Buongiorno, dopo aver passato un lungo calvario di anni per motivi di salute con costanti intervent

23 risposte
Buongiorno,
dopo aver passato un lungo calvario di anni per motivi di salute con costanti interventi chirurgici, non ho mai avuto la testa per pensare ad avere un compagno e ne relazioni visto i grossi disagi e dolori fisici che avevo, dovuto a numerosi interventi che mi impedivano anche di avere rapporti sessuali. Ora a quasi 30 anni mi ritrovo ancora vergine e la cosa mi imbarazza tantissimo sentendomi indietro rispetto alle altre donne e proverei pure vergogna nel dirlo al futuro uomo che troverò nella mia vita, temendo anche una sua reazione nel vedere una donna della mia età ancora vergine.
Come affrontare questo disagio che mi porto dietro da anni?
Salve , non so se la possa aiutare, ma non è da sola nel disagio. Se scegliesse di elaborare temi così delicati in psicoterapia sarei felice di poterla accompagnare nel percorso di completamento della sua vita, Rimango a disposizione.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, mi dispiace tanto per quanto ha raccontato. Sento tanto dolore nelle sue parole. Un percorso di supporto psicologico potrebbe esserle utile per questo momento.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi

Gentilissima, questo è un tema molto intimo che merita uno spazio di condivisione protetto e personale. Qui posso soltanto dirle che la sua condizione è meno rara di quanto si creda. Viviamo in una società fatta di stereotipi, stigmi e pregiudizi rispetto a tanti valori, uno dei quali la verginità. Lei nelle sue affermazioni rischia di riflettere proprio stigma e pregiudizio rispetto ad un aspetto del suo sè. Io lo considererei prezioso il suo stato e un uomo dovrebbe onorarlo e rispettarlo come un dono bellissimo. Capisco quanto difficile e doloroso sia stata la sua vita finora, ma uscendone piano piano acquisterà le sue sicurezze. Proprio per la delicatezza e importanza dell’argomento, le suggerisco una psicoterapia per lavorare sui suoi vissuti, sofferenze e convinzioni disfunzionali che tutto il periodo degli interventi hanno lasciato su di lei. Ha curato con successo un corpo ferito, ora è importante prendersi cura dell’anima, della quale sicuramente si è potuta occupare poco in questi anni. Un lavoro di esplorazione e di reset per lanciarsi nel mondo con più sicurezza, autostima e liberata da imbarazzo e vergogna. Se vuole la accompagno con piacere in questo percorso. Cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
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Il trauma si elabora attraverso il dialogo. Solo trovando la forza di mettere parola dove vige il silenzio, può sciogliere la tensione legata a questa sua esperienza di vita.
Ha mai pensato di affrontare un percorso di terapia?
Cara utente, un grazie per aver condiviso il suo disagio con noi. Viviamo in una società colma di stereotipi rispetto alla sessualità e ciò spesso porta alla maturazione di un grande senso di colpa quando non si seguono le sue "regole". In realtà vi sono molte persone che rimangono vergini per molto tempo, per scelta o meno. Rimane però importante affrontare questa sua sofferenza in un contesto protetto di ascolto, come quello psicologico, per poter elaborare l'emotività connessa alla sfera sessuale. Lo ritengo fondamentale in modo tale che riesca a vivere più serenamente eventuali conoscenze future con uomini, senza un allarmante timore del giudizio, e la sessualità in tutti i suoi aspetti. Rimango a disposizione, dott.ssa Covri Annalisa.
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Cara utente, il disagio che sente merita di essere esplorato. Posso solo immaginare come si sente. Con un percorso di supporto psicologico potrà trovare un modo di elaborare il suo vissuto e vedersi in modo diverso. Ognuno di noi ha una storia che ci ha reso chi siamo, lei è arrivata a 30 anni vergine questo non la rende meno degli altri. Ognuno partecipa alla propria "gara", nessuno è più avanti o più indietro di un altro. Vedere la sua vista in termini diversi potrebbe essere importante per lei, al fine di superare il senso di vergogna che sente. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, comprendo perfettamente il suo pensiero, soprattutto in relazione a come la sessualità, al giorno d’oggi viene vissuta, e non di rado usata come metro di paragone, per quanto distorto, del successo sociale.

Il suo estremo disagio è principalmente mediato dalla forte, e a tratti folle, iper sessualizzazione dei nostri giorni. In una società che riduce la sessualità ad un accessorio di cui fare sfoggio, è facile cadere nel “gioco” del confronto.

Come ha accennato, ha avuto un periodo molto complesso dal punto di vista medico, ed è sacrosanto che abbia accantonato determinate situazione e/o pensieri, sessualità inclusa.

Il mio consiglio, è quello di iniziare un percorso terapeutico che le consenta di elaborare questo estremo disagio, così da non stigmatizzare più la sua situazione e permetterle di iniziare una frequentazione libera da quello che attualmente vive come un peso o peggio, come una possibile condizione di rifiuto da parte di un uomo.

La verginità, come ogni paradigma sociale, è soggetta a modifiche ,e la sua percezione di profondo disvalore ne è una prova, mentre in realtà la verginità che sia una scelta o, come nel suo caso, un fattore contingente, va necessariamente ricondotta all’individualità della persona che ha il diritto, e aggiungerei il dovere, di gestirla in piena libertà, senza sentirsi per questo inferiore o diversa da quello che “dovrebbe essere”.

È necessario restituire valore alle scelte che facciamo o non facciamo, motivo per cui, se volesse contattarmi per approfondire la sua situazione, sarei lieto di aiutarla ad esplorare e comprendere le regioni profonde del suo disagio.
Buonasera cara utente, innanzitutto non c'è un tempo regolare per tutto, ogni persona ha un proprio percorso, e Lei ha una esperienza di vita segnata da sfide e sofferenze che l'ha fatta diventare unica e forte. I nostri valori non si misurano con le esperienze di tanti o pochi partner ma sul nostro vissuto, in più lei ha solo, quasi, 30 anni. Penso che a questo punto debba darsi l'opportunità di intraprendere un percorso di psicoterapia per amarsi e dedicare tempo a se stessa in maniera diversa. Sono a sua disposizione per qualsiasi informazione, disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, dssa Cristina Sinno
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso su questa piattaforma un aspetto così intimo della sua storia. Sicuramente l'ambito della sessualità, a livello sociale, è caratterizzato da una serie di standard ben definiti, che finiscono con il crearci aspettative che spesso non corrispondono alla realtà. Aldilà dell'influenza sociale, mi sembra importante che possa ritagliarsi uno spazio per ascoltare il disagio e la vergogna che prova nell'approcciarsi alla sua sessualità, in tutte le sue forme. Di frequente diventiamo i peggiori giudici di noi stessi. Spero di esserle stata d'aiuto.
Dott.ssa Anna Asia Forino
Gentilissima, grazie per questa condivisione. Trovo si stata estremamente coraggiosa nell'affrontare tutto ciò che ha affrontato fino a questo momento. La malattia, la diagnosi, l'etichetta qualcosa che crea stigma ed ha delle conseguenze che ci fanno sentire diversi, anormali che modifica il nostro corpo, come emergere? La sua è una domanda complessa che lascia intravedere una situazione delicata, che deve essere maneggiata con cura. Banalmente mi verrebbe da consigliarle di iniziare, se non l'ha ancora fatto, un percorso psicologico, di affidarsi ad un professionista. Perché da soli è difficile emergere da tutto ciò che è successo. Perché per ritrovarsi di nuovo e superare determinati disagi spesso si ha bisogno di un'altra persona.
Le auguro di tornare a essere felice e la saluto.
Dott. Marco Squarcini
Carissima , ho letto con attenzione la sua lettera e ho colto molta sofferenza e senso di inadeguatezza .Innanzitutto voglio dirle che lei HA SOLO 30 ANNI !!!!!!! E' GIOVANE!!!!! Non e' ritardo su niente , tantomeno per una relazione di coppia e per la sua sessualita'..!!! Sicuramente sul suo umore attuale hanno pesato i suoi tanti interventi chirurgici e le tante limitazioni e poi...tanti pregiudizi, aspettative sociali ,il paragone con tante sue coetanee...ma non e' cosi che deve considerarsi: una ragazza che e' meno delle altre...Anzi deve apprezzare moltissimo la cura e la pazienza che ha avuto finora per i suoi problemi di salute .La invito quindi a cambiare prospettiva ,non piu' giudicante e omologante a tutti i costi ma comprensiva, autentica e autonoma ....Un aiuto psicologico professionale non puo' che giovarle....Resto a disposizione e la saluto cordialmente..dott.ssa Adriana Gaspari
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Gentilissima, grazie per la condivisione con noi specialisti innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto possa essere difficile per lei da affrontare ogni giorno. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla nell'esplorare e comprendere a fondo quello che sente dentro di sè, in modo da riuscire a conoscersi meglio.
Resto a disposizione!
AV
Buongiorno,
Sicuramente un percorso con un collega l'aiuterebbe a rimarginare le ferite invisibili che questo passato le ha lasciato ed a trovare un maggiore slancio verso ciò che il futuro potrà offrirle
Dott. Marco Cenci
Buongiorno,
Vorrei riconoscere il coraggio che hai dimostrato nel condividere la tua storia e i tuoi sentimenti. È importante ricordare che ogni persona ha il proprio percorso e le proprie esperienze, e non esiste un “normale” quando si tratta di vita personale e sessuale.
Il disagio che provi è comprensibile, soprattutto considerando le difficoltà di salute che hai affrontato.
È fondamentale iniziare con l’accettazione di te stessa e della tua storia. Le esperienze che hai vissuto ti hanno resa la persona che sei oggi, e questo è qualcosa di unico e prezioso.
Considera l’idea di parlare con un professionista, il quale può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, lavorare sull’autostima e trovare modi per affrontare l’ansia e la vergogna.
Quando ti sentirai pronta a condividere la tua storia con un partner, ricorda che una relazione sana si basa sulla comunicazione aperta e onesta. Un partner comprensivo apprezzerà la tua sincerità e sarà disposto a supportarti.
Ogni persona ha il proprio ritmo e le proprie esperienze. Confrontarsi con gli altri può portare a sentimenti di inadeguatezza. Concentrati su ciò che è importante per te e sul tuo benessere.
Trattati con la stessa gentilezza e comprensione che riserveresti a un amico caro. Riconosci che i tuoi sentimenti sono validi e che meriti amore e rispetto, indipendentemente dalle tue esperienze passate.
Ricorda che non sei sola in questo percorso e che ci sono molte persone che possono offrirti supporto e comprensione. Prenditi il tempo necessario, e sappi che il tuo valore non è determinato dalle tue esperienze sessuali, ma dalla persona che sei. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, mi pare di intuire che il tema del corpo sia molto presente nella storia della sua vita, sino ad ora quando questo assume percezione di disagio nella sua vita sessuale. Sarebbe importante poter ripensare a questa situazione ritagliandosi uno spazio di pensiero personale. Rimango a sua disposizione per qualsiasi evenienza. Cordiali Saluti. Dott.ssa Elena Quattrini
Buongiorno Gentile Utente, capisco quanto possa essere difficile per lei portare con sé questo senso di disagio e sentirsi "indietro" rispetto agli altri a causa delle esperienze di vita che ha affrontato. Il percorso che ha vissuto, segnato da problemi di salute e interventi chirurgici, ha inevitabilmente influenzato la sua vita emotiva e relazionale.

La inviterei a riflettere sul fatto che ogni persona ha il suo percorso di vita, e non esiste una "tabella di marcia" universale per le esperienze intime o relazionali. Il fatto che lei abbia vissuto un periodo così difficile e impegnativo in termini di salute non deve essere motivo di vergogna, ma anzi, può essere visto come un segno della sua forza e resilienza.
È comprensibile che si senta "indietro" rispetto ad altre persone della sua età, ma confrontarsi con gli altri non è sempre utile o giusto. Le esperienze intime e sessuali sono personali, e ognuno ha i propri tempi e modi per viverle. È importante ricordarsi che il suo valore come persona non è determinato da queste esperienze.

Quando si troverà in una relazione significativa, potrebbe valere la pena condividere questa parte della sua storia solo quando si sentirà pronta e in un contesto di fiducia reciproca. Una persona che la ama e la rispetta non giudicherà questa parte della sua vita, ma sarà comprensiva e paziente. Potrebbe anche essere una buona opportunità per costruire una relazione basata sulla comunicazione onesta e sulla comprensione.

Per sentirsi a proprio agio con sé stessi e il proprio corpo può essere necessario tempo, soprattutto dopo anni di esperienze difficili. Investire in percorsi che rafforzano l'autostima, come la terapia psicologica, può aiutare a esplorare questi sentimenti e a costruire una visione più compassionevole di sé. Parlando con uno psicologo o un sessuologo, può esplorare questi sentimenti in profondità, sfidare le paure legate al giudizio degli altri e lavorare su come affrontare le sue preoccupazioni nel contesto di nuove relazioni.

Affrontare questa situazione e riflettere su come andare avanti è un atto di grande coraggio. La sua capacità di considerare il proprio futuro, nonostante le sfide passate, mostra una grande forza interiore.
Ricordi che merita di vivere relazioni basate sul rispetto, la comprensione e l'amore, e che la sua storia è una parte importante di ciò che la rende unica.

Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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La verginità non definisce il tuo valore. È normale avere timori e imbarazzi, ma ricorda che il tuo percorso di guarigione ha avuto priorità. Onora il tuo tempo e spazio emotivo. Comunicare apertamente con un futuro partner è cruciale per costruire fiducia e comprensione reciproca. Accetta te stessa con gentilezza e pazienza. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentilissima, questo è un tema che merita uno spazio molto intimo soprattutto perché come esprime nelle poche righe condivise, le genera disagio. Un percorso di psicoterapia sarebbe fondamentale per poter innanzitutto elaborare e significare questo disagio e anche tutta la sofferenza dovuta al problema medico che descrive come determinante per la situazione attuale. Fatto questo lavoro indispensabile, il modo di comunicarlo ad un eventuale partner lo troverà più semplicemente.
Buongiorno cara, Se ho compreso bene, hai vissuto una vita segnata da problemi di salute, con anche degli interventi chirurgici e senti vergogna, inferiorità rispetto alle altre ragazze, per il fatto di essere ancora vergine. Sono disponibile, qualora sentissi il bisogno di un percorso psicologico. Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin
Salve, mi dispiace per la tribolazione che ha dovuto patire e anche ciò che ne è conseguito con tutto il disagio che si porta dietro, potrebbe essere utile per lei parlarne in terapia. Non ci sono scadenze per le tappe della nostra vita ma affrontare tutto ciò insieme a un professionista può renderlo più leggero. Per qualsiasi cosa resto a disposizione.
Dr.ssa Russo Fabiola
Carissima, posso immaginare quanta sofferenza sia legata a questa tematica. Non ci sono tempi "giusti" ma comprendo anche che la vergogna, la tristezza e altre emozioni disturbanti siano del tutto normali quando ci si sente indietro o esclusi. La invito a riflettere sulla possibilità di intraprendere un percorso psicologico che la supporti in questa fase cruciale della sua vita. Le auguro di superare al più presto questa sofferenza e rimango a disposizione online. Un cordiale saluto, Dott.ssa Mini
Gentile utente, sento di doverla innanzitutto ringraziare per l'onestà che c'è in questo suo racconto coì intimo e personale.
Comprendo il suo imbarazzo ma credo anche che non debba sentirsi indietro rispetto a nessuno: è nel suo tempo, quello giusto per lei. Ha un passato indubbiamente doloroso e difficile, lasciarlo alle spalle di sicuro non è facile e probabilmente non è nemmeno la cosa giusta da fare. Un futuro compagno saprà di sicuro comprendere e accogliere le sue difficoltà e di certo non la metterà in imbarazzo! Lei saprà certamente a chi affidare le sue emozioni e i suoi sentimenti rispetto a tale argomento.
In ogni caso, resto a sua completa disposizione per eventuali chiarimenti in merito e/o per fissare un eventuale incontro qualora ne sentisse il bisogno.
Cordialmente,
Dott.ssa Daniela Ammendola

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