Buongiorno. Chiedo consulto per mia figlia di 13 anni.Tutte le sere da alcuni mesi dopo aver urinato

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Buongiorno. Chiedo consulto per mia figlia di 13 anni.Tutte le sere da alcuni mesi dopo aver urinato Prima di andare a letto... a distanza di circa mezz oretta sente di nuovo il bisogno di urinare... va in bagno ma nn esce praticamente nullA.Siamo giunte alla conclusione che sia ormai diventata una sua fissazione non un vero bisogno perché se nn fa così nn riesce Ad addormentarsi.Potrebbe essere una forma d ansia? Come risolvere il problema? Grazie anticipatamente per la risposta.
Buongiorno signora, con tutte le riserve del caso, con i pochi elementi a disposizione, potrei trovarmi d'accordo con la sua ipotesi: sembrerebbe una manifestazione ritualistica svolge una funzione di controllo di uno stato ansioso. Nei bambini questi comportamenti sono frequenti e non necessariamente indicano un malessere importante, soprattutto se non ci sono altre manifestazioni rivelanti, cambiamenti del comportamento, dell'attenzione, difficoltà nelle relazioni. tuttavia sarebbe utile valutare l'opportunità di trovare per sua figlia un luogo dove poter esplorare il momento che sta vivendo e accompagnarla in questa fase della sua crescita.
Un saluto,
dott.ssa Genitore

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Salve. Gli elementi fornito sono pochi ma se a seguito di eventuali accertamenti medici non dovesse avere riscontri, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo valutando anche eventuali fattori presenti nella sua vita in questo momento. Cari saluti
Salve signora, comprendo la sua preoccupazione ed è giusto iniziare con accertamenti medici specifici, ma se non dovesse risultare nessun problema la invito a considerare l'idea di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Scrive che questa situazione è iniziata da pochi mesi e sicuramente non va sottovalutato il periodo che sua figlia si è trovata ad attraversare e sta tutt'ora attraversando. Se avesse bisogno rimango a disposizione. Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Buongiorno,
mi unisco alle colleghe nella considerazione che gli elementi forniti sono esigui per riuscire ad avere un quadro della situazione. Se la ragazza no presenta altri disturbi ed in seguito a consulenza medica, non risultassero elementi significativi, ritengo possa essere verosimile quanto da lei ipotizzato. Tenga presente l'età di sua figlia, e che l'adolescenza non è mai un periodo facile..specialmente in questo particolare momento storico. Per questo la invito a considerare la possibilità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta in modo da dare la possibilità a sua figlia di esprimere quanto le sta accadendo.
A disposizione per ogni cosa, le porgo distinti saluti.
Dott.ssa Giorgia Tolio
Buongiorno. Sarebbe utile osservare se la ragazza si autogestisce la sua "alzata a vuoto" per andare al bagno oppure se condivide e, quindi , esercita una comunicazione e un'attenzione nei confronti dei familiari. Utile, anzi prioritario, escludere eventuali cause mediche (genitourinarie o infiammazioni di altri organi)
Buongiorno,
spesso accade che sintomi molto specifici come questo rito di sua figlia , possano essere modalità di controllo per altre tensioni che invece nella vita di tutti i giorni... nella crescita di un preadolescente sono meno controllabili. Non mi soffermerei quindi troppo sul comportamento specifico ma credo sia utile invece approfondire con un terapeuta (specializzato nella fascia d'eta adolescenziale )il momento evolutivo che sua figlia sta vivendo.
Resto a disposizione,
Un caro saluto,
Dott.ssa Isabella Uguccioni
Gentile signora, sicuramente, come dicono le mie colleghe, abbiamo pochi elementi per valutare, ma le consiglio di approfondire almeno con un consulto psicologico, in modo tale che lo psicologo valuti la situazione nel suo complesso e possa dirle se è qualcosa che va trattato o semplicemente non c'è da preoccuparsi. Nella mia esperienza le dico che questo passaggio è fondamentale perchè si valuta la situazione nel momento in cui si origina e, al bisogno, si cerca il rimedio, senza che si cronicizzi.
Io uso l'EMDR che potrebbe scavare a fondo e vedere se ci sono traumi o situazioni irrisolte legate al sintomo.
Basterebbero poche sedute per valutare.
Un caro saluto.
Gentile utente, prima di parlare di cause psichiche sarebbe opportuno escludere problematiche riferibili a condizioni mediche. Le consiglio di fare prima questi accertamenti. Se risulteranno negativi, uno psicoterapeuta potrà aiutarla a comprendere l'eventuale origine mentale di tale disturbo.
Buonasera, sono d'accordo con i colleghi rispetto ai rituali che spesso i bambini/ragazzi mettono in atto per controllare delle emozioni che in altro modo non riuscirebbero a gestire. Questo non denota, obbligatoriamente, una condizione preoccupante, ma da esplorare con più attenzione osservando anche gli altri ambiti in cui si muove sua figli, e se ha manifestato altri comportamenti che possano far pensare a una forma di ansia (o sofferenza) che sta cercando un modo per uscire allo scoperto. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Buonasera Signora,
In base a quello che scrive potrebbe anzitutto provare a parlare con sua figlia e vedere se emerge qualcosa attraverso un confronto con lei. Può inoltre consultare il medico ed accertarsi di escludere eventuali cause organiche e funzionali che giustifichino lo stimolo ad urinare. Escluse queste, può rivolgersi ad uno psicoterapeuta per approfondire i significati che per sua figlia possono essere rilevanti per manifestare questo tipo di bisogno, nel momento di andare a dormire. Le consiglio di condividere queste possibilità con sua figlia, in quanto lei stessa è la co-protagonista di questa situazione e perché ha un’età che richiede un’importante considerazione delle sue volontà. Spero di esserle stata di aiuto.
Un cordiale saluto. Dr.ssa Marta Fuscà
Salve, certo gli elementi da lei forniti sono ben pochi per potere fare una diagnosi. Le consiglierei prima di fare degli accertamenti medici e qualora non dovesse risultare nulla di organico, la inviterei a rivolgersi ad uno psicoterapeuta per analizzare al meglio il disagio di sua figlia. Resto a sua disposizione. Cordiali saluti. Dottoressa Barbara Gizzi.
Gentile utente, da madre comprendo la sua preoccupazione ma per potermi sbilanciare in una diagnosi sarebbero necessarie più informazioni. Da professionista, le consiglio in prima battuta di escludere un eventuale problema organico rivolgendosi ad un bravo Proctologo e, solo in una seconda fase, rivolgersi ad uno psicoterapeuta capace di aiutare sua figlia ad uscire dalla sua difficoltà in tempi brevi. Rimango a disposizione per maggiori informazioni. In bocca al lupo! Dott.ssa Denise Raccis
Buonasera, penso che sua figlia mette in atto una ritualità per scaricare un ansia che potrebbe scaturire da vari motivi per un'adolescente di 13 anni potrebbero essere frequenti. Chissà la preoccupa la fine della giornata e magari non si sente pronta a sufficienza per gli impegni scolastici del giorno dopo o qualsiasi altro avvenimento che le può creare ansia. Sarebbe bene che lei ne parli apertamente con la ragazza facendola aprire. Se nel caso la ragazza ha difficoltà ad aprirsi, consulti una psicoterapeuta che si occupa di adolescenti e le faccia fare dei colloqui per capire cosa la preoccupa e le dà ansia, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera
Ci sono pochi elementi per valutare.
La vostra osservazione può risultare utile perché possa emergere una eventuale causa del sintomo.
Sarebbe importante possiate, quali genitori, approfondire, attraverso un colloquio con uno psicologo, le dinamiche familiari e i comportamenti di vostra figlia in modo da poter valutare un eventuale intervento: in primis attraverso di voi ed eventualmente poi con il coinvolgimento diretto della ragazza.
Sono a vostra disposizione
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Buongiorno, le informazioni non sono sufficienti per poter formulare ipotesi diagnostiche. È interessante che accada prima di andare a dormire, quando ci si deve abbandonare al sonno perdendo il controllo vigile. Colpisce che accada ora, in questa fase delicata di fine lockdown. Potrebbe essere utile aprire uno spazio di consultazione, che possa essere un'occasione per comprendere la qualità di paure e preoccupazioni, in una prospettiva evolutiva che racconti del percorso di crescita e collegato al momento storico particolare che tutti noi stiamo vivendo. Durante la crescita, e in particolar modo durante preadolescenza ed adolescenza, possono comparire sofferenze o sintomatologie. È sempre importante intercettare l'origine affettiva, senza allarmarsi troppo e leggendole in una dimensione evolutiva. In questo caso una consultazione permetterebbe di dare una lettura corretta del problema, evitando la strutturazione di problematiche future. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti ed informazioni. Dovesse servire sul profilo trovate due video con tecniche di gestione dello stress. Buona giornata, Dr.ssa Federica D'Avanzo
Gentile Signora,
È possibile che sia un piccolo rituale per contenere uno stato ansioso, che però è oscuro quantomeno a noi. I ritualismi sono molto frequenti nella popolazione generale, ancor più in bambini ed adolescenti perché rappresenta il tentativo di scendere a patti con stati ansiosi che iniziano ad essere riconosciuti nel contenuto. Se quest’abitudine non genera malessere in sua figlia, non è preoccupante e tenderà a risolversi spontaneamente. In caso contrario potrete pensare di contattare uno psicologo per approfondire meglio la situazione. Un caro augurio di buona fortuna
Buongiorno, per valutare se si tratta di un problema occorrerebbe sapere se sua figlia è angosciata da questa abitudine. Un comportamento ripetitivo non necessariamente
è un indice patologico talvolta può anche essere la soluzione, sintomatica ma funzionale, trovata dal soggetto per contenere una paura.
Un saluto.
Daniela Bianchi
Gentile utente, rispetto alla questione da lei posta, andrebbero in primo luogo esclusi disturbi legati al tratto genito-urinario. Una volta eseguiti accertamenti fisici ed escluse cause organiche, le suggerirei di contattare uno psicologo psicoterapeuta per esplorare l'esistenza di sintomatologia ansiosa e la sua eventuale estensione. Come indicato da alcuni colleghi, la presenza di sintomi ansiosi e/o rituali andrebbe considerata a livello più ampio, non limitatamente alla unica manifestazione clinica ma nel contesto della personalità, delle risorse e delle fragilità della persona. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
Salve, ha chiesto prima a un medico? E' stata visitata?
Dopo aver escluso motivi fisici, si possono prendere in considerazione anche altre opzioni. Bisognerebbe conoscere meglio il contesto in cui vive, che succede da mesi a casa, e che vantaggi secondari acquisisce sua figlia con questo comportamento rispetto ai familiari con cui vive. Per risponderle servirebbe un quadro più ampio.
Resto a disposizione.
Salve, prima bisognerebbe accertarsi che non ci sia alcuna motivazione medica (cistite ecc..); se così non fosse potrebbe essere dovuto ad ansia o altre motivazioni psicologiche che andrebbero indagate con dei colloqui. Cordiali Saluti

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