Buongiorno, da tempo ho attacchi di panico sporadici quando mi trovo in luoghi chiusi e soffocanti d

21 risposte
Buongiorno, da tempo ho attacchi di panico sporadici quando mi trovo in luoghi chiusi e soffocanti dove fa anche troppo caldo. Inizio a star male con tachicardia, senso di oppressione e desiderio di fuggire da questa situazione.
Buongiorno, purtroppo ci sono davvero pochi elementi per poter esaminare la sua situazione, più che poterle dare una risposta o una soluzione mi vengono in mente tante domande: da quanto tempo soffre di attacchi di panico? Che cosa significa "sporadici"? Le capitano ogni volta che si trova al chiuso e in posti dove fa caldo, o solo alcune volte? Quali sono i pensieri associati? Fa differenza se è con qualcuno che conosce o da solo/a? Come vede, occorrerebbe una buona contestualizzazione per capire meglio la natura di questa sintomatologia, che potrebbe essere fatta grazie all'aiuto di un professionista. Resto a disposizione!

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Gli attacchi di panico sono sempre un segnale da accogliere e da ascoltare.
E' evidente che la causa scatenante non è il luogo o la situazione che il paziente associa come motivo di inizio, ma piuttosto le associazioni, le fantasie che il paziente associa a certe caratteristiche dell'ambiente o proprie.
Maria Grazia Antinori, Roma
Buongiorno, potrebbe considerare fare un consulto con un professionale, per capire e approfondire questi momenti e come un'occasione per esplorare il suo mondo interiore.
Un abbraccio
L'attacco di panico è sempre un segnale del nostro subconscio. Ci sono dei segnali che stiamo sottovalutando e trascurando.
Potrebbe essere arrivato il momento di prendersi cura di sè?
salve, traspare un suo forte disagio nel suo scritto..
fuggire ... cosa intende?
Il suggerimento piu ovvio è affrontare al più presto tale condizione prima che si strutturi ancor di più e determini comportamenti disadattivi.
Se vuole approfondire la questione sono disponibile a parlarne.
certo le suggerisco di prendersi cura di questo suo disagio.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,

mi dispiace che stia affrontando questi sintomi. Gli attacchi di panico in luoghi chiusi e caldi possono essere molto stressanti e influire sul benessere quotidiano. Potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa aiutarla a identificare le cause di queste sensazioni e a sviluppare strategie efficaci per gestirle.

Nel frattempo, potrebbe trovare beneficio nell'apprendere tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, che possono aiutare a ridurre l'ansia nel momento in cui si presentano i sintomi. Ricordi che non è sola e che esistono soluzioni per affrontare queste difficoltà.

Se ha bisogno di ulteriori informazioni o supporto, sono qui per aiutarla.
Cordilai saluti
Come ha pensato di affrontare questa situazione?
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Buongiorno, le consiglio di cercare un professionista psicoterapeuta che possa aiutarla a capire cosa c'è dietro agli attacchi di panico, i quali in qualche modo sono sempre manifestazione di un disagio interiore.
Cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo
Buongiorno, è molto importante in casi come il suo riuscire a descrivere e contestualizzare in maniera accurata gli episodi di Attacco di panico e le circostanze o situazioni in cui si verificano; con un'attenzione maggiore e particolare al primo attacco di panico vissuto, se è possibile risalirvi. Per "circostanze e situazioni" non si intende solo il contesto esterno all'episodio, ma anche gli stati d'animo in atto e le emozioni o pensieri che la persona stava affrontando in quel contesto.
La psicoterapia che si occupa di attacchi di panico (e anche di ansia o disturbi dell'umore che possono associarsi) parte proprio da una completa contestualizzazione degli episodi per arrivare a comprendere cosa li ha sviluppati e come mai questi si manifestano, cosa esprimono in modo così intenso. Spesso, dietro agli attacchi di panico si cela un'esperienza acuta o cronica di solitudine emotiva: mancanza di comprensione profonda, di ascolto e di riconoscimento affettivo. Ma ogni attacco di panico va compreso nella sua unicità e nel suo specifico significato. Non solo possono essere gestiti, ma si possono anche risolvere. A volte è necessario l'ausilio di una terapia farmacologica, ma la sola farmacoterapia porta ad una sola gestione dell'attacco di panico. Per una risoluzione è necessario un percorso di psicoterapia.
Gentile utente, a partire da quando ha cominciato a vivere il disagio che descrive? E' accaduto qualcosa nella sua vita, tanto da scompensarla in questo modo? Provare a rispondere a queste domande, potrebbe aiutarla a fare chiarezza; cosi come rivolgersi ad un professionista per affrontare questo particolare momento della sua vita. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Buongiorno,
gli attacchi di panico spesso vogliono essere eliminati nel più breve tempo possibile perchè fanno sprofondare nell'angoscia senza lasciare la minima possibilità di reagire. Tuttavia i sintomi sorgono per essere ascoltati. Dietro alla tachicardia, al senso di oppressione e al desiderio di fuggire si cela una verità che è difficile da accettare, ma che non può più rimanere inascoltata. Da dove vuole realmente fuggire?
Carissimo,
le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Buongiorno, grazie per aver condiviso ciò che sta vivendo. Gli attacchi di panico possono essere davvero spaventosi, specialmente quando si manifestano in situazioni che sembrano fuori dal nostro controllo, come luoghi chiusi o soffocanti. La tachicardia, il senso di oppressione e il desiderio di fuggire sono reazioni comuni, ma è importante sapere che ci sono modi per gestire queste sensazioni.

Una tecnica molto utile in questi momenti è la respirazione lenta e diaframmatica, che aiuta a calmare il corpo e a riprendere il controllo. Solitamente, noi terapeuti cognitivo-comportamentali siamo soliti insegnarla ai nostri pazienti proprio per affrontare queste situazioni.

Oltre a questa tecnica comportamentale, che può aiutare a tranquillizzarsi nel momento del bisogno, durante un percorso personale esploriamo le cause più profonde degli attacchi di panico, lavorando sulle emozioni e sui pensieri che li alimentano, per aiutarti a gestirli in modo più duraturo e sicuro

Buongiorno, considerato il disagio che descrive sarebbe opportuno contattasse uno specialista per capire come poterla aiutare. SG
Buonasera, le suggerirei di rivolgersi ad un terapeuta per approfondire la natura della sua sintomatologia. E' probabile che quello che le succede ha un significato che va al di là di luoghi specifici, ma che rappresenta o è associato ad un malessere psichico più profondo.
Buongiorno, contattare uno specialista per approfondire meglio la sua sintomatologia è un passo da fare per capire come questo suo malessere fisico è associato a un malessere psichico.
Salve, sono spiacente per il disagio che sta vivendo.
Prima di parlare di attacchi di panico sarebbe necessario a mio avviso indagare più accuratamente i suoi sintomi, da quando hanno iniziato a manifestarsi e soprattutto per quale ragione. Le suggerirei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per valutare tutti questi aspetti e capire se un percorso terapeutico possa aiutarla a comprendere profondamente il senso di ciò che sta vivendo e a recuperare il fisiologico benessere.
Un caro saluto.
Buongiorno sono spiacente per il disagio che sta vivendo e concordo con il collega, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Cognitivo-Comportamentale poiché esistono metodi e tecniche validate che potrebbe utilizzare per avere sollievo dallo stato di disagio di cui parla anche con tempistiche medio7brevi. Questi episodi tendono a recidivare e si alimentano l’uno con l’altro in un circolo vizioso che si può interrompere tornando ad una situazione di benessere. Successivamente potrebbe affrontare un percorso più approfondito che indaghi cause e fattori determinanti. Un saluto
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua esperienza. Le suggerisco, laddove ne sentisse la necessità, di provare a lavorare su ciò che le accade in queste situazioni: cosa succede prima della comparsa dei sintomi che riporta? Quali pensieri ha? Quando ha iniziato a provare questi sintomi?
Resto a disposizione per ogni dubbio e/o chiarimento in merito a quanto detto. Le auguro di stare bene!
Dott.ssa Daniela Ammendola
Buongiorno, grazie per aver raccontato la sua esperienza. Ciò che descrive sembrano essere sintomi tipici di attacchi di panico. Qualora lo ritenesse opportuno, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per poter essere supportato in questa fase dolorosa. resto a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Amelia Capezio

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