Buongiorno da una ecografia si può scambiare un angioma di 8 mm con una metastasi o un tumore? O han
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Buongiorno da una ecografia si può scambiare un angioma di 8 mm con una metastasi o un tumore? O hanno caratteristiche nettamente differenti?
Buonasera, la domanda che ha fatto è un pò generica, dato che non ha specificato per la diagnosi differenziale la localizzazione della lesione (se ad esempio la lesione è a carico di un organo interno oppure di un muscolo striato, del piano cutaneo o sottocutaneo) che è molto importante per poter rispondere correttamente alla sua domanda. Ragionando per probabilità credo che lei si riferisca al fegato, sede tipica sia degli angiomi che delle metastasi, per cui provo a darle una diagnosi differenziale delle suddette lesioni in ecografia B-mode nel fegato. Innanzitutto l'angioma epatico tipico è la lesione vascolare epatica benigna più frequente ed è molto facile riconoscerlo in ecografia, poichè si presenta come una lesione iperecogena (brillante) ben definita, mentre solo il 10% si presenta come una lesione ipoecogena (scura) soprattutto nei pazienti con steatosi epatica.
Invece per quanto riguarda le metastasi, sfortunatamente, hanno una vasta gamma di aspetti ecografici diversi tra loro e i cambiamenti di fondo dell'ecogenicità del fegato dovuti al grasso rendono difficile fare affermazioni assolute. In generale, tuttavia, le metastasi possono apparire come: arrotondate e ben definite; con effetto massa positivo associata a distorsione dei vasi adiacenti; ipoecogene (più comunemente circa nel 65%); con alone ipoecogeno periferico; sono possibili inoltre anche varietà cistiche, calcificate, infiltrative ed iperecogene (in quest'ultimo caso come gli angiomi tipici soprattutto per le metastasi ipervascolari).
In conclusione posso dire che l'ecografia deve essere fatta con cognizione di causa da medici esperti e in ecografia si ragiona per probabilità e non in maniera assoluta, per cui ogni qualvolta si riscontra un reperto, esso va contestualizzato all'anamnesi e alla clinica del paziente. L'obiettivo dell'ecografia tuttavia è dare un orientamento diagnostico corretto con una corretta indicazione sulla gestione diagnostica (eventuale follow-up o approfondimento con esame di imaging di II o III livello) e terapeutica dei reperti riscontrati. Cordialmente,
dott. Angelo Tagliafierro.
Invece per quanto riguarda le metastasi, sfortunatamente, hanno una vasta gamma di aspetti ecografici diversi tra loro e i cambiamenti di fondo dell'ecogenicità del fegato dovuti al grasso rendono difficile fare affermazioni assolute. In generale, tuttavia, le metastasi possono apparire come: arrotondate e ben definite; con effetto massa positivo associata a distorsione dei vasi adiacenti; ipoecogene (più comunemente circa nel 65%); con alone ipoecogeno periferico; sono possibili inoltre anche varietà cistiche, calcificate, infiltrative ed iperecogene (in quest'ultimo caso come gli angiomi tipici soprattutto per le metastasi ipervascolari).
In conclusione posso dire che l'ecografia deve essere fatta con cognizione di causa da medici esperti e in ecografia si ragiona per probabilità e non in maniera assoluta, per cui ogni qualvolta si riscontra un reperto, esso va contestualizzato all'anamnesi e alla clinica del paziente. L'obiettivo dell'ecografia tuttavia è dare un orientamento diagnostico corretto con una corretta indicazione sulla gestione diagnostica (eventuale follow-up o approfondimento con esame di imaging di II o III livello) e terapeutica dei reperti riscontrati. Cordialmente,
dott. Angelo Tagliafierro.
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