Buongiorno Dottori, da quando ho scoperto di avere l'IBS (sindrome dell'intestino irritabile) e di n

13 risposte
Buongiorno Dottori, da quando ho scoperto di avere l'IBS (sindrome dell'intestino irritabile) e di non poter quindi consumare il frumento, sto mangiando riso bianco tutti i giorni sia a pranzo che a cena (solo rare volte sostituito dalle patate) come fonte di carboidrati. Vorrei chiedervi se il fatto che esso abbia un indice glicemico elevatissimo possa comportare rischi per la mia salute, anche considerando che ne assumo grosse porzioni (almeno 160 g a pasto pesati a secco, che possono salire a seconda dell'appetito) poiché sono sottopeso e sto provando ad acquisire massa aumentando le calorie. Sottolineo che compongo ogni mio pasto in maniera bilanciata, inserendo quindi anche una proteina, due verdure fonti di fibra e l'olio evo come grasso da condimento, in modo da limitare il picco glicemico che segue il pasto, ma non sono sicuro che basti. Ogni organismo ufficiale nazionale e internazionale consiglia sempre di fare uso nella propria dieta di cereali integrali e di limitare il più possibile quelli raffinati, io però avendo questo problema intestinale non posso poiché esagererei con le fibre (già le mie 4 porzioni di verdura e 2 di frutta giornaliere più gli spuntini mi portano a sfiorare i 30 g giornalieri massimi di fibre consigliati), quindi non vedo alternative al riso bianco, che mi piace molto e mi aiuta a mangiare sempre con gusto (aggiungo che utilizzo anche la farina di riso bianco per prepararmi almeno un pasto secondario tra colazione, spuntino e merenda). Mi chiedo: è davvero così indispensabile consumare cereali integrali, o facendo pasti bilanciati sotto il punto di vista di tutti i macronutrienti, come io faccio, posso stare tranquillo? Vi ringrazio molto per il vostro aiuto e in attesa delle vostre gentili risposte vi saluto cordialmente.
Gentile paziente, l'IBS è una sindrome molto particolare e le attenzioni che sta attuando sono molto positive. L' utilizzo dei cereali integrali è consigliato non solo per le fibre (che lei assume con le porzioni di frutta e verdura) ma anche per l'apporto di vitamine e minerali. Le attenzioni generali ci sono tutte e vanno più che bene. Più che dell'indice glicemico faccia attenzione al carico glicemico del pasto e a frazionare i pasti diversamente (in modo particolare se l'obiettivo è l'aumento di peso).
Resto a disposizione.
Cordiali saluti, Dott. Luigi Napolitano

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Buongiorno.
Il riso bianco è essenzialmente amido puro, simile a quello usato per ammorbidire la pelle nell'acqua della vasca da bagno, essendo stato completamente processato dall'industria alimentare, privato della sua naturalezza. Ha mai pensato di considerare l'utilizzo del riso integrale? Contrariamente a quanto si possa pensare, ha una quantità di fibre sorprendentemente bassa ed è molto più vicino alla sua forma naturale.
Per quanto riguarda il colon irritabile, le fibre solubili, presenti nell'avena, nella frutta, nella verdura e nei semi di lino, sono generalmente meglio tollerate dalle persone affette da IBS rispetto alle fibre insolubili. Potrebbe quindi prendere in considerazione l'inclusione di avena in chicchi o pasta di avena nella tua dieta. Le fibre non sono così dannose come si potrebbe pensare, a meno che tu non soffra di IBS-d.
Tuttavia il punto fondamentale è che sia l'indice glicemico che il carico glicemico (quanto glucosio assume) possono influenzare la glicemia e e avere un impatto sulla salute metabolica, ma il CG tiene conto anche della quantità di carboidrati consumati, offrendo una prospettiva più completa degli effetti glicemici degli alimenti sulla salute a lungo termine.
A breve termine entrambi provocano picchi glicemici ed aumento della produzione di insulina cui segue una rapida diminuzione della glicemia, causando fame, irritabilità e fatica.
Un'alimentazione con un alto carico glicemico puo' contribuire alla microinfiammazione cronica, che a breve può essere correlata a condizioni come acne e dolore articolare.
A lungo termine si puo' avere incremento ponderale, con deposizione di grasso a livello centrale e quindi viscerale (che è correlato al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e metaboliche ). L'elevata esposizione all'insulina nel tempo può portare a una diminuzione della sensibilità dell'organismo all'insulina, il che può aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
La microinfiammazione cronica associata a un'alimentazione ad alto carico glicemico può accelerare il processo di invecchiamento cellulare e contribuire allo sviluppo di malattie legate all'età.
Per acquisire massa oltre ai carboidrati sono importanti i grassi in quantità superiore alla norma (molto piu sazianti dei carboidrati senza effetto rebound dei carboidrati). Anche le proteine potrebbero essere potenziate in modo da fornire un rilascio costante nelle 24h. Ma tutto cio' dovrebbe essere impostato sulle sue caratteristiche antropometriche e di composizione corporea e ovviamente la storia clinica.
Le consiglio quindi di rivedere la sua dieta, con l'aiuto di uno specialista in materia, specie se intende utilizzarla a lungo termine, per ottenere i risultati senza mettere a rischio la sua salute futura.
Resto a disposizione per qualunque informazione, cordiali saluti.






Gentilissimo paziente,
Concordo con i colleghi.
In presenza di IBS sarebbe auspicabile un piano LOW FOODMAP per garantirle un miglioramento organico fisiologico.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buongiorno,
Le linee guida si rivolgono alla popolazione generale e per questo nulla vieta di modificarle assecondando le esigenze del caso singolo.
L’assunzione di alimenti raffinati come il riso bianco può essere una buona strategia per ridurre i sintomi da IBS ma le consiglio di variare la tipologia di fonte glucidica con magari quinoa, mais e grano saraceno che di solito vengono ben tollerati nelle giuste quantità così da evitare carenze nutrizionali.
Per concludere non necessariamente è obbligatorio aumentare i carboidrati per ottenere un surplus calorico essendovi anche proteine e sopratutto i lipidi che oltre a fornire maggiori kcal per grammo sono più sazianti limitando gli effetti negativi di quello che potrebbe essere un eccessivo aumento glicemico conseguente all’elevata introduzione glucidica.
Le consiglio comunque di consultare uno specialista che saprà seguirla nel percorso valutando tutte quelle variabili che in questo contento non è possibile fare e magari permetterà la reintroduzione di tutta quella classe di alimenti che attualmente ha rimosso dalla tavola.
Cordiali saluti
Buonasera, l'IBS si cura con un piano alimentare completo, non solo con i cereali integrali, che comunque sono essenziali. Inoltre l' olio di oliva deve essere sì evo, ma assolutamente SPREMUTO A FREDDO; in caso contrario avrà un olio portato a 180-200° C che avrà perso tutti gli acidi grassi omega 3 e 6, fondamentali per curare l'IBS. Si rivolga ad un nutrizionista che si occupi di dieta del microbiota, se vuole mi contatti, buona serata
Salve, la sindrome che lei ha scoperto di avere non è nulla di drammatico se preso per tempo. Il fatto che lei stia cercando di mettere su massa muscolare inficia ma non inficia allo stesso tempo con la problematica che ha in quanto per poter digerire ed assimilare correttamente i nutrienti necessari per un incremento della massa muscolare è fondamentale sistemare prima il suo intestino. Questo è possibile con un protocollo personalizzato e mirato anche all'attività fisica al fine di poter successivamente incrementare non solo l'apporto calorico ma poter sfruttare al meglio i nutrienti che lei ingerisce.
E' possibile anche sfruttare nonostante l'IBS il potere anabolico insulinemico in relazione all'indice glicemico degli alimenti che lei mangia in relazione alle fasi della giornata e dell'allenamento. Purtroppo l'IBS allegata ad un soggetto che vuole incrementare la massa muscolare è un argomento molto ampio e non è possibile entrare nel dettaglio rispondendo qui sul portale. Sono un'esperto della nutrizione nel campo del bodybuilding (visionabile nelle storie in evidenza sul profilo instagram), di conseguenza resto a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito a tale argomento.
Saluti Dott. Panni
Capisco le tue preoccupazioni riguardo all’assunzione di riso bianco e alla sua possibile influenza sulla tua salute.

Il riso bianco ha un indice glicemico più elevato rispetto ad altri tipi di cereali, il che significa che il suo consumo può far aumentare più rapidamente gli zuccheri nel sangue. Tuttavia, come hai menzionato, stai bilanciando i tuoi pasti con proteine, verdure e grassi, che possono aiutare a moderare la risposta glicemica.

Sebbene l’assunzione di cereali integrali sia generalmente consigliata per la loro ricchezza di fibre e nutrienti, ci sono situazioni, come nel tuo caso con l’IBS, in cui potrebbe essere necessario limitarli. È importante ricordare che una dieta equilibrata non si basa su un singolo alimento, ma sulla varietà.

Ci sono diverse alternative al riso bianco che potresti considerare:

Riso integrale: Ha un indice glicemico più basso rispetto al riso bianco e fornisce più fibre.
Quinoa: È un alimento altamente nutriente, ricco di proteine, fibre e minerali.
Miglio: È un cereale antico molto versatile.
Amaranto: È un cereale senza glutine, ricco di proteine e fibre.
Bulgur: È un tipo di grano duro che è stato precotto e macinato.
Couscous: Ha una consistenza leggera e si presta a molte preparazioni.
Riso selvatico: Non è tecnicamente un riso, ma un’erba acquatica. Ha un sapore di nocciola e una consistenza leggermente croccante.
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Buongiorno a lei, ci sono alcune stretegie (aggiuntive ad un pasto bilanciato come gia fa) che potrebbero aiutarla a gestire al meglio un eventuale picco glicemico. La patologia richiede approfondimenti importanti in quanto richiede un grado di personalizzazione elevato. Inoltre potrebbe pensare ad integrazioni mirate come ad esempio degli amminoacidi essenziali o proteine in polvere, utili da inserire all'interno delle colazioni. Mi trovo perfettamente d'accordo con i colleghi nello scoprire alternative al riso che sono davvero tante e, ci sono ricette facili gustose e pratiche con cui poter rendere un pasto davvero squisito e sano. Ad ogni modo, uno specialista saprà aiutarla senza alcun problema, se posso esserle di aiuto sono a sua disposizione. Buona giornata
Dott.ssa Barbara Morea
Buongiorno. Con la diagnosi di IBS può essere utile effettuare un protocollo dietetico specifico a basso contenuto di FODMAP, ovvero zuccheri che vengono fermentati nel nostro intestino e dunque determinare, a chi è particolarmente sensibile, dei disagi intestinali. Tra i FODMAP ci sono i fruttani, che si ritrovano appunto anche nel frumento ma non in riso, quinoa, miglio, grano saraceno, amaranto, couscous di mais e derivati o patate. Quindi, il primo consiglio è di cercare di variare anche con queste altre fonti, oltre che con il riso. Inoltre, il protocollo FODMAP andrebbe seguito per un periodo limitato di tempo, dopo il quale si procede alla reintroduzione graduale degli alimenti prima eliminati per valutare il grado di tolleranza. Dunque, anche se ha un'alimentazione un po' più limitata per un breve periodo di tempo, non è preoccupante, purché sia fatta con criterio e con lo scopo di riconoscere gli alimenti e la dose degli stessi che le creano davvero fastidio, introducendo tutti gli altri. Le consiglio, quindi, di affidarsi ad un professionista della nutrizione che la guidi in questa scoperta, col fine di ritrovare il suo equilibrio. Resto a disposizione, saluti.
Salve, mi verrebbe spontaneo chiederti se la diagnosi di IBS è stata fatta da un gastroenterologo (come dovrebbe essere) e se stai trovando benefici semplicemente con l'esclusione del frumento. Perchè in questo caso potresti semplicemente avere una sensibilità al glutine non celiaca (NCGS) e non una sindrome del colon irritabile. Sono cose ben diverse che possono essere trattate con protocolli diversi. Nella NCGS ti basta eliminare il glutine (o assumerlo di rado ed in quantità moderate secondo la tua personale soglia di tollerabilità), variando tra riso ed altri cereali come miglio, grano saraceno, amaranto e quinoa ad esempio, così da poter variare il più possibile la fonte principale di carboidrati che assumi ad ogni pasto.
Nel caso di colon irritabile invece solitamente i fastidi si hanno anche con alimenti contenenti zuccheri fermentescibili e quindi andrebbe fatta una Low FODMAP, in cui si testa anche la sensibilità verso altri alimenti (determinati tipi di frutta, verdura, legumi e diciamo "dolcificanti" per farla breve). Ad esempio tanti soggetti con IBS hanno beneficio con l'eliminazione del frumento non tanto perché tollerano male il glutine, ma per i galatto-oligosaccaridi in esso contenuti.
Per la Low FODMAP ti consiglio di affidarti ad uno specialista che sia ben formato sull'argomento e di non tentare con il fai da te, in quanto è un protocollo che porta ottimi risultati, ma abbastanza restrittivo sia nella prima fase (in cui si eliminano tutti i FODMAP) che nella fase di test per la reintroduzione degli alimenti. Se si sbagliano i passaggi si rischia di fare tanta fatica per niente. Se invece viene fatta bene, avrai un'arma potentissima con te, ovvero un dieta super personalizzata che ti indicherà cosa va davvero bene per te. Conattami pure se hai qualche dubbio, sarò felice di risponderti.
Una buona giornata, Flavia
Buon pomeriggio, concordo con i colleghi sul fatto che l'uso del riso può alleviare i sintomi tipici dell' IBS.
Le ricordo però che è importante variare la frequenza con la quale si assumono gli alimenti e colgo l'occasione per ricordarle che oltre al riso, potrebbe usare anche il grano saraceno (in commercio c'è la pasta o la piadina di grano saraceno), la quinoa, il mais che sono valide alternative al riso.
Inoltre visto che lei si definisce un soggetto sottopeso, la invito a rivolgersi ad un professionista che la possa aiutare al raggiungimento del suo obiettivo perchè molto spesso per ottenere un surplus calorico con basta solo aumentare i carboidrati ma, bisogna tenere presente anche la quantità di proteine e grassi che lei assume.
Inoltre molto spesso per riuscire ad alleviare i sintomi dell'IBS, è consigliato anche l'uso di specifici integratori che insieme ad un piano alimentare specifico, riescono ad alleviare i suoi sintomi.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi dubbio. Le auguro buona giornata, Adele
Gentile paziente, se l'indice glicemico elevato diventa un grave problema quando si è in ipercalorica.
Se la dieta è bilanciata sotto un punto di vista nutrizionale anche consumare riso tutti i giorni non è un problema.
Consiglio però di farsi seguire da un professionista per L'IBS così da farle variare il più possibile i macronutrienti e consigliarle un piano alimentare più adatto a lei.
Saluti, LV
Buonasera, in generale non consiglio mai di assumere sempre lo stesso alimento ma di alternare nell'arco della settimane i vari prodotti che la natura ci offre. Ha ragione che il frumento può dare fastidio a chi soffre di IBS, ma ci sono altri cereali che può assumere in alternativa come quinoa - miglio - grano saraceno - amaranto - cous cous di mais - avena.
Ogni prodotto ci offre anche diversi sali minerali e vitamine, per questo consiglio di variare l'alimentazione il più possibile.
Se non ha problemi di glicemia, l'alto indice glicemico del riso non le arreca problemi per la salute perché il suo corpo è in grado di assimilare correttamente le varie sostanze.

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