Buongiorno. Da 3 anni soffro di un dolore nella zona antero-mediale e laterale della coscia destra
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Buongiorno.
Da 3 anni soffro di un dolore nella zona antero-mediale e laterale della coscia destra. Il fenomeno si manifesta soprattutto durante la deambulazione per cui i muscoli della coscia diventano dolenti (la camminata diventa molto fastidiosa, la corsa impossibile) e durante la stazione eretta (come se i muscoli si rattrappissero). Il tutto è condito da lieve dolore lombare, gluteo destro e zona inguinale destra. In generale ogni attività che comporta il movimento provoca dolore. Anche dormire sul fianchi, specialmente sul fianco destro, provoca un fastidio alla parte esterna della coscia (rendendo anche il riposo difficile). Tutto ciò è esploso in un periodo di allenamenti intensi (ero un corridore semiprofessionista) e stressante (arrivo del mio primo figlio) ma da allora è diventato un problema che mi accompagna ogni giorno. Ho visto osteopati, fisiatri, neurochirurghi, ortopedici ognuno con la sua teoria (cruralgia, faccette articolari infiammate, sacroileite, dolore muscolare cronicizzato, impingement femoro-acetabolare di tipo CAM). Anche le terapie farmacologica (FANS tradizionali, lyrica, palexa, cortisone) o fisioterapia hanno mai dato effetti. Così come l'infiltrazioni di acido iarulonico all'anca destra ecoguidata, l'ozonoterapia in zona L4-L5 e un infiltrazione cortisonica alla radice di L3-L4.
Le analisi strumentali a supporto sono state diverse: RX e RMN lombo-sacrali, RX e RMN bacino, ecografia alla coscia e all'addome, elettromiografia (vasto laterale, ileopsoas, adduttore magno) e elettroneurografia (nervi femorale e femorocutaneo laterale) che non hanno evidenziato segni di sofferenza neurogena.
Di seguito i due referti più importanti, ovvero le due RMN:
1) Coxartrosi destra con iniziale ovalizzazione della testa femorale per la presenza di alcuni piccoli osteofiti marginali, ridotto il rivestimento condrale con sfumato edema subcondrale dell'osso subcondrale della testa femorale, la rima articolare con ampiezza un po' ridotta in sede craniale. Note di coxoartrosi a sinistra. Scarso versamento articolare coxofemorale bilaterale, non segni di algodistrofia né osteonecrosi bilateralmente.
Scarso versamento articolare a livello della sincondrosi sacroiliaca con sfumato edema subcondrale prevalente in sede craniale anteriore a destra.
Artrosi della sinfisi pubica con millimetrica irregolarità simil cistica condrale a destra. Regolare e simmetrico il segnale dei muscoli del cingolo pelvico. Non ascite.
2) Lieve anterolistesi di I grado del soma di L5 su S1, con alterazione di segnale iperintensa in T2 a livello del massiccio articolare dell'interapofisaria destra di L5, per fenomeni di sovraccarico.
Non si osservano anomalie morfologiche o strutturali focali di significato evolutivo.
Canale rachideo di ampiezza regolare.
A L4-L5 protrusione mediana del disco con fissurazione dell'anulus fibroso.
A L5-S1 pseudo-protrusione, con componente paramediana sinistra e iniziale impegno della base dei forami di coniugazione bilateralmente.
Non ulteriori rilevanti protrusioni o erniazioni discali ai livelli esaminati.
Regolare posizione ed aspetto del cono midollare.
Regolare trofismo della muscolatura paravertebrale.
Dopo 3 anni ho perso ogni speranza di trovare la reale causa del mio dolore..
Da 3 anni soffro di un dolore nella zona antero-mediale e laterale della coscia destra. Il fenomeno si manifesta soprattutto durante la deambulazione per cui i muscoli della coscia diventano dolenti (la camminata diventa molto fastidiosa, la corsa impossibile) e durante la stazione eretta (come se i muscoli si rattrappissero). Il tutto è condito da lieve dolore lombare, gluteo destro e zona inguinale destra. In generale ogni attività che comporta il movimento provoca dolore. Anche dormire sul fianchi, specialmente sul fianco destro, provoca un fastidio alla parte esterna della coscia (rendendo anche il riposo difficile). Tutto ciò è esploso in un periodo di allenamenti intensi (ero un corridore semiprofessionista) e stressante (arrivo del mio primo figlio) ma da allora è diventato un problema che mi accompagna ogni giorno. Ho visto osteopati, fisiatri, neurochirurghi, ortopedici ognuno con la sua teoria (cruralgia, faccette articolari infiammate, sacroileite, dolore muscolare cronicizzato, impingement femoro-acetabolare di tipo CAM). Anche le terapie farmacologica (FANS tradizionali, lyrica, palexa, cortisone) o fisioterapia hanno mai dato effetti. Così come l'infiltrazioni di acido iarulonico all'anca destra ecoguidata, l'ozonoterapia in zona L4-L5 e un infiltrazione cortisonica alla radice di L3-L4.
Le analisi strumentali a supporto sono state diverse: RX e RMN lombo-sacrali, RX e RMN bacino, ecografia alla coscia e all'addome, elettromiografia (vasto laterale, ileopsoas, adduttore magno) e elettroneurografia (nervi femorale e femorocutaneo laterale) che non hanno evidenziato segni di sofferenza neurogena.
Di seguito i due referti più importanti, ovvero le due RMN:
1) Coxartrosi destra con iniziale ovalizzazione della testa femorale per la presenza di alcuni piccoli osteofiti marginali, ridotto il rivestimento condrale con sfumato edema subcondrale dell'osso subcondrale della testa femorale, la rima articolare con ampiezza un po' ridotta in sede craniale. Note di coxoartrosi a sinistra. Scarso versamento articolare coxofemorale bilaterale, non segni di algodistrofia né osteonecrosi bilateralmente.
Scarso versamento articolare a livello della sincondrosi sacroiliaca con sfumato edema subcondrale prevalente in sede craniale anteriore a destra.
Artrosi della sinfisi pubica con millimetrica irregolarità simil cistica condrale a destra. Regolare e simmetrico il segnale dei muscoli del cingolo pelvico. Non ascite.
2) Lieve anterolistesi di I grado del soma di L5 su S1, con alterazione di segnale iperintensa in T2 a livello del massiccio articolare dell'interapofisaria destra di L5, per fenomeni di sovraccarico.
Non si osservano anomalie morfologiche o strutturali focali di significato evolutivo.
Canale rachideo di ampiezza regolare.
A L4-L5 protrusione mediana del disco con fissurazione dell'anulus fibroso.
A L5-S1 pseudo-protrusione, con componente paramediana sinistra e iniziale impegno della base dei forami di coniugazione bilateralmente.
Non ulteriori rilevanti protrusioni o erniazioni discali ai livelli esaminati.
Regolare posizione ed aspetto del cono midollare.
Regolare trofismo della muscolatura paravertebrale.
Dopo 3 anni ho perso ogni speranza di trovare la reale causa del mio dolore..
Visto l'inefficacia delle cure mediche, credo che potrebbe essere necessario un trattamento chirurgico. Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti.
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Salve, quando parla di dolore di coscia anteromediale e laterale a che altezza lo avverte? Per intenderci: a metà altezza fra anca e ginocchio oppure appena sopra il ginocchio?
Le consiglio una valutazione da chirurgo vertebrale.
In bocca al lupo
In bocca al lupo
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