Buongiorno dottoressee dottori. Sono un uomo di 58 anni e dovrò sottopormi a intervento di disostruz
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Buongiorno dottoressee dottori. Sono un uomo di 58 anni e dovrò sottopormi a intervento di disostruzione prostaticovescicale. So già che l'eiaculazione sarà per sempre retrograda e avendo provato per anni, in modo fallimentare, gli alfalitici, che la causano, o addirittura causano anaeiaculazione, so che la cosa è devastante dal punto di vista psicologico. Siccome il 99,9% della sessualità è psicologia... ecco vorrei chiedere come far comprendere a mia moglie, che non potrà aspettarsi che sia sempre io a prendere l'iniziativa. Lai per educazione, pur apprezzando il rapporto, avendo ogni volta due o tre orgasmi, però non si è mai fatta avanti. In 36 anni che stiamo insieme, lo ha fatto esattamente due volte, che ovviamente mi ricordo. Come farle capire che, uno che non si sente più un uomo completo, al primo tentennamento rinuncia?
Come far capire che questa volta sarò io ad avere bisogno di essere rassicurato?
Cito un opuscolo che lessi da ragazzo, quando mia madre fu operata di tumore al seno, in un centro noto in tutta Europa. Se la cosa non va bene al moderatore, cancelli questa parte ma non tutta la domanda!
Nell'opuscolo di raccomandava ai mariti delle donne mastectomizzate di corteggiarle, dio essere teneri, di invitarle ad avere rapporti, in poche parole: a farle sentire ancora donne e desiderabili.
Ecco, quakcosa di simile...
Come far capire che questa volta sarò io ad avere bisogno di essere rassicurato?
Cito un opuscolo che lessi da ragazzo, quando mia madre fu operata di tumore al seno, in un centro noto in tutta Europa. Se la cosa non va bene al moderatore, cancelli questa parte ma non tutta la domanda!
Nell'opuscolo di raccomandava ai mariti delle donne mastectomizzate di corteggiarle, dio essere teneri, di invitarle ad avere rapporti, in poche parole: a farle sentire ancora donne e desiderabili.
Ecco, quakcosa di simile...
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione e la ringrazio per la condivisione. Credo che sua moglie sarà molto disponibile a starle vicino e addirittura a prendere l'iniziativa, se glielo spiegherà come sta facendo in questo momento. Sono molto fiduciosa che riuscirà ad ottenere ciò che desidera se si aprirà e racconterà i suoi timori con cuore aperto; se non temera' il cambiamento nelle modalità della vostra intimità, se ci sarà trasformazione e divertimento. Ha mai chiesto prima d'ora a sua moglie di essere corteggiato? Cordiali saluti. Dott.ssa Selina Moretti
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Buona sera, io suggerisco qualche incontro di coppia con uno psicologo sessuologo, in modo da comprendere e affrontare con un esperto questa situazione e poter avere uno spazio dove entrambi(lei e sua moglie) potete esprimervi e confrontarvi in merito alla situazione da lei descritta.
Un cordiale saluto, dottoressa Teresita Forlano
Un cordiale saluto, dottoressa Teresita Forlano
Buonasera e grazie per la condivisione.
La preoccupazione per la situazione che sta vivendo è più che comprensibile ed il suo ragionamento è indice di spiccata sensibilità.
Dalle sue parole si evince anche la comprensione con cui ha giustificato la scarsa predisposizione di sua moglie a prendere iniziative in tutti questi anni.
Sulla scia di questo atteggiamento la invito a riflettere sul fatto che spesso il blocco di alcuni soggetti è frutto di insicurezze o fattori educazionali, non è quindi sufficiente la buona volontà della sua consorte per ottenere un suo approccio più disinvolto ed attivo al sesso.
Alla luce di tutto ciò la invito a seguire una terapia psicosessuologica di coppia, che vi aiuti a trovare nuovi equilibri in cui lei si senta libera e giustificata ad osare poco più in modo più attivo.
Resto a disposizione per un consulto in presenza o via web.
Saluti Dott.ssa Chiara Focetola
La preoccupazione per la situazione che sta vivendo è più che comprensibile ed il suo ragionamento è indice di spiccata sensibilità.
Dalle sue parole si evince anche la comprensione con cui ha giustificato la scarsa predisposizione di sua moglie a prendere iniziative in tutti questi anni.
Sulla scia di questo atteggiamento la invito a riflettere sul fatto che spesso il blocco di alcuni soggetti è frutto di insicurezze o fattori educazionali, non è quindi sufficiente la buona volontà della sua consorte per ottenere un suo approccio più disinvolto ed attivo al sesso.
Alla luce di tutto ciò la invito a seguire una terapia psicosessuologica di coppia, che vi aiuti a trovare nuovi equilibri in cui lei si senta libera e giustificata ad osare poco più in modo più attivo.
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Gentile, grazie per la sua condivisione. Comprendo il suo malessere determinato da questa situazione e la sua preoccupazione. Le consiglio innanzitutto di aprire un dialogo con sua moglie ( la conversazione è fondamentale in questo tipo di situazioni). Può spiegarle il suo stato di salute sia fisico che psicologico soffermandosi sugli aspetti che ha ben descritto nella domanda. Potrebbe pensare di inziare un percorso di consulenza sessuologica di coppia per favorire questo tipo di dialogo con sua moglie e trovare un nuovo equilibrio sessuale di coppia.
Resto a disposizione, Dott.ssa Malagisi Ilenia
Resto a disposizione, Dott.ssa Malagisi Ilenia
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