Buongiorno dottori come fare fronte ad un periodo di depressione abbastanza tosto ? Ho pensieri nega
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Buongiorno dottori come fare fronte ad un periodo di depressione abbastanza tosto ? Ho pensieri negativi soprattutto in fase notturna (con sogni agitati e confusionari specchio dei miei pensieri giornalieri ) e mattutina con ansia forte al risveglio. Questo da circa due anni. Migliora il mio stato solo al lavoro ma prima di arrivare al lavoro il pensiero mi crea perdita di energia e forze . Inoltre mi arrabbio spesso e sono nervosa ( prima no) e la minima incomprensione con altri mi provoca ansia forte. Inoltre soffro di forti mal di testa dovuti a questo stato emotivo. Assumo laroxyl la sera poche gocce ma dopo due settimane nessun risultato anzi secondo me sto peggiorando. cosa posso fare ? Si può uscire da questo incubo ? Esiste qualcosa di veramente efficace ? Grazie per una vostra risposta.
Buongiorno
Per darle una risposta completa dovrei conoscere il suo caso nel dettaglio, porre una diagnosi precisa, e valutare quale sia la terapia più adeguata. Ha avuto precedenti momenti simili nella vita? Ha preso prima altri farmaci? E se si, con che effetto? Chi lo ha prescritto?
Per iniziare, Laroxyl è un antidepressivo considerato efficace, se a dosaggio corretto, e per sufficiente tempo (almeno 4 settimane a dosaggio pieno per valutare se c'è effetto). Se lei ne prende poco, come dice, e solo da sue settimane, semplicemente non ha effetti perché il farmaco verosimilmente è sotto-dosato e non ha avuto tempo di fare effetto. Il fatto che sti peggio può essere sia dovuto sia ad un peggioramento legato alla malattia stessa, alle aumentate preoccupazioni di inguaribilità, o legato al fatto che, finché il farmaco non fa effetto, ne percepirà prevalentemente gli effetti indesiderati, e non i benefici.
Se si trattasse di depressione ansiosa (cosa da verificare in visita e spesso più visite), sì, c'è la possibilità di risoluzione, spesso completa, dell'episodio e ripristino di uno stato di benessere.
Ciò che deve fare è essere seguita, se non lo è già, da uno specialista con esperienza nel trattamento dei disturbi ansiosi e dell'umore, che verifichi di che problema si tratta, e imposti una strategia terapeutica sensata, e secondo linee guida, spiegandole cosa aspettarsi. A volte non sapere cosa aspettarsi dai farmaci e dalla propria malattia, non dargli un nome chiaro, può contribuire all'aumento dell'ansia.
Cordialmente
RZ
Per darle una risposta completa dovrei conoscere il suo caso nel dettaglio, porre una diagnosi precisa, e valutare quale sia la terapia più adeguata. Ha avuto precedenti momenti simili nella vita? Ha preso prima altri farmaci? E se si, con che effetto? Chi lo ha prescritto?
Per iniziare, Laroxyl è un antidepressivo considerato efficace, se a dosaggio corretto, e per sufficiente tempo (almeno 4 settimane a dosaggio pieno per valutare se c'è effetto). Se lei ne prende poco, come dice, e solo da sue settimane, semplicemente non ha effetti perché il farmaco verosimilmente è sotto-dosato e non ha avuto tempo di fare effetto. Il fatto che sti peggio può essere sia dovuto sia ad un peggioramento legato alla malattia stessa, alle aumentate preoccupazioni di inguaribilità, o legato al fatto che, finché il farmaco non fa effetto, ne percepirà prevalentemente gli effetti indesiderati, e non i benefici.
Se si trattasse di depressione ansiosa (cosa da verificare in visita e spesso più visite), sì, c'è la possibilità di risoluzione, spesso completa, dell'episodio e ripristino di uno stato di benessere.
Ciò che deve fare è essere seguita, se non lo è già, da uno specialista con esperienza nel trattamento dei disturbi ansiosi e dell'umore, che verifichi di che problema si tratta, e imposti una strategia terapeutica sensata, e secondo linee guida, spiegandole cosa aspettarsi. A volte non sapere cosa aspettarsi dai farmaci e dalla propria malattia, non dargli un nome chiaro, può contribuire all'aumento dell'ansia.
Cordialmente
RZ
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Buongiorno, come dice il collega, è necessario un inquadramento di tutti i sintomi che ha, sia al momento attuale, sia considerando tutta la storia precedente (caratteristiche, eventuali cambiamenti dei sintomi, se questi cambiamenti sono avvenuti “spontaneamente” oppure in seguito a terapia o eventi stressogeni). Solo dopo adeguata valutazione sarà possibile avere un indirizzo diagnostico e una adeguata terapia, che può essere farmacologica o anche non farmacologica (generalmente farmacologica + psicoterapia). Si affidi a uno specialista che la possa seguire nel tempo.
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