Buongiorno Dottore,prendo Stilnox da parecchi anni la sera, nei perio

17 risposte
Buongiorno Dottore,
prendo Stilnox da parecchi anni la sera, nei periodi peggiori anche tutte le sere per un mesetto.
In passato però sono arrivato anche a 1 o 2 compresse a sera per parecchie settimane di fila.
Ora leggendo alcuni articoli mi sono un pó preoccupato, in quanto si sosteneva che questi farmaci, facilitano negli anni l'arrivo di malattie cognitive ( Alzheimer, Parkinson, demenza), cosa ne pensa, per lo conferma?
Grazie mille per l'eventuale chiarimento che mi darà.
Cordiali Saluti
Buonasera, per avere una risposta adeguata alla sua domanda deve rivolgersi al medico che ha prescritto la terapia. L'utilizzo dei farmaci è utile per gestire i sintomi ma sarebbe anche indicato accompagnare questo trattamento con un percorso psicologico per individuare cosa attiva e mantiene questi sintomi, che vanno dal disturbo del sonno all'ansia, così da poter facilitare la risoluzione del problema.
Rimango a disposizione se necessita di un confronto.
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Gentile utente di mio dottore,

in merito alla sua richiesta, è opportuno si rivolga al medico prescrivente; è la figura più indicata che può orientare la sua domanda ed accogliere i suoi dubbi.
Valuti inoltre la possibilità di affiancare al trattamento farmacologico un percorso psicoterapico, così da facilitare la risoluzione del problema.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buonasera,per la terapia farmacologica deve confrontarsi con il medico che gliel' ha prescritta.Sarebbe opportuno , sicuramente un percorso psicologico che l aiuti a comprendere la causa del suo disturbo d'ansia,Il farmaco cura il sintomo ma non le cause che provocano il malessere psicologico sottostante.Resto a disposizione dottoressa Luciana Harari
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Per quanto riguarda il farmaco, credo sia meglio rivolgersi al proprio medico, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più intervento psicologico.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera. Per avere maggiori informazioni specifiche relative al farmaco che sta assumendo è necessario che consulti il medico che glielo ha prescritto, o un altro/a psichiatra.
Ritengo inoltre molto importante che lei possa rivolgersi anche ad uno/a psicologo/a psicoterapeuta, in parallelo al consulto con lo psichiatra, per esplorare le difficoltà che contiene e gestisce da anni attraverso il farmaco indicato e valutare l'eventuale inizio di uno specifico percorso psicologico che possa aiutarla a ripristinare il proprio benessere e la propria salute. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, le suggerisco di chiedere al medico che le ha prescritto il medicinale . Le ricordo che il farmaco nella maggior parte dei casi, cura il sintomo ma non la causa e per questo una terapia è indicata per risolvere il problema alla fonte e interrompere così l'assunzione di medicinali che tanto la preoccupano. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, se ha dei dubbi riguardo al farmaco che sta assumendo la cosa più adatta da fare è rivolgersi direttamente al medico che gliel'ha prescritto descrivendo la sua preoccupazione e valutando un possibile farmaco alternativo che possa tranquillizzarlo. col suo medico curante può anche valutare l'ipotesi di associare alla terapia farmacologico anche un percorso psicologico per agire in modo più profondo sull'ansia. Rimango a disposizione per eventuali dubbi. Cordiali saluti. Dott.ssa Debora Manoni
Buonasera, come mai prende questa terapia? Mi spiace non posso risponderla sulla somministrazione di farmaci deve rivolgersi al suo medico di fiducia. Per un sostegno differente ovviamente mi rendo disponibile. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Buongiorno, la domanda va rivolta a chi le ha prescritto il farmaco e conosce la sua situazione clinica che può incidere sulle precauzioni di un farmaco. Ritengo inoltre importante pensare ad una strada da affiancare alle medicine per risolvere ciò che di psicologico sostiene i sintomi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, per avere una risposta alla sua domanda è bene che la rivolga a chi le ha prescritto il farmaco. Le consiglio, inoltre, di valutare l'affiancamento di una psicoterapia, alla terapia famracologia! Un caro saluto
Buonasera,

Credo che sia importante per lei rivolgersi al medico prescrivente facendo presente le sue riflessioni. Se ha bisogno di un percorso di supporto psicologico rimango a disposizione.

Dott. Riccardo Scalcinati
Salve ma come mai fa questa terapia in modo così altalenante? Glielo ha suggerito il medico di riferimento?
Le posso dire che se lei non pensa che una terapia le possa far bene sicuramente è il caso di ragionare sulla compliance e su quale risultato si aspetta
Buona sera, comprendo che la difficoltà a dormire l'abbia spinta a ricercare in un farmaco un po' di sollievo. A volte, se assunto per brevi periodi, il farmaco può restituire una pace momentanea. Se però il problema persiste, come mi sembra di capire dalle sue parole, forse è opportuno fare ricerche più approfondite e magari consultare uno psicoterapeuta per esplorare i possibili vissuti d'ansia sottostanti al problema. Gli psicologi e gli psicoterapeuti non si occupano però della parte farmacologica che è esclusivamente di competenza medica, per cui, rispetto al suo quesito, è meglio rivolgersi al medico che le ha prescritto la cura. La saluto cordialmente.
Dott.ssa Paola Colombini
Buonasera,
sarebbe importante confrontarsi su questo aspetto farmacologico con uno Specialista Psichiatra, essendo la figura che ha approfondite competenze riguardo alla farmacodinamica ed effetti collaterali degli psicofarmaci. Rifletterei sulla possibilità di affrontare un percorso psicoterapico incentrato nello specifico sulle difficoltà del sonno; avere questo disagio del sonno da anni implica che il solo farmaco non ha portato alla soluzione del sintomo che evidentemente si ripresenta in momenti di difficoltà con una componente di somatizzazione.
Cordiali saluti
Marianna Pasello
Per favorire il rilassamento può provare ad utilizzare le pratiche di auto aiuto che trova negli episodi 5, 9, 10, 14, 20 del Podcast Le Stanze della Paura, disponibile su Google e Spotify, gratuitamente. Troverà informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti per favorire il rilassamento psico-fisico.
Buona giornata. Bruno Ramondetti
Buon pomeriggio,
è utile parlare di questo con lo specialista che la segue per ottenere tutte le risposte del caso.
Se non lo segue già, è consigliabile affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicoterapeutico. E' ormai scientificamente acclarato come la terapia farmacologica accompagnata alla psicoterapia, dia risultati migliori e più duraturi rispetto alla sola terapia medica.
Cordialmente, EP

Comprendo la sua preoccupazione riguardo agli effetti a lungo termine dell’uso di Stilnox e capisco il desiderio di fare chiarezza su questo tema. In una prospettiva di terapia breve strategica, uno degli obiettivi potrebbe essere lavorare insieme per ridurre gradualmente la dipendenza dal farmaco, esplorando modalità alternative di gestione del sonno.

Potrebbe iniziare con piccole pratiche di rilassamento serale, come tecniche di respirazione o meditazione guidata, che le consentano di prepararsi al sonno senza Stilnox, e successivamente sperimentare di ridurre gradualmente la dose, con la supervisione del suo medico. Un’altra strategia utile potrebbe essere quella di costruire una routine serale stabile, con orari regolari e attività calmanti, che favorisca il rilassamento. Questi piccoli passi potrebbero aiutarla a riacquistare fiducia nelle sue capacità di addormentarsi naturalmente, riducendo la preoccupazione legata ai potenziali rischi dell’uso prolungato del farmaco.

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