Buongiorno. Da quando è finita la mia relazione di 4 anni non riesco più a comprendere me stessa. Ho
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Buongiorno. Da quando è finita la mia relazione di 4 anni non riesco più a comprendere me stessa. Ho avuto una frequentazione dopo la mia relazione ma sono sempre stata molto evitante e per sotto certi versi apatica. Volevo i miei spazi e non avevo voglia di avere troppa intimità fisica. Così poi lui ha iniziato ad arrabbiarsi perché ero inconstante e abbiamo deciso di lasciarci. Ora sono single e sto bene così perché non devo rendere conto a nessuno di quello che faccio. Mi scrivono molti ragazzi ma finisco sempre per tirar loro buca o sentirmi pressata se mi scrivono nel momento in cui non rispondo per un po’. L’unico ragazzo che ha catturato la mia attenzione è uno con cui ho un rapporto puramente fisico (con lui ho finalmente riniziato a provare le stesse emozioni che sentivo con il mio ex) ed è l’unico che mi scrive poco. Lui è l’unico con cui secondo me avrei voglia di stabilire una relazione. Non capisco perché quelli interessati a me mi infastidiscono mentre se uno non mi risponde mi attrae. La mia relazione con il mio ex era piuttosto malsana, non è che sto ricercando qualcosa di simile inconscia mente? Ed è possibile che io sia passata dallo stile d’attaccamento ansioso a quello evitante per via dei miei traumi con il mio ex? Grazie in anticipo
È comprensibile che, dopo la fine di una relazione di quattro anni e una successiva frequentazione che non è andata come speravi, tu possa sentirti confusa riguardo ai tuoi sentimenti e al modo in cui ti rapporti agli altri. Quello che stai vivendo potrebbe essere legato ai tuoi stili di attaccamento, che possono cambiare nel tempo in risposta alle esperienze vissute, specialmente nelle relazioni significative. Se in passato ti riconoscevi in uno stile di attaccamento ansioso, caratterizzato da un forte bisogno di vicinanza e rassicurazione, è possibile che, a seguito delle esperienze negative con il tuo ex, tu abbia sviluppato uno stile più evitante come meccanismo di difesa. Lo stile evitante spesso porta a un desiderio di maggiore indipendenza e alla difficoltà nel tollerare la vicinanza emotiva, il che potrebbe spiegare perché ti senti infastidita quando qualcuno mostra interesse nei tuoi confronti.
La tua attrazione verso persone meno disponibili emotivamente, come il ragazzo con cui hai un rapporto puramente fisico, potrebbe indicare che inconsciamente stai cercando di rivivere e magari correggere dinamiche vissute in passato. Il fastidio che provi quando qualcuno ti dimostra interesse potrebbe derivare dalla paura di rimanere di nuovo intrappolata in una relazione in cui potresti sentirti soffocata o non rispettata, un'esperienza che potrebbe ricordarti la relazione passata. Dopo aver vissuto una relazione malsana, è normale sviluppare una maggiore sensibilità a certi segnali che ti ricordano quel dolore. Riflettere su questi sentimenti è un passo importante verso la comprensione di te stessa, e potrebbe essere utile esplorare più a fondo queste dinamiche con l’aiuto di un professionista. Un percorso di terapia potrebbe offrirti strumenti per comprendere meglio i tuoi comportamenti e trovare modi per costruire relazioni più equilibrate e soddisfacenti.
Concederti tempo per guarire dalle ferite della relazione passata e ascoltare i tuoi bisogni emotivi è essenziale. Se ti senti attratta da una persona meno disponibile, cerca di capire cosa ti spinge verso quella direzione, chiedendoti se stai cercando di risolvere qualcosa del tuo passato o se c'è un'altra motivazione sottostante. Ogni passo che fai verso una maggiore comprensione di te stessa ti aiuterà a costruire relazioni future più sane e appaganti. Se hai altre domande o desideri discutere di qualche aspetto specifico, sono qui per ascoltarti e aiutarti.
La tua attrazione verso persone meno disponibili emotivamente, come il ragazzo con cui hai un rapporto puramente fisico, potrebbe indicare che inconsciamente stai cercando di rivivere e magari correggere dinamiche vissute in passato. Il fastidio che provi quando qualcuno ti dimostra interesse potrebbe derivare dalla paura di rimanere di nuovo intrappolata in una relazione in cui potresti sentirti soffocata o non rispettata, un'esperienza che potrebbe ricordarti la relazione passata. Dopo aver vissuto una relazione malsana, è normale sviluppare una maggiore sensibilità a certi segnali che ti ricordano quel dolore. Riflettere su questi sentimenti è un passo importante verso la comprensione di te stessa, e potrebbe essere utile esplorare più a fondo queste dinamiche con l’aiuto di un professionista. Un percorso di terapia potrebbe offrirti strumenti per comprendere meglio i tuoi comportamenti e trovare modi per costruire relazioni più equilibrate e soddisfacenti.
Concederti tempo per guarire dalle ferite della relazione passata e ascoltare i tuoi bisogni emotivi è essenziale. Se ti senti attratta da una persona meno disponibile, cerca di capire cosa ti spinge verso quella direzione, chiedendoti se stai cercando di risolvere qualcosa del tuo passato o se c'è un'altra motivazione sottostante. Ogni passo che fai verso una maggiore comprensione di te stessa ti aiuterà a costruire relazioni future più sane e appaganti. Se hai altre domande o desideri discutere di qualche aspetto specifico, sono qui per ascoltarti e aiutarti.
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Gentile utente, mi dispiace tanto per il periodo che sta avendo. La fine di una relazione, porta una serie di cambiamenti e con essi possono essere sperimentate emozioni negative.
Provi a pensare di intraprendere un percorso di supporto psicologico, sicuramente le sarò utile in questo momento.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dott. Luca Rochdi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
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Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, prima di tutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo come i tuoi sentimenti e il tuo stile relazionale siano per te motivo di confusione. Non posso darti una risposta certa rispetto alle motivazioni dietro al tuo comportamento, giacché questo mi richiederebbe una conoscenza più approfondita della tua storia di vita. Quello che posso dirti è che c'è sempre una ragione per cui facciamo quel che facciamo e proviamo quel che proviamo. Ragioni che, solitamente, risalgono al nostro passato remoto, ovvero all'infanzia. Mi pare di capire che la relazione che hai interrotto quattro anni fa ha lasciato un segno profondo. Probabilmente una parte di te desidera rivivere un'intima con un compagno, ma ne è al contempo spaventata. Certamente un lavoro di esplorazione delle cause remote di questo funzionamento e di riavvicinamento alla frattura lasciata dalla precedente relazione può esserti di aiuto per permetterti di riscoprire te stessa in una luce diversa e sperimentare nuovi modi di essere nella relazione con l'altro sesso. Spero di averti dato una risposta utile e se desideri approfondire il discorso non esitare a contattarmi. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
La fine di una relazione comporta grandi cambiamenti e perdite che possono avere ripercussioni dal punto di vista delle scelte future.
il comportamento evitante, nel suo caso, dipende appunto dal sentirsi minacciata a livello emotivo.
la paura di impegnarsi in modo profondo e significativo a causa del lutto subito in precedenza la porta alla scelta inconscia del distacco emotivo.
Per riappropriarsi delle sue emozioni in maniera funzionale, potrebbe essere utile pensare di iniziare un percorso psicologico che possa aiutarla a guardare le esperienze negative vissute in passato e che, attualmente le la portano a distaccarsi emotivamente proprio per non soffrire.
Se ritiene di voler vivere al meglio il rapporto attuale e se questa relazione la fa sentire bene è giusto che si dia una opportunità a ricominciare vivere pienamente le emozioni.
il comportamento evitante, nel suo caso, dipende appunto dal sentirsi minacciata a livello emotivo.
la paura di impegnarsi in modo profondo e significativo a causa del lutto subito in precedenza la porta alla scelta inconscia del distacco emotivo.
Per riappropriarsi delle sue emozioni in maniera funzionale, potrebbe essere utile pensare di iniziare un percorso psicologico che possa aiutarla a guardare le esperienze negative vissute in passato e che, attualmente le la portano a distaccarsi emotivamente proprio per non soffrire.
Se ritiene di voler vivere al meglio il rapporto attuale e se questa relazione la fa sentire bene è giusto che si dia una opportunità a ricominciare vivere pienamente le emozioni.
Gentile utente buonasera.
Grazie per la sua condivisione. Innanzitutto, mi fa piacere sottolineare il passaggio in cui afferma che in questo momento preferisce non avere relazioni in questo periodo e l'essere single sta portando dei benefici alla sua vita.
Troppo spesso, ci si convince che le relazioni significative debbano essere per forza quelle sentimentali, ma si possono vivere situazioni altrettanto gratificanti coltivando connessioni sociali di altro tipo, basate su interessi comuni, sul divertimento, sull'amicizia sincera. Essere single non vuol dire essere soli, bensì diventa un'opportunità per legarsi ad altre persone in modo del tutto trasparente e appagante.
Inoltre, la fase da single è un periodo anche di pazienza e di riflessione che può servire per capire meglio sé stessi, fare un lavoro di crescita personale ed essere più consapevoli del proprio vissuto e del proprio carattere.
Ecco questo, secondo il mio parere, è il tipo di percorso che potrebbe essere importante per lei. La sua precedente relazione ha lasciato strascichi negativi su di lei, come lei stessa ammette, e forse non ha avuto il tempo e il giusto metodo per rielaborare quanto successo e maturare la giusta saggezza che ora le sarebbe utile per affrontare situazioni simili. Non è escluso che il modello di comportamento affettivo debba essere rivalutato correttamente senza che prevalga la parte inconscia ed esclusivamente emozionale.
Altro motivo per iniziare un percorso psicologico sarebbe quello di approfondire la conoscenza delle sue potenzialità, e una maggiore consapevolezza delle sue emozioni, accettando di buon grado anche le normali fragilità dell'animo umano.
Questo processo le consentirebbe di lavorare sull'autostima e accrescere la fiducia in sé stessa, liberandosi dal bisogno di sentirsi attenzionata e valutata dagli altri per sentirsi gratificata, oppure infastidita. Sarà libera dal giudizio e capace di mostrare sempre il suo lato interiore senza filtri.
Se lo desidera posso darle ulteriori informazioni su un intervento psicologico di questo tipo, anche tramite consulenza online. Non abbia difficoltà a scrivermi per dubbi o chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott. Antonio Cortese
Grazie per la sua condivisione. Innanzitutto, mi fa piacere sottolineare il passaggio in cui afferma che in questo momento preferisce non avere relazioni in questo periodo e l'essere single sta portando dei benefici alla sua vita.
Troppo spesso, ci si convince che le relazioni significative debbano essere per forza quelle sentimentali, ma si possono vivere situazioni altrettanto gratificanti coltivando connessioni sociali di altro tipo, basate su interessi comuni, sul divertimento, sull'amicizia sincera. Essere single non vuol dire essere soli, bensì diventa un'opportunità per legarsi ad altre persone in modo del tutto trasparente e appagante.
Inoltre, la fase da single è un periodo anche di pazienza e di riflessione che può servire per capire meglio sé stessi, fare un lavoro di crescita personale ed essere più consapevoli del proprio vissuto e del proprio carattere.
Ecco questo, secondo il mio parere, è il tipo di percorso che potrebbe essere importante per lei. La sua precedente relazione ha lasciato strascichi negativi su di lei, come lei stessa ammette, e forse non ha avuto il tempo e il giusto metodo per rielaborare quanto successo e maturare la giusta saggezza che ora le sarebbe utile per affrontare situazioni simili. Non è escluso che il modello di comportamento affettivo debba essere rivalutato correttamente senza che prevalga la parte inconscia ed esclusivamente emozionale.
Altro motivo per iniziare un percorso psicologico sarebbe quello di approfondire la conoscenza delle sue potenzialità, e una maggiore consapevolezza delle sue emozioni, accettando di buon grado anche le normali fragilità dell'animo umano.
Questo processo le consentirebbe di lavorare sull'autostima e accrescere la fiducia in sé stessa, liberandosi dal bisogno di sentirsi attenzionata e valutata dagli altri per sentirsi gratificata, oppure infastidita. Sarà libera dal giudizio e capace di mostrare sempre il suo lato interiore senza filtri.
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Un caro saluto,
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Gentile utente,
È comprensibile e normale che, dopo una relazione di lunga durata e con un impatto significativo, ci si possa sentire disorientati e confusi riguardo ai propri sentimenti e comportamenti. Dopo la fine della sua relazione di quattro anni, che è stata descritta come "malsana", è possibile che la persona stia ancora elaborando il dolore e le esperienze negative vissute. Questo potrebbe influenzare il suo modo attuale di relazionarsi con gli altri.
Il fatto che si senta infastidita da chi mostra troppo interesse o pressione potrebbe indicare una sorta di protezione che ha sviluppato per evitare di rivivere situazioni simili a quelle passate. Questo può spiegare perché si sente più attratta da qualcuno che le lascia maggiore spazio, permettendole di mantenere una certa distanza emotiva che al momento la fa sentire più sicura.
È assolutamente possibile che il suo stile di attaccamento sia cambiato. Le esperienze traumatiche o negative nelle relazioni possono portare a modifiche nel modo in cui ci si relaziona con gli altri. Se prima tendeva ad avere un attaccamento ansioso, cercando costantemente rassicurazione e vicinanza, ora potrebbe essere passata a uno stile evitante, dove il bisogno di proteggersi dalle ferite emotive la spinge a mantenere le distanze o a evitare di legarsi troppo.
L'attrazione per qualcuno che risponde meno o che non la cerca attivamente potrebbe essere legata a questo stesso meccanismo. Potrebbe inconsciamente essere attratta da situazioni che rispecchiano alcuni aspetti della sua relazione precedente, forse nel tentativo di dare un senso a ciò che è accaduto o di risolvere questioni irrisolte.
È importante che si dia il tempo e lo spazio necessari per comprendere ciò che desidera veramente in una relazione e cosa la fa sentire sicura e appagata. Potrebbe essere utile riflettere su quali siano i suoi bisogni emotivi e su come soddisfarli senza compromettere il proprio benessere. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla a esplorare questi temi in profondità e a comprendere meglio i suoi sentimenti e comportamenti.
È normale avere alti e bassi nel processo di guarigione e prendersi del tempo per se stessi è una parte importante di questo percorso. Non c'è fretta di entrare in una nuova relazione finché non si sentirà pronta
È comprensibile e normale che, dopo una relazione di lunga durata e con un impatto significativo, ci si possa sentire disorientati e confusi riguardo ai propri sentimenti e comportamenti. Dopo la fine della sua relazione di quattro anni, che è stata descritta come "malsana", è possibile che la persona stia ancora elaborando il dolore e le esperienze negative vissute. Questo potrebbe influenzare il suo modo attuale di relazionarsi con gli altri.
Il fatto che si senta infastidita da chi mostra troppo interesse o pressione potrebbe indicare una sorta di protezione che ha sviluppato per evitare di rivivere situazioni simili a quelle passate. Questo può spiegare perché si sente più attratta da qualcuno che le lascia maggiore spazio, permettendole di mantenere una certa distanza emotiva che al momento la fa sentire più sicura.
È assolutamente possibile che il suo stile di attaccamento sia cambiato. Le esperienze traumatiche o negative nelle relazioni possono portare a modifiche nel modo in cui ci si relaziona con gli altri. Se prima tendeva ad avere un attaccamento ansioso, cercando costantemente rassicurazione e vicinanza, ora potrebbe essere passata a uno stile evitante, dove il bisogno di proteggersi dalle ferite emotive la spinge a mantenere le distanze o a evitare di legarsi troppo.
L'attrazione per qualcuno che risponde meno o che non la cerca attivamente potrebbe essere legata a questo stesso meccanismo. Potrebbe inconsciamente essere attratta da situazioni che rispecchiano alcuni aspetti della sua relazione precedente, forse nel tentativo di dare un senso a ciò che è accaduto o di risolvere questioni irrisolte.
È importante che si dia il tempo e lo spazio necessari per comprendere ciò che desidera veramente in una relazione e cosa la fa sentire sicura e appagata. Potrebbe essere utile riflettere su quali siano i suoi bisogni emotivi e su come soddisfarli senza compromettere il proprio benessere. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla a esplorare questi temi in profondità e a comprendere meglio i suoi sentimenti e comportamenti.
È normale avere alti e bassi nel processo di guarigione e prendersi del tempo per se stessi è una parte importante di questo percorso. Non c'è fretta di entrare in una nuova relazione finché non si sentirà pronta
Buona sera, da quanto scrive si evince che sia una bella ragazza sempre pressata da molti ragazzi, e al contrario risaltano quelli che evitano di "zerbinare" e al contrario non si mostrano bisognosi, il ché è coprensibile, e, tra virgolette, normale.
Non si capisce in quale modo fosse malsana la sua precedente relazione di 4 anni, ed evidentemente su questo non si può dire granché, però il fatto che abbia "provato", dopo la unica vera relazione, una storiella con un uomo che non la emozionava particolarmente, riscontrando più un fastidio che altro, forse l'ha ulteriormente demotivata a conoscere altri che non le accendessero questa fiamma col loro "disinteresse", paradossalmente. D'altra parte, quando gli unici criteri di selezione diventano mi scrive/non mi scrive non mi risponde, senza neanche voler minimamente conoscere, rischia di finire tra le braccia di qualcuno forse più abile nella seduzione, ma non interessato a una storia vera. E ripeto, ovviamente bisognerebbe capire in che modo quella storia fosse "malsana".
Non si capisce in quale modo fosse malsana la sua precedente relazione di 4 anni, ed evidentemente su questo non si può dire granché, però il fatto che abbia "provato", dopo la unica vera relazione, una storiella con un uomo che non la emozionava particolarmente, riscontrando più un fastidio che altro, forse l'ha ulteriormente demotivata a conoscere altri che non le accendessero questa fiamma col loro "disinteresse", paradossalmente. D'altra parte, quando gli unici criteri di selezione diventano mi scrive/non mi scrive non mi risponde, senza neanche voler minimamente conoscere, rischia di finire tra le braccia di qualcuno forse più abile nella seduzione, ma non interessato a una storia vera. E ripeto, ovviamente bisognerebbe capire in che modo quella storia fosse "malsana".
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Gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta vivendo. Potrebbe essere che si senta più sicura con una persona che non la opprime e che la cerca poco perchè così può mantenere una sua indipendenza e controllo. Se però ora sta pensando ad una relazione seria con lui potrebbe essere difficile che questa persona cambi stile e diventi più presente. Penso che possa esserle utile elaborare la sua relazione passata e i suoi bisogni attuali con un professionista per aiutarla a capire cosa le sta succedendo e come andare avanti. Resto a disposizione Dott.ssa Roberta Maccarone
Gentile utente, grazie per aver la sua condivisione. Ciò che posso dirle riguardo al suo quesito è che inconsciamente tendiamo a ripetere quelli che sono i nostri modelli relazionali appresi, a perpetuarli in quanto essi rappresentano la modalità preferenziale di contatto, non importa quanto patologici o disfunzionali. Questi sono strettamente legati alle prime relazioni significative, agli stili di attaccamento, a caratteristiche personologiche ed a relazioni significative. E' possibile che le sue aspettative ed i suoi bisogni attuali siano strettamente legati ed influenzati da questi elementi. Comprendere come funzioniamo e come ci relazioniamo è sicuramente il primo passo per poter cercare di avere una maggiore libertà nella propria vita, senza esser mossi dal "solito" pilota automatico. Spero di esserle stato d'aiuto, un saluto
Dott. Marco Squarcini
Dott. Marco Squarcini
Buongiorno,
Sicuramente l'impressione è che lei stia ricreando delle relazioni che non risultano esserle funzionali/appaganti. Questa tendenza e le sue domande andrebbero approfondite all'interno di un percorso con un collega in modo da riuscire a dare delle risposte esaustive e non affrettate.
Dott. Marco Cenci
Sicuramente l'impressione è che lei stia ricreando delle relazioni che non risultano esserle funzionali/appaganti. Questa tendenza e le sue domande andrebbero approfondite all'interno di un percorso con un collega in modo da riuscire a dare delle risposte esaustive e non affrettate.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, grazie per la condivisione. Alcune volte è necessario mettersi nelle condizioni di poter esplorare i propri sentimenti ed emozioni, quegli stili di attaccamento, inoltre, potrebbero rappresentare le sfumature che ci accompagnano nelle relazioni. Sarebbe utile capire come mai e perché si pone con un atteggiamento evitante verso alcune possibili relazioni e persone e cosa, al contrario, la spinge verso determinate relazioni e persone. Avere una maggiore consapevolezza potrebbe portarla verso scelte guidate da maggiore libertà, un pò più distante dagli stessi schemi. Un caro saluto, dott.ssa Carla Dilaghi
Gentile utente, prima di tutto mi viene da ringraziare per aver condiviso un vissuto così intimo e personale. La fine di una relazione porta una serie di cambiamenti e con essi possono essere sperimentate emozioni negative. Dopo la fine della sua relazione di quattro anni, che è stata descritta come "malsana" (e a tal proposito mi verrebbe da chiederle di più), è possibile che ciò abbia a che fare con il suo modo attuale di relazionarsi. Sarebbe utile capire come mai e perché si pone in questo modo verso alcune possibili relazioni e persone e cosa, al contrario, la spinge verso determinate relazioni e persone. Iniziare un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad avere una maggiore consapevolezza su di lei e su come si muove. Resto a disposizione,
Dott.ssa Martina Panzeri
Dott.ssa Martina Panzeri
Salve, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Da professionista ti direi di analizzare ciò che stai vivendo con una visione più ampia. Prova a capire se questa modalità di relazionarti la applichi solo con il partner oppure anche nella sfera amicale e familiare (genitori).
Dietro ogni cambiamento si nascondono dei bisogni, necessità che la nostra mente e il nostro corpo vogliono comunicarci.
Approfitta di questo momento che stai vivendo, per iniziare un percorso di conoscenza di te stessa, di consapevolezza ed accettazione.
Saluti!
Da professionista ti direi di analizzare ciò che stai vivendo con una visione più ampia. Prova a capire se questa modalità di relazionarti la applichi solo con il partner oppure anche nella sfera amicale e familiare (genitori).
Dietro ogni cambiamento si nascondono dei bisogni, necessità che la nostra mente e il nostro corpo vogliono comunicarci.
Approfitta di questo momento che stai vivendo, per iniziare un percorso di conoscenza di te stessa, di consapevolezza ed accettazione.
Saluti!
Salve! Inizio nel dirle che la relazione di attaccamento, la costruzione e il mantenimento dei legami di coppia possono essere condizionati dagli eventi passati, per cui determinati comportamenti che lei sta attuando come quando dice: "Mi scrivono molti ragazzi ma finisco sempre per tirar loro buca o sentirmi pressata se mi scrivono nel momento in cui non rispondo per un po’", può essere il segnale di un bisogno più profondo a cui deve prestare attenzione, probabilmente in questo momento non è pronta per intraprendere una relazione e vuole essere più libera senza dover impegnarsi in una relazione seria, infatti citando ciò che ha scritto: "Ora sono single e sto bene così perché non devo rendere conto a nessuno di quello che faccio", probabilmente ha bisogno soltanto di un pò di tempo per essere nuovamente predisposta ad un impegno relazionale, se però continuasse a riscontrare una difficoltà più profonda potrà intraprendere un percorso di supporto psicologico che la aiuti a fare maggiore chiarezza su ciò che sta provando.
Cordiali saluti.
Rimango a sua disposizione anche per un consulto online qualora avesse necessità.
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Buongiorno Gentile Utente, comprendo che stia attraversando un momento di confusione riguardo alle sue relazioni e ai suoi sentimenti. È normale sentirsi disorientati e riflettere sulle proprie reazioni dopo la fine di una relazione importante, soprattutto se quella relazione era malsana.
Potrebbe aiutarla dedicare dei momenti all'auto-riflessione ed espressione emotiva: a sua difficoltà a comprendere se stessa dopo la fine della relazione di quattro anni è un segnale comune. Le esperienze passate influenzano le nostre reazioni emotive e i nostri comportamenti, e potrebbe essere utile riflettere su come il suo ex possa aver influito sul modo in cui ora percepisce l'intimità e le relazioni.
È possibile che, dopo una relazione malsana, il suo stile di attaccamento possa essere cambiato. Le persone con uno stile di attaccamento ansioso possono sviluppare comportamenti evitanti come meccanismo di difesa, soprattutto se hanno vissuto esperienze dolorose. È importante esplorare come queste dinamiche influenzano le sue relazioni attuali.
La sua attrazione per persone che non mostrano immediatamente interesse o che sono meno disponibili può riflettere una serie di fattori psicologici. Potrebbe essere utile esplorare se c’è una tendenza a ricercare relazioni basate su dinamiche di distanza e ansia, simili a quelle vissute nella relazione passata.
Riflettere su questi modelli comportamentali e le loro origini può essere un passo importante. Considerare di parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue reazioni emotive e a lavorare su eventuali traumi o schemi disfunzionali.
Molto utile sarebbe sicuramente prendersi il tempo per capire cosa desidera veramente in una relazione e cosa è disposto ad accettare, ciò può aiutare a fare scelte più consapevoli. Essere chiari sui propri bisogni e desideri può aiutare a evitare dinamiche poco salutari.
In conclusione, è possibile che le esperienze passate influenzino il suo comportamento attuale, ma esplorare questi sentimenti con un professionista può fornire una maggiore chiarezza e aiutarla a costruire relazioni più soddisfacenti e equilibrate.
Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Potrebbe aiutarla dedicare dei momenti all'auto-riflessione ed espressione emotiva: a sua difficoltà a comprendere se stessa dopo la fine della relazione di quattro anni è un segnale comune. Le esperienze passate influenzano le nostre reazioni emotive e i nostri comportamenti, e potrebbe essere utile riflettere su come il suo ex possa aver influito sul modo in cui ora percepisce l'intimità e le relazioni.
È possibile che, dopo una relazione malsana, il suo stile di attaccamento possa essere cambiato. Le persone con uno stile di attaccamento ansioso possono sviluppare comportamenti evitanti come meccanismo di difesa, soprattutto se hanno vissuto esperienze dolorose. È importante esplorare come queste dinamiche influenzano le sue relazioni attuali.
La sua attrazione per persone che non mostrano immediatamente interesse o che sono meno disponibili può riflettere una serie di fattori psicologici. Potrebbe essere utile esplorare se c’è una tendenza a ricercare relazioni basate su dinamiche di distanza e ansia, simili a quelle vissute nella relazione passata.
Riflettere su questi modelli comportamentali e le loro origini può essere un passo importante. Considerare di parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue reazioni emotive e a lavorare su eventuali traumi o schemi disfunzionali.
Molto utile sarebbe sicuramente prendersi il tempo per capire cosa desidera veramente in una relazione e cosa è disposto ad accettare, ciò può aiutare a fare scelte più consapevoli. Essere chiari sui propri bisogni e desideri può aiutare a evitare dinamiche poco salutari.
In conclusione, è possibile che le esperienze passate influenzino il suo comportamento attuale, ma esplorare questi sentimenti con un professionista può fornire una maggiore chiarezza e aiutarla a costruire relazioni più soddisfacenti e equilibrate.
Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Salve,
il modo in cui entriamo in relazione con l’Altro risente fortemente di ciò che nella nostra vita relazionale abbiamo vissuto, sia con partner precedenti che, soprattutto, rispetto a ciò che abbiamo appreso nelle relazioni familiari.
Pensi alla grammatica: impariamo le regole del linguaggio in modo spontaneo a partire dalla nascita nel nostro contesto di riferimento, e non abbiamo bisogno di riflettere troppo per costruire una frase grammaticalmente corretta e comprensibile a quanti parlano la nostra stessa lingua.
Tuttavia, se dovesse cambiare paese si troverebbe ad imparare una lingua da zero, e solo il tempo, l’impegno, lo studio, i contatti con l’esterno potrebbero donarle spontaneità nell’esprimersi, senza pensare troppo.
Questo è un po’ quello che succede nel momento in cui, riprendendo la sua situazione, dopo una relazione “malsana” si affaccia sul mondo per esplorare quanto altro c’è: è comprensibile essere disorientati e sperimentare stati d’animo e modi di essere che non capisce bene.
Qualora lo volesse, un supporto psicologico potrebbe aiutarla ad imparare il linguaggio che più si addice a lei e alle sue necessità.
Le mando un caro saluto.
Dott.ssa Valeria Narzisi
Psicologa e psicodiagnosta
il modo in cui entriamo in relazione con l’Altro risente fortemente di ciò che nella nostra vita relazionale abbiamo vissuto, sia con partner precedenti che, soprattutto, rispetto a ciò che abbiamo appreso nelle relazioni familiari.
Pensi alla grammatica: impariamo le regole del linguaggio in modo spontaneo a partire dalla nascita nel nostro contesto di riferimento, e non abbiamo bisogno di riflettere troppo per costruire una frase grammaticalmente corretta e comprensibile a quanti parlano la nostra stessa lingua.
Tuttavia, se dovesse cambiare paese si troverebbe ad imparare una lingua da zero, e solo il tempo, l’impegno, lo studio, i contatti con l’esterno potrebbero donarle spontaneità nell’esprimersi, senza pensare troppo.
Questo è un po’ quello che succede nel momento in cui, riprendendo la sua situazione, dopo una relazione “malsana” si affaccia sul mondo per esplorare quanto altro c’è: è comprensibile essere disorientati e sperimentare stati d’animo e modi di essere che non capisce bene.
Qualora lo volesse, un supporto psicologico potrebbe aiutarla ad imparare il linguaggio che più si addice a lei e alle sue necessità.
Le mando un caro saluto.
Dott.ssa Valeria Narzisi
Psicologa e psicodiagnosta
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Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Difficile poterle rispondere con così poche informazioni, a mio avviso se percepisce la curiosità e l'interesse nell'approfondire maggiormente i propri vissuti legati alle situazioni che descrive, la cosa più consigliata da fare è iniziare un percorso di psicoterapia per una maggior integrazione dei vissuti che propone. Questo porterebbe ad una maggior consapevolezza di aspetti di sé, che solitamente porta verso un maggior equilibrio e una qualità di vita migliore. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Buongiorno,
Quello che descrivi è una situazione complessa e può essere molto confuso cercare di comprendere le proprie emozioni e comportamenti dopo la fine di una relazione lunga e intensa, soprattutto se la relazione stessa era malsana. È possibile che l’esperienza con il tuo ex abbia influenzato il modo in cui ti relazioni ora con gli altri, portando a una risposta più evitante rispetto al passato.
Cambiare il proprio stile di attaccamento da ansioso a evitante può accadere come risposta a traumi o esperienze negative. Questo può essere un meccanismo di difesa per proteggerti da ulteriori ferite emotive. L’attrazione verso persone che sono meno disponibili può riflettere un bisogno inconscio di replicare dinamiche passate, oppure potrebbe essere un modo per mantenere una distanza di sicurezza, evitando così l’intimità e il rischio di essere ferita nuovamente.
È naturale sentirsi confusi e avere bisogno di tempo per capire cosa vuoi veramente. Riconoscere questi schemi è già un passo importante verso una maggiore consapevolezza di te stessa. Se senti che queste dinamiche ti stanno causando sofferenza o difficoltà nel costruire relazioni sane, potrebbe essere utile parlarne con un professionista che possa aiutarti a esplorare questi sentimenti più a fondo.
Quello che descrivi è una situazione complessa e può essere molto confuso cercare di comprendere le proprie emozioni e comportamenti dopo la fine di una relazione lunga e intensa, soprattutto se la relazione stessa era malsana. È possibile che l’esperienza con il tuo ex abbia influenzato il modo in cui ti relazioni ora con gli altri, portando a una risposta più evitante rispetto al passato.
Cambiare il proprio stile di attaccamento da ansioso a evitante può accadere come risposta a traumi o esperienze negative. Questo può essere un meccanismo di difesa per proteggerti da ulteriori ferite emotive. L’attrazione verso persone che sono meno disponibili può riflettere un bisogno inconscio di replicare dinamiche passate, oppure potrebbe essere un modo per mantenere una distanza di sicurezza, evitando così l’intimità e il rischio di essere ferita nuovamente.
È naturale sentirsi confusi e avere bisogno di tempo per capire cosa vuoi veramente. Riconoscere questi schemi è già un passo importante verso una maggiore consapevolezza di te stessa. Se senti che queste dinamiche ti stanno causando sofferenza o difficoltà nel costruire relazioni sane, potrebbe essere utile parlarne con un professionista che possa aiutarti a esplorare questi sentimenti più a fondo.
salve, a volte il nostro entrare o meno in relazione è legato a quanto ci percepiamo meritevoli d'amore o amabili; è importante chiedersi e provare a conoscere le proprie ferite e i propri nervi scoperti al fine di comprendere cosa e come questi si riattivino in noi spingendoci ad agire in un modo piuttosto che in un altro.
Rimane comunque importante pensare ai propri tempo come gli unici a guidarci ed è possibile che al nostro mondo interiore serva più tempo rispetto a quello che abbiamo deciso debba bastare.
Potrebbe essere poi che la nostra storia ci abbia insegnato a gestire o meglio a fronteggiare un certo tipo di situazione o, in questo caso un certo tipo di dinamica con partner, per questo tutto ciò che viene percepito come diverso viene anche percepito come potenzialmente pericoloso o da evitare.
Ovviamente sono solo ipotesi, una maggiore conoscenza di se stessi e eventualmente un sostegno da parte di un professionista potrà aiutarla molto di più.
Rimane comunque importante pensare ai propri tempo come gli unici a guidarci ed è possibile che al nostro mondo interiore serva più tempo rispetto a quello che abbiamo deciso debba bastare.
Potrebbe essere poi che la nostra storia ci abbia insegnato a gestire o meglio a fronteggiare un certo tipo di situazione o, in questo caso un certo tipo di dinamica con partner, per questo tutto ciò che viene percepito come diverso viene anche percepito come potenzialmente pericoloso o da evitare.
Ovviamente sono solo ipotesi, una maggiore conoscenza di se stessi e eventualmente un sostegno da parte di un professionista potrà aiutarla molto di più.
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