Buongiorno, da un pò ho inziato a farmi seguire da una psicologa... Dopo alcune sedute é emersa in m

19 risposte
Buongiorno, da un pò ho inziato a farmi seguire da una psicologa... Dopo alcune sedute é emersa in me una "simpatia" verso la stessa che ho prontamente manifestato a lei per discuterne insieme. Lei é stata da subito professionale (come sempre) spiegandomi che é normale e che utilizzeremo questo mio "transfert" solo ed esclusivamente nel modo migliore in terapia per capire più di me. Premesso che é una bellissima donna, mi domando; É mai possibile che mi sia entrata così nei pensieri, senza volerlo, come un'interferenza nonostante io sia felicemente sposato? Possibile che i miei pensieri siano rivolti a lei in ogni momento piuttosto che a mia moglie? Ok che lo psicologo debba entrare nella testa delle persone ma nel mio caso non só se sia normale... Dal canto mio invece sto tentando di canalizzare questi pensieri, lavorandoci su e riflettendo su cosa significhino, cercando di controllarli e reprimerli. Pongo questa domanda poiché quando mi trovo a parlare di me in quell'ora, mi sento veramente bene e sopratutto me stesso senza bisogno di portare armature e quindi ho bisogno di essere seguito in questo percorso da lei, non riuscirei ad aprirmi così con altri...
Buongiorno, penso che nella sua domanda sia già presente la risposta: lei si sente bene con la sua psicologa perché si sente capito ed accettato senza aver bisogno di "portare armature", è quindi abbastanza naturale che questo suo sentirsi bene con lei possa sfociare in un'interesse che va al di là del professionale. Se posso darle un consiglio, rifletterei sul perché evidentemente questa sensazione non riesce a sentirla (o la sente meno) nei confronti di sua moglie

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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La tua esperienza di provare una forte attrazione per la tua psicologa, conosciuta come transfert, è un fenomeno ben noto e comune in terapia. Questo accade perché il rapporto terapeutico può diventare un luogo in cui emergono emozioni intense e profonde. Ecco alcuni punti da considerare per aiutarti a gestire questa situazione:

1. Comprendere il Transfert
Definizione: Il transfert è un fenomeno in cui i pazienti proiettano sentimenti ed emozioni verso il terapeuta, spesso basati su relazioni passate significative.
Normalità: È una parte normale del processo terapeutico e può essere utilizzato in modo costruttivo per esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti e comportamenti.
2. Esplorare i Sentimenti
Riflessione: Rifletti su cosa potrebbe significare questa attrazione. Potrebbe essere legata a bisogni emotivi insoddisfatti, desiderio di connessione, o altre dinamiche relazionali che non sono evidenti a prima vista.
Discussione Aperta: Continua a parlare apertamente con la tua psicologa riguardo a questi sentimenti. Questo può aiutare a esplorare le radici di questi sentimenti e a utilizzarli come parte del tuo percorso terapeutico.
3. Gestire i Pensieri Intrusivi
Accettazione: Accetta che questi pensieri fanno parte del processo terapeutico e non cercare di reprimerli completamente. La repressione può rendere i pensieri più persistenti.
Mindfulness: Pratica tecniche di mindfulness per diventare più consapevole dei tuoi pensieri senza giudicarli. Questo può aiutarti a gestire meglio le emozioni associate.
4. Valutare il Rapporto con Tua Moglie
Autovalutazione: Considera cosa questi sentimenti potrebbero dire riguardo al tuo attuale rapporto con tua moglie. Ci sono bisogni emotivi o desideri che non sono completamente soddisfatti?
Comunicazione: Mantieni una comunicazione aperta e onesta con tua moglie riguardo ai tuoi sentimenti e bisogni, senza necessariamente entrare nei dettagli della tua attrazione per la psicologa.
5. Lavoro Terapico Continuo
Utilizzare il Transfert: Lavora con la tua psicologa per capire come utilizzare il transfert in modo costruttivo nella terapia. Questo può aiutarti a esplorare le dinamiche relazionali e a crescere emotivamente.
Sicurezza Terapeutica: Ricorda che la tua psicologa è lì per aiutarti a esplorare e comprendere te stesso in un ambiente sicuro e professionale.
6. Gestione dei Confini
Confini Chiari: È importante mantenere chiari confini professionali e personali. La tua psicologa ha già stabilito questi confini, e mantenerli ti aiuterà a beneficiare pienamente della terapia.
Attenzione ai Limiti: Se in qualsiasi momento senti che i tuoi sentimenti stanno diventando troppo difficili da gestire, discuti questo immediatamente con la tua psicologa.
Conclusione
È normale sviluppare sentimenti intensi verso il proprio terapeuta, soprattutto quando si lavora su temi profondi e personali. Usare questi sentimenti come parte del processo terapeutico può offrire grandi opportunità di crescita personale. Continua a essere aperto e onesto nella terapia e lavora con la tua psicologa per esplorare e comprendere questi sentimenti. Con il tempo, questo può portare a una maggiore consapevolezza e a una migliore gestione delle tue emozioni e relazioni.




Buonasera, questi tipici sentimenti di transfert durante una terapia, sono sentimenti che potrebbero nascere anche fuori dalla terapia con una qualsiasi altra donna che incontra, anche se non le è mai capitato fino ad ora; quindi, meritano la sua attenzione e quella della sua terapeuta. Reprimere un pensiero ha sempre l’effetto opposto ovvero quello di alimentarlo, è comprensibile che possa essere difficile ma l’invito è sempre quello di provare a lasciarsi più liberi possibile di esprimere quello che si prova e si pensa, dall’altra parte ci sono professionisti preparati a questo.
Inoltre per tranquillizzarla, lei sta parlando di pensieri intrusivi che le risultano invadenti e che, per come li descrive, potrebbero essere più riconducibili ad un funzionamento che forse si manifesta anche in altre situazioni in cui la sua vita mentale può essere popolata da ruminazione o pensieri che tendono a diventare ripetitivi.
Ne parli alla sua terapeuta, questi momenti possono davvero diventare molto terapeutici. Buon lavoro e grazie di aver condiviso la sua esperienza.
Buongiorno. L'impressione è che lei conosca già la risposta alla sua domanda, anche perché ne ha già giustamente parlato con la sua psicologa.
E' tutto normale, nulla di cui preoccuparsi e anzi molto su cui investire, con il giusto equilibrio di cui le ha parlato la psicologa.
Le auguro un buon percorso di ascolto e di conoscenza di sé.
Buongiorno gentile utente, è del tutto normale che si crei un legame emotivo con il proprio terapeuta durante il processo terapeutico, soprattutto se ci si sente compresi e accolti. Questo fenomeno è noto come "trasferimento" e può manifestarsi in varie forme, compresa la simpatia o un senso di affetto nei confronti del terapeuta. Il trasferimento è una parte naturale del lavoro terapeutico e può essere utilizzato come un'opportunità per esplorare e comprendere meglio i propri pensieri, sentimenti e dinamiche relazionali. Il fatto che tu stia riflettendo su questi pensieri e cercando di canalizzarli è un segno di consapevolezza e impegno nel processo terapeutico. È importante continuare a comunicare apertamente con la tua psicologa su ciò che stai vivendo e su come ti senti riguardo a questo trasferimento. Lei è lì per aiutarti a navigare attraverso questi sentimenti in modo sano e costruttivo, e lavorerà con te per assicurarsi che tu possa trarre il massimo beneficio dalla terapia. Ricorda che il trasferimento è un fenomeno comune e non indica necessariamente una mancanza di amore o impegno verso tua moglie. È semplicemente una parte del processo terapeutico che può portare a una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie relazioni. Continua a impegnarti nel tuo percorso terapeutico e sii gentile con te stesso mentre affronti questi pensieri e sentimenti. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
La sua psicologa nello spiegarle il costrutto del transfert è stata onesta e veritiera nel dire che può essere utilizzato per un percorso molto interessante verso a scoperta del se. Cerchi di potare il "buono" di essere se stesso e di non mettere una armatura anche nel suo rapporto coniugale se posso permettermi un piccolo assist. Buona terapia!
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Si è possibile, lavorateci su e continui la terapia, capirà molto di sè,in bocca al lupo.
Buongiorno, ha fatto bene a parlarne subito con la sua psicologa; credo infatti che più che "controllare e reprimere" questi pensieri, sia importante e utile per lei condividerli, elaborarli e integrarli, scoprendone il significato profondo. La aiuterà così a conoscere maggiormente se stesso. Un transfert così forte, se ben gestito, può rendere più fluida la terapia. Si faccia guidare dalla sua psicologa. Buon proseguimento!
Gentile utente, può succedere che un paziente sviluppi questa sorta di "simpatia" verso la propria psicologa, un fenomeno che ha ben definito come "transfert". La sua psicologa ha gestito la situazione in modo professionale, utilizzando questi sentimenti per facilitare una maggiore comprensione di sé. Questo non implica alcuna anomalia nel suo matrimonio o nei suoi pensieri.

Continui a riflettere su questi sentimenti e a discuterne in terapia. Questo processo le consentirà di esplorare e comprendere meglio i suoi bisogni emotivi. Con l'aiuto della sua psicologa potrà progredire nel suo percorso di crescita personale e miglioramento del benessere emotivo.
Caro utente, come le ha detto la sua psicologa sembra trattarsi del cosiddetto transfert. Immagino che non sia stato semplice per lei comunicarle ciò che sentiva, così come probabilmente sarà difficile gestire la situazione a casa con sua moglie. Tuttavia, ritengo sia stato molto importante farlo. Difatti, ciò che proviamo all'interno della relazione terapeutica ci dice molto di ciò che noi siamo con le altre persone al di fuori di quel contesto specifico, quindi sicuramente parlarne con la sua terapeuta può senza dubbio offrirle degli spunti per riflettere su questi aspetti.
Un caro saluto
Dott. Luigi Sicignano
Buonasera gentile utente, come le ha spiegato la psicologa si tratta del transfert. Ha fatto bene a parlarne subito alla terapeuta e adesso può utilizzarlo per cercare di capire meglio se stesso.Saluti.
Sentirsi in un luogo protetto, sentirsi al sicuro, sentirsi liberi di essere se stessi, sentirsi non giudicati, sentirsi capiti sono tutti elementi che possono aver amplificato la sua sensazione di benessere in terapia facendole pensare a qualcosa che potesse travalicare il rapporto “terapeuta-paziente”
Insieme alla sua terapeuta lavori per capire quali sono i suoi bisogni specifici in questo momento e come soddisfarli.
In bocca al lupo
Buongiorno,
La collega le ha spiegato la situazione in modo veritiero ed efficiace. Continui a lavorare con le su questo sentimento e ne scopra i significati.
Dott. Marco Cenci
Buonasera, già i colleghi le hanno ampiamente ed esaurientemente risposto, per cui mi viene solo da aggiungere un breve commento: il cosiddetto "transfert", soprattutto agli inizi del secolo scorso veniva indicato talvolta (ad esempio da un certo Freud) anche come "amore da transfert" che, come opportunamente e professionalmente esplicatole dalla sua terapeuta, deve restare entro i chiari confini del "setting" e cioè dentro una cornice assolutamente clinica e terapeutica, cosa che le permetterà di arricchire il suo percorso psicoterapico. Pertanto non reprima e non si colpevolizzi, ma continui a portare, ovviamente solo a parole, i propri vissuti emotivi nella terapia che sta svolgendo, tenendo presente che averne parlato, rappresenta uno "step" clinicamente significativo.
Cordialmente,
M.M.
Gentile utente di mio dottore,
l'innamoramento per il proprio terapista è un aspetto frequente e per certi versi anche molto importante in quanto è quello che garantisce lo strutturarsi di un'ottima alleanza terapeutica. Quest'ultima è alla base della buona riuscita di un percorso di psicoterapia. Continui pure il percorso iniziato e condivida pure con la sua psicologa tutti questi pensieri e queste sue fantasie, potrebbero essere un interessante spunto da cui ripartire e su cui poter lavorare. In bocca al lupo per il suo futuro!

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, la ringrazio per la sua domanda poichè è molto interessante. L'innamoramento verso il proprio terapeuta, meglio conosciuto come "transfert" è un fenomeno piuttosto comune e conosciuto. La sua riflessione è assolutamente corretta e le sue domande sono più che lecite: credo proprio che dovrebbe partire da queste per lavorare su se stesso nel percorso che ha già intrapreso. Le auguro di trovare i giusti significati rispetto a ciò che sente. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Gentile utente, credo che nell'ultima frase che ha scritto lei abbia già trovato una risposta al perchè la sua psicologa le occupa così tanti pensieri...con lei si sente davvero bene e riesce ad essere sè stesso senza il bisogno di indossare armature. Il trasfert è una dinamica che si verifica nella maggior parte delle terapie e che, se esplicitata e messa nel campo, è funzionale al percorso in corso. La invito a condividere con la sua psicologa le sue frequenti preoccupazioni in merito a ciò che sta accadendo tra di voi in modo da poterlo significare ed integrare.
Dott.ssa Anna Asia Forino
Gentile utente, la psicologa che la segue le ha già dato la risposta: si tratta di un transfert, di cui, a tempo debito, parlerà con la dottoressa. Nel frattempo, non cerchi di reprimere una parte fondamentale della terapia. Si confronti ancora su questo tema, qualora dovesse diventare troppo "ingombrante" da gestire.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Buongiorno e grazie per il suo quesito. La collega le ha giustamente fatto capire quanto importante sia anche questa importante risonanza e il fatto di averla condivisa in seduta; il coinvolgimento emotivo reciproco è la chiave sia per l’ingaggio terapeutico e quindi per l’innesco della relazione, sia per il buon esito del percorso stesso. Buon proseguimento di percorso.

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