Buongiorno, come fare a gestire lo stress del lavoro, ho un capo che urla (i suoi 2 minuti e poi tor

19 risposte
Buongiorno, come fare a gestire lo stress del lavoro, ho un capo che urla (i suoi 2 minuti e poi torna la persona più pacifica al mondo) lo fa con tutti i dipendenti, come non prenderla sul personale e non Rimuginare quando arrivo a casa,premetto che non voglio cambiare il mio lavoro, anche perché a volte capita di allenarsi insieme perché frequentiamo la stessa palestra, il mio problema è i suoi 2 minuti di ira. Grazie
Gentile utente, comprendo quanto può essere pesante una situazione simile considerato che, trattandosi di relazioni di lavoro, non è possibile semplicemente evitare di incontrare il capo. Personalmente le proporrei poche sedute per imparare a gestire la relazione e i vissuti emotivi, evitando così i risvolti negativi legati allo stress. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti; se desidera contattarmi, la prima consulenza online è gratuita. Cordiali saluti.

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La maleducazione, specie quando va a toccare il personale, coglie sempre di sorpresa; tuttavia i pensieri sui quali rimugina potrebbero fornire un buon punto di partenza per capire quali aspetti del Suo carattere vengono a essere sollecitati e le causano particolare disagio. Forse un'altra persona, a parità di comportamento, non costituirebbe un problema. O sì?Indagare in questo senso le potrebbe permettere di alleviare ciò che chiama stress e trovargli un nome.
SM
Buongiorno, purtroppo i datori del lavoro non li scegliamo sempre noi. Sicuramente quella che sta vivendo è una situazione piuttosto "antipatica", ma è bene non farsi intaccare troppo a livello emotivo da questo capo, pena la sua serenità. In tal modo, non si concede di vivere a pieno quello che è il suo tempo libero e quelle che sono le sue passioni. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
buongiorno,
trovo molto interessante la sua richiesta. ha le idee molto chiare su cosa vuole e questo rappresenta un buon punto di partenza.
sarà per lei possibile con un adeguata guida psicologica di pochi incontri imparare a gestire situazioni di stress simili senza mai più starci male o "rimuginare" sulla questione.
federica pellegrino
buon proseguimento
Gentile utente, forse il "prenderla sul personale" si lega al fatto che il suo capo si comporta in modo indifferenziato con tutti i dipendenti, mentre Lei, alla luce della frequentazione anche esterna, che Lei ha tenuto a specificare, si aspetterebbe un trattamento diverso? Cosa le provoca stress nello specifico: il cambiamento repentino di atteggiamento? La disorienta? Ha già fatto esperienze di legami che hanno determinate caratteristiche? Tutto questo per dire che ognuno è diversamente implicato e ciò che suscita una reazione emotiva che lascia degli interrogativi va sempre compreso e indagato per essere realmente risolto
Saluti
Gentile Utente,
conosco l'esperienza di lavorare accanto ad un capo volubile, è faticoso e porta ad essere in un continuo stato di allarme, pronti a tamponare l'ennesima imprevedibile sfuriata. Non abbiamo potere sul verificarsi di questa rabbia, ma possiamo comprendere cosa di quella rabbia abbia così tanto potere su di noi. Riferisce che questi episodi non si esauriscono lì, ma in un certo senso lei si porta il lavoro a casa, continuando a rimuginarci su. A mio modo di vedere è questo un nucleo sul quale potrebbe valere la pena soffermarsi con l'aiuto di uno psicoterapeuta. Un caro saluto
Buongiorno, considerando le sue premesse, per cui mi pare che sia il lavoro che anche gli altri aspetti del suo capo le piacciano, potrebbe considerare la possibilità di esprimere con quest'ultimo il suo disagio in un momento in cui non è alterato. Altra possibilità, non potendo cambiare le abitudini altrui è quello di alleggerire il significato che lei conferisce a queste sfuriate, sicuramente disturbanti, ma che se generalizzate diventano parte di una sorta di copione che si riproduce uguale a sé stesso. Saluti Dott.ssa Michela Campioli
Caro utente
so bene cosa significa gestire una situazione così delicata. La buona notizia è che ci sono dei modi per imparare a mantenere dei confini chiari così da poter tornare a casa godersi la sua giornata senza che ci siano ripercussioni.
Anche se mi sembra che la terapia serva più al suo capo che a Lei, ci sono alcuni aspetti che potrebbe approfondire che riguardano il suo "starci così male", questo può essere un punto di crescita personale per lei che le sarà utile ora e nel futuro.
Se desidera approfondire può considerare la possibilità di prendere un appuntamento online.
Sarò lieta di ascoltarla e sostenerla in un eventuale percorso di cambiamento.
Cari saluti
Dott.ssa Erika Massaccesi
Buongiorno. Il problema è del suo capo, che non riesce a gestire l'ira? Il problema è la sua sensibilità e tolleranza delle frustrazioni? Forse siete due persone molto differenti e semplicemente Va accettato questo, piuttosto che aumentare la complessità e problematicità
Visto che lei non ha intenzione di cambiare lavoro le suggerisco di far trovare sulla scrivania del suo capo il biglietto da visita di un bravo psicoterapeuta esperto nella gestione della rabbia! Funziona
Salve. Sicuramente non descrive una situazione semplice. Sia perché si tratta di un luogo di lavoro, sia perché accenna al comportamento di un capo, che poco ha di professionale, ma al quale deve riportare. Tuttavia, tra subire l'ira del capo e cambiare lavoro, si possono pensare altre cose che a livello relazionale possono essere messe in atto. Certo saper gestire situazioni conflittuali in maniera funzionale, nei luoghi di lavoro è importante. Come lo è altrettanto non subirle ed apprendere una comunicazione efficace. Un caro saluto. Dot. Sa Demontis Maria Gonaria
Concordo con il dr. Minelli.
Chi urla colpisce, difficile non sentirsi aggrediti. Le reazioni sono soggettive e naturalmente influenzate anche dal contesto.
Provi a riflettere su quanto suggerito dal collega e nel contempo se le sue reazioni al comportamento del suo capo le ha anche in altre situazioni di vita.
Un caro saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Buongiorno, comprendo quanto sia sgradevole dover gestire ogni giorno quei 2 minuti. Solitamente il “prenderla sul personale” dipende dalle attribuzioni che si fanno rispetto alla situazione. Il valore, positivo o negativo, viene aggiunto dalle persone, ed è assolutamente soggettivo e personale in quanto filtrato dallo sguardo di ciascuno. Sarebbe utile comprendere cosa lei dice a se’ stessa in quei momenti e come valuta ciò che sta accadendo.
Cordiali saluti
Dr. Chiara Galantini
Gentile utente, un assunto fondamentale nella comunicazione , è che all'interno di un messaggio verbale , esiste un aspetto di contenuto e uno di relazione; ovvero oltre a quello che io dico, c'è anche il modo con cui lo dico, che ci dice molto sul tipo di relazione che voglio instaurare con l'altro. Urlare è un indice meta comunicativo che esprime il bisogno di dominanza del suo capo rispetto a lei e ai suoi collaboratori. Questo bisogno di dominanza, continuamente ribadito attraverso questi continui scoppi d'ira, è fastidioso e altamente frustante per lei. Per riuscire a cambiare il suo modo di reagire , deve lavorare su di sè per cercare di capire perchè è così sensibile a queste dinamiche di potere, quale porte del suo mondo interiore vanno ad aprire. Solo nel suo passato può trovare le risposte che cerca. Buona fortuna!
Buongiorno,
Non possiamo purtroppo cambiare le situazione ma possiamo agire sull’impatto che hanno per noi. Quello che secondo me è importante è capire che significato ha per lei questa maleducazione e agire di conseguenza. Sono sicura che un buon percorso di terapia potrà aiutarla!

Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Gentile Utente,
comprendo la tensione che può determinare la comunicazione aggressiva di un superiore, Lei chiede aiuto perché questo poi attiva in Lei una serie di pensieri negativi che la portano a rimuginare per buona parte della giornata sull'evento. E' possibile che l'aggressività dell'altro attivi in Lei una serie di credenze di base che possono in qualche maniera aumentare i Suoi livelli di sofferenza, ma anche intolleranza verso il comportamento aggressivo (che come Lei stessa ha osservato è generalizzato verso tutti i dipendenti).
Potrebbe provare a individuare i pensieri che si attivano in Lei dopo per comprendere maggiormente il perché tutto questo per Lei abbia un costo così elevato in termini di sofferenza e come di conseguenza imparare a dare un peso diverso al comportamento aggressivo dell'altro.
Cordiali saluti Dott.ssa Valentina Antoci
Gentile utente di mio dottore,

può esser utile in questi casi, relativizzare l'aggressività espressa da questa persona. Cerchi di contestualizzare quanto accade, le consentirà di guardare al suo capo in un modo diverso. In fondo l'aggressività di certi momenti rappresenta solo un lato del carattere di un individuo. Vedrà che questo le consentirà di stare meglio e le permetterà di vivere le giornate lavorative con maggiore serenità. In bocca al lupo per tutto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
La situazione che descrive è sicuramente molto pesante. Le consiglio di valutare la possibilità di un sostegno psicologico per sviluppare risorse utili per gestire emotivamente quei momenti di aggressività del suo superiore.
Buona serata
Dr. ssa Clotilde Marinacci

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