Buongiorno dottori, da qualche giorno sto soffrendo di un disturbo strano che mi da fastidio solo ne

37 risposte
Buongiorno dottori, da qualche giorno sto soffrendo di un disturbo strano che mi da fastidio solo nei momenti dove sono completamente fermo o comunque non mi sto muovendo, in pratica ne risento alle mani/avambracci, sento come se le mani fossero sempre in tensione, e debba scaricare, a volte anche dei leggeri scattini involontari. Poi se sono sdraiato a volte mi capita di sentire a livello dei polpacci come dei movimenti da parte dei muscoli o dei nervi che “ballano” se poss usare questo termine. Stessa cosa per la testa il discorso delle mani ogni tanto mi parte qualche scattino involontario. Comunque vivo uno stato di “irrequietezza” generale a livello muscolare nervoso. Spesso se sono seduto continuo a muovere le gambe freneticamente. E comunque ho sempre qualche spasmo qua e la. Ora io ho postato il problema nella zona dei disturbi psicosomatici perché io se ne sono storicamente soggetto. Però durante questi circa due anni ho avuto anche qualche problema con l’alcol dove mi è capitato di abusarne sempre a causa dello stress o come “ansiolitico”. Quello che mi preoccupa è se il quadro coincide di nuovo con dei disturbi psicosomatici o potrebbe esserci una componente neurologica da approfondire. Vi chiedi consigli sull’inter da intraprendere. Grazie a presto
Caro utente, la descrizione di quanto sente fisicamente dovrebbe a mio parere essere approfondita tramite colloquio per comprendere meglio se si possa trattare di ansia e dunque se sottostante vi è una condizione psicologica. Attraverso poche righe non è opportuno esprimersi escludendo o meno cause di tipo medico per cui, se ne avesse il pensiero, potrebbe consultare il proprio medico di base. Rimango invece a disposizione per quanto riguarda il colloquio, nel caso mi contatti. Un saluto

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Salve,
da ciò che scrive emerge sicuramente una componente ansiosa che trova sfogo nella somatizzazione, pertanto le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico, in modo da andare più a fondo ed imparare a gestire questa sua ansia.
In ogni caso se vuole togliersi ulteriori dubbi, può effettuare anche delle analisi neurologiche per escludere un eventuale causa organica.
Saluti.
Buonasera, da ciò che scrive potrebbe trattarsi di disturbi psicosomatici conseguenti a uno stato ansioso o di stress. Sarebbe però opportuno verificare se non si tratti realmente di disturbi fisici. Le consiglio pertanto di chiedere al suo medico di base in merito alla sua sintomatologia, così da poter fare adeguati controlli. Qualora i risultati escludessero patologie organiche, potrebbe svolgere una consulenza psicologica per iniziare ad affrontare i suoi stati ansiosi. Resto a disposizione qualora ne avesse bisogno, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno, escludere le cause organiche di uno o più sintomi è un passaggio importante per andare a individuare se ci sono cause psichiche che bloccano il flusso naturale della sua vita. Si faccia sostenere in queste indagini, i due aiuti possono essere anche valutati insieme. Un cordiale saluto Dott Elisa Galantini
Ho letto con attenzione il suo post. I sintomi che descrive possono essere riconducibili ad un disturbo di natura psicosomatica, tuttavia credo sia molto importante accertare che non ci siano problematiche di natura organica. Pe ciò che riguarda l’iter da intraprendere si dovrebbe rivolgere al suo medico di base e chiedere a lui se è il caso di svolgere una visita specialistica neurologica o altri approfondimenti. Contestualmente potrebbe fare alcuni colloqui con uno psicoterapeuta per valutare insieme al terapeuta l’eventuale utilità di un percorso psicologico e lavoro su se stesso affrontando le componenti di natura ansiosa e altri aspetti che posano causarle disagi a livello psicologico e/o psicosomatico. Potrebbe inoltre essere utile comprendere la funzione che ha avuto l’alcol per lei. Resto a disposizione per un colloquio psicologico e ulteriori chiarimenti. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Buongiorno gentile utente, mi sembra che lei abbia già inquadrato parzialmente la sua situazione. Manifestare le emozionine i sentimenti a livello prevalentemente somatico è un modo di essere che, se non compreso, nel tempo può portare a quadri sintomatologici anche molto complessi. Ma psicosomatico non vuol dire che escluda la presa in cura del corpo e allo stesso tempo l'insorgere di una patologia organica conclamata non esclude le cause psicologiche. Noi siamo corpi vivi, agiamo e patiamo attraverso il nostro corpo. Ma in preda a tutti questi segni e manifestazioni psicosomatiche non ci chiediamo quale sia il loro significato all'interno della nostra esistenza. Cos'è che la porta in uno stato di agitazione costante? Quali situazioni, quali eventi? Io le consiglierei un percorso psicologico che la aiuti a comprendere meglio i suoi modi di fare esperienza, allo stesso tempo il suo organismo va aiutato. Alcolici e altre sostanze, come dice lei, possono spegnere o attivare al bisogno, ma nel tempo peggiorano la sintomatologia. Attività fisica e tecniche di rilassamento sono pratiche corporee salutari ed efficaci. Le auguro le migliori cose!
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Gentile Utente,
qualora vi siano possibili aree di sovrapposizione con la medicina, è sempre buona prassi approfondire che non ci siano cause organiche, quindi un controllo neurologico nel suo caso potrebbe essere auspicabile. Posto che dia esito negativo, ciò che descrive assomiglia ad uno stato di lieve ma costante attivazione muscolare che in alcune occasioni raggiunge dei picchi, e scarica attraverso delle contrazioni. Ci racconta di una storia pregressa di tipo psicosomatico, e l'irrequietezza che sta sperimentando potrebbe esserne una forma più aggiornata. Il caso richiederebbe uno o anche più colloqui di approfondimento nei quali cercare situazioni attivanti, eventuali cause che possano concorrere a questa attivazione psicomotoria, e soluzioni finora adottate (come l'utilizzo di alcolici). La incoraggio a contattare uno psicoterapeuta, quantomeno per inquadrare meglio il problema, ed eventualmente per stilare di comune accordo un piano di intervento. Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera caro utente e grazie per aver posto la sua domanda, leggo attentamente il suo scritto il mio consiglio è iniziare con una visita neurologica per sincerarsi che i suoi spasmi non dipendano da cause organiche, dopodiché può procedere a consultare un professionista psicologo/a per comprendere la natura di questi spasmi, lei scrive di aver avuto in passato problemi di alcolismo, potrebbe essere anche una manifestazione di astinenza da alcolici. Ma per avere un quadro completo sarebbe consigliabile procedere in questo modo.
Resto a disposizione
Un caro saluto,
Dottoressa Monica Pesenti
Buonasera, sarebbe bene che lei prima si accerti a livello neurologico per quanto riguarda i suoi disturbi. Dopo accertamenti adeguati si accerterà che i suoi disturbi non dipendano dal suo abuso di alcolici allora potrà pensare a problemi psicologici e varie somatizzazioni. Cmq potrà seguire contemporaneamente tutte e due le strade sia a livello fisiologico che psicologico. Potrà ugualmente contattare una psicoterapeuta per elaborare le cause della sua ansia e conseguente abuso di alcol. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile gente,
Descrive in modo dettagliato una sintomatologia che potrebbe essere riferita a diversi quadri. Per prima cosa, le consiglierei di consultare il suo medico di base ed eventualmente, se questi dovesse ritenerlo opportuno, un neurologo al fine di valutare eventuali componenti organiche. La situazione che sta vivendo potrebbe avere anche una componente psicosomatica, come lei stesso sospetta, che andrebbe esplorata assieme ad uno psicologo. Tenga presente che i due aspetti, organico e psicosomatico, non si escludono a vicenda, ma al contrario possono costituirsi concause di un medesimo disturbo.
Cordiali saluti,
Dott Carrera
Salve. Penso che tutti i colleghi, me compreso le abbiano suggerito che il suo problema nasce da un principio di somatizzazione. Forse sarebbe opportuno che lei facesse una doppia indagine sia medica, per escludere danni organici eventuali ed un approfondimento psicologico. Troverà certamente una soluzione. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Caro utente, in merito alla sua richiesta sull'iter da seguire, posso consigliarle una prima indagine neurologica per andare ad approfondire i sintomi che descrive. Successivamente però le consiglio di affidarsi ad uno psicoterapeuta che la possa accompagnare in un viaggio difficile ma importante nel mondo delle emozioni, poco conosciuto ma essenziale per tutti noi. Se dovesse aver bisogno, rimango a sua disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buongiorno, vale la pena fare un approfondimento sull'aspetto organico quindi le suggerisco di rivolgersi ad un medico per fare gli esami del caso. Nel frattempo è sicuramente utile aprire un percorso terapeutico, per la questione ansiosa e per cercare di comprendere la sua tendenza a far parlare il corpo al posto delle parole.
Un saluto. Daniela Bianchi
Buongiorno! Il pregresso uso o abuso di alcool potrebbe essere un elemento in più da esporre ad un neurologo che escluda cause organiche dei suoi sintomi. Eventuali esami negativi orienteranno nell'ipotesi di un disturbo psicosomatico che andrà valutato con uno psicoterapeuta. Spero di esserle stata di aiuto.
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile, per fornire una risposta più precisa sarebbe utile capire la sua età e se ha altri disturbi concomitanti. Ciò che mi viene da dirle è sicuramente di approfondire l'aspetto neurologico con una visita specialistica e valutare poi l'aspetto psicologico con un colloquio. Saluti.
Buongiorno! Posso immaginare il fastidio di cui parla per via di questa attivazione muscolare continua che la preoccupa.
Come già ampiamente specificato nelle risposte dei colleghi, per la richiesta di consigli sull'iter da intraprendere sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico curante per valutare l'opportunità di una visita neurologica e di un approfondimento psicologico.
La possibilità di lasciar fluire le emozioni e le energie in maniera equilibrata, di abbandonare ciò che non si può controllare e di gestire al meglio le proprie risorse fisiche per garantirne un uso attivo ed efficace nel tempo rappresenta una condizione auspicabile per tutti noi.
E' pertanto importante comprendere cosa le succeda prima di questi momenti. Escludendo cause organiche, potrebbe giovare di un percorso psicologico mirante alla consapevolezza di se stesso, del proprio corpo e delle proprie emozioni e alla progressiva gestione degli stessi anche attraverso la pratica quotidiana di tecniche di rilassamento muscolare.
Tommaso Mandriani
Gentile utente, i disturbi psicosomatici sono sempre riconducibili ad un elevato e cronico livello di stress. Non so come è la sua posizione attuale con l'alcool, ha smesso? da poco o da molto? Ne è ancora dipendente?
Comunque, considerando che lo stress cronico incide negativamente sulla salute in generale, Le consiglierei un check-up neurologico. Cordialmente.
Gentile utente,
Per la sintomatologia che riporta potrebbe anzitutto rivolgersi al suo medico di base per fare degli accertamenti medici che possano escludere cause organiche.
Inoltre può contattare uno psicoterapeuta per approfondire sia i disturbi fisici, psicosomatici che riporta, sia per il consumo di alcol che descrive.
Un altro intervento che potrebbe giovarle è quello di fare un percorso di training autogeno, un tecnica di rilassamento che la aiuterebbe nel distendere la muscolatura che descrive come spesso contratta.
Le mando i miei saluti. Dr.ssa Marta Fuscà
Buongiorno, sarebbe opportuno approfondire sia con una visita medica che con una consulenza psicologica. Ottime cose,
Dott. Andrea De Simone
Salve, senz'altro le suggerisco un consulto neurologico. Dopo aver escluso cause organiche, può rivolgersi ad uno psicoterapeuta per esplorare il senso di questi sintomi e imparare tecniche di rilassamento corporeo e trovare altre strade e risorse per sentire il dolore senza che serva qualcosa che lo anestetizzi, creando problemi collaterali.
In bocca al lupo!
Salve,
deve escludere la causa organica con un medico.
Detto questo dovrebbe rivolgersi a un professionista per la sua ansia.
Un saluto,
MMM
Buongiorno. Innanzitutto le direi di fare alcuni esami medici per escludere della cause organiche, approfondendo, ritengo, anche la vastità dell’abuso di alcool che riporta. In generale però leggerei i suoi stati di tensione in continuità con l’ansia, l’irrequietezza e, in fondo, le ragioni che l’hanno portata a cercare sollievo in passato nell’alcool. Per tutte questi fenomeni quindi, indipendentemente dagli esami medici, le consiglio vivamente di rivolgersi a uno psicoterapeuta. Un saluto
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, mi dispiace per il disagio che sta vivendo.
Analizzando la descrizione dei sintomi riportati si può ricondurre ad uno stato ansioso. Le consiglio di consultare il suo medico di fiducia per escludere qualsiasi causa organica e solo successivamente intraprendere un percorso psicologico , eventualmente associato a tecniche di rilassamento che le permetterebbero di affrontare e capire l'origine di questo malessere.
Resto a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Paola Tucci
Buonasera, sarebbe importante analizzare se tali sintomi derivino da disturbi psicosomatici attraverso un percorso psicoterapico. Parallelamente, può consultare il suo medico per escludere le cause organiche. Cordialmente, Dott.ssa Valentina Maccioni
Buongiorno, in questi casi consiglio comunque di fare una visita neurologica, per verificare se ci siano anche cause mediche.
In parallelo potrebbe aiutarla un percorso psicologico, per approfondire il discorso dell'ansia. Lei stesso ha compreso di aver abusato di alcool come ansiolitico: capita spesso infatti di usare l'alcool (come anche le droghe, per esempio),per "autocurarsi". Il supporto psicologico potrebbe essere di aiuto per capire da dove arriva l'ansia che prova e per trovare insieme al professionista, un modo più sano per alleviarla.
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Buonasera, sicuramente è importante escludere, attraverso visite mediche, qualsiasi causa organica che possa porsi alla base dei sintomi da lei riportati. Sarebbe l'ideale iniziare un percorso psicologico con un professionista della salute mentale per poter iniziare a capire cosa c'è alla base della sofferenza e in modo da intervenire in modo adeguato.
Cordiali saluti,
Alessandra Barbera
Gentile,
purtroppo tutt'oggi con il termine psicosomatico si fa ancora riferimento ad una distinzione mente-corpo che, scientificamente, sappiamo ormai essere superata nonché fuorviante. Tutti i disturbi, le sofferenze e i disagi sono legati al corpo, noi siamo il nostro corpo il quale è una cassa di risonanza del mondo in cui siamo immersi ed è proprio il nostro modo di stare al mondo che genera i sintomi. Detto questo è sempre necessario conoscere la storia di vita e l'esperienza del paziente affinché si possa comprendere a fondo il significato di quei sintomi e impostare così un cambiamento.
Rimango a disposizione se vorrà crearsi un suo spazio personale di ascolto e supporto per gestire e comprendere al meglio questa situazione.
Salve, da quello che riporta mi sembra di comprendere che questa condizione le reca disagio da diverso tempo. Sicuramente il percorso terapeutico è sempre molto utile per scoprire e conoscere meglio alcune cause e darsi la possibilità di conoscere alcune strategie. Le auguro una buona giornata!
Salve, posso comprendere il timore e la difficoltà che possono caratterizzare questo particolare periodo della sua vita. Essendoci dei sintomi fisici di questo tipo sarebbe il caso di escludere, innanzitutto, la presenza di cause fisiologiche, dunque un colloquio con il medico di base per poi rivolgersi ad un neurologo. A prescindere dall'esito da ciò che dice emergerebbe anche una problematica riguardo l'abuso di sostanze che meriterebbe uno spazio apposito. Rimango a disposizione e le porgo i miei più cordiali saluti, Dott. Edoardo Garlaschi
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Buongiorno, la invio a parlarne con il suo medico e ad escludere la componente medica , eventualmente procedere poi con una terapia psicologica
Salve , dalla sua accurata descrizione si evince la preoccupazione ed il disagio che deriva dalla condizione che sta vivendo.
Le consiglierei innanzitutto di approfondire eventuali cause organiche rivolgendosi ad un neurologo.
Successivamente sia che vengano escluse (come le auguro) cause organiche sia che vengano confermate le consiglierei di rivolgersi anche ad un collega psicologo/psicoterapeuta per indagare a prescindere la sintomatologia ansiosa ,i risvolti psicosomatici e la sua storia per migliorare la sua qualità di vita ed analizzare anche il precedente uso/abuso di alcol come da lei riferito.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione
Distinti Saluti
Dr Marziani
Gentile, immagino come la situazione riportata generi sofferenza e disagio. Le suggerirei di approfondirla, inizialmente, da un punto di vista medico per escludere possibili cause fisiche/organiche.
In seguito, se queste escluse le suggerirei di intraprendere un percorso di supporto psicologico così da indagare e comprendere meglio la possibile presenza di sintomatologia ansiosa e sviluppare un percorso che abbia come fine ultimo il miglioramento del suo benessere psico-fisico e di qualità di vita.
Rimango, comunque, a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Alice Savoia
Gentile utente, e grazie per avere condiviso la tua esperienza. Da una prospettiva psicologica sistemico-relazionale, il tuo vissuto può essere interpretato in un contesto più ampio, tenendo conto delle relazioni che hai con te stesso, con gli altri e con le situazioni di stress della tua vita.
I sintomi che descrivi, come la tensione muscolare, gli scatti involontari e la sensazione di irrequietezza, possono rispecchiare una risposta a stress emotivo o situazioni relazionali particolarmente difficili. La tensione muscolare è spesso un segnale di ansia, che può manifestarsi fisicamente quando ci si ritrova in momenti di inattività o di introspezione, quando i pensieri e le emozioni possono aggrapparsi con maggiore forza.
L’uso dell’alcol come “ansiolitico” è un comportamento che può essere comune in situazioni di stress e disagio, ma può anche portare a un ciclo di dipendenza che aggrava ulteriormente il tuo stato emotivo e fisico. È importante considerare come l’alcol influisce non solo sulla tua salute fisica, ma anche sulle tue relazioni e sulla tua capacità di affrontare il stress in modo sano.
Per quanto riguarda l’inquietudine generale, potrebbe riflettere tensioni relazionali non risolte, sentimenti di impotenza o insoddisfazione in aspetti della tua vita. È fondamentale esplorare questi aspetti in un contesto terapeutico, dove puoi sentirti supportato e accompagnato nel processo di comprensione delle tue emozioni.
Ti consiglio di rivolgerti a un professionista che possa valutare sia la dimensione psicologica sia quella fisica dei tuoi sintomi. Una valutazione neurologica potrebbe essere utile per escludere eventuali cause fisiche, mentre un percorso di terapia psicologica, come la terapia sistemico-relazionale, può aiutarti a esplorare le dinamiche relazionali e le strategie di coping che hai sviluppato nel tempo.
Inoltre, potrebbe essere utile esplorare tecniche di rilassamento o mindfulness, che possono aiutarti a riconoscere e gestire meglio il tuo stato di ansia e tensione muscolare. La chiave è affrontare la situazione attraverso un approccio integrato che consideri sia il corpo che la mente, permettendo una visione complessiva e un trattamento più efficace.
Ti auguro il meglio nel tuo percorso e ricorda che è importante non affrontare tutto da solo; cercare supporto è un passo fondamentale verso il benessere. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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La ringrazio per aver condiviso i suoi sintomi e le sue preoccupazioni. Il quadro che descrive potrebbe avere diverse origini. Le consiglio di iniziare con una visita dal medico di base, che potrà indirizzarla verso gli specialisti necessari per escludere cause organiche o neurologiche. Parallelamente, un percorso psicologico oppure psicoterapeutico potrà supportarla nella gestione dei disturbi psicosomatici e dello stress. Un approccio integrato come questo le permetterà di ottenere una visione completa della sua situazione e di individuare le strategie più efficaci per migliorare il suo benessere.
Gentile utente,
credo abbia fatto bene a porre questa domanda, di non facile risposta, non solo perché sicuramente sarebbe utile approfondire la questione attraverso un primo colloquio, ma perché noi esseri umani siamo psiche e corpo nello stesso tempo. Ciò significa che alcuni sintomi simili in persone diverse, hanno di volta in volta cause differenti.
Le suggerisco di rivolgersi al medico di base per fare degli esami di approfondimento ed escludere così eventuali cause organiche. Questo le permetterà di intraprendere con più chiarezza un eventuale percorso psicoterapico. In ogni caso le suggerisco di pensarci, sia perché se anche ci dovessero essere cause organiche del suo malessere, sappiamo bene che lo stress incide negativamente anche sugli stati morbosi di origine organica, sia perché se ha avuto episodi in cui ha deciso di utilizzare l'alcool come "ansiolitico" per anestetizzare lo stress, credo valga la pena di intraprendere un percorso che le permetta di comprendere le cause profonde del suo malessere.
Le auguro un fruttuoso percorso di scoperta di Sé.
Carissimo, mi dispiace per questa situazione di disagio, quello che mi sento di consigliarle e di rivolgersi in primis al suo medico di base per effettuare screening mirati , ed inoltre posso rendermi disponibile ad un incontro conoscitivo per analizzare la situazione da un punto di vista psicologico e quindi comprendere meglio se si possa trattare di disturbo d'ansia.
Le faccio un grande in bocca al lupo
Un caro saluto
Ilaria Redivo

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