che le sta accadendo. All 'interno del percorso psicologico intrapreso potrà farsi aiutare dal collega ( o dalla collega) ad avere maggiore consapevolezza delle sue emozioni, quali sono le strategie che mette in atto per superare l'ansia ma non producono gli effetti desiderati e potrà scoprirne di nuove per vivere al meglio la sua vita.
Il suggerimento è di fare riferimento al professionista al quale si è rivolta per porre tutti i quesiti che possono aiutarla, nel tempo, a stare meglio. Cordiali saluti Anna Vinci
Il suggerimento è di fare riferimento al professionista al quale si è rivolta per porre tutti i quesiti che possono aiutarla, nel tempo, a stare meglio. Cordiali saluti Anna Vinci
Buon giorno a Lei e grazie per la domanda appena posta. Mi sento in dovere di provare a tranquillizzarla dicendoLe che la causa del suo malessere è certamente dovuta all'ansia e nulla più. La invito per tale ragione a stare tranquilla e provare a gestire tale sintomatologia in affiancamento alla sua psicoterapeuta. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Buongiorno, credo che le sue problematiche siano tutte riconducibili all'ansia. Spesso questo stato di ansia provoca sintomatologia fisica fino all'attacco di panico che è un chiaro segnale di allarme del suo corpo che le chiede aiuto. Credo che abbia bisogno di affrontare tutto questo con l'aiuto di un buon psicoterapeuta che la aiuti ad uscire da questa situazione che sicuramente la limita molto nella vita di tutti i giorni e non le permette di essere se stessa.
Le auguro di riuscire ad affrontare tutto, le porgo i miei più cordiali saluti
Le auguro di riuscire ad affrontare tutto, le porgo i miei più cordiali saluti
Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso psicologico per riuscire a lavorare sull’ansia che in questo momento la destabilizza.
Buon giornata.
Dott. Fiori
Buon giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, immagino lo spavento e immagino quanto sia preoccupata in questo momento. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per riuscire a gestire la sua ansia e per trovare le strategie migliori per affrontare questo difficile momento.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto GC
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto GC
Buongiorno, certamente l’ansia può produrre questi sintomi. Ha fatto bene ad escludere cause organiche, continui il suo percorso di psicoterapia, purtroppo ci vuole un po’ di tempo e tanta pazienza.
Saluti
V. Barucci
Saluti
V. Barucci
Gentile utente, credo che abbia scelto tutto il necessario per valutare e risolvere la sua situazione di disagio ; comprendo perfettamente che sia difficile ma deve assolutamente avere pazienza. Coraggio, vedrà che riuscirà a trovare la serenità tanto desiderata.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Ritengo stia somatizzando delle paure e delle angosce profonde. Sarebbe importante avere maggiori informazioni in merito alla sua storia per comprendere qual è il senso di queste paure che la attanagliano. Freud parlava di sintomi da conversione, in cui il corpo diventa il destinatario di angosce molto più profone. E' molto importante che lei abbia intrapreso un percorso psicologico. Se avesse bisogno di una consulenza o volesse confrontarsi con un altro professionista mi può contattare. Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Buongiorno, ti ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza e le tue preoccupazioni. Comprendo quanto possa essere difficile e opprimente convivere con sintomi fisici così intensi che, anche se associati all'ansia, possono comunque sembrare molto reali e spaventosi. L’ansia può effettivamente manifestarsi in modi diversi e a volte può imitare sintomi di condizioni fisiche, come hai già sperimentato. I dolori al petto, al braccio, la sensazione di respiro corto e la debolezza generale sono sintomi comuni di ansia e di attacchi di panico. Questo non significa che non siano reali: il corpo, sotto stress e in stato di ansia, attiva una serie di risposte fisiologiche che possono facilmente farci pensare a problemi fisici gravi. Dal momento che hai già escluso con le analisi mediche le principali problematiche di tipo fisico, la strada che stai percorrendo (seguire un percorso psicologico e assumere, se necessario, i farmaci prescritti) è un passo molto positivo. La terapia può aiutarti a esplorare le convinzioni e i pensieri automatici che portano a queste preoccupazioni e a sviluppare strategie per ridurre l’intensità dei sintomi fisici legati all’ansia. È normale che in un periodo di forte ansia ci si senta molto più vulnerabili. Il tuo corpo e la tua mente sono in uno stato di iper-vigilanza, cioè molto attenti a percepire ogni piccolo cambiamento fisico. Questo può creare un circolo vizioso in cui la percezione di un sintomo genera immediatamente preoccupazione, che a sua volta amplifica il sintomo. Una parte importante del percorso terapeutico sarà proprio imparare a riconoscere questi segnali per quello che sono (manifestazioni di ansia) e lavorare per ridurre l’impatto che hanno sulla tua vita. Hai anche menzionato la seconda dose del vaccino come possibile causa di ansia: questo è comprensibile. Ogni cambiamento, soprattutto se riguarda la nostra salute, può essere un innesco per le preoccupazioni. È del tutto normale, soprattutto in un momento come quello attuale, provare ansia rispetto alla propria salute. Quindi, per rispondere alla tua domanda: i sintomi che descrivi sono riconducibili a una risposta d'ansia molto intensa, che però con il tempo e il supporto giusto può essere gestita. Il percorso richiederà pazienza, ma tieni a mente che hai già intrapreso dei passi importanti verso il miglioramento. Nel frattempo, potresti provare alcune tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica e la mindfulness, che aiutano a ridurre il livello di ansia a breve termine. Parlane con la tua psicologa: sono strumenti che, se integrati nella terapia, possono fare la differenza. Sappi che non sei sola e che, con il giusto sostegno, è possibile superare questo momento difficile. Resto a disposizione. Ti auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
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