Buongiorno, dopo anni di storie fallite e di insicurezze , e ben dopo due anni di zero rapporti sess
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Buongiorno, dopo anni di storie fallite e di insicurezze , e ben dopo due anni di zero rapporti sessuali , incontro la mia attuale fidanzata , dopo qualche mese ho sviluppato una forte ansia perché avevo paura di perderla e dopo svariati rapporti è capitato di fare cilecca da lì la paura di avere una libido bassa che poi è sfociata in ansia fortissima con dolori fisici annessi e ho da una battuta fatta ho sviluppato l’ossessione di esser omosessuale, a 35 anni mai avuto pensieri , pulsioni o curisiosità , 4 anni fa dopo una rottura e l’avvento del covid ho vissuto per otto mesi ansia , vomito ogni mattina e il pensiero fisso della mia ex , poi una mattina è passato tutto , ho sempre vissuto lavorando 7/7 ho un attività , un secondo lavoro , purtroppo arrivo da una famiglia che litiga da 35 anni , ogni giorno .. ho ricevuto un sacco di rifiuti in termini di amore vuoi perché non riuscivo a staccarmi dalla famiglia , problemi economici e familiari. Oggi ho deciso di farmi seguire da una terapeuta , e di non mollare il mio rapporto perchè è l’unica persona che mi fa star bene e con lei ho rapporti ( non pensavo che l’ansia compromettesse la sfera sessuale ) che mi lega alla realtà anche se difficilmente mi eccito con altre donne , ma penso sia in parte per la forte ansia sia perché il mio cervello non mi molla un attimo per l’ossessione di esser diventato omosessuale a 35 anni , leggendo vari blog ho visto moltissimi uomini con questo disturbo, io fortunatamente ho solo il pensiero fisso “ sei gay, non sei gay “ ma non ho sperimentato perché non ne sento il
Bisogno, anzi ho una riluttanza che incide con conati di vomito al vedere pornografia etc perché è tutto frutto dell’ansia che già era presente … spero che con la terapia ora siamo a 5 sedute possa andare a meglio , con il medico di base siamo intervenuti con il sonno perché non dormivo più. Che ne pensate?
Bisogno, anzi ho una riluttanza che incide con conati di vomito al vedere pornografia etc perché è tutto frutto dell’ansia che già era presente … spero che con la terapia ora siamo a 5 sedute possa andare a meglio , con il medico di base siamo intervenuti con il sonno perché non dormivo più. Che ne pensate?
Buongiorno, la sua descrizione è densa di emozioni e riflessioni profonde, e il fatto che abbia deciso di affrontare questi temi con il supporto di una terapeuta è un passo significativo e coraggioso. Da ciò che racconta, sembra che il fulcro della sua difficoltà sia una combinazione di ansia generalizzata, insicurezze accumulate nel tempo e un pensiero ossessivo che si è radicato in un momento di vulnerabilità emotiva.
L'ansia, specialmente quando intensa e persistente, può influenzare vari aspetti della vita, compresa la sfera sessuale. L'episodio di "cilecca" e la paura di perdere la sua attuale compagna possono aver scatenato un ciclo di preoccupazioni che si è amplificato fino a includere pensieri ossessivi riguardo al proprio orientamento sessuale. Questo non è raro: molte persone con ansia o disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) riportano pensieri intrusivi che, pur essendo lontani dalla loro realtà o desiderio, diventano un centro di angoscia proprio perché percepiti come incongruenti o indesiderati.
Il fatto che non abbia mai avuto pulsioni o curiosità verso persone dello stesso sesso, ma che questi pensieri le provochino riluttanza o addirittura reazioni fisiche di disagio, suggerisce che si tratti di un tema ossessivo e non di un cambiamento reale del suo orientamento. Questo tipo di pensieri si alimenta attraverso il ciclo tipico del DOC: un pensiero intrusivo genera ansia, si cerca di "risolverlo" razionalmente o con evitamenti, ma il tentativo di controllo finisce per rinforzare l’ossessione.
La terapia, in particolare un percorso che utilizzi tecniche basate sull'esposizione e prevenzione della risposta (ERP), potrebbe aiutarla a rompere questo ciclo, insegnandole a convivere con i pensieri senza lasciarsi travolgere dall'ansia che generano. È inoltre importante lavorare sulle sue radici emotive e relazionali: le insicurezze derivanti da un passato di rifiuti, conflitti familiari e pressioni economiche potrebbero aver contribuito a creare una vulnerabilità che si manifesta ora in questa forma.
Intervenire anche sul sonno è fondamentale, poiché un riposo adeguato è essenziale per gestire l’ansia. Continuare a seguire un percorso terapeutico, mantenendo un dialogo aperto con la sua terapeuta, è il miglior approccio per affrontare e superare questa situazione. È normale che i cambiamenti non siano immediati, ma i progressi graduali indicano che è sulla strada giusta.
Rimango a disposizione se desidera approfondire o riflettere su altri aspetti.
L'ansia, specialmente quando intensa e persistente, può influenzare vari aspetti della vita, compresa la sfera sessuale. L'episodio di "cilecca" e la paura di perdere la sua attuale compagna possono aver scatenato un ciclo di preoccupazioni che si è amplificato fino a includere pensieri ossessivi riguardo al proprio orientamento sessuale. Questo non è raro: molte persone con ansia o disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) riportano pensieri intrusivi che, pur essendo lontani dalla loro realtà o desiderio, diventano un centro di angoscia proprio perché percepiti come incongruenti o indesiderati.
Il fatto che non abbia mai avuto pulsioni o curiosità verso persone dello stesso sesso, ma che questi pensieri le provochino riluttanza o addirittura reazioni fisiche di disagio, suggerisce che si tratti di un tema ossessivo e non di un cambiamento reale del suo orientamento. Questo tipo di pensieri si alimenta attraverso il ciclo tipico del DOC: un pensiero intrusivo genera ansia, si cerca di "risolverlo" razionalmente o con evitamenti, ma il tentativo di controllo finisce per rinforzare l’ossessione.
La terapia, in particolare un percorso che utilizzi tecniche basate sull'esposizione e prevenzione della risposta (ERP), potrebbe aiutarla a rompere questo ciclo, insegnandole a convivere con i pensieri senza lasciarsi travolgere dall'ansia che generano. È inoltre importante lavorare sulle sue radici emotive e relazionali: le insicurezze derivanti da un passato di rifiuti, conflitti familiari e pressioni economiche potrebbero aver contribuito a creare una vulnerabilità che si manifesta ora in questa forma.
Intervenire anche sul sonno è fondamentale, poiché un riposo adeguato è essenziale per gestire l’ansia. Continuare a seguire un percorso terapeutico, mantenendo un dialogo aperto con la sua terapeuta, è il miglior approccio per affrontare e superare questa situazione. È normale che i cambiamenti non siano immediati, ma i progressi graduali indicano che è sulla strada giusta.
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