Buongiorno, convivo con mio marito da 15 anni e siamo sposati da 7. Veniamo tutti e due da precedent

18 risposte
Buongiorno, convivo con mio marito da 15 anni e siamo sposati da 7. Veniamo tutti e due da precedenti matrimoni. Dopo tanti anni che era sparito e non voleva accettare la situazione , si è rifatto avanti il figlio di mio marito che ha 24 anni. Ovviamente parla solo con lui escludendo il resto della nostro nucleo familiare. Io mi sento molto destabilizzata, non riesco ad accettare questa situazione, mi sembra come se avessi perso la mia famiglia e non trovo via di uscita. È arrivato tutto così all improvviso. Posso capire la felicità di mio marito, ma la mia paura è diffidenza è troppo grande e non so come fare.
Salve, comprendo la sua paura e mi dispiace per questo.
Se nota che il sintomo persiste, valuti se intraprendere un percorso psicologico, potrebbe aiutarla a fare un po' di chiarezza interiore.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione. Ha provato ad esporre in maniera chiara e sincera dei pensieri ed emozioni che questa situazione le comporta?
Ritengo comunque utile poter intraprendere un percorso psicologico al fine di trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
dal suo racconto emerge la fatica e la difficoltà che sta vivendo. Si deduce anche uno squilibrio che questo nuovo e improvviso ingresso ha portato all'interno di un sistema familiare definito e ben consolidato; come ogni famiglia, ci si trova difronte a momenti critici, propri della specifica fase di ciclo di vita che si sta vivendo. Il vostro è un momento di ridefinizione degli equilibri, con l'introduzione di un individuo in più, con tutta la sua storia. Un percorso a stampo sistemico relazionale potrebbe aiutarvi a ridefinire i vostri ruoli e confini familiari, ricostruendo insieme un nuovo sistema.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
cordiali saluti,
Dott.ssa Ottavia De Blasio
Gent.ma, per cercare di capire meglio i suoi sentimenti e le possibili implicazioni attivate dall'ingresso del figlio di suo marito nella sua vita personale e familiare potrebbe valutare la richiesta di una consulenza psicologica. SG
Salve. Il ritorno del figlio di suo marito che esclude il resto della famiglia, come mai la destabilizza? Suo marito ha cambiato atteggiamento nei suoi confronti? O ciò le fa provare un dolore profondo suo?
Valuti la possibilità di un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza sul suo vissuto in questo momento della sua vita. Distinti saluti
Salve, il punto che lei tocca è chiaro, ma è appunto un punto, mancano altri elementi per poter almeno dare un rimando proficuo, tipo come si pone suo marito in questa situazione? Credo possa essere utile un consulto per approfondire il tema ed il vissuto emergente.
Saluti
Buongiorno, quello che descrive è molto chiaro: è subentrato un cambiamento che sembra minare la stabilità raggiunta. In che modo questo succede? Ritiene ci sia qualcosa che riguarda anche il matrimonio oltre che il rapporto padre-figlio? Può considerare la possibilità di contattare uno psicologo per esplorare meglio il vissuto attivato dal cambiamento. Rimango a disposizione, un saluto
Dott.ssa Ilaria Rasi
buongiorno, dalle sue parole comprendo la sua difficoltà e la sua sensazione di "aver perso qualcosa". Probabilmente questo accadimento ha fatto emergere qualcosa che già era in lei, o probabilmente sta invece richiedendo la necessità un nuovo equilibrio nelle sua relazione di coppia e familiare. Un percorso di confronto psicologico potrebbe esserle utile per affrontare insieme ad un professionista i suoi vissuti emotivi e riflettere insieme sulle opzioni che ha a disposizione per ritrovare la sua serenità. Resto a disposizione per un eventuale confronto. una buona giornata, GL
Buongiorno gentile signora, la ringrazio per averci posto il suo disagio. Ciò che scrive è chiaro l'arrivo del figlio di suo marito ha provocato in lei una forte destabilizzazione. Ciò è comprensibile quando alcuni equilibri vengono sconvolti e alcune abitudini sradicate, provi a interagire con questo ragazzo, a conoscerlo meglio, comprendere cosa lo ha riportato a casa. Spesso l'accoglienza di ciò che ci fa paura annulla la paura stessa e porta all'integrazione. Dovesse incontrare serie difficoltà consiglio un percorso di sostegno psicologico con aumentare la consapevolezza di sé stessa.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento,
Cordialmente Dottoressa Monica Pesenti
Buongiorno,
Come mai il ritorno del figlio la destabilizza? Come mai lui parla solo con il marito e la esclude? Il marito è a conoscenza di come sta lei ora?
Buongiorno signora,
occorrerebbero altri elementi per comprendere meglio. Perchè "ovviamente" questo ragazzo non parla con voi? Potrebbe essere una questione di tempo: ci sono un padre e un figlio che si sono ritovati. E' la felicità che ora mostra suo marito a farle sentire di perdere la sua famiglia? Se lei si mostra ostile o spaventata non sarà faile per questo ragazzo instaurare una relazione con lei... Sono a disposizione, se lo vorrà, anche online. Dott.ssa Franca Vocaturi
Gentile utente, gli elementi che ci ha fornito sono pochi per capire dove nascono le sue paure e i suoi timori, sicuramente questo senso di esclusione la terrorizza e la fa soffrire e visto che riguarda il rapporto con suo marito, le consiglio di parlarne con lui. Se questo non fosse possibile, allora varrebbe la pena intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti a fare chiarezza e a ritrovare quella perduta serenità. Un caro saluto
Buonasera, dalle sue parole si coglie il suo malessere dovuto al una rottura dell'equilibrio ottenuta nel corso degli anni. Purtoppo da ciò che leggo non sono in grado di poterla aiutare, mi mancano dei pezzi importanti della sua storia di vita, ciò che posso consigliarle è di cominciare con il parlare dei sui dubbi e paure a suo marito e ,quando sarà pronta, cominciare un percorso su di se' che vada a comprendere da dove hanno origine le sue paure.
Dr.ssa Antonella Cecca
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La situazione va studiata da un punto di vista sistemico e, in primis, del suo vissuto interno: partendo dai concetti di paura e diffidenza che lei cita.
Si apre un mondo di riflessioni che necessitano di un contesto terapeutico mirato.
Data la delicatezza della questione, glielo suggerisco con fermezza.
Un caro saluto
Gentilissima, l'inserimento di un elemento di novità - come può essere il ritorno del figlio - in un sistema inteso come insieme di persone, comporta inevitabilmente sconquassamento, cambiamento, modifiche dell'equilibrio. Sarà importante mantenere la propria bussola ben orientata, ciascun membro della famiglia ha i propri bisogni e fragilità, entrambi andranno affermati con rispetto reciproco ovviamente. All'interno di un percorso di supporto psicologico avrà sicuramente modo di prendersi del tempo per ricalibrare la propria bussola, stando in contatto con i suoi bisogni e vissuti emotivi.
Buongiorno signora, comprendo molto bene la sua situazione.
Per quanto sia possibile esprimersi per iscritto e senza conoscerci, ritengo che quanto sia accaduto, possa essere un momento di novità all'interno della vita di coppia, per lei e per suo marito; certamente bello ma altrettanto difficoltoso e destabilizzante, proprio per i risvolti emotivi a cui lei fa riferimento nella sua domanda.
Credo che debba esplicitare il più possibile chiaramente il suo stato emotivo e le sue paure a suo marito, per poterle condividere e farvene carico insieme. A mio avviso potrebbe essere un primo passo utile.
Cordialmente.
Giovanni Pasolini
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, è comprensibile sentirsi destabilizzati nella situazione che lei riporta. Potrebbe esserle utile parlare degli aspetti che ha riportato, della sua paura e diffidenza, con uno psicologo. Resto a disposizione qualora ne faccia richiesta. Cordialmente, dott.ssa Vigani Viola

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