Buongiorno Dottori, dalle ultime analisi del sangue che ho eseguito è risultato che ho una leggera i
14
risposte
Buongiorno Dottori, dalle ultime analisi del sangue che ho eseguito è risultato che ho una leggera ipercalcemia (appena oltre il range di normalità). Prima di chiedervi di aiutarmi ad inquadrare meglio questa situazione voglio fare una premessa: io nella mia infanzia e adolescenza ho sempre avuto una carenza di calcio, perché mi sono sempre rifiutato di mangiare qualsiasi derivato del latte per motivi legati al gusto, e infatti ho sempre avuto un’ossatura molto esile che adesso mi ritrovo in età adulta. Oggi, a 24 anni di età, sono molto maturato e ho compreso l’estrema importanza di una corretta alimentazione, per cui cerco sempre di non farmi mancare nessun nutriente. Anche i miei gusti sono cambiati, per cui consumo giornalmente tra i 400 e i 500 grammi di latte e yogurt che, correggetemi se sbaglio, da linee guida non risultano essere così eccessivi, e in più assumo 600/700 mg di calcio dall’acqua minerale, che insieme a tutti gli altri alimenti mi portano a coprire l’alto fabbisogno di 1000 mg di calcio per la popolazione generale, che sarebbe quasi impossibile da raggiungere senza queste due fonti. Quindi non ritengo di assumere troppo calcio dall’alimentazione, ma sto molto attento a garantirmi ogni giorno quei 1000 mg per salvaguardare la salute delle mie ossa. Ora io non so, e questa è la mia domanda per voi, se il calcio assunto con l’alimentazione vada ad influenzare i livelli di calcio nel sangue come fa con quelli di calcio nelle ossa, e non ho neanche un valore di calcemia più datato nel tempo con cui fare un confronto, visto che si tratta di un’analisi ematica che ho svolto di mia iniziativa come controllo generale della mia salute, non avendo il mio medico mai prescrittomi la calcemia nelle varie analisi di routine, per cui non so spiegarmi se questo innalzamento sia dovuto al maggiore apporto di calcio alimentare dell’ultimo periodo. Il mio medico, che tende a sottovalutare un po’ tutto, mi dice che finché non mi porta sintomi non è necessario fare altro, ma vorrei davvero sentire il vostro parere in merito. Tra l’altro un sintomo che accuso ma che non so se sia dovuto all’ipercalcemia è una costante sensazione di sete lungo l’arco della giornata nonostante io mi assicuri i miei 2 litri di acqua al giorno o anche di più. Aggiungo come ultima cosa di star assumendo da qualche mese anche 2000 UI di vitamina D perché si tratta di un’altra mia storica carenza, che affianco a 200 mcg di vitamina K2 proprio per far sì che il calcio reso più biodisponibile venga indirizzato nelle ossa e non si accumuli invece nei tessuti molli. Vi sarei davvero riconoscente se mi aiutaste a capire se possa esistere questa correlazione tra alimentazione e ipercalcemia e se mi converrebbe abbassare l’introito giornaliero di calcio o se invece vada bene così, perché sono davvero confuso visto che sono sempre stato carente di questi due elementi e adesso che sto provando a invertire la tendenza mi ritrovo con questa irregolarità. Attendo con fiducia le vostre risposte e nel frattempo vi saluto cordialmente.
Se ha i livelli di calcio leggermente sopra provi a sospendere l'assunzione di VIT D e leggermente abbassare l'intake di calcio nella sua alimentazione...il tutto va fatto ovviamente con un percorso guidato da un nutrizionista che calcola a pennello il suo fabbisogno. Dalla collaborazione poi tra il suo medico curante ed il nutrizionista si arriverà ad una quadra.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentilissimo paziente,
Innanzitutto, è importante sottolineare che non posso fornire una diagnosi senza una corretta anamnesi.
Tuttavia, posso cercare di fornirle alcune informazioni generali sulla correlazione tra alimentazione e livelli di calcio nel sangue.
L'assunzione di calcio attraverso l'alimentazione può influenzare i livelli di calcio nel sangue, ma è un processo regolato dal corpo attraverso meccanismi di assorbimento, utilizzo e escrezione del calcio. È possibile che l'aumento dell'apporto di calcio alimentare abbia contribuito all'ipercalcemia leggera che ha riscontrato nelle analisi del sangue. Tuttavia, è importante valutare anche altri fattori che possono influire sui livelli di calcio nel sangue, come l'assorbimento intestinale, l'attività delle ghiandole paratiroidi e la funzione renale.
La sensazione costante di sete che sta sperimentando potrebbe essere un sintomo correlato all'ipercalcemia, ma è necessario discuterne con il medico per ottenere una valutazione più precisa.
È positivo che stia facendo attenzione a garantire un adeguato apporto di calcio attraverso l'alimentazione e l'assunzione di integratori come la vitamina D e la vitamina K2. Tuttavia, è importante che condividere con uno specialista queste informazioni, in modo che possa valutare la situazione specifica, valutare i risultati delle analisi del sangue e fornire un consiglio personalizzato.
In conclusione, il mio consiglio è di consultare il medico o uno specialista per discutere dei risultati delle analisi del sangue, delle preoccupazioni riguardo all'ipercalcemia e della dieta attuale. Lo specialista sarà in grado di fornire una valutazione accurata e consigli specifici in base alla situazione individuale.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Innanzitutto, è importante sottolineare che non posso fornire una diagnosi senza una corretta anamnesi.
Tuttavia, posso cercare di fornirle alcune informazioni generali sulla correlazione tra alimentazione e livelli di calcio nel sangue.
L'assunzione di calcio attraverso l'alimentazione può influenzare i livelli di calcio nel sangue, ma è un processo regolato dal corpo attraverso meccanismi di assorbimento, utilizzo e escrezione del calcio. È possibile che l'aumento dell'apporto di calcio alimentare abbia contribuito all'ipercalcemia leggera che ha riscontrato nelle analisi del sangue. Tuttavia, è importante valutare anche altri fattori che possono influire sui livelli di calcio nel sangue, come l'assorbimento intestinale, l'attività delle ghiandole paratiroidi e la funzione renale.
La sensazione costante di sete che sta sperimentando potrebbe essere un sintomo correlato all'ipercalcemia, ma è necessario discuterne con il medico per ottenere una valutazione più precisa.
È positivo che stia facendo attenzione a garantire un adeguato apporto di calcio attraverso l'alimentazione e l'assunzione di integratori come la vitamina D e la vitamina K2. Tuttavia, è importante che condividere con uno specialista queste informazioni, in modo che possa valutare la situazione specifica, valutare i risultati delle analisi del sangue e fornire un consiglio personalizzato.
In conclusione, il mio consiglio è di consultare il medico o uno specialista per discutere dei risultati delle analisi del sangue, delle preoccupazioni riguardo all'ipercalcemia e della dieta attuale. Lo specialista sarà in grado di fornire una valutazione accurata e consigli specifici in base alla situazione individuale.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Caro paziente, fa benissimo sia ad integrare la vit. D sia a stare attento all'apporto di calcio assunto con la dieta. Tuttavia, fra le cause dell'ipercalcemia, ritroviamo anche un eccesso di vitamina D; un elevato apporto di vitamina D causa un eccessivo assorbimento di calcio a livello intestinale che si traduce in ipercalcemia.
Altre cause possono essere correlate alla funzionalità tiroidea. Il mio consiglio è di sospendere la vitamina D e di rifare le analisi, se la situazione persiste ne parli con il medico per approfondire.
Un piano nutrizionale ben bilanciato sicuramente le può essere d'aiuto.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Altre cause possono essere correlate alla funzionalità tiroidea. Il mio consiglio è di sospendere la vitamina D e di rifare le analisi, se la situazione persiste ne parli con il medico per approfondire.
Un piano nutrizionale ben bilanciato sicuramente le può essere d'aiuto.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Buongiorno, ripeta le analisi per la calcemia, se questa è ancora alta riduca o elimini l'assunzione di vit. D, previa consultazione medica. Inoltre misuri il pH delle urine; un pH acido dei tessuti mobilita il Calcio dalle ossa . Per modificare l'acidità dei tessuti faccia una dieta bilanciata come la dieta del microbiota, o come la dieta Kousmine, si basano sugli stessi principi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno, sono d'accordo con i colleghi per quanto riguarda la necessità di essere seguito con attenzione da un nutrizionista in contatto con il suo medico. Le ragioni potrebbero essere diverse, da un cambiamento dell'assunzione di calcio con l'alimentazione a cambiamenti ormonali, per i quali si potrebbe dover rivalutare la dieta o l'integrazione. Io non sono convinto che lei debba interrompere l'assunzione di vit D, se non per un breve periodo, ma casomai ridurla se necessario. Resto a disposizione. Dott. Giacomo Passarini
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 130 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, prima di tutto mi congratulo con lei per il suo interesse, non è da tutti informarsi e approfondire così quando si tratta di salute. Per quanto riguarda la sua domanda, a parer mio, potrebbe essere utile uno stop dell'integrazione che sta assumendo da tempo che potrebbe causarle un aumento dei valori in quanto essendo molto attento all'alimentazione potrebbe non averne più bisogno. Le consiglio comunque di richiedere un controllo medico e/o alimentare per valutare la situazione in maniera più approfondita.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Ludovica Damiani
Cordiali saluti.
Dott.ssa Ludovica Damiani
Buongiorno
Innanzitutto già essere così dettagliato nella descrizione le dà modo di avere delle informazioni ben precise che possono essere utilizzate per un anamnesi più approfondita, come indicato dai colleghi.
Quindi in questo caso le consiglierei un approfondimento anche tramite una visita nutrizionale nella quale si và ad approfondire tutta la sua storia e fare una valutazione più dettagliata, in quanto ci sono solo pochi elementi a disposizione.
A volte si può risolvere più facilmente di quanto si pensi.
Grazie
Innanzitutto già essere così dettagliato nella descrizione le dà modo di avere delle informazioni ben precise che possono essere utilizzate per un anamnesi più approfondita, come indicato dai colleghi.
Quindi in questo caso le consiglierei un approfondimento anche tramite una visita nutrizionale nella quale si và ad approfondire tutta la sua storia e fare una valutazione più dettagliata, in quanto ci sono solo pochi elementi a disposizione.
A volte si può risolvere più facilmente di quanto si pensi.
Grazie
Buongiorno, apprezzo tantissimo la sua attenzione all'alimentazione e alla necessità di integrare la vitamina D, nonchè il suo dubbio sulle analisi del sangue non perfette, ritengo che sia tutto molto positivo da parte sua. Io le consiglierei di ripetere le analisi e valutare se può interrompere con la vitamina D, in quanto la calcemia è regolata nella sua escrezione e nel suo assorbimento, da questo importantissimo ormone. Valuti col suo medico un'eventuale interruzione e dei monitoraggi periodici, sia della calcemia che della vitamina D. Resto a disposizione, cordiali saluti
Roberta
Roberta
Gentile paziente da quanto riferisce riguardo la lieve ipercalcemia rilevata posso dire che le cause potrebbero essere un eccessivo apporto di vitamina D , magari sospenda l'integratore che assume. Inoltre l'aumento anche leggero rispetto alla norma di calcio nel sangue potrebbe essere dovuto ad un eccessivo assorbimento e/o a livello gastro enterico , oppure ad un eccessivo riassorbimento osseo come l'iperparatiroidismo che aumenta la produzione di paratormone e che visto il trascurabile rialzo, non penso sia il suo caso. Quando c'è un significativo aumento del calcio nel sangue questo porta a smobilitazione del calcio dalle ossa con conseguente demineralizzazione delle ossa che diventano più fragili e nel tempo si va verso l'osteoporosi Pertanto nel suo caso limiti l'introduzione eccessiva di vitamina D e poi ad un mese dal referto faccia di nuovo le analisi e aggiunga il dosaggio della vitamina D Sicuramente potrebbe anche essere rientrato tale lieve rialzo, poi chiaramente ne discuta con il suo medico e si faccia seguire da un nutrizionista in modo tale che con una dieta personalizzata adeguata possa assumere in maniera corretta l'apporto di calcio necessario al suo caso. Resto a disposizione Dottoressa Domenica Tallarico
Buongiorno, concordo coi colleghi, può essere dovuto all'alimentazione come ad un cambiamento ormonale, consideri di farsi seguire da un nutrizionista, per qualsiasi cosa rimango a disposizione. Dott.ssa Barbara Bruzzone
Salve, concordo con i colleghi che è ottima la sua attenzione all'alimentazione, consiglio comunque un parere di uno specialista in ambito nutrizionale. Inoltre controlli l'etichetta dell'acqua che beve, poichè spesso viene data per scontata la sua natura, ma alcune marche danno un importante intake di calcio. Rimango a disposizione. Cordiali saluti.
Dott.ssa Fornasari Stella
Dott.ssa Fornasari Stella
Salve ripeta le analisi della Vit D e del calcio e aggiunga anche il paratormone. Per ulteriori informazioni può contattarmi in privato.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita Febbraro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita Febbraro.
Buonasera, probabilmente i valori di ipercalcemia nel sangue sono dovuti ad una eccessiva assunzione del calcio dalla dieta ma, non conoscendo la sua storia anamnestica, non è possibile ritrovare le corrette cause (tra cui assunzione di farmaci, iperparatiroidismo. mi sentirei di consigliarle una leggera riduzione di alimenti ricchi di calcio per un periodo, di ripetere poi gli esami ed eventualmente in seguito consultare anche un endocrinologo.
Cari saluti
Cari saluti
Buongiorno,
È un'ottima idea integrare la vitamina D e monitorare l'apporto di calcio nella dieta. Tuttavia, è importante notare che un'eccessiva assunzione di vitamina D può causare ipercalcemia, poiché aumenta l'assorbimento di calcio a livello intestinale. Anche la funzionalità tiroidea può influenzare i livelli di calcio nel sangue.
Il mio consiglio è di sospendere temporaneamente l'integrazione di vitamina D e ripetere le analisi. Se i livelli di calcio rimangono elevati, è opportuno consultare il medico per ulteriori approfondimenti. Un piano nutrizionale equilibrato può certamente essere utile in questi casi.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti,
Dott. Paolo Rossini
È un'ottima idea integrare la vitamina D e monitorare l'apporto di calcio nella dieta. Tuttavia, è importante notare che un'eccessiva assunzione di vitamina D può causare ipercalcemia, poiché aumenta l'assorbimento di calcio a livello intestinale. Anche la funzionalità tiroidea può influenzare i livelli di calcio nel sangue.
Il mio consiglio è di sospendere temporaneamente l'integrazione di vitamina D e ripetere le analisi. Se i livelli di calcio rimangono elevati, è opportuno consultare il medico per ulteriori approfondimenti. Un piano nutrizionale equilibrato può certamente essere utile in questi casi.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti,
Dott. Paolo Rossini
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.