Buongiorno dopo due lutti uno mia zia è uno mia sorella un mese fa mi è venuta una forte ansia. Sono

21 risposte
Buongiorno dopo due lutti uno mia zia è uno mia sorella un mese fa mi è venuta una forte ansia. Sono seguita da una psicologa e da uno psichiatra che mi sta curando con dropaxin ora sono a 20 gocce ( stiamo aumentando molto gradualemtne) prendo xanax per l ansia! Il 14 agosto sono andata in ferie e giuro non ho avuto nessun sintomo dormivo uscivo mi sono proprio divertita mi ero scordata cosa voleva dire ansia e paura! Ieri sono andata a roma per un giorno per un controllo! Ed è come se fossi tornata indietro di mille passi ansia a mille questa notte non ho chiuso occhio! Secondo me non dipende tanto dalla medicina ma forse dal fatto che a roma devo affrontare la vita reale? Devo prendere delle scelte non so perché tornare nella mia città mi abbia fatto questo effetto! Fatto sta che domenica devo tornarci definitivamente e ho paura!
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare e comprendere le cause originarie della sua problematica. Cordiali saluti

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Buonasera,
c'è una "vita reale", come lei ha scritto e anche delle scelte da fare, che possono mettere ansia. Riferisca questo episodio e le sue riflessioni alla psicologa che la sta seguendo, sarà sicuramente in grado di darle la risposta più adeguata. Un cordiale saluto
Buongiorno, sicuramente le vacanze rappresentano un momento di svago, un cambiamento dei parametri spazio temporali, una sospensione della quotidianità. Questi fattori possono aiutare a distogliere l'attenzione dai pensieri negativi, ma il fatto di essere tornata al contesto normale e che siano ricomparsi i sintomi non vuol dire necessariamente un crollo o un tornare indietro. Se lei riesce a viverlo come un momento nel processo di guarigione e non come uno stato di retrocesso sicuramente sarà più facile affrontarlo. L'elaborazione del lutto è un processo che richiede del tempo, si dia del tempo e non sia troppo severa con se stessa.
Cordiali saluti

Buonasera, sicuramente il periodo delle vacanze puo' essere stato benefico per lei, proprio perchè durante le vacanze riusciamo tutti a "staccare la spina" intendendo, con questa metafora, l'idea di lasciare in sospeso tutte le preoccupazioni della vita quotidiana, e lasciare pensieri e stress lontani da noi. Leggo che sta già seguendo un percorso psicologico coadiuvato da terapia farmacologica. Le consiglierei di parlarne con gli specialisti che la stanno seguendo e cercando il più possibile di ritrovare quella serenità che durante le vacanze ha sperimentato. Rimango a disposizione per ulteriori domande e confronti. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve,
tutti i cambiamenti, anche quelli apparentemente positivi, possono essere portatori di stati d'ansia di vario genere.
Le consiglio di contattare un professionista.
Un saluto,
MMM
Salve, per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci la invito a rivolgere questa domanda al suo medico di fiducia, il quale conosce bene la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno. L'ansia è un problema che può peggiorare in modo piuttosto consistente la nostra vita. Iniziare un percorso con uno psicologo potrebbe sicuramente aiutarla a gestire questi sintomi ansiosi. Non si preoccupi, ci sono tecniche efficaci che può imparare e che possono dare risultati in tempi anche piuttosto brevi.
Un caro augurio.
Salve,

Se si dà voce all’ansia, seppur spiacevole da sentire, questa può trasformarsi in una grande alleata e portatrice di messaggi utili alla nostra crescita personale e al nostro stesso benessere. Più si cerca di non ascoltarla, e più questa prenderà il sopravvento. E, forse non a caso, è venuta a “bussare” nuovamente proprio nel momento in cui è ritornata a rapportarsi con la “vita reale”.
Da quanto riferisce ha già intrapreso un percorso psicologico, sostenuto da una terapia farmacologica, che l’ha sostenuta. Parli delle sue sensazioni e riflessioni con la psicologa che la sta seguendo. Se il percorso è esclusivamente psicologico, le suggerirei tuttavia di intraprenderne uno psicoterapeutico, così da esplorare più in profondità le origini dei sintomi che riferisce.

Rimango a disposizione per qualunque dubbio e domanda,
Cordiali Saluti
Dott.ssa Rita Gatto
Buongiorno. La mia amica- nemica ansia! Così spesso viene appellata, anche se davvero occorre capire di quale parte di sé sia portatrice. Ne parli con la sua terapeuta, probabilmente l'interruzione estiva richiede una ricucitura del lavoro interrotto
Carissima, l'elaborazione del lutto attraversa sempre diverse fasi e ci vuole del tempo prima di elaborare il dolore e la sofferenza che la morte di due persone care concerne. E' quindi, piuttosto, comune sperimentare stati ansiosi o depressivi. Esprima le sue paure e i suo timori alla Psicologa che la segue e che la conosce meglio. Vedrà che insieme troverete soluzioni più adeguate. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Buongiorno. La perdita di persone care è sempre un evento fortemente traumatico. Non sempre si hanno le energie necessarie per affrontare il lutto e alle volte l'allontanamento fisico (partire per le vacanze, ad esempio) permette di mettere da parte l'angoscia legata alla scomparsa di un caro. Il rientro alla vita di tutti i giorni ci riporta alla coscienza (per così dire) tutto quello che non abbiamo ancora elaborato e che abbiamo messo temporaneamente da parte. Ne parli con la sua psicologa, saprà sicuramente accompagnarla in questa nuova fase delicata. Cordialmente, dott. RC
Buongiorno, è comprensibile che lei si senta in questo modo dato quanto ha affrontato e sta affrontando. Essendo già seguita da una collega la invito a condividere con lei quanto ha scritto su questo portale poiché qualsiasi altra interpretazione al di fuori del setting terapeutico potrebbe inquinare un percorso già iniziato. Un caro saluto
Buongiorno, è piuttosto frequente che durante i periodi di vacanza si abbia la sensazione di "mettere in pausa" ciò che stiamo vivendo ed è quindi comprensibile che sia stata meglio in questo periodo. Parli di quanto le sta accadendo con i professionisti che la seguono, riusciranno sicuramente a comprendere la situazione e aiutarla nel miglior modo possibile.
Un caro saluto, Dott.ssa Beatrice Aisa
Gentile signora,
ci descrive una situazione davvero difficile, nella quale si avverte tutta la paura di non riuscire a comprendere i motivi reali del suo disagio. Certo ne dà una spiegazione che si potrebbe approfondire meglio: Roma sarebbe il luogo che la riporta alla "vita reale", dove deve fare delle "scelte". Mi chiedo quale sia il legame tra queste scelte i lutti, così dolori, che ha subito a così poca distanza l'uno dall'altro.
Credo che elaborare questi lutti, in una situazione in cui lei si sente obbligata a fare scelte importanti, giochino un ruolo nel suo stato, ma per comprenderlo dovrebbe intraprendere un percorso di terapia che finalmente la faccia uscire da questa situazione di blocco, e le restituisca una vita piena e libera.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno,
affiancare all'uso dei medicinali un percorso di psicoterapia è sicuramente una scelta efficace, che permette non solo di affievolire i sintomi, ma anche di indagarne cause e tutti i sentimenti collegati. Credo che la psicologa possa inserire questo episodio all'interno del suo percorso dandole così una visione più completa di quello che sta succedendo. E' importante che ci sia un rapporto di fiducia e complicità con la psicologa che la sta seguendo.
un caro augurio
Salve, mi dispiace per il disagio espresso. Ritengo che le questioni relativi al dosaggio del farmaco siano da esporre al proprio medico, sicuramente più competente in materia.
Per quanto riguarda la condizione di disagio, probabilmente si è creato un meccanismo di condizionamento tra il fatto di essere a Roma e l'attivazione fisiologica che le cause disagio. Quest'ultimo aspetto è, a mio avviso, meritevole di approfondimento tramite avvio di un supporto psicologico. Il farmaco da solo, infatti, non può agire sulle cause e sui fattori di mantenimento del disturbo.
Cordialmente, dott. FDL
Cara utente, le vacanze rappresentano un luogo estraneo alla nostra quotidianità, dove tutto (persone, responsabilità, preoccupazioni) viene lasciato lì, in attesa del nostro ritorno. Non è assolutamente strano che i suoi stati ansiosi siano riprese al ritorno a Roma. Ritengo che sia importante che si confronti con i professionisti che la stanno seguendo, concedendosi anche il tempo per poter ritrovare il suo equilibrio.
Buongiorno,
è frequente che, in momenti in cui ci allontaniamo da situazioni che ci causano stress ed angoscia, ci sentiamo meglio.
Il mio suggerimento è quello di portare questi suoi dubbi alla sua psicologa e al suo psichiatra, con cui potrà confrontarsi sia su aspetti emotivi sia su aspetti farmacologici.
Il percorso terapeutico le darà la possibilità di parlare di qualunque tipo di paura o timore: si confronti con la sua psicologa e le racconti tutti, vedrà che si sentirà meglio e potrà iniziare a lavorare su questi vissuti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno, innanzitutto in tempo a farle le mie condoglianze per le perdite che ha subito.
In questa situazione può succedere che si manifestano disagi con sintomi ansiogeni e confusione. Le consiglio di continuare il percorso che sta facendo con gli specialisti che la seguono.
Quando ci si trova in certe situazioni occorre del tempo per ritornare alla serenità.Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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