Buongiorno, dopo quasi due mesi e mezzo di intervento protesi anca, riscontro ancora una differenza
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Buongiorno, dopo quasi due mesi e mezzo di intervento protesi anca, riscontro ancora una differenza di lunghezza di quasi due centimetri delle gambe, cosa posso fare? Si sistemerà? Grazie mille

Buongiorno, è importante capire se è effettivamente presente la differenza di due cm o se è soltanto una percezione. Può capitare che dopo un intervento di protesi d'anca il paziente percepisca di avere l'arto operato più lungo o più corto. è tuttavia soltanto una sensazione, causata dal fatto che i recettori intorno all'anca sono stati messi in tensione durante l'operazione, oppure può essere causata da una postura viziata che il paziente adotta inconsapevolmente. In questo caso ha senso continuare con la fisioterapia e aspettare che il corpo si abitui, con il tempo la sensazione svanirà. Se invece è presente una dismetria reale di 2 cm solitamente è necessario correggerla con un plantare. Le consiglio di fare riferimento al suo ortopedico per avere ulteriori indicazioni a riguardo.
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Buongiorno,
con l'intervento vengono a mancare i propriocettori della capsula articolare dell'anca, pertanto la percezione della posizione dell'arto inferiore nello spazio può essere differente. È ancora in pieno ciclo riabilitativo, pertanto parli con il fisioterapista della sua sensazione e consulti l'ortopedico per valutare se si tratta di una vera dismetria. Mi permetto poi di aggiungere che possono essere intervenuti alcuni compensi a livello della zona lombo-sacrale e soprattutto sacro-iliaca. In caso di disfunzioni del bacino è assolutamente possibile che vi sia una percezione (anche visiva) di dismetria dell'arto inferiore. Nel caso non sia riscontrata una dismetria reale degli arti, a ciclo riabilitativo concluso, le consiglio di rivolgersi ad un osteopata per ripristinare la corretta biomeccanica della sacro-iliaca.
Cordiali saluti.
con l'intervento vengono a mancare i propriocettori della capsula articolare dell'anca, pertanto la percezione della posizione dell'arto inferiore nello spazio può essere differente. È ancora in pieno ciclo riabilitativo, pertanto parli con il fisioterapista della sua sensazione e consulti l'ortopedico per valutare se si tratta di una vera dismetria. Mi permetto poi di aggiungere che possono essere intervenuti alcuni compensi a livello della zona lombo-sacrale e soprattutto sacro-iliaca. In caso di disfunzioni del bacino è assolutamente possibile che vi sia una percezione (anche visiva) di dismetria dell'arto inferiore. Nel caso non sia riscontrata una dismetria reale degli arti, a ciclo riabilitativo concluso, le consiglio di rivolgersi ad un osteopata per ripristinare la corretta biomeccanica della sacro-iliaca.
Cordiali saluti.

Salve spesso nella mia casistica potrebbe capitare che ci sia una dismetria a seguito dell’intervento : bisogna verificare dopo la riabilitazione se ci sono dei compensi a livello del bacino e delle articolazioni sacro Iliache. Si può intervenire osteopaticamente con una serie di trattamenti per riequilibrare la muscolatura ed esercizi mirati.. Inoltre la colonna lombo sacrale potrebbe avere compensato la postura a seguito dell' anca dolorante prima dell'intervento di protesi.. Grazie a sua disposizione

Come detto dai colleghi sarà cura del l'ortopedico e del fisioterapista verificare se la dismetria sia strutturale, funzionale (se quindi è un atteggiamento tenuto da schemi muscolari) o solamente percepita. Rimane un intervento piuttosto "aggressivo", percui sicuramente è necessario dare al corpo il tempo che necessita per adattarsi a questo cambiamento importante.
Buona giornata
Buona giornata

Se l'arto operato è più corto è probabile (ma non certo) che la differenza sia dovuta a una retrazione muscolare difensiva, con facilità generatasi ben prima dell'operazione. Quindi, il percorso di recupero dovrebbe essere sfaccettato: recupero di tono ed elasticità muscolare, riequilibrio posturale in statica e nella deambulazione, manipolazioni per detendere le zone di particolare rigidità e, non ultimo, miglioramento della percezione corporea (per non mantenere gli atteggiamenti disfunzionali). Il tutto richiede tempo e attenzione. Buon lavoro

Buongiorno mi capita spesso di trovare pazienti protesizzati con differenze di lunghezza.
1a cosa da fare è di contattare il medico che l'ha operata
2a cosa temporeggiare che con il tempo si può modificare ma di pochi mm non di cm
3a si usano plantari interni o rialzi esterni alla scarpa per compensare
4a i trattamenti manuali osteopatici sui muscoli etc possono davvero ridurre differenze ma non cm
5a cosa da considerare è che spesso le radiografie danno falsi positivi per moteplici problemi esecutivi e concettuali che non le sto a spiegare.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Cordialmente.
1a cosa da fare è di contattare il medico che l'ha operata
2a cosa temporeggiare che con il tempo si può modificare ma di pochi mm non di cm
3a si usano plantari interni o rialzi esterni alla scarpa per compensare
4a i trattamenti manuali osteopatici sui muscoli etc possono davvero ridurre differenze ma non cm
5a cosa da considerare è che spesso le radiografie danno falsi positivi per moteplici problemi esecutivi e concettuali che non le sto a spiegare.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Cordialmente.

Buongiorno, come riferito dai colleghi bisogna capire i motivi di questa dismetria, se sono dovuti principalmente dalla protesi o da altre strutture che mantengono tale scompenso. Consigliato visita fisioterapica o ortopedica

Buongiorno, le consiglio di consiglio di concludere il ciclo riabilitativo post intervento e riportare la sua sensazione ai professionisti che la seguono. Nel caso di una dismetria reale di 2 cm si può valutare l'introduzione di plantari su misura. Nel caso invece di una dismetria apparente quindi funzionale le consiglierei una seduta osteopatica.

Buongiorno, come detto dai colleghi bisognerebbe indagare con più precisione l'origine di questa dismetria in modo da capire se si tratti di una dismetria apparente o reale. Così da poter iniziare o un percorso di trattamenti osteopatici o eventualmente l'utilizzo di plantari. Cordiali saluti.

Buongiorno, nel sul caso è importante capire se la dismetria è reale o se invece è dovuta a degli squilibri venutisi a creare dopo l'intervento.
Penso che sicuramente abbia già chiesto un consulto dall'ortopedico che l'ha operata, quindi le consigliato di rivolgersi ad un osteopata che possa valutarla e capire insieme la natura di questa problematica.
Saluti,
AG
Penso che sicuramente abbia già chiesto un consulto dall'ortopedico che l'ha operata, quindi le consigliato di rivolgersi ad un osteopata che possa valutarla e capire insieme la natura di questa problematica.
Saluti,
AG

Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.

Buongiorno, questo suo riscontro è stato accertato con un esame strumentale oppure è una sua sensazione? Le consiglierei di rivolgersi all'ortopedico e al fisioterapista che l'ha seguita durante la riabilitazione per capire se l'utilizzo di un plantare possa essere funzionale per la sua condizione. Saluti cordiali

Buongiorno,
bisognerebbe capire se c’è una reale differenza di lunghezza te le due gambe e di quanto. Comunque le consiglio di rivolgersi al suo ortopedico e riportargli questo problema che le saprà indicare una soluzione. Cordiali saluti
bisognerebbe capire se c’è una reale differenza di lunghezza te le due gambe e di quanto. Comunque le consiglio di rivolgersi al suo ortopedico e riportargli questo problema che le saprà indicare una soluzione. Cordiali saluti

Buongiorno, come già abbondantemente detto dai colleghi, la giusta via è quella del consulto ortopedico con eventuale terapia che verrà consigliata dallo specialista. L'approccio osteopatico, può sempre essere utile per alleviare la sintomatologia dolorosa.
Cordiali saluti
Cordiali saluti

Buongiorno, prima di tutto le consiglio di completare il suo percorso riabilitativo post intervento e di riportare le sue sensazioni ai professionisti che la stanno seguendo. Successivamente sarà possibile stabilire se la sua dismetria è reale o funzionale. Nel caso sia funzionale le consiglierei una seduta osteopatica. Cordiali saluti

Buongiorno!
Le consiglio, una volta terminato il percorso riabilitativo post chirurgico di riferire questa sensazione ai professionisti che l'hanno seguita.
Sarebbe da valutare se la dismetria sia reale e allora optare per esempio per un plantare o se apparente, in questo caso l'osteopatia può esserle d'aiuto.
Cordialmente
Le consiglio, una volta terminato il percorso riabilitativo post chirurgico di riferire questa sensazione ai professionisti che l'hanno seguita.
Sarebbe da valutare se la dismetria sia reale e allora optare per esempio per un plantare o se apparente, in questo caso l'osteopatia può esserle d'aiuto.
Cordialmente

Salve, innanzitutto le consiglio una visita ortopedica per escludere in toto la presenza di un'arto più lungo dell'altro.
Esclusa questa ipotesi, il riequilibrio del bacino dovrebbe portare se non alla risoluzione, ad ottimi risultati.
Esclusa questa ipotesi, il riequilibrio del bacino dovrebbe portare se non alla risoluzione, ad ottimi risultati.

Buongiorno, bisogna capire intanto se si tratta realmente di una gamba più corta causata dall'intervento o semplicemente unaposizione antalgica che sta assumendo in questo momento. In quest'ultimo caso, il più probabile, dovrà avere pazienza e seguire la riabilitazione. Faccia comunque una visita di controllo per porre il quesito anche all'ortopedico che l'ha operata.
Un caro saluto
Un caro saluto

Buongiorno
probabilmente è in ciclo di riabilitazione
se cosi, parli con chi la sta seguendo per capire se l'arto è realmente corto o se invece si sono instaurati dei meccanismi compensatori tra la zona lombare e l'osso sacro che portano a questa situazione
probabilmente è in ciclo di riabilitazione
se cosi, parli con chi la sta seguendo per capire se l'arto è realmente corto o se invece si sono instaurati dei meccanismi compensatori tra la zona lombare e l'osso sacro che portano a questa situazione

Buongiorno, potrebbe essere legato all'intervento oppure legato a qualche compenso posturale post chirurgia, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per risolvere il suo problema.

Buongiorno, la prima cosa da fare è capire se questa eterometria degli arti sia reale o se invece è "apparente" ovvero una sua percezione. Infatti è possibile che questa differenza di lunghezza sia solo percettiva in quanto i recettori nervosi durante l'intervento all'anca vengono messi in tensione e questa loro informazione può permanere anche molto tempo dopo la chirurgia. Inoltre dopo un intervento il corpo assume posture sbagliate inconsapevolmente o si possono creare blocchi come adattamento e che possono creare la stessa sensazione.
Quindi è necessario valutare se si tratta di un reale arto corto, e quindi sarebbe necessario l'uso di un plantare ortopedico per pareggiare questa differenza di lunghezza, o se invece è "apparente" e quindi è necessario correggere la postura e la biomeccanica del bacino per riportare la corretta funzione dell'articolazione e ripristinare la giusta percezione attraverso il trattamento osteopatico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Cacciamani
Quindi è necessario valutare se si tratta di un reale arto corto, e quindi sarebbe necessario l'uso di un plantare ortopedico per pareggiare questa differenza di lunghezza, o se invece è "apparente" e quindi è necessario correggere la postura e la biomeccanica del bacino per riportare la corretta funzione dell'articolazione e ripristinare la giusta percezione attraverso il trattamento osteopatico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Cacciamani

Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Grazie

Buongiorno, e' necessario appurare se la dismetria sia reale oppure solo percepita. Infatti, a seguito dell'intervento e' possibile che il suo sistema recettoriale a livello dell'anca si sia momentaneamente alterato, procurandole la sensazione da lei descritta. Oppure questa sensazione potrebbe dipendere da un compenso muscolare. Le consiglio di continuare la riabilitazione e di riportare questa sensazione al suo ortopedico, di modo da stabilire il miglior piano terapeutico.
Il trattamento osteopatico puo' esserle utile ad alleviare il dolore.
Cordialmente,
Martina Presezzi Osteopata
Il trattamento osteopatico puo' esserle utile ad alleviare il dolore.
Cordialmente,
Martina Presezzi Osteopata

Buongiorno, le consiglio una visita osteopatica in modo tale da effettuare test più approfonditi.
Può contattarmi senza impegno utilizzando la mia pagina. Un saluto, grazie.
Andrea Crespi Osteopata

Salve, è difficile rispondere a una domanda del genere senza poter visionare di persona i suoi arti inferiori ma anche il resto della sua postura. Per questo le consiglio una visita al fine di comprenderlo, e aiutarla nel migliore dei modi.
A disposizione, saluti
A disposizione, saluti

Salve, le consiglio una visita ortopedica per escludere la presenza di un'arto più lungo dell'altro. Esclusa questa ipotesi, mettere in asse il bacino dovrebbe portare ad ottimi risultati.
Cordiali saluti, Cani Vincenzo Osteopata D.O
Cordiali saluti, Cani Vincenzo Osteopata D.O

Salve, bisognerebbe capire se la dismettia è realmente presente e soprattutto valutarne l' ampiezza se presente. In ogni caso credo che sia corretto rivolgersi al suo ortopedico o chirurgo che l'ha portata in quanto è importante che venga seguita anche nel post-operatorio.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.

Salve dipende da molti fattori. io personalmente le coniglio di svolgere della MASSOTERAPIA (massaggio terapeutico, che almeno la può aiutare a percepisce tramite il rilassamento muscolare una diminuzione del dolore) e dell'AFA (Attività Fisica Adattata) qualunque attività fisica di suo interesse che adattata alla sua persona la può aiutare a migliore i sintomi dolorifici e farla sentire bene. anche perchè una differenza del genere sembra dovuta ad una muscolatura accorciata, rigida. dovrebbe allungarla, ecco perchè le consiglio la terapia descritta prima.
Cordiali saluti. Dott. Fabrizio Savoca.
Cordiali saluti. Dott. Fabrizio Savoca.

Salve, la dismetria delle gambe potrebbe essere dipesa da un disequilibrio del bacino e non direttamente degli arti inferiori. Resto a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti, anche tramite consulenza online.
Dott. Mattia Giavazzi
Dott. Mattia Giavazzi

Salve, bisognerebbe visitarla per darle una risposta certa. Cordiali saluti

Buongiorno, dopo l'intervento di protesi d'anca è comune percepire una differenza di lunghezza delle gambe. Questo può dipendere da contratture muscolari, adattamento posturale o da una discrepanza reale.
Cosa fare:
- Fisioterapia: Rafforza e rilassa i muscoli dell’anca e del bacino.
- Rialzo plantare temporaneo: Può aiutare a compensare la differenza.
- Correggere la camminata: Usa bastoni o stampelle se necessario, per mantenere un’andatura stabile.
Si sistemerà?
Spesso è temporaneo: Può migliorare in 3-6 mesi con fisioterapia e adattamento.
Se la differenza persiste dopo 6 mesi, valuta con il medico eventuali rialzi plantari definitivi o esami specifici. Se la discrepanza è reale potrebbe essere necessario intervenire con altre strategie, come un rialzo plantare personalizzato per compensare la lunghezza e prevenire problemi di postura. Il chirurgo o un medico ortopedico potrebbe eseguire una radiografia del bacino per misurare la reale discrepanza e valutare se è necessaria una correzione.
Consulta il medico se il problema peggiora o causa dolore significativo o hai dubbi sull'evoluzione.
Spero di esserle stata utile!
Cordiali Saluti
Pagani Francesca Osteopata
Cosa fare:
- Fisioterapia: Rafforza e rilassa i muscoli dell’anca e del bacino.
- Rialzo plantare temporaneo: Può aiutare a compensare la differenza.
- Correggere la camminata: Usa bastoni o stampelle se necessario, per mantenere un’andatura stabile.
Si sistemerà?
Spesso è temporaneo: Può migliorare in 3-6 mesi con fisioterapia e adattamento.
Se la differenza persiste dopo 6 mesi, valuta con il medico eventuali rialzi plantari definitivi o esami specifici. Se la discrepanza è reale potrebbe essere necessario intervenire con altre strategie, come un rialzo plantare personalizzato per compensare la lunghezza e prevenire problemi di postura. Il chirurgo o un medico ortopedico potrebbe eseguire una radiografia del bacino per misurare la reale discrepanza e valutare se è necessaria una correzione.
Consulta il medico se il problema peggiora o causa dolore significativo o hai dubbi sull'evoluzione.
Spero di esserle stata utile!
Cordiali Saluti
Pagani Francesca Osteopata

Buongiorno, la dismetria potrebbe essere dovuta sia ad uno sbilanciamento della lunghezza degli arti in seguito alla protesi, sia ad una problematica posturale. Escludendo la prima, l'osteopatia in associazione a dei plantari possono essere una soluzione efficace. A presto!

Buongiorno, vi è la necessità di verificare se la dismetria, quindi la differenza di lunghezza, degli arti inferiori sia reale e a quanto corrisponde.
Le consiglio di rivolgersi all'ortopedico o al fisioterapista che l'ha seguita durante il periodo di riabilitazione per capire se è necessario l'utilizzo o meno del plantare.
Dr. Stefano Falasca
Le consiglio di rivolgersi all'ortopedico o al fisioterapista che l'ha seguita durante il periodo di riabilitazione per capire se è necessario l'utilizzo o meno del plantare.
Dr. Stefano Falasca

Buongiorno, dopo un intervento di protesi d'anca, può verificarsi una discrepanza nella lunghezza delle gambe, spesso dovuta a compensazioni muscolari o a scelte chirurgiche per garantire la stabilità dell’articolazione. In alcuni casi, il corpo si adatta naturalmente nel tempo, ma se la differenza persiste e causa fastidi, è utile consultare l'ortopedico per una valutazione clinica. L'osteopatia può aiutare a riequilibrare la postura, mentre un plantare su misura potrebbe compensare la differenza, migliorando la deambulazione e prevenendo sovraccarichi.
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