Buongiorno, da circa 3/4 mesi si è ripresentato il binge eating. Sta mattina ho avuto una crisi te
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Buongiorno, da circa 3/4 mesi si è ripresentato il binge eating.
Sta mattina ho avuto una crisi terribile che mi ha fatto capire che ho bisogno di aiuto.
La cosa più assurda è che non riesco a capire ciò che mi scateni le Crisi a differenza di quando le avevo in passato. Ho preso 6 chili in questi mesi, sono disperata.
Quale potrebbe essere il primo passo?
Grazie in anticipo per la risposta.
Sta mattina ho avuto una crisi terribile che mi ha fatto capire che ho bisogno di aiuto.
La cosa più assurda è che non riesco a capire ciò che mi scateni le Crisi a differenza di quando le avevo in passato. Ho preso 6 chili in questi mesi, sono disperata.
Quale potrebbe essere il primo passo?
Grazie in anticipo per la risposta.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione, so che può essere molto difficile, ma è importante che abbia capito di avere bisogno di aiuto, è un segno di estrema maturità. Le consiglio di prenotare una consulenza psicologica come primo passo. Il Binge Eating è un disturbo del comportamento alimentare e prima viene guardato e affrontato con una professionista, prima rientreranno i sintomi. Solitamente le abbuffate servono per aiutarci a sopportare e contenere le emozioni, quindi si lavorerebbe su questo aspetto. Rimango a disposizione se ha altri dubbi e domande in quanto solitamente mi occupo proprio di questo. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Buongiorno, comprendo la sua difficoltà e capisco quanto possa essere difficile convivere con un disordine alimentare. Dalle Sue parole mi sembra di capire che non è la prima volta che si trova ad affrontare questa sintomatologia; non so se precedentemente a già svolto un lavoro di supporto psicologico o un percorso di psicoterapia, in ogni caso mi sentirei di consigliarle di prendere in considerazione un aiuto di questo tipo in modo da comprendere il significato che sta dietro alla sintomatologia e, conseguentemente, ottenere dei miglioramenti in termini di benessere fisico e mentale.
Rimango a disposizione anche in modalità online.
Saluti
Dott.ssa Chiara Jasparro
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Saluti
Dott.ssa Chiara Jasparro
Buongiorno,
di sicuro sta vivendo una situazione difficile, che inevitabilmente condiziona la quotidianità.
In realtà, un primo passo lo ha già fatto ammettendo a se stessa di aver bisogno di aiuto. Non è una cosa scontata; è indice di maturità ed è già un primo passo verso la risoluzione del problema.
Rivolgendosi ad un professionista potrà apprendere e imparare a riconoscere i meccanismi e le emozioni che la portano poi a mettere in atto questo comportamento, così da ridurre e poi eliminare le abbuffate.
La Terapia Cognitivo Comportamentale è dimostrato avere un buon successo nella cura del Binge Eating.
Augurandole una buona giornata, resto eventualmente a disposizione per un colloquio conoscitivo e una prima valutazione.
Cordiali Saluti.
di sicuro sta vivendo una situazione difficile, che inevitabilmente condiziona la quotidianità.
In realtà, un primo passo lo ha già fatto ammettendo a se stessa di aver bisogno di aiuto. Non è una cosa scontata; è indice di maturità ed è già un primo passo verso la risoluzione del problema.
Rivolgendosi ad un professionista potrà apprendere e imparare a riconoscere i meccanismi e le emozioni che la portano poi a mettere in atto questo comportamento, così da ridurre e poi eliminare le abbuffate.
La Terapia Cognitivo Comportamentale è dimostrato avere un buon successo nella cura del Binge Eating.
Augurandole una buona giornata, resto eventualmente a disposizione per un colloquio conoscitivo e una prima valutazione.
Cordiali Saluti.
Buongiorno, il primo passo per affrontare il disturbo alimentare del Binge Eating potrebbe consistere nella ricerca di un professionista psicologo specializzato in questa area. Tale figura potrebbe fornire un sostegno adeguato per affrontare il problema e aiutare a individuare le dinamiche psicologiche che stanno alla base del comportamento alimentare disfunzionale. Inoltre, potrebbe essere utile tenere un diario alimentare per monitorare le situazioni che scatenano le crisi di Binge Eating e identificare i vissuti associati ad esse. Resto a disposizione per fornire ulteriori informazioni . Cordiali saluti, DM.
Salve,
da quello che scrive non è la prima volta che entra in contatto con questa difficoltà, per cui il primo passo potrebbe essere quello di rivolgersi ad un/una professionista competente e chiedere una consulenza. Le suggerisco dei centri specializzati, se ha la possibilità di accedervi, o di contattare uno specialista che abbia una specializzazione ed una conoscenza nell'ambito dei DCA.
Le auguro buone cose.
da quello che scrive non è la prima volta che entra in contatto con questa difficoltà, per cui il primo passo potrebbe essere quello di rivolgersi ad un/una professionista competente e chiedere una consulenza. Le suggerisco dei centri specializzati, se ha la possibilità di accedervi, o di contattare uno specialista che abbia una specializzazione ed una conoscenza nell'ambito dei DCA.
Le auguro buone cose.
Buongiorno, comprendo il suo disagio. Il Binge Eating ha un trigger, un grilletto da cui scatta la compulsione, che è spesso inconscio .
Ogni sintomo ha un suo significato, indica che è necessario comprendere e cambiare qualcosa di noi. Il primo passo potrebbe proprio iniziare un percorso che la illumini di nuova consapevolezza verso se stessa e verso il bisogno che esprime attraverso la compulsione alimentare . un caro saluto .
Dott.ssa Maria Teresa Fiorentino
Ogni sintomo ha un suo significato, indica che è necessario comprendere e cambiare qualcosa di noi. Il primo passo potrebbe proprio iniziare un percorso che la illumini di nuova consapevolezza verso se stessa e verso il bisogno che esprime attraverso la compulsione alimentare . un caro saluto .
Dott.ssa Maria Teresa Fiorentino
Buongiorno, il binge eating come ogni altra forma di disturbo alimentare ha il suo nucleo nell'eccessiva importanza data al peso e alla forma del corpo ed è da lì che io parto per aiutare i miei pazienti. Nelle persone affette da binge eating la vita ruota intorno a questi due aspetti e le abbuffate ne sono una conseguenza. Aiutare il paziente a comprendere come questo triangolo (forma del corpo - peso- abbuffate) si esprima nella sua quotidianità, adottare strumenti e strategie per realizzare questa comprensione e spezzare il triangolo è il modo migliore che conosco per rimediare al disturbo. Resto a disposizione se desidera approfondire e la saluto cordialmente,
dott.ssa Manuela Leonessa
dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno utente, da quello che descrive sembra aver riconosciuto un problema di natura alimentare di cui ha già sofferto in passato. Credo che sia importante tenere conto del fatto che se ne sia resa conto e la sua conseguente richiesta d'aiuto. Le suggerirei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuti a guardare più a fondo, per capire cosa si nasconde dietro questo comportamento alimentare. A disposizione. dott.ssa Angela Ricucci
Buon pomeriggio gentile utente, mi dispiace per ciò che sta vivendo e le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per capire la causa delle sue crisi. Sono a disposizione, anche online. Un caro saluto, dottoressa Nibbioli.
Carissima, grazie per la sua condivisione. Riconoscere di avere un problema è sempre un primo passo importante, cui deve necessariamente seguire il secondo che è quello di chiedere un aiuto specialistico.
Il binge eating è un disturbo del comportamento alimentare che non dipende dal semplice fatto che non riusciamo ad autoregolarci.
Le motivazioni sono assai più complesse e vanno ricercate nella sua storia.
Le consiglierei di scegliere un/a bravo/a psicoterapeuta, meglio se ad orientamento sistemico relazionale, perché le cause vanno ricercate nelle relazioni e nel modo in cui queste hanno determinato le nostre convinzioni e il nostro atteggiamento nei confronti delle cose che ci succedono.
Resto volentieri a disposizione per ogni ulteriore domanda, anche on Line.
Dott.ssa Stefania Ludovici
Il binge eating è un disturbo del comportamento alimentare che non dipende dal semplice fatto che non riusciamo ad autoregolarci.
Le motivazioni sono assai più complesse e vanno ricercate nella sua storia.
Le consiglierei di scegliere un/a bravo/a psicoterapeuta, meglio se ad orientamento sistemico relazionale, perché le cause vanno ricercate nelle relazioni e nel modo in cui queste hanno determinato le nostre convinzioni e il nostro atteggiamento nei confronti delle cose che ci succedono.
Resto volentieri a disposizione per ogni ulteriore domanda, anche on Line.
Dott.ssa Stefania Ludovici
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione, so che può essere molto difficile, ma è importante che abbia capito di avere bisogno di aiuto, è un segno di estrema maturità.
Il Binge Eating è un disturbo del comportamento alimentare e prima viene guardato e affrontato con una professionista, prima rientreranno i sintomi. Solitamente le abbuffate servono per aiutarci a gestire e contenere le emozioni, quindi si lavorerebbe su questo aspetto. Rimango a disposizione se ha altri dubbi. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Martina Torrisi
Il Binge Eating è un disturbo del comportamento alimentare e prima viene guardato e affrontato con una professionista, prima rientreranno i sintomi. Solitamente le abbuffate servono per aiutarci a gestire e contenere le emozioni, quindi si lavorerebbe su questo aspetto. Rimango a disposizione se ha altri dubbi. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Martina Torrisi
Buona sera caro utente . Mi dispiace per quello che sta vivendo, immagino la sofferenza . Sicuramente un supporto psicologico potrebbe aiutarla sopratutto a comprendere l’origine di tale sofferenza. Dietro ogni sintomo c’è un origine, una sofferenza che nascondiamo con delle difese. Nel suo caso la sua problematica alimentate è la manifestazione di un disagio. Che ne pensa di sentirci per parlarne? Mi contatti pure . L’aspettò ! A presto
Dott. Eugenio di Giovanni
Dott. Eugenio di Giovanni
È coraggioso da parte tua cercare aiuto per gestire il binge eating.
Potrebbe essere utile anche parlare con il tuo medico di base per verificare se ci sono fattori fisici che potrebbero contribuire al tuo binge eating o ai tuoi cambiamenti di peso, come ad esempio un disordine ormonale o una condizione medica che richiede un intervento medico.
Nel frattempo, ci sono alcune cose che puoi fare per aiutarti a gestire il binge eating. Ad esempio, potresti provare a mantenere un diario alimentare per tenere traccia di ciò che mangi e quando si verificano le crisi. Questo potrebbe aiutare a individuare eventuali schemi o trigger che potrebbero scatenare il binge eating.
Vorrei aiutarla a identificare le cause del binge eating e a sviluppare strategie per gestirle. Ciò può comportare l’esplorazione delle emozioni che la portano a mangiare in modo eccessivo, come la tristezza, l’ansia, la solitudine o la noia, e l’identificazione dei tuoi trigger alimentari, come il cibo spazzatura o la presenza di determinate persone o situazioni.
In secondo luogo, utilizzeremo la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per aiutarla a modificare i pensieri negativi e i comportamenti che portano al binge eating. La CBT le insegnerà a riconoscere i suoi schemi di pensiero e a sostituirli con pensieri più sani e positivi.
La aiuterò a sviluppare strategie di gestione dello stress e dell’ansia per prevenire il binge eating.
Infine, lavoreremo insieme per sviluppare un piano alimentare equilibrato e sostenibile. Ciò può includere la consulenza di un dietista per aiutarla a sviluppare una dieta sana e bilanciata, nonché l’incoraggiamento a sviluppare un piano di esercizio fisico regolare.
Vorrei fare parte della sua strada verso il recupero e la incoraggio a cercare l’aiuto di cui hai bisogno per superare questa situazione.
Potrebbe essere utile anche parlare con il tuo medico di base per verificare se ci sono fattori fisici che potrebbero contribuire al tuo binge eating o ai tuoi cambiamenti di peso, come ad esempio un disordine ormonale o una condizione medica che richiede un intervento medico.
Nel frattempo, ci sono alcune cose che puoi fare per aiutarti a gestire il binge eating. Ad esempio, potresti provare a mantenere un diario alimentare per tenere traccia di ciò che mangi e quando si verificano le crisi. Questo potrebbe aiutare a individuare eventuali schemi o trigger che potrebbero scatenare il binge eating.
Vorrei aiutarla a identificare le cause del binge eating e a sviluppare strategie per gestirle. Ciò può comportare l’esplorazione delle emozioni che la portano a mangiare in modo eccessivo, come la tristezza, l’ansia, la solitudine o la noia, e l’identificazione dei tuoi trigger alimentari, come il cibo spazzatura o la presenza di determinate persone o situazioni.
In secondo luogo, utilizzeremo la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per aiutarla a modificare i pensieri negativi e i comportamenti che portano al binge eating. La CBT le insegnerà a riconoscere i suoi schemi di pensiero e a sostituirli con pensieri più sani e positivi.
La aiuterò a sviluppare strategie di gestione dello stress e dell’ansia per prevenire il binge eating.
Infine, lavoreremo insieme per sviluppare un piano alimentare equilibrato e sostenibile. Ciò può includere la consulenza di un dietista per aiutarla a sviluppare una dieta sana e bilanciata, nonché l’incoraggiamento a sviluppare un piano di esercizio fisico regolare.
Vorrei fare parte della sua strada verso il recupero e la incoraggio a cercare l’aiuto di cui hai bisogno per superare questa situazione.
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno cara, il primo passo lo ha già fatto, per capire di avere un problema occorre coraggio, consapevolezza e voglia di migliorare. Le crisi sono sicuramente un sintomo importante che però ci offre l'opportunità di capire perché il suo sistema è stato perturbato. Il secondo passo è trovare un professionista con il quale iniziare un lavoro che aumenti la consapevolezza, sfrutti il coraggio e la faccia migliorare.
Le auguro il meglio, Dott. Pietro Tartaro.
Le auguro il meglio, Dott. Pietro Tartaro.
Gentile utente,
Mi spiace per la problematica, capisco che sia difficile convivere con queste difficoltà.
Certamente attraverso dei percorsi di supporto psicologico è possibile limitare le abbuffate.
Una buona regola è quella di limitare i momenti di digiuno ed avere un'alimentazione ben organizzata, in accordo con una nutrizionista, nell'arco della giornata.
Cordiali saluti
Mi spiace per la problematica, capisco che sia difficile convivere con queste difficoltà.
Certamente attraverso dei percorsi di supporto psicologico è possibile limitare le abbuffate.
Una buona regola è quella di limitare i momenti di digiuno ed avere un'alimentazione ben organizzata, in accordo con una nutrizionista, nell'arco della giornata.
Cordiali saluti
Buonasera caro utente, mi dispiace molto per la situazione che sta attraversado. Il primo passo da fare è chiedere aiuto ad un professionista. Questo le potrà dare la possibilità di comprendere cosa potrebbe scatenare le crisi e conoscersi meglio, le darà inoltre la possibilità di condividere con un esperto la sua situazione ricevendo il giusto sostegno. Rimango a disposizione. Dott.ssa Martina Mari.
Cara,
Mi dispiace molto per quello che stai attraversando con il binge eating. È comprensibile che tu sia disperata e che cerchi aiuto per affrontare questa situazione. Il riconoscere che hai bisogno di aiuto è un primo passo importante verso il recupero, quindi complimenti per aver preso questa decisione.
Il primo passo che potresti prendere è quello di parlare con un professionista della salute mentale specializzato nel trattamento dei disturbi alimentari, come un nutrizionista o uno psicologo clinico. Questo professionista sarà in grado di valutare la tua situazione in modo approfondito, comprendere le cause sottostanti del binge eating e aiutarti a sviluppare un piano di trattamento personalizzato.
Potresti anche considerare di unirti a un gruppo di sostegno per persone con disturbi alimentari, dove potrai condividere le tue esperienze con gli altri e ricevere supporto da persone che capiscono ciò che stai vivendo.
Nel frattempo, potresti anche iniziare a tenere un diario alimentare e emotivo, annotando ciò che mangi e le emozioni o situazioni che potrebbero scatenare il binge eating. Questo potrebbe aiutarti a individuare dei modelli e delle situazioni scatenanti che potresti discutere con il professionista della salute mentale.
Ricorda che il recupero dal binge eating può richiedere tempo e impegno, ma è assolutamente possibile. Cerca di essere gentile e compassionevole con te stessa durante questo processo e ricorda che sei degna di amore e di aiuto.
Se hai la possibilità, parla con i tuoi genitori o con un adulto di fiducia sulla tua situazione e chiedi il loro sostegno nel cercare il trattamento di cui hai bisogno.
Resto a tua disposizione per ulteriori domande o per offrirti ulteriore supporto.
Dott.ssa De Pretto
Mi dispiace molto per quello che stai attraversando con il binge eating. È comprensibile che tu sia disperata e che cerchi aiuto per affrontare questa situazione. Il riconoscere che hai bisogno di aiuto è un primo passo importante verso il recupero, quindi complimenti per aver preso questa decisione.
Il primo passo che potresti prendere è quello di parlare con un professionista della salute mentale specializzato nel trattamento dei disturbi alimentari, come un nutrizionista o uno psicologo clinico. Questo professionista sarà in grado di valutare la tua situazione in modo approfondito, comprendere le cause sottostanti del binge eating e aiutarti a sviluppare un piano di trattamento personalizzato.
Potresti anche considerare di unirti a un gruppo di sostegno per persone con disturbi alimentari, dove potrai condividere le tue esperienze con gli altri e ricevere supporto da persone che capiscono ciò che stai vivendo.
Nel frattempo, potresti anche iniziare a tenere un diario alimentare e emotivo, annotando ciò che mangi e le emozioni o situazioni che potrebbero scatenare il binge eating. Questo potrebbe aiutarti a individuare dei modelli e delle situazioni scatenanti che potresti discutere con il professionista della salute mentale.
Ricorda che il recupero dal binge eating può richiedere tempo e impegno, ma è assolutamente possibile. Cerca di essere gentile e compassionevole con te stessa durante questo processo e ricorda che sei degna di amore e di aiuto.
Se hai la possibilità, parla con i tuoi genitori o con un adulto di fiducia sulla tua situazione e chiedi il loro sostegno nel cercare il trattamento di cui hai bisogno.
Resto a tua disposizione per ulteriori domande o per offrirti ulteriore supporto.
Dott.ssa De Pretto
Buongiorno, il binge eating non è un disturbo in sé, ma è il sintomo principale del BED - Binge Eating Disorder (Disturbo da Alimentazione Incontrollata) facente parte della schiera dei DCA, che può riemergere in momenti di vulnerabilità. Anche se al momento non riesce a individuare ciò che scatena le abbuffate, e dunque, la perdita di controllo, sarebbe utile comprendere che spesso questi episodi non sono legati solo a eventi esterni ma possono riflettere dinamiche psicologiche più profonde. In situazioni come questa, è utile esplorare non solo le manifestazioni esterne del disturbo, ma anche ciò che può rappresentare simbolicamente per lei l'episodio di binge eating, il cibo ecc. Mi occupo prevalentemente di DCA, e la sprono a valutare l'idea di rivolgersi ad un professionista con particolare esperienza in questo campo, non solo per comprendere meglio il legame tra emozioni e comportamento alimentare, ma anche a ripristinare un senso di controllo e benessere. Cordiali saluti
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