Buongiorno, Da maggio 2023 dopo la nascita della mia bambinavad oggi accuso vertigini, giramenti di

21 risposte
Buongiorno,
Da maggio 2023 dopo la nascita della mia bambinavad oggi accuso vertigini, giramenti di testa senso di svenire sudorazione tachicardia e dolore al petto. A volte mi sento mancate l'ossigeno misuro il satueimetro in effetti l'ossigenazione scende vero 87 non so se sia reali ho eseguito sempre da maggio 2023 ad oggi svariati esami.
Ho stata un paio di volte in PS dove ho eseguito Esami del sangue tutti negativi rx torace 2 volte negativa rx cervicale rettileniazzia tendenza inversione in c4.
Eco TSA negativa Eco ARti Inferipri negativa. Rmn encefalo quadro di sinusite sfenoidale cronico leggermente setto nasale deviato. Visita neurologica e otorino negativa.
Ho sentito il parere di 8 cardiologi/aritmologi dove indicano che il cuore e sano. Ho svolto ecocsrdio 6 volte lieve insufficienza mitralica e triscupide una decina di ecg si riscontra alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione ecg sotto sforzo negativo ed holter cardiaco 2 volte dove si vede solo una tachicardia sinusale di 145 battiti.
Quando apro gli occhi al mattino ho la paura che mi stia venendo un attacco di cuore perché inizip a sudare e mi gira la testa ho paura di stare sola o andare in giro.
E
Possibile che l'ansia crea tutti questi sintomi?
Ho iniziato un percorso cognitivo comportamentalr a settembre 2023 ma non mi sta frattanto.beneficik.
Buongiorno,

Mi dispiace molto sapere della sua situazione. Dalla descrizione che ha fornito, sembra che lei stia affrontando una serie di sintomi molto debilitanti. È molto importante considerare che l'ansia può influenzare il corpo in modi significativi e può indurre sintomi fisici come quelli che ha descritto.

Consiglierei di continuare a seguire il percorso di terapia cognitivo-comportamentale, ma potrebbe essere utile affiancarlo a un supporto farmacologico, come un consulto con uno specialista in psichiatria, per valutare se un trattamento ansiolitico possa apportare un beneficio. Inoltre, considerare un gruppo di supporto per persone che affrontano ansia e attacchi di panico potrebbe offrirle ulteriore conforto.

È essenziale mantenere una comunicazione aperta con i suoi medici riguardo alla sua condizione e ai sintomi. Dato il numero di esami già effettuati, si potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di una valutazione psicosomatica per affrontare l'interazione tra mente e corpo.

La invito a prendersi cura di sé e rimango a disposizione, qualora lo desiderasse. Un caro saluto

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Buonasera,
il primo passaggio da effettuare è escludere il danno organico e Lei si è mossa bene effettuando tutte le visite opportune. La lieve insufficienza mitralica e la tachicardia, portano ad un arousal fisiologico che arreca sudorazione e calore. Il giramento di testa, potrebbe essere associato alla pressione. Sicuramente, da un punto di vista psicologico, è limitante non sentirsi al sicuro e aver paura a stare sola. L'ansia o l'attacco di panico, sono le conseguenze emotive di probabilmente qualche vissuto o irrisolto che va elaborato, con calma, in un percorso opportuno. Suggerisco uno psichiatra e sono disponibile da subito, per sostenerla con attenzione e cura. Buona serata
Gent.ma signora, posto che non è possibile fare una diagnosi in un contesto così rapido e privo di un colloquio esaustivo mi sembra di capire da ciò che scrive che esiste in lei una preoccupazione eccessiva e direi anche infondata (viste i numerosi accertamenti con esito negativo) riguardo la sua salute, tanto che ogni sintomo fisico, anche lieve, che lei percepisce viene interpretato come un possibile segno di patologia. Questi pensieri ansiosi e intrusivi costanti la portano a compiere delle azioni compulsive (visite e accertamenti) che seppur contribuiscano, con il loro esito, a rassicurarla non sono sufficienti a farlo! Inoltre non riuscendo ad ottenere una reale soluzione al problema, ma al massimo un momentaneo sollievo dall’ansia, tutte le continue visiste mediche che vengono reiterate nel tempo contribuiscono a peggiorare il problema e renderlo più stabile nel tempo. Ha fatto benissimo ad iniziare un percorso di Psicoterapia che le consentirà di iniziare a conoscere meglio il proprio corpo così da poter instaurare con lui un rapporto più sereno, interrompere gradualmente la costante ricerca di rassicurazione medica e altri meccanismi disfunzio ali e convinzioni limitanti che stanno notevolmente incidendo sulla sua vita. In bocca a lupo
Buonasera, certo che si, uno stato ansioso importante può produrre la sintomatologia che descrive, in assenza di disturbi organici, come nel suo caso. Questa sintomatologia non nasce a caso, ma da paure e pensieri che la psicoterapia può aiutare a far emergere. Esprima liberamente i suoi dubbi al professionista che la sta seguendo, una buona alleanza terapeutica sta alla base di un felice esito del percorso. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera,
Grazie di aver condiviso il Suo malessere.
Sicuramente ha fatto bene ad escludere qualsiasi causa fisica.
Quindi Le consiglio vivamente un percorso di psicoterapia con il Modello Strutturale Integrato, che cerca di indagare su quali emozioni Le provocano le risposte a livello del Suo corpo e quali siano i pensieri ad esse connessi.
Solo una visione integrata di questi aspetti porta a scoprire dove si celano le disfunzioni che andranno ristrutturati per renderle possibile affrontare la Sua nuova vita da neomadre.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
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Mi dispiace sentire che stai vivendo questi sintomi debilitanti. I sintomi che descrivi—vertigini, sudorazione, tachicardia, dolore al petto, sensazione di soffocamento e paura di un attacco di cuore—possono effettivamente essere intensificati o persino causati dall’ansia. La sintomatologia che descrivi, specie con i risultati negativi dei vari esami medici, è comune in condizioni come il disturbo di panico e il disturbo d’ansia generalizzata, dove l’ansia può produrre sintomi fisici molto reali.La CBT che hai iniziato è promettente, ma se non vedi miglioramenti, valuta con il terapeuta di intensificare il percorso o considerare un supporto farmacologico. Tecniche di mindfulness, esercizi di respirazione e attività fisica possono aiutarti a ridurre l'ansia e migliorare il controllo sui sintomi. Un caro saluto
Buona sera, comprendo quanto la situazione possa essere complessa e frustrante, soprattutto di fronte a sintomi persistenti e debilitanti come quelli che descrive. Effettivamente, l’ansia può provocare manifestazioni fisiche intense e realistiche, inclusi tachicardia, capogiri e sensazione di soffocamento. In qualità di terapeuta cognitivo-comportamentale con approccio integrato, ritengo che, oltre all’orientamento, il successo del percorso possa dipendere profondamente dal tipo di rapporto terapeutico che si instaura. Può essere utile considerare tecniche di rilassamento, come il training autogeno, e focalizzarsi sulla consapevolezza emotiva e sul ruolo delle relazioni per alleviare e, soprattutto, risolvere i sintomi. Sono a disposizione per eventuali chiarimenti. Un caro saluto. Nunzio Nasti
Buonasera gentile utente, l'ansia può avere diversi sintomi tra quelli che lei descrive, inoltre la pressione di esser madre da un'anno comporta una grande responsabilità, oltre le gioie che la bambina di sicuro le darà.
Trovo importante che abbia effettuate le visite per escludere qualche causa di genere fisico/organico.
Le consiglio di parlare del trattamento terapeutico e della sua efficacia con chi la sta seguendo in maniera sincera, franca e rispettosa, in modo da comprendere se può esserle veramente d'aiuto il percorso che sta facendo, oppure se può essere indirizzata ad altri professionisti.
La ringrazio per aver aver condiviso ciò che sta vivendo in questo momento, se interessata mi rendo disponibile per un confronto.
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Buonasera, la cosa che mi colpisce del suo racconto è l'attenzione esasperata rivolta ai suoi sintomi. Se i sintomi ci sono penso che le stiano dicendo qualcosa e che vadano interrogati rispetto alla sua esistenza più che normalizzati.
Buonasera, i sintomi che descrive – vertigini, giramenti di testa, tachicardia, sudorazione e dolori al petto – possono effettivamente essere collegati all’ansia. Dopo aver escluso diverse cause mediche con esami approfonditi, è comprensibile che sorga il dubbio che questi episodi siano legati a uno stato di ipervigilanza o ansia generalizzata. La paura anticipatoria che descrive, che nasce appena apre gli occhi al mattino, è comune nei disturbi d'ansia e nei casi di attacchi di panico.

Il percorso cognitivo-comportamentale potrebbe richiedere del tempo per portare benefici concreti, ma è fondamentale avere fiducia e pazienza con questo processo. A volte può essere utile anche integrare la terapia con tecniche di rilassamento (come la respirazione diaframmatica o il rilassamento muscolare progressivo) o meditazione per contrastare i sintomi fisiologici dell’ansia e riprendere gradualmente sicurezza nelle attività quotidiane.
Spero le possa essere utile, un saluto.
Buongiorno, le manifestazioni di cui parla sono l'espressione di un disturbo d'ansia importante. Dai disturbi d'ansia e dagli attacchi di panico è possibile guarire. I disturbi d ansia sono trattabili attraverso l ausilio della psicoterapia e della farmacoterapia. La mia indicazione è quella di continuare il percorso di psicoterapia al fine di poter approfondire e risolvere le problematiche qui esposte e alo stesso tempo di valutare anche un consulto psichiatrico con lo scopo di ottenere almeno in questo momento un sostegno che sia anche farmacologico. Nella speranza con queste poche righe di aver orientato la sua richiesta di aiuto. Cordiali saluti Dott. Diego Ferrara
Gentilissima, diventare genitore è un momento meraviglioso della vita di coppia ed individuale, ma porta con sè anche paure e timori che affondano le loro radici nelle storie familiari, nel essere stati figli e pensare a come si possa essere come genitori. Ha eseguito numerosi accertamenti medici con risultato negativo. Un percorso cognitivo comportamentale è senz'altro utile nel qui ed ora, tuttavia a fronte dell'insorgenza dei sintomi in concomitanza con la nascita della bambina potrebbe essere utile un approccio sistemico familiare. un caro saluto Dott.ssa Fiorenza Scagnetto
Buongiorno, capisco quanto questi sintomi possano essere spaventosi e invalidanti, soprattutto considerando il gran numero di esami che ha già svolto e i molti specialisti consultati. Il fatto che tutti i test abbiano dato esiti negativi può sicuramente sollevare rispetto alla presenza di gravi patologie fisiche, ma al contempo lascia spazio a quel dubbio persistente e ai sintomi che, nonostante tutto, continuano a ripresentarsi, influenzando il suo benessere e la qualità della sua vita. In effetti, l’ansia può generare sintomi fisici molto intensi e reali, come quelli che descrive: vertigini, giramenti di testa, tachicardia, sudorazione e dolori al petto sono alcuni dei segnali corporei più comuni di ansia, specialmente nelle situazioni in cui la paura è legata a una percezione di rischio per la propria salute o di perdita di controllo. Anche la tendenza a controllare la saturazione con il saturimetro è una reazione comune in chi si sente preoccupato per il proprio stato fisico, ma purtroppo, nonostante l’intento di rassicurarsi, queste azioni spesso aumentano la paura. Nel suo caso, l’ansia potrebbe essersi instaurata o intensificata in un momento molto delicato della sua vita, dopo la nascita della sua bambina, un evento che porta con sé cambiamenti significativi e, a volte, può risvegliare in noi nuove paure e insicurezze. Quando il corpo sperimenta questi sintomi, è come se l’ansia trovasse un “canale” attraverso il quale esprimersi, portando il cervello a interpretare questi segnali come segnali di pericolo imminente. Di conseguenza, aumenta il livello di allerta, facendo sì che questi sintomi si ripresentino e si rafforzino, innescando un circolo difficile da spezzare. La terapia cognitivo-comportamentale può essere di grande aiuto, anche se, per quanto comprenda il desiderio di ottenere benefici rapidamente, può richiedere del tempo per mostrare miglioramenti significativi, specialmente in presenza di ansia legata alla salute (a volte chiamata "ansia da malattia" o "ansia ipocondriaca"). In genere, il percorso cognitivo-comportamentale si concentra su alcuni aspetti fondamentali, come: Imparare a riconoscere e gestire i pensieri automatici negativi che spesso alimentano la paura (ad esempio, “e se avessi un infarto?”); modificare le interpretazioni catastrofiche dei sintomi fisici riducendo progressivamente l’abitudine di monitorare i parametri vitali, come la saturazione, per evitare di alimentare ulteriormente la preoccupazione; esporsi gradualmente alle situazioni che ora le causano disagio o paura, come l’idea di stare sola o uscire, così da riacquisire fiducia nelle sue capacità di gestire l’ansia. Se non ha ancora visto risultati concreti, le suggerirei di parlarne con il suo terapeuta per discutere insieme eventuali aggiustamenti nell’approccio e magari valutare esercizi specifici da introdurre nella pratica quotidiana, un esercizio/strumento che sto molto usando attualmente con i miei pazienti è lo "stop (o rimando) del rimuginio" che si pone l'obiettivo di abbassare i livelli di ansia e far "riposare" il cervello, abbassando il carico cognitivo costante: ne parli con il suo terapeuta per comprendere se fa al caso suo. Nel frattempo, sarebbe utile, quando possibile, cercare di ridurre il controllo dei parametri fisici e di orientare l’attenzione verso attività che possano aiutarla a ritrovare una connessione più calma con il proprio corpo e la propria mente, come il rilassamento muscolare o la respirazione diaframmatica. Comprendo quanto possa essere difficile, ma la sua situazione non è senza speranza. Con il giusto supporto e una progressiva esposizione, è possibile alleviare questi sintomi e ritrovare un maggiore senso di controllo e sicurezza nella sua quotidianità. Resto a disposizione. Le auguro ogni bene. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente,
grazie per aver condiviso il suo vissuto con noi.
Ciò che mi sento di dirle è che se, in seguito a tutti questi esami e queste visite mediche di ogni genere che le hanno portato risultati puliti e positivi, tale sintomatologia è ancora presente e molto forte, direi che sia più psicosomatico. Lei chiede se è ansia oppure no, l'ansia si manifesta in tante modalità. Se lei ha iniziato un percorso di psicoterapia e continua tutt'oggi ma non le porta benefici, io le consiglio di parlare apertamente di queste problematiche che sta riscontrando circa la terapia con il suo specialista di riferimento così che si possa capire al meglio da dove viene tutto ciò.
Ad ogni modo, resto a sua disposizione.
Un caloroso abbraccio
Buongiorno,
credo che un lavoro di equipe con più figure di riferimento di discipline differenti possa aiutarla ad affrontare questo momento di difficoltà.
Oltre a ciò è importante tenere a mente che gli effetti della terapia psicologica hanno bisogno tempo per essere visibili.

Resto a sua disposizione per qualsiasi necessità,
un caro saluto,
dott.ssa Clavarino
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, della sua lettera mi colpiscono due cose: che i sintomi sono comparsi con la nascita di sua figlia e la descrizione così precisa dei suoi sintomi ed accertamenti. Come si trova con la sua terapeuta? I sintomi sono un messaggio ed è importante ascoltarli in questo senso, come una comunicazione del nostro malessere che non ascoltiamo.
Se non lo ascoltiamo si fa sentire sempre più forte. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve,
mi sembra tutto molto serio ed importante.
Dopo i giusti controlli medici, le posso suggerire di andare a cercare risposte diverse e più profonde in una adeguata terapia.
Un caro saluto
Lavinia
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Carissima, leggo con molta attenzione quanto riporta e la ringrazio per aver condiviso la sua situazione sul portale. Da quanto leggo, credo che la sua condizione clinica sia da tenere sotto monitoraggio, almeno sino a quando i sintomi non saranno rientrati. Per scrupolo ulteriore, potrebbe parlare con il suo medico curante della possibilità di effettuare accertamenti anche a livello polmonare.
In ogni caso, quanto descrive può essere riconducibile ad un quadro psicologico, riconducibile all'ansia. Non solo, è possibile che ci siano anche altri elementi che compongono tale quadro come una depressione o un esaurimento nervoso, inteso come l'aver esaurito le proprie risorse psico-fisiche. Tenga presente che la maternità, sebbene dia un sacco di gioie, nella maggior parte dei casi comporta anche il totale assorbimento delle energie e risorse della madre. Se le risulta possibile, provi a coinvolgere la sua rete familiare e/o di amici in modo da poter ricavare dei momenti che siano solo per lei, fosse ben anche solo un'ora in cui possa farsi una doccia o una passeggiata in tranquillità.
Per quanto concerne il suo percorso psicologico, la invito a parlarne apertamente con il/la suo/sua terapeuta in modo da poter ridefinire insieme gli obiettivi e le strategie terapeutiche.
On ogni caso, rimango disponibile per qualsiasi chiarimento o dubbi, anche in online. Un caro saluto. Dott.ssa Silvia Suppa.
Buongiorno,
Se sono state escluse cause fisiologiche è stata buona idea intraprendere un trattamento di psicoterapia visto che la sintomatologia da lei descritti è assimilabile a quella di un attacco di panico. Se sente che il percorso non sta fruttando si confronti con il suo terapeuta.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno gentile Utente, la comprendo, e posso immaginare come questo vissuto di sintomi fisici persistenti e preoccupanti possa condizionare la sua vita quotidiana, soprattutto se associato alla preoccupazione di avere problemi di salute non individuati. È comprensibile anche che, di fronte alla rassicurazione dei numerosi specialisti consultati, continui a sentirsi insicura e a porsi domande.
Effettivamente, il quadro che descrive potrebbe indicare una componente ansiosa, poiché l’ansia è nota per poter scatenare manifestazioni fisiche molto intense, come tachicardia, sudorazione, vertigini e senso di svenimento. Dopo una nascita, inoltre, molte persone possono sperimentare forme di ansia o preoccupazioni accentuate, spesso legate a cambiamenti di responsabilità e ritmi di vita, che a volte si esprimono proprio attraverso sintomi somatici.
Il percorso cognitivo-comportamentale è spesso efficace in questi casi, ma talvolta richiede alcune settimane per cominciare a produrre risultati tangibili. Potrebbe comunque essere utile approfondire con il terapeuta la possibilità di tecniche specifiche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica, per aiutare a gestire meglio i momenti di ansia acuta. Se dovesse continuare a sentirsi in difficoltà, considerare un confronto con il terapeuta o eventualmente valutare un supporto combinato, come una consulenza con uno psichiatra, potrebbe rappresentare un ulteriore passo per sentirsi sostenuta.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

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